Un picco di potenza per un solo istante

per la fusione fredda....

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  1. tecnonick
     
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    Forse c'è anche un altro problema, mi si è sciolta la guaina che isola il catodo, quindi questo non era più immerso solo sulla punta, ma con una superficie di 2cm x diametro 1mm, me ne sono accorto perchè le scintille erano gialle e non bianche, servirebbe un tubetto in ceramica per isolarlo...

    Vado avanti.....
     
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  2. tecnonick
     
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    Non riesco a tirare su il cop, credo proprio di aver cannato qualcosa nelle misure, il punto è questo: la temepratura dell'acqua nei due test aumenta nello stesso tempo, tuttavia nel test con scariche ad alto amperaggio oltre il calore c'è luce, suono e pressione, dati appunto dalle esplosioni. Quindi anche qui è evidente che il cop è superiore a 1, e probabilmente non arriva a quel 1,5 in calore per il fatto che non avvngono reazioni inquanto il catodo non arriva al calor bianco. Ma a qusto punto mi chiedo: vedendo che c'è comunqu un cop>1, possibile che nessuno riesca a capire da cosa è dovuto e quindi isolare questa reazione? credo che finchè non si capisce da cosa sia dovuto non si può aumentare, perchè non conoscendo la causa non si sa dove intervenire.
     
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  3. abassign
     
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    @tecnonik
    Mi piacerebbe capire come stai eseguendo il protocollo delle misure, in primis come misuri l'energia impulsiva inviata alla cella. Vari autori utilizzano a tale scopo un oscilloscopio che misura contemporaneamente la corrente (tramite una resistenza da 0,1-1 ohm) e la tensione e da questi dati ricavano la potenza effettivamente inviata alla cella. Ciò vale anche per la resistenza elettrica naturalmente...

    Intanto Buon 2008!
     
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  4. tecnonick
     
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    ciao aba, il sistema di misura è sempre lo stesso, quello che rileva la temperatura della resistenza in serie al sistema, in settimana mi arrivano 100 condensatori da 47uf 350v, e potrò fare un banco da 47.000uf, con questo sicuramente avrò un livello di tensione stabile anche con picchi di molti ampere, per cui farò altre misure, però, secondo me, quello della temperatura è attendibile, perchè una resistenza scalda in modo e tempo proporzionale alla corrente che circola..... e comunque il cop superiore esiste, anche dando impulsi, ma finchè non si capisce da cosa è dovuto su quale base puoi lavorare per incrementarlo?

    Infondo se ci pensi, altro non è che mettere corrente in una soluzione conduttiva, quel che accade è grazie alla corrente che vi circola, ma se fino ad oggi non c'è nessuno che è stato in grado di capire cosa accade la vedo dura..... da parte mia mi diverto a fare questi esperimenti, però sarebbe bello capire qualcosina di più.

    L'oscilloscopio secondo me non è una buona idea, perchè il picco che ti si presenta sulla resistenza non è mai uguale, per cui vedi una linea mobile con parecchio rumore......
     
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  5. tecnonick
     
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    Ho fatto la baginata di prendere 100 condensatori da 47uf pur essendo convinto di aver preso i 470, ed il bello è che l'errore me lo sono detto pure nel post qui sopra..... cose che capitano, quindi mi trovo con 4700uf, vedrò di aggiungere qualche altro condensatore....

    Però: tornando al discorso, io in questo tempo non ho potuto fare altre prove, e resto sempre nel dubbio della correttezza delle misure, ma se non erro ci sono 2 di voi che erano intenzionati a fare la prova dando appunto picchi di potenza, vorrei sapere se avete fatto qualcosa!

    Dando per scontato che in ogni caso il cop era superiore a 1, in quanto anche volendo considerare un forte errore nella misura, con le ultime prove ottenevo che per scaldare l'acqua impiegavo lo stesso tempo, ma senza considerare l'emissione di idrogeno, la luce, e l'audio :) , sarebbe interessante vedere una cosa: ipotizzando che in quell'istante in cui do il picco di potenza ottengo lo stesso risultato che accade quando nella classica fusione fredda mi trovo con il tungsteno a 3000°, l'unica differenza che mi viene da pensare è che l'eccesso di idrogeno prodotto esplode e da origine a quei forti colpi, ora oltre all'urto ho calore, nel caso in cui l'eccesso di idrogeno è alto potrebbe essere alta anche l'emissione di calore, ma trattandosi di un solo istante non la si può misurare, per cui è necessario innescare appunto una serie di picchi, e magari anche superiore a 10hz, allora sarà più facile effettuare misure di assorbimento e di rendimento.

    Però voi non è che vi dovete scoraggiare se io canno una misura è! perchè la prima volta pareva un cop 4, e questo dato era ricavato misurando il tempo che impiegava una resistenza in serie al circuito di alimentazione a variare la sua temperatura di tot gradi, ipotizzando che il multimetro tenga conto dei momenti di assorbimento più alti e non della media, è probabile che il cop sia ancora interessante....

    Certo, ben quando si scopre che c'è un cop4 risultante dalla combustione dell'idrogeno in eccesso non sarebbe molto bello, preferirei sfruttare quell'eccesso di idrogeno in altri modi, e senza dimenticare che se cosi fosse questo accade utilizzando del comune filo di acciaio, non il costoso tungsteno, per cui chiedo a voi di approfondire questo esperimento perchè sicuramente siete meglio attrezzati di me......
     
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  6. randagio73
     
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    CITAZIONE (tecnonick @ 15/1/2008, 21:34)
    Ho fatto la baginata di prendere 100 condensatori da 47uf pur essendo convinto di aver preso i 470, ed il bello è che l'errore me lo sono detto pure nel post qui sopra..... cose che capitano, quindi mi trovo con 4700uf, vedrò di aggiungere qualche altro condensatore....

    Però: tornando al discorso, io in questo tempo non ho potuto fare altre prove, e resto sempre nel dubbio della correttezza delle misure, ma se non erro ci sono 2 di voi che erano intenzionati a fare la prova dando appunto picchi di potenza, vorrei sapere se avete fatto qualcosa!

    Dando per scontato che in ogni caso il cop era superiore a 1, in quanto anche volendo considerare un forte errore nella misura, con le ultime prove ottenevo che per scaldare l'acqua impiegavo lo stesso tempo, ma senza considerare l'emissione di idrogeno, la luce, e l'audio :) , sarebbe interessante vedere una cosa: ipotizzando che in quell'istante in cui do il picco di potenza ottengo lo stesso risultato che accade quando nella classica fusione fredda mi trovo con il tungsteno a 3000°, l'unica differenza che mi viene da pensare è che l'eccesso di idrogeno prodotto esplode e da origine a quei forti colpi, ora oltre all'urto ho calore, nel caso in cui l'eccesso di idrogeno è alto potrebbe essere alta anche l'emissione di calore, ma trattandosi di un solo istante non la si può misurare, per cui è necessario innescare appunto una serie di picchi, e magari anche superiore a 10hz, allora sarà più facile effettuare misure di assorbimento e di rendimento.

    ciao tecno
    io ho terminato di montare il banco dei condensatori , manca tutto il resto del circuito , un cablaggio adeguato (non è bello lavorare con picchi dii centinaio di ampere che vanno a spasso) quello che manca è il tempo , che bisogna dedicare alle incombenze quotidiane (soprattutto lavoro)
    Per quanto riguarda le esplosioni non sono date dall' idrogeno ma dal corto circuito che si crea tra la soluzione elettrolitica (positiva) e l' elettrodo di tungsteno (negativo) è la miscela di idrogeno e ossigeno che esplode. Per convincerti di questo prova a scaricare una banco di condensatori su un piccolo frammento di stagnola immerso in acqua :D vedrai che esplosione!
    Ad ogni modo da prove fatte frettolosamente mi sono accorto che alimentando la cella impulsivamnte si evita il consumo del catodo ( anche se è di ferro che fonde molto prima del tungsteno) e la cosa è molto interessante....soprattutto se si becca la frequenza delle scariche adeguata...
    A proposito hai notato misure interessanti con i contatori geiger?
    ciao
     
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  7. tecnonick
     
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    o che bello, mi pareva un punto morto! allora, ok per il discorso delle esplosioni, è quello che si ipotizza, quindi idro+oss che esplodono direttamente in acqua, riguardo il test radioattività l'ho fatto, non c'è alcuna emissione. Quel che hai notato, del catodo che non si consuma, è il punto forte di questa prova, infatti io utilizzando il catodo da 1mm posso andare avanti un bel pò senza usura, ora sono fermo pure io per via di tempo a disposizione scarso, però sto continuando a fare altre piccole prove, senti appena fai dei test fammi sapere come va, e poi l'importante è che devi determinare quanto assorbi per vedere se c'è resa o no....

    Ciao!
     
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  8. topolinus
     
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    ci sono parecchi aspetti interessanti in questo particolare approccio alla cella elettrolitica con correnti impulsate.

    uno, forse il più importante, è la posssibilità di isolare un istante (quasi congelandolo) in cui le condizioni ambientali della cella e intorno al catodo, cambiano poco.
    si potrebbe dire che suddividendo il caos in minuscoli istanti, questi potrebbere apparire tutt'altro che caotici.

    in merito alla resistenza della cella, è ovviamente variabile e questo non solo per i fenomeni di affollamento ionico e di elettrolisi già citati ma anche (io credo) soprattutto per il fenomeno stetto che vogliamo studiare.
    la scarica dei condensatori e il lampo che si genera, sono manifestazioni legate alla formazione di plasma, quindi in quell'istante, l'elettrodo è immerso nel plasma e, attraverso il plasma tocca la soluzione elettrolitica. la micro esplosione (secondo me sempre) stacca la soluzione dall'elettrodo, modificando di svariati ordini di grandezza la resistenza della cella.

    a questo punto mi chiedo:
    due impulsi, molto brevi ma ravvicinati, soritrebbero gli stessi effetti?
    o il secondo impulso, se troppo vicino al primo, sarebbe da questo in qualche modo modificato?
    e se si in che senso ne verrebbe modificato?

    perdonate le mie elucubrazioni probabilmente imperfette
    grazie a tutti per i numerosi e stimolanti spunti di riflessione.
     
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  9. giopi
     
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    Caro topolinus,quello che descrivi potrebbe anche essere vero, ma vedi quelli che lo hanno sperimentato ora stanno zitti.
    Tanti esperimenti sono stati eseguiti, poi è calato il silenzio. Io sono più di due anni che stò preparando i miei esperimenti,
    quando verrà il bel tempo inizierò. Io non hò fretta, perchè la fretta è quella cosa che ti distoglie dai problemi principali,
    ogni esperimento deve essere pianificato,come si fà in ogni progetto serio, ci sono persone che hanno avuto fretta,
    però devo dire che ci sono anche persone in questo Forum che hanno perseveranza,cioè voglio dire che non hanno
    abbandonato la ricerca sulle FF( come a mè piace chiamarle), non cè bisogno di farne i nomi, ma loro sanno.
    I primi tempi, di questo Forum,gli espreimenti erano molto attivi,ora si è passati più a polemiche che ad esperimenti,
    spero in un prossimo futuro che tutto torni come prima,perchè alla fine siamo tutti sulla stessa barca,e se affonda
    ci siamo proprio tutti.Spero che ciò non avvenga,ma spero in una collaborazione piena con tutti quelli che partecipano a
    questo Forum.Io farò la mia parte divulgando tutti gli esiti dei miei esperimenti,non si deve correre all'ufficio Brevetti,
    ma si deve divulgare tutto.Noi dillettanti siamo la vera ricerca, immuni da ogni controllo.
    Ciao.

     
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  10. topolinus
     
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    concordo in pieno giopi e confido nelle tue stesse speranze.
    un giorno forse l'energia sarà una merce senza valore e senza prezzo un po come l'aria e tutti potranno averne quanta ne vogliono.


    in merito all'esperimento, pensavo poco fa che sarebbe interessante osservare da vicino cosa accade sul catodo con una ripresa ad altissima velocità. nello specifico mi piacerebbe sapere se, la durata del lampo di plasma descritto, coincide con la durata dell'impulso.
    purtroppo non ho la possibilità di cimentarmi in questi esperimenti che però mi affascinano tantissimo.
    se a voi non dispiace mi piacerebbe condividere con voi i miei pensieri e le mie (spesso fantasiose) visioni.
    se in cio' che scrivo ci sono delle colossali stupidagini vi prego di perdonarle e vi ringrazio se vorrete insegnarmi a capire meglio.
     
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  11. tecnonick
     
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    hei hei...... qui non è che stiamo zitti per niente, è che non abbiamo le strumentzioni adeguate per continuare, purtroppo non è un giochetto lavorare su certe misure..... tutti sono bravi a parlare, io faccio qua io faccio la, io sperimento ecc..... ma al posto di stare a dibattere su cose che non servono a nulla, se avete i mezzi metteteli in pratica senza tante chiacchere!
     
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85 replies since 17/12/2007, 21:58   6628 views
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