nuovo fotovoltaico

In tellururo (tellurio) di cadmio e solfuro di cadmio

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  1. jack_t
     
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    Una nuova industria per produrre moduli fotovoltaici partirà entro due anni. Per il 2009 la Arendi srl, che vede tra i soci il prof Alessandro Romeo e Alessio Bosio, le industriali Emma Marcegaglia, Marina Salomon e Banca IFIS, produrrà moduli destinati al mercato residenziale italiano di dimensioni pari a 120x60 centimetri a film sottile in tellururo di cadmio (TeCd).

    L'impianto sarà ubicato in Lombardia e avrà una produzione di 15 Mwp all'anno. I pannelli fotovoltaici avranno come supporto il comune vetro e costi ancora da fissare. Interessante è però l'opinione del prof Romeo ribadita dagli amministratori di Arendi che per grosse produzioni di moduli il costo per watt di picco si aggira sui 0.5 €.

    Romeo osservava che esperti fissavano in mezzo dollaro il prezzo per Wp come prezzo limite e in una interessante intervista la Arendi dichiarava che 0.5 $ per Wp sono previsti per impianti da 10 Mwp/anno.

    Un importante finanziamento dovrebbe arrivare anche dal Ministero dell'Ambiente.

    I pannelli a film sottile sono in tellururo (tellurio) di cadmio e solfuro di cadmio, singola giunzione di tipo etero. Il sito del progetto è solar sse in cui si possono trovare le ultime news sul progetto.

    Il fotovoltaico in tellururo di cadmio/solfuro di cadmio ha la caratteristica di avere un maggior rendimento e maggiore stabilità nel tempo rispetto al silicio amorfo tradizionale e l'impianto della Arendi promette di avere costi per watt di picco molto bassi appena si tiene conto che i pannelli in commercio hanno costi di circa 3-5 $/Wp.

    L'efficienza di tali moduli è promessa pari al 15% quindi in linea con quella dei pannelli monocristallini.

    Gli esperti considerano anche il costo dovuto all'occupazione di terreno del fotovoltaico che per grossi impianti è ingente. Comunque in valori assoluti il costo limite (0.5 $/Wp) dei pannelli in tellururo di cadmio è concorrenziale col costo della produzione elettrica tramite combustibili fossili o centrali nucleari.

    La Arendi venderà i muduli al prezzo di mercato e non ci saranno grosse convenienze economiche fino a quando non ci sarà concorrenza sui prezzi.
     
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  2. frank_77
     
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    Il tellururo di cadmio mi lascia molto perplesso...
    ma non perchè "non funziona" ma perchè sappiamo tutti che è inquinante!!
    Come verrà smaltito???
    Lasceremo a chi verrà poi il problema dello smaltimento??? Se fosse così non mi sembrerebbe molto etico e il principio ambientalista dell'impianto FV andrebbe a scemare.
    Mi sa che è un pò come mettersi il vecchio eternit sul tetto!!
    Attendo vostre nuove
    Ciao
    Frank
     
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  3. celerone
     
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    se il tellururo di cadmio ti lascia perplesso,non ti deve certo proccupare nei moduli solari,infatti è solo una questione psicologica.
    i moduli al tellururo di cadmio sono di estrema sicurezza,prima di tutto il contenuto si determina in % allo 0,0001 ed è stabile,secondo perchè si possa liberare deve essere raggiungere una temperatura di 1150C°,terzo la società produttrice vuole una dichiarazione scritta con allegato il progetto esecutivo di dove va installato l'impianto,poiche' su certe aziende che producono materiali infiammabili o pericolosi non è possibile installarlo,quarto nel prezzo di acquisto vi è già una quota % per lo smaltimento gratuito da parte del produttore dei moduli,quinto è un prodotto di ultima generazione ed è molto migliore dei classici monopolicristallini.La Arendi sarà sul mercato,forse nel 2010,con una produzione di 200.000 moduli /anno,tuttora sono alle prese con l'impianto in costruzione,sarà comunque un modulo da testare,la resa del 15% come affermato è su una cella di 10x10 cm. e non sul modulo,credo pertanto che si aggirerà intorno al 10% alla fine.
     
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  4. frank_77
     
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    Ma siamo sicuri che tra 20/30 anni la ditta che mi ha venduti i moduli me li venga a smaltire (magari non esiste neanche più).
    A quel punto il problema ecologico si ripresenterebbe... anche se il contenuto è, da come dici, in percentuali infinitesimali.
    Che ne pensi/pensarte??
    Ciao
    Frank
     
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  5. gsughi
     
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    Io sinceramente penso che il problema dello smaltimento sia un falso problema. Di sicuro le quantità di cadmio sono confinate in un pellicola superficiale in quantità minimali.
    Fra 30 anni sicuramente esisteranno tecnologie di smoltimento più sicure ed affidabili di ora, anche se togliere queste pellicolo da lastre di vetro o con sistemi meccanici, termici o chimici mi sembrerebbe semplicissimo da fare anche ora a mezzo di cicli automatici.
    Non sarà certo l'infinitesimo volume di rifiuto ricavato dal ciclo del FV a porre problemi rispetto allo smantellamento e risanamento ambientale di TUTTE le altre fonti di energia.
    Stiamo tranquilli e tranquillizziamo la gente:
    Il Fotovoltaico non avrà rivali!!!
     
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  6. andreaporta
     
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    io sarò limitato ma storco il naso non tanto per le modalita' di realizzazione o quant'altro, ma perche' la regione lombardia, il ministero cioe' insomma dei soldi pubblici debbano essere concessi in finanziamenti agevolati ad una società con la futura presidente di Confindustria, che ritengo abbia gia' delle linee di credito aperte e non necessiti dei nostri soldini...
    E che questi finanziamente non vengano utilizzati magari per progetti di risparmio energetico, di aiuto ad altre start-up di giovani che operano nello stesso settore, ai quali viene richiesto, al momento di presentare la domanda di finanziamento agevolato , copertura con dei capitali per almeno 24-48 mesi dall'iscrizione della societa' in camera di commercio.
    Si finanzia chi ha le finanze insomma... questo mi schifa un po', poi ben vengano gli imprenditori scafati in questo settore, sopratutto se sviluppano tecnologia made in italy.

    sono forse un po' OT

    Saluti,
    Andrea
     
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  7. teknowin
     
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    CITAZIONE
    io sarò limitato ma storco il naso non tanto per le modalita' di realizzazione o quant'altro, ma perche' la regione lombardia, il ministero cioe' insomma dei soldi pubblici debbano essere concessi in finanziamenti agevolati ad una società con la futura presidente di Confindustria, che ritengo abbia gia' delle linee di credito aperte e non necessiti dei nostri soldini...
    E che questi finanziamente non vengano utilizzati magari per progetti di risparmio energetico, di aiuto ad altre start-up di giovani che operano nello stesso settore, ai quali viene richiesto, al momento di presentare la domanda di finanziamento agevolato , copertura con dei capitali per almeno 24-48 mesi dall'iscrizione della societa' in camera di commercio.
    Si finanzia chi ha le finanze insomma... questo mi schifa un po', poi ben vengano gli imprenditori scafati in questo settore, sopratutto se sviluppano tecnologia made in italy.

    sono forse un po' OT

    Saluti,
    Andrea

    E' vero un pò OT, ma come verità Italiana è molto IN
     
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  8. animainpena
     
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    Mah io quando leggo di questi finanziamenti così imponenti penso sempre a un magna magna..

    L'assessore Buscemi ha anche accennato a un altro significativo progetto in atto (un costo di 18 milioni di euro con finanziamento di Regione e Ministero dell'ambiente), quello con il gruppo Marcegaglia, che in uno stabilimento situato tra l'Alto Milanese e il Varesotto produrrà il telloruro di cadmio, un film sottile per i pannelli solari a impatto ambientale migliore dell'attuale e con un'efficacia più elevata.
    "Questo nuovo tipo di pannelli solari, particolarmente all'avanguardia", ha precisato Buscemi, "potrà poi essere installato anche su edifici pubblici, sedi di associazioni sindacali comprese".




    Italia.. storie di strade mai finite.. porti con profondità adatte alle gondole.. Gli sprechi italiani. Matera: l'unico capoluogo di provincia italiano senza Stazione Ferroviaria... un'opera mai conclusa, costata oltre 500 miliardi!
    Aziende fantasma

    Con denaro non solo dello Stato Italiano ma anche della Comunità europea sono stati finanziati 57 nuovi stabilimenti in Calabria nella piana di Gioia Tauro, che avrebbero dovuto dare lavoro a 1.600 operai. Le nuove aziende sono però solo 6 con 120 operai. A seguito di indagine è risultato che un imprenditore di Brescia aveva investito il denaro ottenuto per la costruzione di una industria, direttamente in titoli di Stato, un dentista-imprenditore aveva “investito” nell’acquisto di un’autovettura Ferrari “Testarossa”, mentre un altro, dopo aver inaugurato la fabbrica, nottetempo ha smontato tutti i macchinari denunciandone poi il furto; scoperto, è risultato che aveva già chiesto un secondo finanziamento attraverso la Regione Campania, per gli stessi macchinari.
    Un gruppo di imprenditori di Ravenna e Brescia ha corredato la pratica per la creazione di industria per la produzione di accessori per auto, di un progetto da 122 dipendenti e di una perizia falsa che spacciava per nuovi macchinari obsoleti; risultato: finanziamento per più di 50 milioni di euro e assunzione di sole 13 persone.
    Le truffe in questo campo coinvolgono tutte le Regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta, tanto che nel 2006 l’Unione Europea ha chiesto la restituzione di 67.051 milioni di euro, cominciando dalla Puglia con 16.081 milioni, dalla Sicilia con 9.292 e dalla Calabria con 9.048, per finire con Molise (0,671 milioni), Umbria (0,576) e Liguria (0,053). Non monde dalle truffe le egioni del Nord: Piemonte con 2.571 milioni, Lombardia 5.543 e Veneto 1.408.



    Mose, ponte di Messina, TAV ecc ecc..

    tutto un magna magna
     
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  9. Fede1975
     
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    CITAZIONE (andreaporta @ 17/1/2008, 10:11)
    io sarò limitato ma storco il naso non tanto per le modalita' di realizzazione o quant'altro, ma perche' la regione lombardia, il ministero cioe' insomma dei soldi pubblici debbano essere concessi in finanziamenti agevolati ad una società con la futura presidente di Confindustria, che ritengo abbia gia' delle linee di credito aperte e non necessiti dei nostri soldini...
    E che questi finanziamente non vengano utilizzati magari per progetti di risparmio energetico, di aiuto ad altre start-up di giovani che operano nello stesso settore, ai quali viene richiesto, al momento di presentare la domanda di finanziamento agevolato , copertura con dei capitali per almeno 24-48 mesi dall'iscrizione della societa' in camera di commercio.
    Si finanzia chi ha le finanze insomma... questo mi schifa un po', poi ben vengano gli imprenditori scafati in questo settore, sopratutto se sviluppano tecnologia made in italy.

    sono forse un po' OT

    Saluti,
    Andrea

    Che vengano concessi finanziamenti pubblici mi pare un po' difficile. Sicuramente se venisse fatto, i governi degli altri paesi europei, per proteggere le loro industrie pianterebbero una grana (giustamente) a Bruxelles e l'UE aprirebbe una procedura di infrazione contro l'Italia per concorrenza sleale. Va bene che la fantasia italica per aggirare leggi e regolamenti non ha confini, ma gli altri non staranno a guardare.
    Saluti.

    Federico
     
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  10. gsughi
     
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    Che il finanziamento pubblico a Marcegaglia per lo sviluppo di questa linea di FV sia già stato dato non vi è dubbio.
    Era già comparsa come inserzione sui maggiori quotidiani ad inizio 2007 da parte del ministero ambiente !!!
    Era però un bando "pubblico" :P :lol: :rolleyes:
     
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  11. LRT
     
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    Gli è andata bene che mi sono dimenticato di partecipare :D
     
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  12. alex1202
     
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    Ciò che mi preoccupa maggiormente è il continuo rinvio della data di inizio produzione visto che, negli ultimi anni, si indicano i due anni successivi per costruzione impianto e vendita al pubblico. 2008 - vendita 2010. Attendevo il 2008 proprio perchè era stato indicato come l'ennesimo anno di "inizio produzione e vendita".
    Almeno le fondamenta e i pilastri dello stabilimento sono stati posizionati o non esiste ancora nemmeno il nome della località di costruzione?
    Sembra che l'unica cosa ottenuta siano i finanziamenti pubblici che dovrebbero essere inutili per un'azienda così e per il prodotto che, visti i costi, i ricavi e la concorrenza rispetto agli attuali pannelli, dovrebbe attirare orde di finanziatori privati.
    Non vorrei fosse solo una grossa pubblicità per mostrare che in Italia si fa ricerca e produzione nel fotovoltaico, e i soldi del conto energia non finiscono tutti a costruttori di pannelli in Germania.

    Ciao.
     
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  13. Wilmorel
     
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    Nel numero di Gennaio-Febbraio da pochi giorni in edicola, la rivista FV Energia Solare, all'interno di un articolo intitolato FV Made in Italy , riporta alcune schede conoscitive delle diverse iniziative ed aziende Italiane operanti nel fotovoltaico.
    Fra queste, di nostro interesse per il presente thread la Arendi srl partecipata dalla Marcegaglia come società maggioritaria. Per inciso la signora Marcegaglia è la candidata più quotata nel ruolo di presidente della Confindustria.
    Non mi dilungo sulla descrizione del prodotto "innovativo", ne del percorso di costituzione di questa società, ne sulle tempistiche commerciali, ma riferisco, a semplice scopo conoscitivo e da prendersi col beneficio del dubbio, visti i continui rinvii, la notizia dell'inizio della costruzione dello stabilimento .
    Riporto:
    "Lo stabilimento produttivo è in fase di realizzazione in questi mesi nei pressi dell'aeroporto di Malpensa ed entrerà in funzione nel 2009. Avrà una capacità produttiva di 150.000 mq di moduli all'anno, corrispondente ad almeno 17 Mwp/anno"
    :B):
     
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  14. celerone
     
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    CITAZIONE (alex1202 @ 20/1/2008, 14:04)
    Ciò che mi preoccupa maggiormente è il continuo rinvio della data di inizio produzione visto che, negli ultimi anni, si indicano i due anni successivi per costruzione impianto e vendita al pubblico. 2008 - vendita 2010. Attendevo il 2008 proprio perchè era stato indicato come l'ennesimo anno di "inizio produzione e vendita".
    Almeno le fondamenta e i pilastri dello stabilimento sono stati posizionati o non esiste ancora nemmeno il nome della località di costruzione?
    Sembra che l'unica cosa ottenuta siano i finanziamenti pubblici che dovrebbero essere inutili per un'azienda così e per il prodotto che, visti i costi, i ricavi e la concorrenza rispetto agli attuali pannelli, dovrebbe attirare orde di finanziatori privati.
    Non vorrei fosse solo una grossa pubblicità per mostrare che in Italia si fa ricerca e produzione nel fotovoltaico, e i soldi del conto energia non finiscono tutti a costruttori di pannelli in Germania.

    Ciao.

    Non è preoccupante,ma hanno per il momento fatto solamente dei pannelli al tellururo da 10x10 cmq. con resa 15%. Di moduli non ne hanno prodotti nemmeno 1.Sarà pertanto nel 2010 ancora da testare per vedere l'effettivo rendimento e comportamento.Gli incentivi poi ci saranno ancora? In America e Germania hanno 15 anni questi prodotti,esiste pertanto uno storico,anche se non lunghissimo come il silicio.Questo era solo per rimarcare quanto in Italia siamo arretrati,e grazie sopratutto ai nostri leggiferanti che hanno sempre ostacolato le energie alternative.Ora siamo costretti a farlo per norma Europea,ma siamo ormai dipendenti energeticamente di altre nazioni,si discute molto e si costruisce poco o nulla.
     
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  15. alex1202
     
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    Ciao celerone

    Potresti indicare qualche costruttore di pannelli al CdTE, per vedere che prezzi fanno e se vendono anche in Italia?

    Grazie
     
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14 replies since 16/1/2008, 19:26   2045 views
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