Parallel Path gigante

Parallel Path gigante: prove indiscutibili

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  1. mac-giver
     
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    CITAZIONE (emc2 @ 11/4/2008, 09:04)
    CITAZIONE (mac-giver @ 11/4/2008, 00:37)
    . . . e mi raccomando se scopri qualche cosa di nuovo postacela..che qui il campo è cosi vergine che qualsiasi altra scoperta per tutti noi è oro.. ^_^

    Ciao mac, giusto quello che dici, ogni informazione può essere importante :) quindi VI complico la vita :D .

    Ieri sera, dopo un periodo di stallo, dovuto a miei propblemi personali, ho ripreso le prove con il PP (come generatore statico), ho realizzato bobine con filo da 1,5 mm, collegate in serie, ho inserito i magneti e . . . giù a testa bassa con i test . . . mentre eseguivo le prove, all'improvviso si sono verificate delle "scintille" con relativo "filetto" di fumo :blink: . Le scintille NON provenivano dall'avvolgimento, ma dai Magneti !

    Cosa cavolo stava accadendo ? Mia interpretazione del tutto personale, ancora da verificare. Erano le correnti di Foucault, che in un normale trasformatore, si richiudono sul nucleo stesso, mentre in un PP, avendo 2 air-gap laterali, queste correnti si vanno a chiudere sui magneti !
    Nel mio caso, trattandosi di magneti usati e strariusati in tantissime prove, avevano, propabilmente, sviluppato un pò di ossido sulla superficie e quindi non essendoci un contatto diciamo "pulito" con la superficie del nucleo, ha sviluppato le scintille che ho visto.
    A questo punto, ho inserito un teter ed ho misurato una Differenza di Potenziale sulle due barrette, così forte con una corrente che superava i 4 Ampere e mi hanno acceso una lampadina da 55W -12V, quelle che si usano sui fari dell'automobile. A questo punto, visto che sul vostro PP, avete, praticamente, un PP non chiuso elettricamente, dato che da una parte vi è il rotore e dall'altra una barretta di chiusura con air-gap, sicuramente, vi si verificherà lo stesso fenomeno, che nel vostro caso, essendo i magneti nuovi e quindi a ben contatto con i lamierini, faranno scorrere questa corrente su di loro . . . scaldandosi notevolmente.
    La domanda ora è questa, avevate mai notato questo fenomeno sul vostro PP durante le prove ?


    image

    Comunque la soluzione è quella di applicare un sottile strato isolante sui magneti per isolarli elattricamente dalle barrette e non scalderanno più, anche se la DdP fra le 2 barrette resta, credo dovuta ad un effetto capacitivo ch si crea fra l'avvolgimento ed il nucleo, che in qualche modo trasferisce energia . . . non avendo studiato elettrotecnica in maniera approfondita, ma solo come principio di base (la mia specializzazione a scuola era sulle telecomunicazioni), ho dato questa superficiale spiegazione al fenomeno, che comunque resta reale e vi potrebbe causare qualche problemino di "surriscaldamento" dei magneti, con conseguente smagnetizzazione degli stessi.

    :) buona giornata e buona ricerca.

    emc2

    mc?.. hai le bobine in corto sui nuclei..

    hai avvolto il rame direttamente sui nuclei vero?

    anche se solo hai protetto con del nastro isolante il nucleo, non basta, perchè il rame si taglia sugli spigoli del lamierino cmq..

    prendi un polo di una bobina con un puntale del tester, mettilo su prova diodi con suono quindi, e l'altro puntale mettilo sulla faccia del polo, vedrai come suona :D

    quindi i magneti fanno da ponte elettrico tra un corto di una bobina e un altra..

    okkioooo

    perchè a noi quel fenomeno di scintille non è mai avvenuto.. ;)
     
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  2. mac-giver
     
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    CITAZIONE (leo48 @ 12/4/2008, 08:37)
    CITAZIONE
    leo quanto airgap c'è?

    ci sono fasi di stallo? quando lo avvii a fermo parte da solo?

    ciao mac
    l'air-gap nel mio motore lo si può regolare a piacere con valore di 0.3 mm il motore fa 140-150 giri/min
    la corrente è di 4.5A ed ha 4N/m di coppia con 1mm i giri salgono a 165 e la coppia scende a 3 N/m la
    corrente è di 4 A, a 3mm i giri salgono a 185 e la coppia scende a 2.5 e la corrente a 3.5A.
    La coppia non è costante lungo tutto il giro ma presente in tutto il giro grazie alle ali montate
    sui rotori e quindi parte da solo a vederlo girare è una bellezza ma non è overnity è un normalissimo
    motore elettrico magari un pò particolare.
    ciao a tutti
    leo48

    ciao leo, non mi torna un conto..

    allora, penso che stai dando troppa corrente alle bobine..

    perchè diminuendo l'air gap la coppia è giusto che aumenti, ma l'assorbimento dovrebbe scendere drasticamente..

    dovresti provare a dare molta meno corrente e diminuire l'air gap a 0,1mm avresti la stessa coppia di adesso con molta meno energia..

    poi quel metodo di misura con quel dinanometro che non ti calcola i decimali non va bene.. ti ci vogliono risoluzioni da 1gr che bastano pochi gr per far cambiare tutti i risultai..

    mettilo a punto bene che mi sa che otterai molto di più

    per quanto riguarda il numero di giri che sono un po pochini, quello è dovuto a quel giro di peppe che il flusso deve fare per chiudersi..

    praticamente quel PP è piu largo che lungo, è questo è un deficit mostruoso..

    poi che materiale hai usato per le ali? e per i nuclei? se è semplice ferro, oltre ad una isteresi mostruosa, hai delle resistenze al passaggio del flusso elevate..

    quindi alla luce di tutto questo un 85% di rendimento è un super risultato..

    poi per non parlare del fatto che il rotore viene attratto con un angolo di TAGLIO di 90gradi.. va bene leo va bene.. il PP è una soluzione vincente..

    bisogna trovare la giusta messa a punto.. pensa al primo motore a scoppio senza carburatore :wacko:
     
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    allora, penso che stai dando troppa corrente alle bobine..

    Ma vedi il mio alimentatore ha come regolazione primaria un variac quindi parte da 0
    e poi si aumenta comincia a girare a 8-9V lentamente 40-50 giri/min poi aumentanto
    aumentano giri e coppia quindi se ci fosse troppa corrente dovrei notare ad un certo
    punto una diminuizione di giri e/o coppia ma non è così ,
    per quando riguarda la bassa velocità per alzarla devo alzare la tensione ma devo
    anche modificare la scheda cioè togliere i relè e mettere dei grossi transistor che già ho
    ma adesso volevo fare un pò di prove così in quando i relè non danno caduta di
    tensione anche se sono un lenti.
    Comunque ci lavorerò un pò su e vedrai che le cose miglioreranno.
    CITAZIONE
    poi che materiale hai usato per le ali? e per i nuclei?

    Il nucleo è ferro mentre le ali sono in lamiera di ferro
    CITAZIONE
    poi quel metodo di misura con quel dinanometro che non ti calcola i decimali non va bene.. ti ci vogliono risoluzioni da 1gr che bastano pochi gr per far cambiare tutti i risultai..

    Per la prima messa a punto va bene così praticamente adesso quel che mi interessa è
    sapere cosi ottengo circa questo e dopo una modifica ottenere circa quest'altro poi
    quando tutto funziona a puntino si possono fare misure più precise
    ciao a tutti
    leo48
     
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  4. mac-giver
     
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    si leo se usi sempre lo stesso strumento di misura si va bene..

    ma il nucleo è ferro semplice? non ti rimane magnetizzato?

    cmq si anche i relè sono una limitazione al lavoro in frequenza..

    cmq se gia cosi 85% veramente wow :woot:
     
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    ma il nucleo è ferro semplice? non ti rimane magnetizzato?

    Magari rimanesse magnetizzato! se rimanesse magnetizzato al mezzo giro successivo
    la magnetizzazione residua si sommerebbe alla magnetizazione del PP e darebbe
    più spinta comunque non ho notato mai niente di strano a parte che il magnetismo
    dei magneti si sente anche a 10 cm di distanza.
    ciao a tutti
    leo48
     
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  6. Zefram Cochran
     
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    Leo, quando dici che il magnetismo dei magneti si sente fino a 10 cm di distanza, intendi quando i magneti sono "liberi" fuori dal motore? Quando sono al loro posto il flusso dovrebbe rimanere tutto nel ferro dello statore e nella parte corrispondente del rotore, giusto?
     
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    Ritengo che sia necessario,nel motore realizzato da Leo, sfilare via i magneti e ripetere l'operazione di misura a motore acceso.


    P.S.

    Vero è che i relè limitano la frequenza,ma altrettanto vero è che con nucleo in ferro la frequenza di risonanza è molto piu' bassa che non usando nucleo in lamierini al silicio o in ferro trattato all'ossido.
     
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    Leo, quando dici che il magnetismo dei magneti si sente fino a 10 cm di distanza, intendi quando i magneti sono "liberi" fuori dal motore? Quando sono al loro posto il flusso dovrebbe rimanere tutto nel ferro dello statore e nella parte corrispondente del rotore, giusto?

    Il motore è costruito con 4 poli di cui alternativamente 2 sono chiusi da un rotore e 2 sono aperti che attireranno l'altro
    rotore quando arriva l'impulso, è chiaro che quando è fermo c'è sempre una coppia di poli liberi che passandoci vicino
    con un cacciavite ci resta attaccato.
    CITAZIONE
    Ritengo che sia necessario,nel motore realizzato da Leo, sfilare via i magneti e ripetere l'operazione di misura a motore acceso.

    E' una delle prove che devo fare appena ne ho l'occasione ma vedi i magneti hanno una forza di attrazione di 60Kg
    per lato quindi per smontarli è una faticaccia.
    ciao a tutti
    leo48
     
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  9. mac-giver
     
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    leo ti do una dritta per smontare i magneti..

    hai presente le cinghie che si usano per tenere fermi i carichi sui portabagagli delle macchine?

    quelle con il dispositivo di blocco.. che piu tiri la cinghia e piu il dispositivo poi la tiene tirata..

    ecco quelle hanno una larghezza di 20mm piu o meno quanto l'altezza dei magneti..

    la giri intorno al magnete e il dispositivo di blocco che sarà pure lui attaccato sul lato del magnete terrà la cingia ben tirata intorno ad esso..

    ora tieni tutto il tuo motore nella morsa e tiri la cinghia fino a sentire il magnete che si sblocca ed esce un po fuori, e poi una strappo secco come per avviare un trattore.. secco.. mi raccomando dietro e intorno a te niente di metallico <_<

    e il magnete te lo ritroverai sttretto nella cinghia io smonto cosi quelli da 90kg dai PP, quindi non dovresti avere problemi..

    anche se penso che la prova sia inutile, perchè va da se che tutta quella forza viene dai magneti e non dalle bobine..

    senti leo una super curiosità.. ma il ferro è ferro ferraccio pieno tipo quello che usano i fabbri? :blink:

    perchè se è quello dovrebbe rimanere magnetizzato.. no?

     
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    CITAZIONE (mac-giver @ 13/4/2008, 11:23)
    penso che la prova sia inutile, perchè va da se che tutta quella forza viene dai magneti e non dalle bobine..

    Ciao Mac!
    Perchè mai? Leo riporta una potenza immessa di 72 watt,e una potenza (meccanica) erogata di 61 watt.
    Poichè il suo motore mi sembra assemblato con rigoroso criterio,vien da pensare che la potenza sia data esclusivamente dalle bobine,e non dai magneti. Finchè non verranno estratti i magneti non si potranno fare stime di rendimento,perchè ho il triste sentore che i flussi delle calamite non vengano deviati verso il rotore.

    Mi sembra tuttavia difficile che il nucleo in ferro non presenti magnetizzazione residua,una verifica con bussola puo' chiarire questo strano aspetto.Non voglio smorzare gli entusiasmi,perchè a tutti preme conoscere la reale portata di questi motori,ma con umiltà si deve dire che fin'ora siamo in una zona di Cop inferiore a 1.Tipico dei buoni motori classici..... :unsure:
     
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  11. mac-giver
     
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    ovi, hai visto la geometria del motore? è di uno svantaggio mai visto a livello meccanico tirare il rotore a quel modo..

    poi gli air gap sono troppo elevati..calcola che se solo potesse mettere l'air gap a 0,1mm il tutto consumerebbe la metà e aumenterebbe la coppia del doppio..

    la cosa che mi lascia perplesso è quel nucleo di ferro..

    per quanto riguarda le bobine.. se fossero sovralimentate avresti cmq magneti piu bobina, quindi se togli i magneti e dai la stessa tensione.corrente

    hai sicuramente molto meno..

    il fatto che abbia un 85% con un motore dalla geometria svantaggiosa e fatto con materiali non idonei la dice lunga sulla bonta del principio..

    i motori elettrici molto buoni hanno quel rendimento..

    e quello non è molto buono, ne come geometria ne come materiali, ne come pilotaggio..

    vedrai che appena leo gli apporta qualche miglioramento .il rendimento salirà
     
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    CITAZIONE (mac-giver @ 13/4/2008, 21:28)
    gli air gap sono troppo elevati..calcola che se solo potesse mettere l'air gap a 0,1mm il tutto consumerebbe la metà e aumenterebbe la coppia del doppio..

    Non lo metto in dubbio,anzi,quoto al 100% la tua constatazione. Ma poichè siamo partiti dall'idea che il motore debba offrire una potenza notevolmente elevata rispetto ai Watt immessi,anche se perdessimo il 70% di energia per colpa dell'airgap si dovrebbe comunque ricavare un rendimento notevole: qui invece il rendimento è tipico dei buoni motori elettrici,non siamo nè sopra nè sotto.Questo mi fa pensare che i magneti siano ininfluenti sulle rotazioni.Potrei anche sbagliarmi,ma con un airgap di 0.1 mm (giusto,Leo? è questo il valore minimo di regolazione? ) ,e con magneti di notevole potenza come quelli accoppiati,siamo su un rendimento davvero sconcertante.

    Il ferro del nucleo ,tra le altre cose,è OTTIMO quando si lavora con frequenze di 2-3 Hertz,ma peggiora a mano a mano che si sale di frequenza.L'inverso accade nei nuclei a lamierini orientati,che si prestano a frequenze elevate ma hanno minor efficacia quando oscillano a pochi Hertz. Leo dovrebbe pertanto far smuovere i relè solo a pochi Hertz,ne ricaverebbe un motore che spinge al massimo; azionando i relè a 1 Hertz si riesce a sfruttare al massimo l'orientamento dei domini magnetici.
    Per quanto riguarda l'airgap,piu' esso diminuisce,piu' diminisce la frequenza di risonanza del sistema: se Leo diminuisce l'airgap,è costretto a lavorare in una zona di risonanza di frazioni di Hertz,e il rotore girerà ancora piu' lentamente.

    Vediamo nelle prossime giornate,da parte mia suggerisco solo di eliminare i magneti e comparare la reale forza espressa dalla fatidica molla misuratrice.


    P.S. i relè introducono una serie di oscillazioni appena si chiudono,che potrebbero far fluttuare i flussi in maniera poco lineare: mi auguro siano platinati,e fortemente smorzati nella loro meccanica interna:ma opterei per dei mosfet,in futuro.
     
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    Potrei anche sbagliarmi,ma con un airgap di 0.1 mm (giusto,Leo? è questo il valore minimo di regolazione? ) ,e con magneti di notevole potenza come quelli accoppiati,siamo su un rendimento davvero sconcertante.

    Certo è una delle prime prove che dovrò fare, ma comunque devo fare ancora una modifica alle
    ali che secondo me è la chiave di tutto.
    CITAZIONE
    Per quanto riguarda l'airgap,piu' esso diminuisce,piu' diminisce la frequenza di risonanza del sistema: se Leo diminuisce l'airgap,è costretto a lavorare in una zona di risonanza di frazioni di Hertz,e il rotore girerà ancora piu' lentamente.

    è il dubbio che mi è venuto appena fatte le misure.
    CITAZIONE
    P.S. i relè introducono una serie di oscillazioni appena si chiudono,che potrebbero far fluttuare i flussi in maniera poco lineare: mi auguro siano platinati,e fortemente smorzati nella loro meccanica interna:ma opterei per dei mosfet,in futuro.

    I relè sono rele da scheda ed hanno i contatti platinati per servizio pesante per quanto riguarda
    la loro sostituzione non ho problemi ho sia grossi transistor a semiponte che mospower ma in
    questa fase non volevo introdurre nelle misure cadute di tensione che sicuramente sarebbero
    deleterie sul rendimento comunque sull'oscilloscopio la traccia è trapezoidale senza oscillazioni
    più alta all'inizio e discendente verso la fine ma questo è normale in quando per recuperare i
    picchi di Lenz ho messo un ponte Damper con un condensatore da 1000 uF diciamo abbastanza
    grande e la presenza dei rele favorisce il travaso di energia in quando i rele trasmettono l'energia
    elettrica sia in un senso che nell'altro praticamente il condensatore elettrolitico viene a trovarsi
    in parallelo con le bobine effetto che perderò quando metterò i semiconduttori e questo è uno
    dei motivi che continuo ad insistere con i relè.
    ciao a tutti
    leo48
     
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  14. mac-giver
     
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    CITAZIONE (leo48 @ 14/4/2008, 09:46)
    CITAZIONE
    Potrei anche sbagliarmi,ma con un airgap di 0.1 mm (giusto,Leo? è questo il valore minimo di regolazione? ) ,e con magneti di notevole potenza come quelli accoppiati,siamo su un rendimento davvero sconcertante.

    Certo è una delle prime prove che dovrò fare, ma comunque devo fare ancora una modifica alle
    ali che secondo me è la chiave di tutto.
    CITAZIONE
    Per quanto riguarda l'airgap,piu' esso diminuisce,piu' diminisce la frequenza di risonanza del sistema: se Leo diminuisce l'airgap,è costretto a lavorare in una zona di risonanza di frazioni di Hertz,e il rotore girerà ancora piu' lentamente.

    è il dubbio che mi è venuto appena fatte le misure.
    CITAZIONE
    P.S. i relè introducono una serie di oscillazioni appena si chiudono,che potrebbero far fluttuare i flussi in maniera poco lineare: mi auguro siano platinati,e fortemente smorzati nella loro meccanica interna:ma opterei per dei mosfet,in futuro.

    I relè sono rele da scheda ed hanno i contatti platinati per servizio pesante per quanto riguarda
    la loro sostituzione non ho problemi ho sia grossi transistor a semiponte che mospower ma in
    questa fase non volevo introdurre nelle misure cadute di tensione che sicuramente sarebbero
    deleterie sul rendimento comunque sull'oscilloscopio la traccia è trapezoidale senza oscillazioni
    più alta all'inizio e discendente verso la fine ma questo è normale in quando per recuperare i
    picchi di Lenz ho messo un ponte Damper con un condensatore da 1000 uF diciamo abbastanza
    grande e la presenza dei rele favorisce il travaso di energia in quando i rele trasmettono l'energia
    elettrica sia in un senso che nell'altro praticamente il condensatore elettrolitico viene a trovarsi
    in parallelo con le bobine effetto che perderò quando metterò i semiconduttori e questo è uno
    dei motivi che continuo ad insistere con i relè.
    ciao a tutti
    leo48

    per quanto riguarda le ali leo..

    dallo spessore che ho visto quelle ali stanno in saturazione..

    e lo spostamento del flusso in un elemento saturo è difficile..

    facemmo delle prove con dei nuclei in saturazione.. il flusso lo dovevi smuovere con un surplus di energia notevolissimo..

    calcola che ci volevano piu di 50watt per deviare il flusso.. appena ingranditi i nuclei siamo arrivati a 1 watt vedi tu la differenza..

     
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    per quanto riguarda le ali leo..

    dallo spessore che ho visto quelle ali stanno in saturazione..

    e lo spostamento del flusso in un elemento saturo è difficile..

    facemmo delle prove con dei nuclei in saturazione.. il flusso lo dovevi smuovere con un surplus di energia notevolissimo..

    calcola che ci volevano piu di 50watt per deviare il flusso.. appena ingranditi i nuclei siamo arrivati a 1 watt vedi tu la differenza..

    La sezione delle ali sono d'accordo che è insufficiente ma fa parte di un pensiero
    di riluttanza variabile in pratica all'inizio le ali sono più sottili e l'air-gap arriva a 3mm
    man mano che l'albero ruota la superfice aumenta in pratica a fine corsa cioè quando
    i rotori sono allineati con il nucleo si ha la massima sezione e l'air-gap è minimo
    in quel momento avviene la commutazione e il campo magnetico viene riversato
    sull'altro lato ricominciando tutto daccapo in pratica all'inizio l'air-gap è di 3mm
    poi con la rotazione diventa 0.4mm praticamente si avvicina ruotando e questo
    è il segreto di questo sistema che permette di ottenere il moto rotatorio direttamente.
    ciao a tutti
    leo48
     
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