Pompa Idrosonica -Dati Sperimentali-

1° set-up

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  1. hike
     
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    Ciao a tutti,
    come promesso, posto i primi dati sperimentali del prototipo di pompa idrosonica realizzato seguendo le indicazioni brevettuali di Griss e di altri oltre a spunti colti qua e la sul web.
    La pompa è del tutto priva di propri cuscinetti, fa uso di quelli del motore di trascinamento, l'albero del quale è calettato direttamente su quello dellla pompa. Non è un espediente per ridurre i costi, ma serve per ridurre gli attriti di rotolamento già alti a causa della tenuta frontale in ceramica (una sola) che introduce un coefficiente 8 sul valore di attrito volvente rispetto alla rotazione libera.
    Il rotore è un 240 x 25 con 24 fori ciechi 15 x 15, la clearance con lo statore è ovunque 2.5 mm. Peso complessivo PI: 4.95 KG di alluminio.
    La PI è connessa ad un circuito di test chiuso pari a uno sviluppo di 1.65m, la circolazione forzata di acqua è affidata ad una pompa sincrona (7-8 L/min) a bassa prevalenza (1.9m).
    Nel circuito è inserito un vaso di 0.85 litri ed un "marsupio" sensorizzato per il rilievo della temperatura che contiene anche una resistenza di riscaldamento di 2.1KW. All'uscita della PI ho inserito un sensore di temperatura, di conducibilità e di trasparenza realizzato in un unico corpo a perdita di carico praticamente nulla.
    Allegherei delle foto, ma al momento non posso visto che due settimane fa ho ricevuto la visita notturna di ladri interessati all'alta tecnologia (pc, strumenti, videocam, video proiettore, ecc); posterò più avanti.
    GENERALI:
    Il motore è un collettore ac che a 3000 rpm abs. 500W.
    Quantità di acqua complessiva nel circuito: 1.65 litri.
    Massa PI 4.95 Kg di alluminio.
    Durata tests 5 minuti.
    Ogni test è condotto con nuova acqua e dopo circa 5 minuti di ricircolo a PI spenta (stabilizzazione termica del circuito).
    1° PROVA:
    Ta 19 °C
    Tiniziale 21°C
    Tfinale 27°C

    Quantità di calore utilizzata 150KJ
    Delta T teorico 12,8°C
    Delat T misurato 6°C
    Rendimento sistema 46,8%

    NOTA:
    Tali risultati non considerano tutte le perdite in ambiente del circuito. Per questo motivo avevo previsto la resistenza di riscaldamento, la quale può darmi una indicazione più precisa del prodotto Massa x Calore Specifico complessivo di tutto il circuito. La prova successiva (che chiamerò per differenziarla da quella diretta: prova rovescia)
    è con la resistenza accesa, sempre per 5 min, per la quale considero un rendimento del 95%.

    1° PROVA ROVESCIA:
    Ta 19 °C
    Tiniziale 22°C
    Tfinale 59°C

    Quantità di calore utilizzata 600KJ
    Da qui è possibile calcolare il prodotto di M x C = 16,216 KJ/°C.
    Se applico tale dato alla prova precedente il rendimento diventa di 66,27%
    NOTE:
    Ho ripetuto le prove più volte ( sia la dritta che la rovescia) ed a temperature iniziali differenti (perchè non ricordo come varia la cap.termica con la °C) ottenendo scarti inferiori al 2% sul rendimento.

    CONSIDERAZIONI:
    Non appesantisco oltre con dati di altre grandezze fisiche perchè forse prima di saltare ad una affrettata conclusione, mi piacerebbe avere il conforto di un fisico sulla giustezza del calcolo del rendimento finale.
    Sull'azionamento, il buon Mario Maggi (che saluto) mi ha già detto la sua.
    Armando è, sull'argomento, da un pezzo desaparecido
    Attendo vs. indicazioni e critiche.
    Vi saluto,
    Hike

    Edited by hike - 16/7/2005, 10:52
     
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  2. Armando de Para
     
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    Ciao Hike,
    dovresti far lavorare la pompa in bagno d'olio e inserire una serpentina nella quale farai passare il liquido (in questo caso acqua).

    Dovresti ottenere un ulteriore 10/15% di efficienza.

    Non sono Desaparecidos, ho firmato un contratto di non divulgazione purtroppo

    Ce un unico modo per verificare se avviene il fenomeno della sonoluminescenza, utilizzare materiale trasparente.......

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  3. Armando de Para
     
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    Dimenticavo, un'ultima cosa:

    BRAVO!!!!

    Continua così.........
    A presto
    Armando
     
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  4. hike
     
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    Ciao Armando, ben ritrovato e grazie.
    Capisco l'accordo di riservatezza (parli ad uno che ne firma molti l'anno), ma credo che tu possa dirmi:
    1- Il risultato del 66% di rendimento ti sembra plausibile o commetto qualche errore ?
    2- Se è un valore verosimile, anche utilizzando un circuito in olio, non capisco la tanto sbandierata questione di OverUnit.
    3- Credo di aver comunque identificato un range di massima efficienza controllando il numero dei giri del motore, oltre il quale è inutile andare e sotto il quale il rendimento crolla. Se sonoluminescenza è, si crea in quell'intorno.
    4- E' meccanicamente prevista una finestratura di osservazione, che al momento non è aperta. Contavo di usarla dopo le prime prove, se promettenti.
    5- Grazie per le foto, per le due PI che mostri che motore hai usato tipo e potenza (sempre se possibile saperlo)?
    Spero che tu non sparisca nuovamente.
    Ti saluto, Hike

     
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  5. Armando de Para
     
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    Non sono mai sparito, se chiedi in giro in molti sanno i miei movimenti.
    Sul calcolo dei rendimenti non posso aiutarti, ci sono persone più qualificate di me per fare questo, ad esempio Mario.
    Peccato che non ho saputo prima della tua disponibilità per l'altro giorno, ti avrei conosciuto molto volentieri, pensa che finalmente dopo più di due anni ho incontrato Furio, cavoli è immenso in tutti i sensi

    Al prossimo viaggio terrò conto del tuo invito, penso che l'occasione averrà molto presto....

    Per quanto riguarda il gruppo di lavoro (ho letto solo ora la tua domanda, scusami), girami una email che vedo il tuo indirizzo e per conoscenza ti invio e ti metto a pari con il lavoro che stiamo svolgendo, se poi ti interessa, sei il benvenuto.

    A presto
    Armando
     
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  6. hike
     
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    Ciao Armando,
    Furio lo conoscerei anch'io molto volentieri, spero accada presto visto che siamo entrambi di Milano. L'occasione buona potrebbe essere per quando riusciro a montare uno stirling un po particolare i cui pezzi sono in lavorazione presso un mio tornitore da "appena" quattro mesi.
    Per il gruppo di lavoro, come già anticipatoti sono in linea di massima d'accordo.
    Ti mando una mail.
    Saluto tutti,
    Hike
     
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  7. Armando de Para
     
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    Ti ho mandato troppa roba?
     
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  8. hike
     
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    Ciao,
    no, anzi grazie.
    Non riesco a capire però la relazione che c'è tra i due argomenti che mi hai postato. No li vedo connessi.
    Sto forse perdendo la mia abilità nel pensiero laterale ?
    Fammi dare un'occhiata più nel dettaglio, ti o vi farò sapere !
    Ciao,
    Hike
    PS il mio antivirus ha trattato le tue mail come spam e non capisco perchè !?!

    Edited by hike - 16/7/2005, 16:38
     
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  9. hike
     
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    Ciao,
    Aggiungo qui i primi risulatati del 2°set-up di prove sulla PI.
    L'obiettivo è quello di quantificare il contributo dei fenomeni coinvolti nella generazione di calore.
    La configurazione di test è la stessa del 1° trial.
    La PI è stata modificata per rendere minimi gli effetti della:
    cavitazione, colpi ariete, sonoluminescenza (se c'è).
    Le prove sono state condotte con modalità identiche alle precedenti.
    Non voglio annoiare con dati ed anticipo che il riscaldamento per frizione o di attrito tra molecole del fluido stesso sembra contribuire tra il 71% ed l'83% del calore complessivamente generato.
    E' un dato sorprendentemente alto per chi si aspettava apporti consistenti di fenomeni di altro tipo.
    Registro, probabilmente l'unica vera stranezza, una leggera alterazione della conducibilità del fluido non legata alla variazione di temperatura rilevata. Rifarò le prove lavando l'intero circuito, temo inquinamenti di olii e fluidi di lavorazione dell'alluminio.
    Attendo sempre dal De Para una valutazione di massima sulla verosimiglianza dei risultati.
    Grazie.
    Ciao, Hike
     
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  10. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (hike @ 23/7/2005, 09:49)
    Ciao,
    Aggiungo qui i primi risulatati del 2°set-up di prove sulla PI.
    L'obiettivo è quello di quantificare il contributo dei fenomeni coinvolti nella generazione di calore.
    La configurazione di test è la stessa del 1° trial.
    La PI è stata modificata per rendere minimi gli effetti della:
    cavitazione, colpi ariete, sonoluminescenza (se c'è).
    Le prove sono state condotte con modalità identiche alle precedenti.
    Non voglio annoiare con dati ed anticipo che il riscaldamento per frizione o di attrito tra molecole del fluido stesso sembra contribuire tra il 71% ed l'83% del calore complessivamente generato.
    E' un dato sorprendentemente alto per chi si aspettava apporti consistenti di fenomeni di altro tipo.
    Registro, probabilmente l'unica vera stranezza, una leggera alterazione della conducibilità del fluido non legata alla variazione di temperatura rilevata. Rifarò le prove lavando l'intero circuito, temo inquinamenti di olii e fluidi di lavorazione dell'alluminio.
    Attendo sempre dal De Para una valutazione di massima sulla verosimiglianza dei risultati.
    Grazie.
    Ciao, Hike

    E' un'ottimo risultato
    Hai cominciato a pensare a come recuperare il calore del motore?

    Per le geometrie della girante ti sto preparando dei file, appena pronti te li invio, ci sono diverse configurazioni possibili.

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    Ciao a presto
    Armando
     
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  11. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (hike @ 16/7/2005, 16:36)

    PS il mio antivirus ha trattato le tue mail come spam e non capisco perchè !?!

    Forse perchè uso incredimail....
     
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  12. hike
     
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    Ciao a tutti.
    Armando, è un ottimo risultato, tu dici. Francamente non mi sembra.
    Fatto 100 il calore generato, o meglio indotto nell'acqua, dalla PI, solo il 17-29% è da attribuire a fenomeni diversi dall'attrito.
    Non mi sembra gran cosa.
    Speravo in una percentuale più alta da assegnare alla cavitazione, sonoluminescenza, eccetera.
    Ma aldilà della personale delusione, a tua esperienza o sentito dire, queste percentuali ti sembrano plausibili oppure sono fuori dal mondo.
    Per il recupero del calore del motore, mi sembra prematuro. Oltretutto, guardando i numeri (ripeto se sono verosimili quelli che ho trovato), la PI per avere un rendimento appena passabile, non può essere mossa da un comune motore induzione, ma da una più raffinata accoppiata azionamento/driver. Penso ad un brushless, principalmente. E' meglio avere un motore più efficiente, che tentare di recuperare le sue perdite quando sono già degradate a calore.

    Che cos'è la macchina (quella che consuma 3.65 e restituisce 1 ) di cui si parla nel documento che hai postato?
    Ti ringrazio per i files che mi manderai sulle varianti delle giranti. Attendo.
    Ciao,
    Hike
     
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  13. Armando de Para
     
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    Ciao Hike,
    hai letto male, la macchina che consuma 3,65 e produce 1 in verità fa esattamente il contrario e si tratta di una pompa idrosonica o caldaia idrosonica in questo caso.....
    Certificata nel 1983 in Italia..... sto scrivendo la storia e a breve verrà pubblicata....
    Ho tolto dal file l'intestazione dello studio ingegneristico perchè non ho ancora ricevuto l'autorizzazione a divulgarne il nome, penso, spero, che la settimana prossima arriva...

    Devi lavorare sulle frequenze e sulle geometrie!!!

    A presto
    Armando

     
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  14. hike
     
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    Ciao Armando.
    Vedi che ad essere scettici si fa male, ma si indovina. Avrei dovuto esserlo anche questa volta.
    Non ho letto male, sulla relazione è prorpio scritto che assorbe 3.65 volte più di quanto produce. Ma l'errore è mio, avrei dovuto fare l'equivalenza dei 9KW indicati con i 7.740 Kcal/H.
    Refuso a parte, non mi pare che lavori con acqua oppure si tratta di un sistema acqua/aria?
    Ma sopratutto mi sfugge il significato del termine indicato come 0.3.
    E' forse il calore specifico dell'aria ? Ma preso dove, non certo per aria secca e neppure a stato vapore.
    Le temperature sono prese in aria ?
    Se si, perchè si dice che la potenza impegnata è di 9KW quando uno solo degli 'aerotermi' è di 14.4KW ?
    Oppure quei 9 sono in effetti KW/H (durata presunta del test quindi di circa 15 minuti) ? Un'altro refuso?
    Dove è indicato il consumo della pompa ? E' dentro a quei 9?
    Riconosco di non aver capito il sistema sotto esame e non voglio fare le pulci a dei colleghi, ma la relazione non mi pare completa, mancano alcuni dati fondamentali a supporto del risultato finale (a meno che tu non ne abbia 'sbianchettato' volutamente qualcuno).
    Il tutto è potenzialmente interessante, ma se non vi sono omissis, non mi sembra un report di prova inattaccabile.
    Un'ultima considerazione: se questa è la relazione di test di una pompa idrosonica fatta nel novembre del 1983, allora il brevetto di Griggs depositato 10 anni più tardi è carta straccia o quanto meno ha validità molto limitata.
    Se puoi, fammi sapere qualcosa di più.
    Ti saluto,
    Hike

    Edited by hike - 24/7/2005, 01:22
     
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  15. Armando de Para
     
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    Ho contattato l'ing. che ha scritto la relazione certificativa nel 1983 proprio per le stesse imprecisioni che hai elencato, non ho sbianchettato nulla, solo l'intestazione di chi ha svolto la relazione e di chi l'ha commissionata!

    Hai notato che parlando di potenza ai 9 kW manca h???

    Comunque imprecisioni a parte, ho delle relazioni un po più precise svolte da società con nomi altisonanti, mi mancano solamente le autorizzazioni alla divulgazione e visto i nomi credimi non è cosa da poco, finisce che mi invento un altro pseudonimo .

    Tornando al sistema in questione, hai capito bene, è in grado di scaldare anche solo l'aria portandola oltre i 120° C.

    A settembre un grosso gruppo mondiale produtore di caldaie avrà la possibilità di eseguire dei test ed avviare a seguito una produzione industriale..

    A presto
    Armando

    Edited by Armando de Para - 24/7/2005, 11:48
     
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