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Ennio Vocirzio.
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Saluto l'amico Area51, HellBlow e QuantumLeap, saluto anche ANC
Rispondo a Hellblow:
Si amico, hai visto giusto il problema è proprio quello. Tuttavia lavorare l'indio è un problema, si tratta di un materiale poco rigido, e comunque è importante non impedire alla luce di giungere al fotomoltiplicatore.
Sarebbe bello (ma meccanicamente molto complicato) costruire un sandwich multiplo di spessori di indio cosi come sono fatti i condensatori variabili in aria.
Rispondo ad Area51:
Non ti preoccupare, credo che hai notato che il tempo di decadimento è pari all'età dell'universo. In effetti per essere precisi alcune tavole periodiche sono costrette a riportare questo parametro, ma, la radioattività dell'indio e di diversi ordini di grandezza sotto il livello di fondo, quindi non è questo il problema. Il fatto importante è la sensibilità della testa che dipende dal volume e da come è costruita. E nel mio caso è ancora troppo bassa, comunque vedremo,....bisogna fare qualche prova sperimentale.
A presto, un abbraccio armonico a tutti voi.