raffrescamento con acqua di pozzo

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  1. Lolio
     
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    Volevo specificare meglio alcune caratteristiche del mio impianto di riscaldamento/raffrescamento. Si tratta di riscaldamento/raffrescamento a parete, ovvero pannelli di cartongesso in cui scorrono tubicini di plastica (ditta Plantherm). I pannelli a parete sono molto estesi, dunque è sufficiente acqua a bassa temperatura per il riscaldamento (intorno ai 35°). L'acqua circola con la pompa della caldaia a condensazione, la caldaia stessa si attiva solo se lo scambio nel serbatoio di accumulo a stratificazione del solare non è sufficiente. La regolazione è molto sofisticata, in ogni locale c'è un sensore di temperatura che comanda una valvola che apre e chiude il circuito di riscaldamento di quel locale. Lo stesso sensore misura anche l'umidità relativa di ogni locale. L'impianto è dunque predisposto anche per il raffrescamento. Per rendere possibile questa opzione sarebbe necessario far circolare acqua fresca nell'impianto e inserire un deumidificatore ambiente che verrebbe attivato a determinati rapporti temperatura/umidità relativa per evitare condensazione sui muri. Ora, normalmente in impianti di questo tipo per raffreddare l'acqua nel circuito si utilizza un chiller (in parole povere un frigorifero per fluidi). L'installatore dice anche che si potrebbe anche sostituire il chiller con uno scambiatore acqua del circuito di raffreddamento-acqua di pozzo (io volevo far circolare direttamente l'acqua estratta dal pozzo, ma il termotecnico me l'ha vietato per la presenza di sabbia e calcare che potrebbe dare problemi). Ha parlato di circa 1000 litri d'acqua di pozzo per ora necessari perché il tutto funzioni (temperatura dell'acqua di pozzo ipotizzata sui 14°, non confermata con precisione perché il pozzo al momento non ha la pompa perché ancora non l'ho dimensionata e dunque acquistata). Se l'acqua nel circuito di raffrescamento circolasse a 20° già si otterrebe un discreto raffrescamento (non un vero e proprio condizionamento ovviamente). L'acqua di ritorno non può essere ributtata nello stesso pozzo perchè poi tutto il pozzo si scalderebbe (il diametro del pozzo è di 10 cm). Bisognerebbe probabilmente fare un altro pozzo per scaricarla oppure impiegare il perdente dell'acqua piovana del tetto fatto con gli anelli di cemento forati (ma sarà in grado di smaltire un metro cubo d'acqua l'ora, anche se il terreno è molto permeabile?). In ogni modo il ricaldamento della falda sarebbe insignificante.
    Ora, l'installatore si è detto sicuro di poter fare il raffrescamento con il pozzo, ma a me sembra che i suoi calcoli siano un po' semplicistici. Forse se trovassi un chiller ad acqua, cioè invece di scambiare con l'aria il suo gas frigorifero lo potesse fare con acqua a 15° avrei migliorato l'efficienza del sistema senza spostare volumi d'acqua eccessivi (quello che dicevate della pompa di calore, ma è una pompa di calore al contrario, cioè appunto un chiller). Temo infatti che l'assorbimento di energia della pompa sommersa vanifichi i vantaggi energetici di un sistema ad acqua di pozzo...
     
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26 replies since 24/9/2005, 09:04   12172 views
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