LEHG

Interessante evoluzione del MEHG di Naudin...

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  1. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Comunque Rabazon, il MEHG NON è' un classico reattore ad Idrogeno, non almeno nel senso comune del termine... ma sono convinto, così, 'a naso' che le trasmutazioni ci sarebbero anche qui...


    Il barattolo con la lampadina dentro? wink.gif Probabile che ci siano...visto che la fenomenologia, sebbene molto piu' semplice, a me sembra la stessa con quella della cella...
     
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  2. rabazon
     
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    dear amici,
    sarebbe molto sorprendente se non trovassimo tracce di trasmutazioni anche nel reattore di naudin, anche se stà f.f riserva senpre sorprese.invio immagine a manodello scudo d'aqua , o meglio schermo d'acqua isolante che si forma nella cella mizuno a W,
    spero si capisca
    user posted image
    potrebbe essere che le molecole d'acqua siano legate tra loro , in maniera coerente ed ordinata, causa le forti pressioni elettrostatiche degli ioni e delle forze di van der walsh

    user posted image

    forse queste configurazioni aummentano il potere isolante dello schermo
    saluti
     
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  3. ElettroRik
     
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    QUOTE (rabazon @ 11/12/2005, 02:07)
    dear amici,
    sarebbe molto sorprendente se non trovassimo tracce di trasmutazioni anche nel reattore di naudin, anche se stà f.f riserva senpre sorprese.invio immagine a manodello scudo d'aqua ,  o meglio schermo d'acqua isolante che si forma nella cella mizuno  a W,
    spero si capisca

    potrebbe essere che le molecole d'acqua siano legate tra loro , in maniera coerente ed ordinata, causa le forti pressioni elettrostatiche degli ioni  e delle forze di van der walsh

    forse queste configurazioni aummentano il potere isolante dello schermo
    saluti

    Ciao Rabazon,

    interessante ipotesi. Quello che mi lascia un po' perplesso è il fatto che un semplice legame elettrostatico delle molecole d'acqua dovrebbe essere un po' troppo facilmente prevaricato da altri fattori, tipo agitazione termica, turbolenze del liquido, bolle di vapore, ecc...

    Non so, forse l'Idrogeno atomico che si spezza dall'acqua e viene direttamente attratto subito verso il catodo, senza avere tempo di ricombinarsi e.... se durante la corsa impatta contro un'elettrone.... !?

    Oppure: Il W superficialmente potrebbe presentare atomi 'nudi', cioè 'sprotetti' della nuvola di elettroni perchè 'sparati' dalla termoionica... se un H+ adasse a cozzare esattamente con uno di questi nuclei di W ....

    Uff, che mal di testa... tongue.gif

    Edited by ElettroRik - 11/12/2005, 11:25
     
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  4. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    potrebbe essere che le molecole d'acqua siano legate tra loro , in maniera coerente ed ordinata, causa le forti pressioni elettrostatiche degli ioni  e delle forze di van der walsh


    Le molecole di acqua sono dei dipoli a causa della configurazione geometrica degli atomi legati...infatti:

    ..O.
    ./..\
    H...H

    e non

    H-O-H

    Questo fa si che tendano a ragrupparsi, specie se accade che sono ionizzate, come nel caso di H3O+
    Tuttavia in vicinanza del catodo a causa della temperatura non è possibile una simile formazione.
    Anche all'interfaccia esterna del plasma (sheet anodico) non si puo', penso, avere una tale formazione in maniera stabile perchè c'e' troppo calore...e questo complica le ose quando si considera che anche con solo portatori di carica negativa, e quindi in assenza di ioni negativi, accade che il plasma si forma. Questo sminuisce non poco l'importanza dello schermo ionico...e quindi credo che il plasma risulta essere un fenomeno legato principalmente all'emissione termoionica ed al bombardamento elettronico di ioni H già caldi e quindi con energia da agitazione termica. In queste condizioni strappare l'elettrone non è poi cosi' difficile....
    In prossimità del catodo (sheet catodico), a seconda delle energie, possono succedere diverse cose infatti...per esempio ecco due casi:

    user posted image

    L'atomo di H (1) viene colpito da un elettrone della termoionica. Se l'elettrone ha energia sufficiente, è in grado di far saltare un elettrone dall'orbita di H, ionizzandolo (2). Tuttavia l'elettrone potrebbe non aver energia sufficiente ad allontanarsi, e quindi, l'elettrone che ha ionizzato, viene aggregato ad H+, ritrasformandolo in H. Se invece entrambi si allontanano, allora è possibile un autosostentamento del plasma. La cosa è molto facilitata dal calore, che abbassa le energie di ionizzazione. Inoltre a temperature sufficienti l'elettrone potrebbe anche andar via 'per conto proprio'. Non solo...gli elettroni possono anche spaccare le molecole spezzandone i legami...è come se li ci fosse un macinino insomma....sempre se le energie lo consentono. Con il modello sono arrivato qui, a valutar le energie della termoionica happy.gif
     
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  5. Dareus
     
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    Ciao,

    praticamente la termoionica crea un grande casino wink.gif
    Mi è venuta in mente una cosa:nessuno ha mai provato ad accendere il plasma usando SOLO acqua distillata?Dovrebbe funzionare...
     
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  6. ElettroRik
     
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    QUOTE (Dareus @ 11/12/2005, 19:35)
    Ciao,

    praticamente la termoionica crea un grande casino wink.gif
    Mi è venuta in mente una cosa:nessuno ha mai provato ad accendere il plasma usando SOLO acqua distillata?Dovrebbe funzionare...

    Dareus,
    se non ci fossi, bisognerebbe inventarti!

    L'acqua purissima è uno dei migliori dielettrici che si conoscano... mi sa che ci vorrebbe una bella tensione... e poi un arco subacqueo chissà se scalderebbe abbastanza da produrre una termoionica significativa? E la termoionica, da sola, sarebbe sufficiente?

    Secondo me un minimo di conducibilità DEVE esserci, altrimenti sbarelliamo nell'utopia.
     
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  7. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    SOLO acqua distillata


    CITAZIONE
    mi sa che ci vorrebbe una bella tensione...


    No, basta usare un po di Cl (che sicuramente non va ad attorniare il catodo). Allora, il punto è che gli elettroni della termoionica devono colpire atomi di H, inoltre anche immergendo un filamento di tungsteno in acqua distillata, rimane il fatto che per dissipazione il filo non si scalderà abbastanza....o comunque diventa complicata la cosa....pero' una prova si puo' fare usando un filamento di tungsteno alimentato in modo da emettere (quindi scaldarsi parecchio) molto vicino al catodo, e vedere dove si innesca il plasma!

    CITAZIONE
    Secondo me un minimo di conducibilità DEVE esserci, altrimenti sbarelliamo nell'utopia.


    Si un minimo c'e' ma ci vuole troppa tensione per ottenere una corrente accettabile happy.gif
     
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  8. ElettroRik
     
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    QUOTE (Hellblow @ 11/12/2005, 22:56)
    QUOTE
    SOLO acqua distillata


    QUOTE
    mi sa che ci vorrebbe una bella tensione...


    No, basta usare un po di Cl (che sicuramente non va ad attorniare il catodo).

    Già, ma.... addio 'distillata'. Non è più acqua pura. wink.gif

    Io intendevo che un minimo di conducibilità nell'acqua dobbiamo crearla... che comunque è quello che dici tu. biggrin.gif

    Scaldare un elettrodo di W fino alla termoionica sott'acqua quanti KiloWatt richiederebbe? Non sarà meglio farlo in gas H2 a 0.1bar? wink.gif

    Edited by ElettroRik - 11/12/2005, 23:05
     
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  9. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Scaldare un elettrodo di W fino alla termoionica


    Uh, si puo' provare anche con le EM...allora da un certo periodo i militari stanno studiando un metodo per creare una sorta di mantello intorno ai mezzi di...plasma happy.gif infatti sperano che questo li protegga dai radar. Una sorta di 'occultamento Romulano' com'e' stato scherzosamente definito riferendosi a Star Trek. Ora questo avviene principalmente tramite Em. Pare che i militari stiano studiando questa cosa anche per i mezzi marini...

    Comunque di certo ci vuole parecchia potenza perchè manca l'effetto 'cappa isolante' da parte del vapore. Mmm ci penso su che la notte porta consiglio...

    Uh, ho iniziato la home page.
     
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  10. rabazon
     
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    dear amici, per hell,
    ripeto, magari fino alla nausea,
    uno schermo ionico non può isolare niente, per definizione, anzi dovrebbe attirare elettroni a volontà,
    l'unica possibilità sono molecole d'acqua, se poi sono rese coerenti ,rimane da falsificare,
    le forze di van der waals ci sono sempre

    sono d'accordo che questo schermo è molto instabile, difatti lascia passare ioni ed elettroni,
    li ostacola solo un pò...

    per elettro, le molecole d'acqua attorniano sempre cationi positivi e negativi,
    li mollano solo in prossimità degli elettrodi, quindi anche all'anodo abbiamo formazione di scudo e plasma, anche se meno intenso...se abbiamo le condizioni geometriche di affollamentio

    per falsificare l'ipotesi che sia solo la termoionica,
    naturalmente non condivido niente delle ipotesi di hell, non abbiamo le nergie necessarie,

    basta riscaldare una barra di nikel a 500° per avere termoionica e formazione di F.f in atmosfera di H,
    in acqua distillata avere PLASMA DIVENTA DIFFICILE , FORSE CON 10.000 ,15.000 V,MAH, FORSE RIuSCIAMO A ...ROMPERE IL DIELETTRICO, AVERE FORMAZIONE DI CATIONI, E MAGARI POSSIAMO TENTARE DI RIPRODURRE
    LO SCHERMO, SICURAMENTE PIù INSTABILE E DEBOLE,MAGARI CON GEOMETRIA degli elettrodi
    di 1/10 e oltre...
    aiutarle con emissioni FEM .potrebbe essere una buona idea,,
    magari da provare

    per scaldare fino a plasma il filo di tungsteno ,a seconda della sezione del filo, occorrono circa 70 A /mm2

     
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  11. Hellblow
     
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    Bhe, non è solo questione di rompere il dielettrico...l'acqua distillata comunque gruppi H3O+ ed OH- dissociati li ha, il fatto è che sono davvero pochi...non lo so se va la pena tentare...
    Riguardo lo schermo...devo pensar un po sugli sheet...vedremo smile.gif

    CITAZIONE
    per scaldare fino a plasma il filo di tungsteno ,a seconda della sezione del filo, occorrono circa 70 A /mm2


    Bhe si ce ne vuole...ma ho un'idea..
    Ciao wink.gif

    Edited by Hellblow - 12/12/2005, 01:25
     
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  12. Dareus
     
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    Ciao a tutti wink.gif ,

    ummmm....quindi o usiamo idrogeno, oppure acqua che conduce grazie a sali o altre sostanze... wink.gif


    Ciao wink.gif
     
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  13. tecnonick
     
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    Ciao a tutti, rieccomi a sperimentare un pò dopo un bel periodo di lavoro e sperimentazioni di altro tipo......

    Trovo molto interessante la cella di Naudin, e mi chiedo perchè nessuno ancora ha provato a replicarla, infondo se non ho capito male, si tratta di creare un'ampolla di vetro nella quale vi è una rete in tungsteno aderente al vetro, e un filamento centrale che fa da anodo, il tutto sotto vuoto a 100mb di idrogeno, con tensone continua tra 200 e 300v duty 5% e frequenza 50-51hZ(parla d 10mhz, forse saranno 10mhz pulsati a 50hz?) si fa innescare un plasma al catodo (filamento) il quale permette la scissione dell'idrogeno.

    Questa cella mi ricorda un fenomeno che avevo riscontrato tempo fà con un semplice esperimento, tuttavia non ricordo chi mi aveva dato una possibile spiegazione, ecco cosa avevo fatto:

    avevo utilizzato il vetro di una lampadina d'auto a 12 volt, all'interno di questo avevo collocato 2 elettrodi ai quali fornivo una tensione impulsiva di 15kv, nella prima prova la lampadina era piena d'aria e immersa in un barattolo con 1 litro d'acqua ad una certa temperatura(se non ricordo male era 21 o 22 gradi), dando tensione facevo scoccare l'arco tra i due elettrodi e lo mantenevo fin quando quel litro d'acqua non aveva innalzato la sua temperatura di 3 gradi, appena i 3 gradi di aumento erano stati raggiunti prendevo nota del tempo che avevo impiegato.

    Poi avevo ripetuto la stessa identica cosa, ma al posto di aria nella lampadina avevo messo idrogeno ottenuto per elettrolisi, il risultato era che per innalzare di 3 gradi il litro d'acqua con l'idrogeno avevo impiegato un tempo 3 volte inferore, ma poi qualcuno mi disse che questo poteva essere dovuto al fatto che l'idrogeno era un miglior conduttore termico, e quindi il calore generato dall'arco veniva trasferito più velocemente all'acqua..... allora lasciai perdere il tutto e mi soffermai su altro.....

    Però in questo tempo ho curiosato e letto molte cose, ho vistomolti esperimenti che sono stati fatti da diversa gente, dove si parla di COP favorevole c'è sempre di mezzo una cosa, che siano celle a fusione fredda o plasmi, c'è sempre l'idrogeno, il quale sembra esser l'artefice di questi surplus di energia.

    Ora sarei interessato a replicare la cella di Naudin, perchè in primo luogo è piuttosto semplice, e poi ho seri dubbi sul suo rendimento, li si parla di mettere 5 watt e tirarne fuori 90, capite che è una differenza enorme no? e mi chiedo come sia possibile che dal 2005 ad oggi nessuno ancora si sia preso la briga di verificare la veridigità di queste affermazioni, e sopratutto se sono vere come mai nessuno sta ancora sfruttando questo sistema! se fosse realtà vorrebbe dire che con un semplice stirling riottengo i 5 watt che impiego per alimentare la cella, ne ho altri 22 con i quali posso alimentare altre 4 celle e cosi via....... mmmm, troppo bello per essere vero.

    Al momento il gentile elettrorik mi ha fornito dei link su cui lavorare, e siccome va in ferie con lui ne riparleremo a fine agosto,io in ferie non ci vado e mi dedicherò un pò di tempo a questa cella, sono ben accetti consigli su come partire, io posso realizzare praticamente tutto aparte l'ampolla di vetro, posso fare il sistema di alimentazione, il vuoto, l'idrogeno, le misure e tutte le minuterie, però vorrei partire con il parere di qualcuno che riesca un pò meglio di me ad interpretare quanto sta scritto qui: http://jlnlabs.imars.com/mahg/tests/mahg2c.htm

    Edited by tecnonick - 11/8/2007, 12:49
     
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  14. stranger
     
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    Purtroppo non esiste il senso della misura: in un estremo vedo che ci sono gli acceleratori di particelle grandi come un campo di calcio che accelerano protoni fino alla velocità della luce (meno un miliardesimo)... nell'altro estremo vedo acceleratori ad acqua cui protoni si muovono come le lumache e da questi ultimi si pretende qualche reazione nucleare.
    Boh!

    Ma non c'è nessuno che vuole stare in MEZZO ?


    Che ne sò... un acceleratore da 100 kev senza acqua ma gas di H rarefatto.
     
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  15. remond
     
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    Cari ragazzi

    Scusate una cosa, nel sito di Naudin, non trovo scritto da nessuna parte a che tensione sono questi impulsi, sopratutto non si capisce come alimenti questa valvola; a me sembra che vi siano solo due fili al filamento, griglia ed anodo mi sembrano scollegati.
    Questo non ha senso, credo che stia bleffando, anzi ne sono convinto.

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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106 replies since 29/11/2005, 18:21   7189 views
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