Prove OVERUNITY

Raccolta di test con COP>1

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  1. Ennio Vocirzio
     
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    Caro ElettroRik,
    E’ sorprendente che il tuo tempo plasma sia esattamente della durata di quello abitualmente effettuato da me. Anche Caserta lavora con gli stessi tempi, in questo modo possiamo confrontare i dati. Adesso, possiamo confrontare anche i tuoi dati con i nostri. Il tuo Cop e’ anche molto vicino a quello misurato a Caserta ma, ahimè , e’ lontano dal mio che non riesco in questi ultimi mesi a superare il valore di 1,1. Non mi preoccupo di questo fatto perche’ sto spingendo la cella a fare altre cose.

    Comunque, per rispondere alla tua domanda ti diro’:

    Per il calcolo dell’acqua evaporata (quindi l'energia in uscita) si deve tenere assolutamente conto della precisa quantita’ in peso della soluzione. In pratica, decurtando quei pochi grammi l’errore e’ molto elevato poiche’ solo come acqua evaporata abbiamo 544 calorie per ogni grammo d’acqua.
    Io ti consiglio di tenere assolutamente conto della somma esatta della soluzione.
    Anzi, a tal proposito, vuoi vedere che il tuo Cop e’ molto maggiore, quindi molto simile a quello misurato a Caserta ?

    n.b. Per essere precisi o pignoli, ti segnalo che c’e’ un errore di calore specifico che si effettua. Tuttavia quest’ultimo nelle condizioni operative a cui lavoriamo e’ effettivamente trascurabile poiche’ cade esattamente nella precisione degli strumenti adoperati.

    Un abbraccione, vai avanti cosi…..Bellissimo …!!!
     
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  2. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 17/7/2006, 16:27)
    Caro ElettroRik,
    Comunque, per rispondere alla tua domanda ti diro’:

    Per il calcolo dell’acqua evaporata (quindi l'energia in uscita) si deve tenere assolutamente conto della precisa quantita’ in peso della soluzione. In pratica, decurtando quei pochi grammi l’errore e’ molto elevato poiche’ solo come acqua evaporata abbiamo 544 calorie per ogni grammo d’acqua.
    Io ti consiglio di tenere assolutamente conto della somma esatta della soluzione.
    Anzi, a tal proposito, vuoi vedere che il tuo Cop e’ molto maggiore, quindi molto simile a quello misurato a Caserta ?

    n.b. Per essere precisi o pignoli, ti segnalo che c’e’ un errore di calore specifico che si effettua. Tuttavia quest’ultimo nelle condizioni operative a cui lavoriamo e’ effettivamente trascurabile poiche’ cade esattamente nella precisione degli strumenti adoperati.

    Ok per il tenere conto della massa esatta nella soluzione, ma io intendevo qualcosa di leggermente diverso:

    volendo fare il confronto con l'effetto Joule puro della R di riscaldamento, nella quale ho messo acqua pura senza sale per la paura di non averne isolato perfettamente i terminali, mi ritrovo a dover confrontare acqua pura con acqua+sale.

    Sono conscio della leggera differenza di calore specifico, ma comprendo anche che sia trascurabile. Solo chiedevo conferma se la massa da tenere conto debba essere la stessa per acqua ed acqua+sale.

    Fare il confronto tra 550g di acqua e 572g (550+22) di soluzione, sarebbe sbagliato. Dico bene?

    P.S. ECCO IL LINK: http://www.overunity.it/struttura.htm
     
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    Ciao,Rik.Hai valutato di porre la resistenza in 550 grammi di acqua,e confrontare l'evaporazione con la resistenza in 550 grammi di soluzione salina? Otterrai due pesate-bilancia diverse, cosi' ti prendi il sicuro.
     
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  4. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 17/7/2006, 20:45)
    Ciao,Rik.Hai valutato di porre la resistenza in 550 grammi di acqua,e confrontare l'evaporazione con la resistenza in 550 grammi di soluzione salina? Otterrai due pesate-bilancia diverse, cosi' ti prendi il sicuro.

    Ciao OVI.

    La bilancia che ho misura i grammi +/- 2 digit e non rileva q.tà d'acqua mancante alla fine della prova (95°C) il che significa che è stata meno di 1g.

    Pensi che in soluzione salina avvenga più evaporazione rispetto all'acqua?

    I conti calorimetrici non li ho ancora fatti e per ora mi limito al confronto diretto. La mia considerazione era nei confronti della massa totale di liquido, se debba o meno essere compreso il sale.

    Comunque, per tagliare la testa al toro ripeterò il test con soluzione salina in entrambi i casi e con potenze medie uguali, in modo da avere uguali anche i tempi di durata del test.
     
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  5. Quantum Leap
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 17/7/2006, 18:47)
    Ok per il tenere conto della massa esatta nella soluzione, ma io intendevo qualcosa di leggermente diverso:

    volendo fare il confronto con l'effetto Joule puro della R di riscaldamento, nella quale ho messo acqua pura senza sale per la paura di non averne isolato perfettamente i terminali, mi ritrovo a dover confrontare acqua pura con acqua+sale.

    Sono conscio della leggera differenza di calore specifico, ma comprendo anche che sia trascurabile. Solo chiedevo conferma se la massa da tenere conto debba essere la stessa per acqua ed acqua+sale.

    Fare il confronto tra 550g di acqua e 572g (550+22) di soluzione, sarebbe sbagliato. Dico bene?

    Complimenti Rikkardo, complimenti vivissimi!

    Un paio di osservazioni riguardo la questione massa piu' massa meno.
    Se non ricordo male, nei tuoi test non evapora molta soluzione, ma una bassissima aliquota. Ad ogni modo va considerata perchè per ogni grammo evaporato sono circa 540 calorie.
    Poi, cosa importantissima, la massa di soluzione da considerare nella rampa di riscaldamento è quella totale (acqua + soluto) e non solo acqua. Cio' rende più precisa la misura in quanto il plasma riscalda tutta la massa (acqua + soluto) e non solo l'acqua.
    A tal proposito ti conviene utilizzare una soluzione identica anche quando utilizzi la sola resistenza, così eviti difetti di comparazione.
    Riguardo i coefficienti da considerare (calore specifico e calore latente di evaporazione) essi non variano di molto nel passaggio da acqua pura a soluzioni con le concentrazioni cui siamo abituati.

    Il rendimento da te misurato (1,26) è un risultato straordinario che si può raggiungere solo affinando le misure e la precisione esecutiva, quindi ancora i miei complimenti.

    La durata di un nostro test, tipicamente è di 500 secondi che, confrontati ai tuoi 9 minuti (540 sec) rende i nostri risultati comparabili.

    Un po' di domande operative invece restano:
    -la comparazione fra Resistenza e plasma come avviene? Nel senso che, le fai durare uno stesso tempo? Oppure ti fermi quando entrambe raggiungono una certa temperatura per poi confrontare le energie in ingresso?

    Fammi sapere perchè è molto importante.

    Ciao
     
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  6. Quantum Leap
     
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    Rettifica---- ho consultato il sito ----

    Carissimo rik, a parte il fatto che il tuo sito è bellissimo, ho letto con attenzione tutta la procedura della prova comparativa e c'è una osservazione che voglio porti in quanto la tua procedura si discosta dalla nostra.
    Ti spiego:
    quando confronti plasma e resistenza, oltre a tener presente tutte le condizioni gia' indicate, dovresti stare attento anche a controllare le perdite termiche fra cella e ambiente. Ho detto "controllare" perchè prevederle o misurarle è molto arduo.
    Tale forma di controllo è possibile attendendosi a due piccole regole:
    - i tempi dei due test (resistenza e plasma) devono essere molto simili (a limite uguali) cosicchè da eguagliare anche le perdite termiche con l'ambiente in entrambi i casi;
    - per poter mantenere uguali (o simili) tali tempi è assolutamente necessario che le potenze (i watt) consumati da plasma e resistenza siano confrontabili (a limite uguali) , ciò vuol dire che un plasma che consuma 300 - 400 watt va confrontato con una resistenza di 300 - 400 watt (e questa è la cosa più scocciante perchè occorre procurarsi resistenze adeguate);

    tuttavia sono tutte accortezze a cui noi ricorriamo per riuscire a mantenere entro certi limiti controllabili il livello di precisione dei risultati.

    Ad ogni modo,
    bentornato!
     
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  7. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Quantum Leap @ 18/7/2006, 10:53)
    ...ho letto con attenzione tutta la procedura della prova comparativa e c'è una osservazione che voglio porti in quanto la tua procedura si discosta dalla nostra....

    Eccovi, ciao Quantum(s)!

    Ne sono consapevole, dovreste trovare in fondo alla pagina di presentazione della prova comparativa esattamente queste considerazioni, oltre che in un post precedente. Infatti a breve ripeterò con durate (e quindi potenze medie) equivalenti. ;)

    Grazie ragazzi. Più osservazioni mi fate, e più sono contento. Ogni dubbio, ogni perplessità, ogni.... 'cattiveria' vi possa venire in mente di pensare, VI PREGO, chiunque stia leggendo, la scriva qui. Mi servono COME IL PANE per migliorare i documenti che produco e renderli quanto più inequivocabili possibile.

    Grazie davvero a tutti per la vostra attenzione.
    Spero di poter ricambiare fornendovi finalmente qualcosina di più che semplici 'spunti'.

    P.S. Un grazie speciale all'aiuto di Romano, che mi ha permesso di arrivare fin qui e.... spero di andare anche oltre! :P
     
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  8. ElettroRik
     
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    CITAZIONE
    Ne sono consapevole, dovreste trovare in fondo alla pagina di presentazione della prova comparativa esattamente queste considerazioni, oltre che in un post precedente. Infatti a breve ripeterò con durate (e quindi potenze medie) equivalenti. ;)

    Allora, sono sopraggiunti alcuni problemi.

    Le R corazzate in AL dopo 3/4 esperimenti ho dovuto abbandonarle perchè hanno troppa inerzia termica.
    Ci vogliono MINUTI per metterle in temperatura, e poi rilasciano calore per MINUTI dopo che sono state spente.
    Il che porta un errore eccessivo.

    Mi sono procurato quindi altre 2 R in ceramica, ma ho avuto problemi ad isolarle (la ceramica assorbe l'elettrolita ed avvia elettrolisi sul filo di costantana sottostante). Ho provato ad usare bassi valori di R, con basse tensioni ed alte correnti, ma l'effetto era sempre tra i piedi.

    Credo ora di aver risolto isolando le R di ceramica con del nastro di teflon: un sottile strato che non le isola termicamente ma le impermeabilizza.

    Finalmente in questi giorni dovrei riuscire a fare le prove giuste.

    A presto.
     
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  9. Quantum Leap
     
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    Siamo con te.

    Anche se.... qualcosa è ricavabile smontando un boiler, o un ferro da stiro, o un grill, o un barbecue elettrico.

    Ad ogni modo, facci sapere.

    ;)
     
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  10. tersite1
     
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    Caro elettrorik
    Ai tempi eroici, quando il fabbrica non c'erano ancora le macchinette per il caffè, mi ero fatto un resistore con un filo di costantana opportunamente arrotolato a solenoide; lo immergevo nell'acqua contenuta in una beuta ed in pochi secondi avevo l'acqua bollente.
    La massa termica del resistore era irrilevante, all'aria sarebbe bruciata subito.
    Se usi corrente alternata il problema di dissociazione elettrolitica non dovrebbe essere rilevante e comunque c'è anche nel plasma.
    Sarà difficile sapere quanto calore viene sviluppato dalla resistenza e quanto dalla soluzione, ma mi pare che per ora ti interessi il totale.
    Inutile dire che è un sistema da irresponsabili, ma visto che sai esserlo con le dovute cautele, la butto lì.

    Ciao
    Tersite
     
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  11. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (tersite1 @ 4/8/2006, 16:50)
    Se usi corrente alternata il problema di dissociazione elettrolitica non dovrebbe essere rilevante e comunque c'è anche nel plasma.
    Sarà difficile sapere quanto calore viene sviluppato dalla resistenza e quanto dalla soluzione, ma mi pare che per ora ti interessi il totale.

    Grazie!

    Si, mi interessa il totale, come confronto diretto mi basta anche quello.
    Per omogeneità di condizioni devo usare CC perchè passo attraverso lo stesso sistema raddrizzatore/condensatore, per cui l'effetto elettrolitico è abbastanza evidente.
    Comunque, va bene lo stesso. Ho appena individuato un vecchio fornelletto..... ;)




    Edited by ElettroRik - 4/8/2006, 18:15
     
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  12. tersite1
     
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    Caro elettrorik
    Ho pensato che io usavo acqua del rubinetto, quindi relativamente poco conduttrice. Tu invece usi una soluzione salina, il che potrebbe creare dei problemi. Mi raccomando cautela.

    Ciao
    Tersite
     
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  13. Ennio Vocirzio
     
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    Scusate off-topic,
    Volevo solo salutare tutti. Sono rientrato dalle vacanze ed è andato tutto bene. Ho trovato qualche allagamento dalle mie parti, ma, non fa nulla.

    Eccomi qua per continuare le nostre ricerche.

    Ho letto superficialmente qua e la nel forum e vedo che, più o meno, ci siamo tutti. Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di lavorare sodo.

    Quest'autunno credo che incontrerò qualcuno di voi in verticale (he.. he.. come si diceva in 144 ;) ;) ), ma, sopratutto, credo di poter essere un po più presente nel forum. Quello che mi preme offrirvi sono soprattutto i risultati delle mie indagini relative ai misteriosi neutroni, di cui peraltro pare che non siano presenti.

    La cosa a prima vista apparentemente strana, non mi meraviglia. Poichè mi sono convinto oramai che le reazioni di FF nella GDPE siano il risultato di fenomeni fisici che avvengono nella materia condensata e che sono stati svariate volte ripetuti nella storia antica. Numerosi filosofi si sono cimentati con rudimentali alambicchi portanto le materie a temperature molto alte fino a raggiungere condizioni che in qualche caso abbiamo perfino ripetuto noi nelle nostre celle.
    Se costoro hanno potuto sperare in una vita più o meno lunga, stando notti e giorni a contatto con i loro athanor, probabilmente queste reazioni di trasmutazione non generano (o almeno hanno generato) particelle nocive.

    Tuttavia, il fenomeno GDPE è molto complesso e le anomalie energetiche misurate non riguardano solo le trasmutazioni (che potrebbero benissimo essere un effetto spurio) . Fenomeni molto interessanti che riguardano la solvatazione degli ioni discolti nelle soluzioni elettrolitiche adoperate, sommano i loro effetti al già complesso quadro dei contributori, trasportando noi ricercatori in un marasma di difficolta'.

    Solo pochissimi attualmente (mi riferisco alle condizioni di questi ultimi mesi) in questo forum stanno facendo misure accurate e minuziose indagini sul problema, Mgb2, Elettrorik, Quantum Leap e forse Thoth (dico forse ...) stanno realmente misurando.

    Solo uno di voi e parlo di Elettrorik ha messo a disposizione il maggior numero di informazioni sulle sue misure. A parte ovviamente le relazioni dei Quantum che sono state una base di partenza anche per il sottoscritto.

    Molti si sono accostati al fenomeno per semplice curiosità e lo hanno già abbandonato, ma, il successo è e sarà soltanto dei temerari, di coloro che continuanono a ricercare, di coloro che annoverano sconfitte e monotone ripetizioni di prove. Di coloro che calibrano continuamente il loro apparato e che analizzano con scientificità i dati che ottengono. Di coloro che si sono oramai ritirati in abnegazione concentrandosi sul problema. Di coloro che riescono a mettere in discussione le loro certezze, di coloro che sono pieni di dubbi.
    Forse il successo sarà anche dei silenziosi, di coloro che lavorano in silenzio senza presentarsi, di coloro che non abbiamo mai conosciuto, ... be! non fa nulla,...aiuteremo anche costoro, poichè è scritto, ... che tu sei mio fratello dovunque tu ti trova e qualsiasi cosa tu faccia.

    A questo punto credo che quest'autunno dobbiamo lavorare sodo. Fate riferimento anche su di me, non mi sono mai staccato da voi anche se seguo, per dire il vero, una strada completamente diversa dalla vostra, sono pronto a darvi tutto il mio aiuto.

    P.S. per Elettrorik Ho ricevuto, ti faro sapere.

    Un abbraccio fraterno che tocca i vostri cuori come mai potreste sperare di più puro.

    Un saluto con particolare affetto a Roy e famiglia.
     
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  14. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 22/8/2006, 15:55)
    Scusate off-topic,
    Volevo solo salutare tutti....
    A questo punto credo che quest'autunno dobbiamo lavorare sodo. Fate riferimento anche su di me, non mi sono mai staccato da voi anche se seguo, per dire il vero, una strada completamente diversa dalla vostra, sono pronto a darvi tutto il mio aiuto.

    Caro Ennio,
    ti colgo in parola:

    Ho il seguente problema:

    Supponiamo un Gas biatomico (o una miscela di più gas biatomici) a pressione P e temperatura Tg. Come calcolo l'energia cinetica che ogni molecola di esso riceve urtando su una superficie metallica posta a temperuatura Tm ?

    In ogni urto, l'energia che la molecola riceve è metà della somma della propria e di quella dell'atomo di metallo? No, vero? Devo tenere conto della maggiore massa dell'atomo del metallo rispetto alla molecola di gas, vero?

    Grazie!
    ;)

    Altro problema: Ho appena scoperto, cambiando le batterie al Geiger, che se pongo il tubo nudo (senza scatola di plexiglass) a 1-2cm dalla retina toriata per lampade a gas che usavo come campione (l'avevo comprato apposta per verificare il funzionamento del geiger), questo comincia a bippare di brutto ed arriva a superare i 0,45 mR/h! Basta allontanarla a 15-10cm che quasi non si distingue più il fondo. :blink:
    Il sacco di KCl invece emette meno ma arriva a circa il doppio della distanza, dato che il K40 emette beta.

    Ora, la domanda è: come posso, basandomi sulla massa di un elettrodo di tungsteno, sapendo che ha il 2% (in peso, credo) di ThO2, e calcolando la massa di ThO2 che genera le emissioni alfa ad una energia media nota pari a c.a. 4MeV, a ipotizzare quanti CPM count per minuto dovrebbe contare ad una data distanza in aria? E se c'è di mezzo acqua e pyrex? Posso scordarmi qualunque misura, immagino...

    Vedo in Rete che la sensibilità dei Geiger è dichiarata su isotopi dall'emissività nota tipo Cesio, Stronzio o Cobalto, ma non mi è chiaro perchè, nonchè come si relazioni tutto ciò ai mR/h. :wacko:

    Terza questione:
    Cosa potrebbe essere una polverina superficiale che si deposita sulle pareti del pyrex di color BLU COBALTO? Gli elementi in gioco sono: Ferro, filamento di lampadina, Pyrex ed Argon.
    Cambiando quest'ultimo con altro gas (no O2, ovviamente) la polvere blu sparisce e rimane solo l'effetto di metallizzazione tipo sputtering (tungsteno, suppongo).
    Ma... l'Argon non era inerte? :blink:
     
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  15. Elektron
     
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    CITAZIONE
    Vedo in Rete che la sensibilità dei Geiger è dichiarata su isotopi dall'emissività nota tipo Cesio, Stronzio o Cobalto, ma non mi è chiaro perchè, nonchè come si relazioni tutto ciò ai mR/h.

    Mi pare di riordare che per basse emettitivita' i mr/h possono essere relazionati agli impulsi contati una volta che sia noto il valore di fondo ...
    Es. se si misurano 10 imp/min ed il tubo ha un fondo di 5 imp/min allora i mr/h si possono calcolare come
    10/60/5 = 0,033 mr/h. (1 min = 60 sec)
    Naturalmente la misura del fondo va mediata su lunghi periodi.
     
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98 replies since 26/12/2005, 22:30   7116 views
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