progetto energetico italiano

bozza di programma per la riconversione del sistema

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    www.energeticambiente.it

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    Condivisibile nella sua forma, ma sospetto che non potrà essere adottato senza scendere a compromessi più o meno corposi. Spero di aver peccato di pessimismo.
     
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  2. en.ergo
     
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    Ciao Nll,

    credo che i compromessi potrebbero essere tanto minori quante più sottoscrizioni alla proposta ci saranno, sempre se ho inteso bene quello che intendevi.

    Intanto è già bello vedere che Tu condividi la forma del progetto, grazie.

    A presto
    francesco
     
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  3. SolarPrex
     
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    Premetto di aver letto MOLTO frettolosamente le tematiche analizzate in questo post.

    Da quel poco che mi è sembrato di capire una delle maggiori difficoltà per la diffusione di un SERIO sistema energetico basato, o comunque "assistito", da FER in Italia è dato dal fatto che manca una volontà politica che molti ravvedono in bassa apetibilità economica dell'investimento.

    Non credo di essere un autorevole fonte, tantomeno un aulico politologo o economista per potermi prodigare nel dictact della formula magica per la risoluzione di questo problema... però leggendo mi sovvennero in mente le parole di Robert Solow: " per affrontare il problema delle risorse naturali, sono necessarie l'economia e la legge dell'entropia".

    Credo altresì che la valutazione degli investimenti in questo particolare frangente storico siano ancora troppo legati alle visioni meccanicistiche e deterministiche della scuola marginalista e neoclassica, non considerando quanto proferito dai Bioeconomi ( il primo e padre: Georgescu Nicolas ) relativamente l'ineluttabile condizione di finitezza delle risorse e dell'utopico concetto di "sviluppo economico".

    A presto.
     
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  4. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (SolarPrex @ 29/8/2007, 10:42)
    ...però leggendo mi sovvennero in mente le parole di Robert Solow: " per affrontare il problema delle risorse naturali, sono necessarie l'economia e la legge dell'entropia".

    Credo altresì che la valutazione degli investimenti in questo particolare frangente storico siano ancora troppo legati alle visioni meccanicistiche e deterministiche della scuola marginalista e neoclassica, non considerando quanto proferito dai Bioeconomi ( il primo e padre: Georgescu Nicolas ) relativamente l'ineluttabile condizione di finitezza delle risorse e dell'utopico concetto di "sviluppo economico".

    Nicolas era quello critico col club di Roma perchè lo riteneva eccessivamente ottimista vero? :unsure:
    Mi pare che la sua proposta fosse semplice e lineare. Sfoltire la popolazione mondiale e rassegnarsi a regredire fino a non incidere più sugli equilibri naturali.
    Una decrescita felice con annesso campo di sterminio insomma! <_<

    Non credo che sia una visione meno utopica dello "sviluppo economico", che anzi è molto concreto e ricercato da tutti. Semmai si può dire che sia utopico il pensare che questo sviluppo sia perenne e aperto a tutti, ma è proprio questa la sfida: trovare una forma di sfruttamento energetico che, anche senza garantire una crescita esponenziale futura permetta di coprire le necessità (e non gli sprechi!) rinnovandosi costantemente, e riducendo al minimo lo sfruttamento delle riserve (che resterà comunque necessario).
    Alla fine è lo sfruttamento delle fonti rinnovabili che può fare la differenza e giustamente ogni piano energetico che si rispetti nel mondo occidentale concede loro un posto prioritario, insieme col nucleare da fusione per ora solo auspicato.
    Il piano energetico di cui si discute parte da questo punto fermo e mi trova in pieno accordo. Poi sulle singole soluzioni si può discutere.
     
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  5. SolarPrex
     
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    CITAZIONE
    Non credo che sia una visione meno utopica dello "sviluppo economico", che anzi è molto concreto e ricercato da tutti.

    Sulla concretezza cosa puoi portarmi a sostegno? Sul fatto che tutti lo ricerchino non vuol dire che esista e non vuol dire che sia giusto perseguirlo. O che, comunque, sia più concreto di quanto detto da Georgescu che, come sono sicuro tu abbia già fatto molto approfonditamente, come sai muove da concretezze e osservazioni CERTE di oggi. I limiti da lui osservati sono concreti ed ineluttabili.

    Invece:
    CITAZIONE
    ma è proprio questa la sfida: trovare una forma di sfruttamento energetico che, anche senza garantire una crescita esponenziale futura permetta di coprire le necessità (e non gli sprechi!) rinnovandosi costantemente, e riducendo al minimo lo sfruttamento delle riserve (che resterà comunque necessario).

    alle rivoluzioni prometeiche tanto attese da Mill non credo si possa certo dare l'appellativo di concretezza.

    A presto.



     
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  6. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (SolarPrex @ 12/9/2007, 16:43)
    Sulla concretezza cosa puoi portarmi a sostegno? Sul fatto che tutti lo ricerchino non vuol dire che esista e non vuol dire che sia giusto perseguirlo.

    Rispetto alla vita di un contadino del 600 il nostro benessere è concretissimo. Il che non significa che devo per forza passare la vita a ingegnarmi su come sprecare e spendere sempre di più, questo è ovvio, ma un livello nemmeno tanto minimo di benessere lo pretendo eccome. E a questo nessuno rinuncerà spontaneamente, l'utopia sta tutta qui.
    Le visioni prometeiche sono la soluzione alternativa meno utopica. Forse sono utopie pure esse, ma non è proprio certo al 100% come invece lo è per le utopie di decrescita.

    Poi io sono convinto che la cosa più probabile resti al momento la crisi improvvisa e con finale stile rissa gigante, e così finirebbe per avere ragione Nicolas. :(
     
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  7. tersite3
     
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    Ben tornato Brigth
    CITAZIONE
    Poi io sono convinto che la cosa più probabile resti al momento la crisi improvvisa e con finale stile rissa gigante,

    Fatto una full immersion nell'ottimismo?
    Bravo!
    Temo che la tua non sia una "cassandrata"; tanto per cominciare i ministri interessati cominciano a buttare dei sassolini nello stagno.
    Non si ha ancora il coraggio di dire che "il re è nudo"; si avanzano però caute ipotesi sul fatto che possa essere in mutande.

    Ciao
    Tersite
     
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  8. SergioBalacco
     
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    Crisi del Gas?
    Invenzioni di fine estate per giustificare aumenti a raffica!
    Crisi del petrolio?
    Ma quale crisi del petrolio?
    Le riserve sono per altri 30 anni a pieno ritmo, c'e' chi dice 50, ma credo riusciranno a trovare il sistema per cavare oro nero dai sassi.
    L'unica certezza e' il gas che si localizza in pochi e conosciuti bacini.
    Finito quello bisogna usare un altro prodotto e forse le FER se saranno state capaci di maturare abbastanza bene potranno prendersi quello che spazio che meritano.
    Com'e' successo finora han ricevuto solo le briciole.
    Briciole che comunque son state sufficienti a far ingrassare a dismisura le tasche di chi li costruisce, li vende e li consiglia.
    Questi ultimi non lo vanno certo a dire al fisco.

    Manca un'etica in tutto cio', alla fine nella tabella dei cittadini ci sono tutti anche i furbi di prima.

    Ciao
    Peace
    Sergio
     
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37 replies since 26/2/2006, 16:17   4787 views
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