fusione fredda elettrolitica - parte sette

video e foto di Renzo Mondaini (Ravenna)

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  1. leovirdis
     
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    Cari amici,
    da tanto seguo le discussioni sul forum.
    ho trovato il coraggio di scrivere e .... siete spariti tutti.
    Dove è Remond, dove elettroRik, dove Hellblw, dove gli altri ????
    Mi mancate tanto ...... un po' meno i bisticci .. ma quelli sono sicuro che sono superat 3 secondi dopod...
     
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  2. ElettroRik
     
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    QUOTE(leovirdis @ 7/3/2006, 23:16)
    Cari amici,
    da tanto seguo le discussioni sul forum.
    ho trovato il coraggio di scrivere e .... siete spariti tutti.
    Dove è Remond, dove elettroRik, dove Hellblw, dove gli altri ????
    Mi mancate tanto ...... un po' meno i bisticci .. ma quelli sono sicuro che sono superat 3 secondi dopod...

    Ciao Leo!
    Finalmente ti leggo qui!

    Sto preparando un po' di materiale da postare. E tu? non hai qualcosa da mostrarci? ;-)
     
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  3. leovirdis
     
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    Ciao Leo!
    Finalmente ti leggo qui!

    Sto preparando un po' di materiale da postare. E tu? non hai qualcosa da mostrarci? ;-)

    Caro ElettrorRik
    considerata la mia età ciò che potrei mostrarti sarebbe di poco interesse sul forum.
    Sai bene quali siano le mie difficoltà a capire come si usino queste maledette macchine che si chiamano P.C.
    Sai anche bene che ciò di cui mi interesso possa in certo qual modo avvicinarsi alle vostre discussioni.
    La mia ricerca viaggia su una strada che potrebbe essere molto vicina alla vostra ma estremamente diversa allo stesso tempo. Sono comunque disponibile ad inviare la mia asperienze se mai riuscirò a fare dialogare tutte queste macchine elettroniche di cui mio figlio mi ha riempito e di cui sinceramente non riesco a far dialogare.
    Per chi legge io mi sto' interessando all'estrazione di tinture metalliche attraverso un processo elettrolitico di mia invezione.
    Si tratta di un processo "alchemico", parola che in questo sito, farà venire la pelle d'oca a molte persone.
     
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  4. remond
     
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    Cari amici

    Sono profondamente amareggiato
    perché tutti quelli che seguono con interesse i miei esperimenti, mi contattano in privato.
    Io credo molto in questo forum, vorrei innescare una selezione naturale in senso positivo, cioè spronare le persone interessate a queste tematiche di frontiera, a farsi vive su questa discussione, al fine di mandare sul forum del cicap tutti i simpatizzanti di Piero Angela.
    Il capostipite di questa nuova schiera di amici, è Leovirdis, il quale ci seguiva da tanto ma silenzioso, fino a che spronato a dovere, si è deciso di dare inizio alla svolta del terzo millennio; chi non condivide i nostri fini, dovrà migrare verso altri lidi a loro più consoni.
    Amici non è difficile registrarsi, basta inventarsi un nome, la foto la potete inserire in un secondo tempo.
    Chi mi contattò in privato mostrando apprezzamento, spero siano i primi a farsi vivi, gli altri saranno sempre i benvenuti comunque.
    Sono ottimista come non mai.

    Con affetto

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 8/3/2006, 00:54
     
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  5. rabazon
     
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    ciao remond,
    voglio provare a chiarire un pò il nuovo effetto chiamiamolo transistor remond.

    se abbiamo un'interruzione di corrente in un puntale,
    per forza dobbiamo trovare un dielettrico, un isolante, che mai pllulò essere un semplice muro di ioni,

    il maggior indiziato rimane sempre un muro d'acqua , formato dalle molecole d'acqua lasciate libere dagli inoni traasportati suugli elettrodi...
    un pacchetto di 5 molecole d'acqua rimane sempre comunque molto più "grosso" di elettroni,
    in qualche misura abbiamo che nel puntale isolato, le condizioni sono molto più tranquille, e il muro d'acqua riesce a isolare con efficacia.
    una specie di effetto wenhealt, si chiamava così? , ma in questo caso non ci sono bolle di gas a rompere il dielettrico,
    mentre negli altri due la situazione non permette di creare un muro d'acqua stabile ed isolante,perciò continua a passare corrente.

    saluti


     
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  6. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 9/3/2006, 01:20)
    se abbiamo un'interruzione di corrente in un puntale, per forza dobbiamo trovare un dielettrico, un isolante, che mai pllulò essere un semplice muro di ioni,
    il maggior indiziato rimane sempre un muro d'acqua , formato dalle molecole d'acqua lasciate libere dagli inoni traasportati suugli elettrodi...

    Secondo me hai il flusso di ioni tra C e B che satura la conduttività dell'acqua nel tratto base-collettore, con conseguente isolamento del restante tratto verso l'E per mancanza di ioni contuttivi.
    Infatti la base è molto più vicina al C ed è molto più negativa (50V) dell'E (37V), quindi si 'monopolizza' tutto il flusso di ioni, e di conseguenza all'E, che è più distante e a ddp minore, non restano ioni per condurre, e rimane isolato.

    Nei reostati che citavo ciò non si verifica SOLO perchè la R è lineare. Basterebbe usare dei sottilissimi fili di tusngsteno come R, per vedere che, siccome non sono lineari ma si saturano sopra una certa corrente, aumentando la propria resistenza quando interviene l'effetto joule, si verificherebbe lo stesso identico fenomeno.

    In alternativa, e' possibile forse impostare dei generatori di corrente in serie per creare un modello idoneo.

    Aumentando la concentrazione si dovrebbe poter innalzare il limite di saturazione del flusso ionico, con conseguente riavvicinamento al modello con reostati basato sulla legge di ohm. Diminuendola, viceversa, si dovrebbe aumentare quest'effetto legato alla saturazione del flusso ionico nell'elettrolita, lavorando con una legge di ohm modificata, che tenga conto delle non linearità dovute alla saturazione.

    Da studiare bene.

    ==============================================================================


    CITAZIONE (leovirdis @ 8/3/2006, 00:09)
    considerata la mia età ciò che potrei mostrarti sarebbe di poco interesse sul forum.

    Sai bene quali siano le mie difficoltà a capire come si usino queste maledette macchine che si chiamano P.C.
    Sai anche bene che ciò di cui mi interesso possa in certo qual modo avvicinarsi alle vostre discussioni.
    La mia ricerca viaggia su una strada che potrebbe essere molto vicina alla vostra ma estremamente diversa allo stesso tempo. Sono comunque disponibile ad inviare la mia asperienze se mai riuscirò a fare dialogare tutte queste macchine elettroniche di cui mio figlio mi ha riempito e di cui sinceramente non riesco a far dialogare.
    Per chi legge io mi sto' interessando all'estrazione di tinture metalliche attraverso un processo elettrolitico di mia invezione.
    Si tratta di un processo "alchemico", parola che in questo sito, farà venire la pelle d'oca a molte persone.

    Beh, la tua esperienza invece secondo me sarebbe di MOLTO interesse!

    Per le difficoltà tecniche con i post, posso forse darti una mano.

    Credo che ci siano molte più verità nell'antica alchimia di quanto non si possa comunemente immaginare...

    Non sono tecnicamente convinto delle spiegazioni che essa dà, ma basta non guardare alla cosa con approccio 'scientifico' per comprendere che di fatto molto spesso ha ragione.
    Certo, ci vuole la mente aperta come un paracadute... tongue.gif

    Edited by ElettroRik - 9/3/2006, 10:31
     
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  7. rabazon
     
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    ciao rik,
    quando dici difficoltà degli ioni,
    non basta,
    occorre indicare un perchè preciso,
    e non è certo una maniera di isolare mettere dei potenziali diversi,ma dove l'hai letto?

    e poi ,uffa, ma quante volte devo ripetere, non è possibile che ioni positivi possono isolare elettroni...
    mannaggia, magari tra un pò poi verrà fuori qualcuno, che l'avrà sentito dire da qualche altra parte,
    ma per ora sembra che questa semplicissima costatazione, che occorre per isolare un dielettrico,
    non sembra passare propio
    come per avere un condensatore, occorre sempre un isolante,
    saluti
     
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  8. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 9/3/2006, 11:32)
    ciao rik,
    quando dici difficoltà degli ioni,
    non basta,
    occorre indicare un perchè preciso,
    e non è certo una maniera di isolare mettere dei potenziali diversi,ma dove l'hai letto?

    e poi ,uffa, ma quante volte devo ripetere, non è possibile che ioni positivi possono isolare elettroni...
    mannaggia, magari tra un pò poi verrà fuori qualcuno, che l'avrà sentito dire da qualche altra parte,
    ma per ora sembra che questa semplicissima costatazione, che occorre per isolare un dielettrico,
    non sembra passare propio
    come per avere un condensatore, occorre sempre un isolante,
    saluti

    Sì Rab, ricarica il post (l'ho ritoccato 3/4 volte).... e rileggi bene con attenzione... ;-)

    Ho parlato di... mancanza di ioni, che dà isolamento. La conseguenza è che il potenziale all'E non è più visibile dalla zona di Base perchè c'è l'area di acqua SENZA ioni nel tratto B-E che isola l'E.

    Perchè l'acqua è senza ioni? Perchè sono TUTTI impiegati (positivi e negativi) nel passaggio C-B, quindi NON ce ne sono di liberi per viaggiare tra B ed E.

    Spero di essermi spiegato un po' meglio ora...

    Edited by ElettroRik - 9/3/2006, 11:39
     
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  9. rabazon
     
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    cia rik,
    ti sei spiegato meglio,
    ma la cosa non funziona,
    i moti browniani e termici a cui sono soggetti gli ioni
    non rendono possibile la mancanza sic e simpliciter di ioni in una zona della soluzione,
    a meno che non si crei una barriera isolante,
    e qui ritorno a proporre le molecole d'acqua che dopo aver trasportato sulla schiena gli ioni sugli elettrodi,
    rimangono intrappolate da forze elettrostatiche contrapposte, e formano lo strato isolante, il dielettrico...
    spero di essere stato chiaro...
    e che non mi censurino...
    salluti
     
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  10. ElettroRik
     
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    CITAZIONE(rabazon @ 10/3/2006, 13:36)
    ...i moti browniani e termici a cui sono soggetti gli ioni
    non rendono possibile la mancanza sic e simpliciter di ioni in una zona della soluzione,...

    ... mi interessa questa cosa...
    ma non mi è chiara...
    perchè dici che il flusso collettore-base non può saturare monopolizzando tutti gli ioni disponibili in zona e lasciando così uno strato di acqua isolante?

    Dico così perchè forse diciamo la stessa cosa...


     
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  11. remond
     
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    ..ciao remond, seguo abbastanza assiduamente i tuoi esperimenti e le varie discussioni sulla fusione fredda,... e vorrei porti una domanda (anche se questa non ha molto a che fare con la FF, mi rivolgo a te perchè so che sei uno dei maggiori sperimentatori e saprai dirmi sicuramente qualcosa a riguardo...):

    sappiamo che se facciamo passare una corrente elettrica inferiore a 300 Vcc e 8/10 ampere in acqua otteniamo elettrolisi...se superiamo questi parametri e gli elettrodi vengono posti in una determinata maniera passiamo alla FF...detto ciò cosa accadrebbe all'acqua se ci passasse una tensione pari a quella di un fulmine ? cioè trascurando le proporzioni degli elettrodi, una scarica di quella portata cosa provocherebbe ? evaporazione ? elettrolisi ? FF ? che valori può avere la scarica di un fulmine in termini di volts e ampere (se di ampere si può parlare) ?

    è solo una curiosità, grazie in anticipo, in ogni caso.
    buona sperimentazione.

    Caro s.....

    Ti rispondo pubblicamente, in quanto altri amici possono essere interessati a questo argomento.
    Il fulmine è caratterizzato da milioni di volt e correnti fino a 200.000 ampere, la potenza in watt è data dal prodotto di questi due numeri, per cui immensa anche se breve.
    Se cade un fulmine in mare, credo che faccia tutto quello che dici tu più dell'altro; per altro intendo pirolisi, cioè rottura di molecole dovuto al calore.
    Ho letto che il fulmine produce un plasma di 30.000 gradi centigradi, siccome la molecola dell'acqua si spezza per pirolisi a circa 1500 °C, puoi immaginare cosa succede.
    Sfrutto questa occasione per precisare che con fusione fredda, si intende la creazione di una "trasmutazione" a debole energia ed a temperature relativamente basse, da qui il termine "fredda".
    La reazione di pirolisi, è stata tirata in ballo da alcuni amici che volevano su questo forum, minimizzare gli effetti di elevate temperature al catodo, negli esperimenti di fusione fredda elettrolitica.
    Voglio ricordare nuovamente a tutti, che la chimica accademica afferma, che la combustione di idrogeno ed ossigeno, generano la stessa energia che era servita per separarli, quindi rendimento unitario.

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 11/3/2006, 00:36
     
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  12. rabazon
     
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    ciao rik,
    beh, forse "ora" diciamo la stessa cosa,
    che dire,non è mai troppo tardi...
    comunqe assieme a remond abbiamo ideato un esperimento per falsificare la teoria del muro d'acqua isolante,
    lascio a lui la parola ..

    per tutti,

    vorrei poter falsificare la mia teoria sulla f.f :
    gli eventi importanti di f.f sono sempre comunque superficiali,
    e per fare questo ho bisogno di laboratori dove esiste una buona disponibilità di acqua pesante, di eletrodi in palladio, ecc..
    con una buona esperienza sulla cella pons..
    la mia idea è quella di partire con catodo in palladio con superficie bagnata,circa 1/3 dell'anodo,
    con condizioni iniziali abbastanza simili a quelle della cella mizuno,
    ma non abbastanza da innescare il plasma, poi di caricare il palladio con deuterio, fino al rapporto di 1/1,
    e vedere se si innesca il plasma,
    in questo caso potremmo cominciare a provare che il caricamento serve ad influire sulle condizioni superficiali,a portare il catodo verso le condizioni di 1/5/6 che sono quelle della cella cella mizuno.
    poi con prove sempre più mirate , individuare con precisione quale tipo di rapporto iniziale permette la ripetibilità migliore, e quali over unity si ottengono nei vari casi....
    se qualche anima buona raccoglie questa possibilità..
    magari i pirelli lab..
    saluti


     
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  13. ElettroRik
     
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    QUOTE (rabazon @ 11/3/2006, 02:50)
    ciao rik,
    beh, forse "ora" diciamo la stessa cosa,
    che dire,non è mai troppo tardi...

    I miei post sono tutti lì....e lo sono sempre stati, insieme ai tuoi.

    Il tuo "ORA" cosa significa?

    Che finalmente hai capito quello che ho scritto?

    Che pensi che io abbia cambiato idea?

    Che adesso hai le idee più chiare?

    Spiegati, per favore.

    Fare il misterioso ed enigmatico non serve a nessuno, se butti la pietra non nascondere la mano.
    Hai affermato che ciò che sostengo "non è possibile", ma spiega perchè...

    Io non mi offendo di certo se qualcuno mi dimostra che la mia teoria è una str....
    Non ho problemi ad ammettere che potrei prendere delle cantonate. Ne ho già prese in passato, e ne prenderò ancora. Però mi piace imparare dagli errori, quando li faccio.
    biggrin.gif

    Edited by ElettroRik - 13/3/2006, 00:02
     
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  14. leovirdis
     
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    Girando a far spese con la moglie, in un supermercato ho visto ed acquistato un raffredda bottiglie in acciaio inox della capacita di circa 1,2 litri
    Penso che si possa utilizzare per le prime misure, magari migliorando il suo isolamento termico con una guaina esterna.
    Per testare questo recipiente ho messo un termometro digitale ( misura il decimo di grado), all'interno e un termometro digitale per la misura della temperatura delle superfici, al suo esterno.
    Vi ho versato dentro ¾ di litro di acqua bollente e cronometro alla mano ho rilevato che:


    ------------------------------------- t int.°C----------------------- t ext.°C

    -------0' 0'' --------------------------93.0---------------------------23
    dopo 0' 30''------------------------- 91.8 --------------------------25
    -------1' 00''--------------------------89.7---------------------------28
    -------2' 00''--------------------------87.5---------------------------31
    -------3' 00''--------------------------84.8---------------------------33
    -------9' 30'' -------------------------75,2---------------------------35
    -------12' 00'' ------------------------71.2---------------------------34
    -------15' 00'' ------------------------69.8---------------------------33
    Considerato che il recipiente può essere utilizzato anche come anodo, posto alla Vostra attenzione questo mio modesto contributo.
    Buon lavoro a tutti.
     
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  15. ElettroRik
     
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    QUOTE(leovirdis @ 11/3/2006, 18:44)
    Girando a far spese con la moglie, in un supermercato ho visto ed acquistato un raffredda bottiglie in acciaio inox della capacita di circa 1,2 litri
    Penso che si possa utilizzare per le prime misure, magari migliorando il suo isolamento termico con una guaina esterna.
    Per testare questo recipiente ho messo un termometro digitale ( misura il decimo di grado), all'interno e un termometro digitale per la misura della temperatura delle superfici, al suo esterno.

    Ciao Leo,

    direi che è un ottimo punto di partenza per fare un calorimetro adatto a misure di energia....
    Sto lavorando ad un mio calorimetro, fatto in tutt'altro modo. Appena ho i dati li confrontiamo.

    Ottima idea, comunque!
     
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266 replies since 26/2/2006, 18:02   15404 views
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