Legge di Lenz e M.E.G.

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  1. f_dyne
     
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    CITAZIONE (datael2005 @ 12/1/2008, 10:43)
    mi riferisco a qello che hai scritto..cioè questo :

    Quello che penso io e' che visto che le molecole si scontrano con una frequenza che si aggira sui 10 ghz dividendosi in ione+elettrone, possiamo pensare di calcolare la corrispondente energia di ionizzazione.
    I calcoli di densita' energetica comunque non sono ancora precisi per problemi di calcolo numerico (somme di termini con esponente molto diverso fra loro, nell'integrale Maxwell Boltzmann).
    All'inizio avevo ottenuto 30 GWatt al metro cubo a temperatura costante!
    Per ottenere soli 3 KW bisognerebbe abbassare di 10 gradi centigradi una portata di 1 m3 di aria standard al secondo.

    Ok... allora...
    il sito in questione e' quello che vi avevo citato, che ho scritto io, cioe':

    http://utenti.lycos.it/fischerconsulting/testatpu.html

    Dall'estate 2007 mi sono interessato al problema Testatika e lo ho studiato approfonditamente.
    In base a degli esperimenti si puo' dimostrare che e' possibile ottenere un 'aumento di energia' in alcuni sistemi elettronici.
    Per quanto io pensi questo, non ne saro' certo finche non faro' funzionare autonomamente qualcosa senza sistemi di alimentazione esterna (giusto per non farvi sprecare tempo nel caso).
    Ora cerco di spiegare a parole quello che e' scritto nel sito, inoltre vi informo che ci sono molti miei messaggi in un grosso (l'unico! mi risulta) gruppo yahoo dedicato al Testatika (in inglese) che sono molto esplicativi.
    Il sito e' pubblico e diverse organizzazioni che utilizzano tecnologie avanzate sono state informate.
    Allora...
    Il mio procedimento e' partito dal dover determinare come funziona il Testatika, pero' se le cose stanno come penso, e' applicabile anche al MEG, al TPU e ad altre macchine cosiddette 'overunity'.
    Per prima cosa ho dovuto determinare da dove arrivava l'energia.
    Dato che il Testatika e' detto funzionare grazie all'estrazione di energia statica dall'aria, ho supposto che lo facesse veramente.
    Io ho pensato che le molecole di aria, rozzamente 78% N2 e 22% O2, si scontrano continuamente con una velocita' media di circa 360 m/s.
    In realta' non tutte le molecole hanno questa velocita', c'e' una certa distribuzione di velocita' che fa si' che in teoria ci sia una certa percentuale di molecole piu' lente e una percentuale di piu' veloci di una certa velocita' qualsiasi. La somma delle percentuali e' 100% ovviamente.
    Allora io ho pensato che in teoria (non esattamente, pratica) ci sara' sempre una certa percentuale di molecole che superano una velocita' qualsiasi.
    Questo avviene se assumiamo che la distribuzione della velocita' delle particelle sia quella di Maxwell Boltzmann, un risultato comunemente conosciuto e accettato da anni in fisica.
    Una delle prime reazioni che dovrebbero avvenire in aria e' la ionizzazione, che richiede in media circa 15eV per molecola (per ottenere l'equivalente in joule dovremmo moltiplicare per la carica elementare).
    Quindi il concetto e' che le molecole si scontrano tra di loro e una piccolissima parte di queste molecole supera una certa velocita' minima che 'rompe' la molecola in ione+elettrone.
    L'energia associata a questa ionizzazione di tutte le molecole 'rotte' e' piccola, pero' si rinnova continuamente per gli urti continui delle molecole fra loro.
    Quindi, dovro' cercare una certa frequenza con cui posso pensare si rigeneri la piccola percentuale di ionizzazione da cui sto 'ciucciando' l'energia a temperatura costante (in realta' se riuscissi a trasformare veramente l'energia di ionizzazione in elettrica, la temperatura dovrebbe diminuire, e starei trasformando una piccolissima parte di calore in elettricita', virtualmente vietato dal secondo principio termodinamica. Fatto sta che in certi esperimenti sembra che stia proprio succedendo davanti ai miei occhi).
    Questa frequenza e' la frequenza media con cui si scontrano le molecole, che ho calcolato a partire dalla velocita' media delle molecole e dal cammino libero medio di ciascuna molecola.
    Cioe': ogni volta che una molecola percorre un cammino libero medio, urta un'altra molecola, e questo avviene in paralellismo massivo.
    Questa frequenza viene alta, circa 10 ghz a quanto ricordo, e fa si' che anche se per Maxwell Boltzmann si crea una piccola energia di ionizzazione, se questa viene usata si rigenera con una velocita' mostruosa (probabilmente cio' che Bearden chiama 'regauging' o S.Mark chiama 'kick').
    Quindi l'energia assorbibile viene ad avere comunque un valore interessante.
    Non sono ancora sicuro che siano circa 10 KW/m3, ma questo valore e' stato ottenuto con una media fra calcoli di integrazione con il metodo dei trapezi con vari step di velocita' piccoli e ragionevoli e sarebbe comunque un valore compatibile con le osservazioni.
    Fatto sta che... come faccio ad estrarre questa energia?
    Ho trovato diversi modi.
    Uno dei modi e' quello che ho descritto nel sito che funziona cosi':
    sfrutto un campo magnetico che ha una caratteristica dinamica e una statica.
    Uso le normali equazioni di Maxwell (teniamo presente che si possono dimostrare dei paradossi in cui non si conserva l'energia anche con le normalissime equazioni di Maxwell, quindi da qualche parte qualcosa non funziona perfettamente nelle teorie dell'elettromagnetismo. Un paradosso e' quello della carica A che viaggia in direzione X che interagisce con la carica B posta nell'origine che viaggia in direzione Y: A sente B ma B non sente A; almeno secondo il per me mitico Caldirola).
    Comunque... la caratteristica statica la conosciamo, e' il comportamento dei magneti (lo vediamo nei magneti).
    La caratteristica dinamica consiste nel fatto che se noi facciamo 'variare un campo magnetico' (l'argomento e' complesso e dibattuto, vedi generatore omopolare) che attraversa un conduttore, nel conduttore si sviluppa una tensione che, se lasciassimo scorrere la corrente, andrebbe ad annullare per quanto possibile il campo magnetico complessivo (questo invece lo vediamo nei trasformatori).
    Supponiamo di usare la versione di amplificazione detta con 'AC output' senza magnete permanente.
    L'idea e' di usare il campo magnetico generato da una bobina in autoinduzione (libera, praticamente).
    Supponiamo che questo campo stia oscillando sinusoidalmente.
    Avremo un flusso di campo magnetico (effetto statico) e una variazione di flusso di campo magnetico (effetto dinamico).
    Possiamo pensare che, dato il flusso statico prodotto dalla bobina, le coppie ione-elettrone con opportuno spin si allineino per benino con il campo magnetico in una quantita' tale da chiudere il flusso magnetico N-S con un magnete virtuale con flusso opposto di gas ioni+elettroni S-N.
    Immaginate una nuvoletta di ioni ed elettroni con spin orientato che va dal polo N al polo S, in cui la quantita' di ioni-elettroni e' tale da annullare il flusso per chi e' al di fuori della nuvoletta (questo spiega altre cose, non individuabilita' RF Pomerleau ad esempio... ma non voglio fare ancora piu' casino).
    Ora supponiamo che la bobina in regime di AC in fase di corrente quasi stabile ( = ad un massimo o ad un minimo) cominci a invertire il flusso per passare alla fase di corrente quasi stabile con flusso inverso.
    Mentre il flusso scende, si generera' un voltaggio in un eventuale conduttore accoppiato magneticamente che tendera' ad annullare il campo magnetico totale visto da fuori.
    Ma noi abbiamo solo la nostra bobina, quindi ci sara' solo autoinduzione.... Sbagliato!
    Attorno alla bobina abbiamo il gas elettricamente neutro ioni+elettroni che genera due controcorrenti 'in aria'.
    Queste controcorrenti non sono 'overunity', sono correnti che si oppongono alla variazione del flusso.
    Fatto sta che queste controcorrenti non sono vincolate come la corrente nel conduttore al conduttore, e si puo' determinare con i versi della forza di Lorentz F=qV^B generare una forza sulle cariche che le proiettera' verso la bobina.
    Non sempre! solo in quando il flusso totale (quindi comprendente anche quello del magnete se il magnete e' presente, e questa e' la chiave del funzionamento DC, in cui si crea un effetto 'diodo') e' inverso alla variazione di flusso.
    Ora, il gas ioni+elettroni non deve essere particolarmente ostico da accentrare attorno a una bobina, perche' e' elettricamente neutro.
    Potremmo avere un problema di spin paralleli, ma lo spin si inverte con 'soli' 2 x (momento magnetico elettrone) x (campo magnetico) che mi risulta essere un numero piccolo rispetto ai 15 eV che favoriscono la reazione.
    Mano a mano che gli elettroni si ricombinano con gli ioni a formare molecole neutre, liberano energia che potremmo provare a incanalare (vedere sito).
    Nella fattispecie, in questo contesto a noi puo' interessare notare che 1/3 della energia EM rilasciata va a finire impacchettata in un controflusso magnetico.
    Questo, e' il vero cuore del principio... il regauging, o il kick, o il 'chiamatelocomevipare'.
    Questa VARIAZIONE in controflusso genera a sua volta un kick di tensione discorde nella bobina che, non guardacaso, stava proprio aumentando la corrente nella direzione discorde.
    Dopo avere scoperto questa curiosita' teorica, ho scoperto il TPU, il MEG e, soprattutto Daniel Pomerleau che e' un ragazzo disabile canadese che sembra una miniera a cielo aperto di insegnamenti sull'elettromagnetismo (non per capacita' intellettive quanto per i misteriosi effetti EM che riesce tranquillamente a produrre davanti a chiunque quando vuole), e che in sostanza sembrerebbe essere una validazione senza se e senza ma di una teoria come questa.
    Io comunque finche' non ottengo macchine decenti non ci credo.
    Chi di voi ne capisce di brevetti, industrializzazione, mercati e ricerca probabilmente capira' perche' ho reso immediatamente pubblico questo risultato teorico.
    Correzioni?
    Domande?
     
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49 replies since 24/3/2006, 11:00   10767 views
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