La mia cella a pressione

(trasparente)

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  1. ElettroRik
     
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    Ciao a tutti.
    Ho finalmente (commissionata il mese scorso) ritirato dall'ultimo soffiatore di vetro della provincia di Genova (grande 'dritta di Leovirdis) una cella di Pyrex spessa 6mm con fondo arrotondato ed ispessito, ricavata da un tubo da 8cm di diametro. Lui dice che posso tranquillamente superare le 10-15Atm. Poi sono riuscito a procurarmi l' Oring adatto al diametro del 'bussolotto' di pyrex, e mi resta solo da costruire il 'tappo' di teflon.
    Pensavo di 'scavare una sede per l'oring (spesso 5mm) profonda 7/8mm, in modo che anche il bordo di vetro entri nella scanalatura del teflon per qualche mm.
    Il alternativa al teflon mi sto comunque facendo fare al tornio un tappo in bronzo, ma mi piace meno per via della dispersione termica.
    Con 2 piani paralleli (base e tappo) e 4 barrette filettate tengo pressato il tappo sul bussolotto 'a tenuta' grazie all'oring.
    Mi son procurato già una termocoppia, un manometro fino a 10Bar, un anodo di forma 'particolare' di cui dopo di parlo, ecc... Ho anche una serpentina di rame per estrarre eventualmente calore dalla cella attraverso una circolazione forzata.

    Anodo: l'idea è quella di massimizzare il rendimento termico della cella cercando di far 'bruciare' in loco il gas Ossigeno ed Idrogeno, innescadoli con il plasma stesso.
    Come? Facendo un cilindrotto di carbonio come anodo, in cui passa il catodo di W. Lasciando un'intercapedine tra i due di 1mm o meno, tutto l'O2 prodotto dall'anodo dovrebbe ricombinarsi subito, liberando altro calore. Per contenere l'H del catodo l'idea è di fare una 'campana rovesciata' che avvolge l'anodo appena descritto.
    Resta il problema di vedere se, come penso, avviene una combustione e non un'esplosione.
    Per iniziare, comincerò col tappo libero e solo appoggiato. Poi proverò mantenendo la pressione.
    A proposito, Uno+Uno, cosa hai usato/useresti per la valvola di sfogo?
    Inoltre mi resta da risolvere il problema delle boccole 'a tenuta', e qui un vostro aiuto sarebbe stupendamente gradito..:D

    Appena arriva il variac, potrò procedere.

    Commenti, varianti, critiche, idee?? Accetto tutto! ;)
     
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  2. kalos66
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 20/4/2006, 10:55)
    Resta il problema di vedere se, come penso, avviene una combustione e non un'esplosione.
    Per iniziare, comincerò col tappo libero e solo appoggiato. Poi proverò mantenendo la pressione.
    A proposito, Uno+Uno, cosa hai usato/useresti per la valvola di sfogo?
    Inoltre mi resta da risolvere il problema delle boccole 'a tenuta', e qui un vostro aiuto sarebbe stupendamente gradito..:D

    Appena arriva il variac, potrò procedere.

    Commenti, varianti, critiche, idee?? Accetto tutto! ;)

    Ottimo .... dovresti a fare il vuoto prima del setup , a quanto dicono un pò di gente se la combustione idrogeno/ossigeno avviene in aria ha la tendenza all'esplosione ; l'innesco dovrebbe essere continuo , io lo farei con un arco elettrico ad alta tensione ( tipo eat ) . Credevo che tu saresti andato avanti con la sperimentazione della cella Iorio/Cirillo Mizuno con alimentazione impulsiva ad alta potenza , per verificare l'eventuale aumento di rendimento e accensione della stessa ( mi sà che devo farlo io :D ) .

    Mi raccomando stai attento non vorrei sentire in tv di esplosioni "strane" ;) e funghetti velenosi :D :D

    Edited by kalos66 - 20/4/2006, 12:17
     
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  3. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (kalos66 @ 20/4/2006, 11:33)
    Credevo che tu saresti andato avanti con la sperimentazione della cella Iorio/Cirillo Mizuno con alimentazione impulsiva ad alta potenza , per verificare l'eventuale aumento di rendimento e accensione della stessa ( mi sà che devo farlo io :D ) .

    Mi raccomando stai attento non vorrei sentire in tv di esplosioni "strane" ;) e funghetti velenosi :D :D

    Haha! Spriamo di no!

    Comunque, mi sto muovendo anche sul fronte swtching.
    Non sono più andato avanti perchè mi manca il variac.
    Se vi racconto le vicissitudini dei 3 tentati acquisti su ebay non ci credete... :sick:

    Edited by ElettroRik - 20/4/2006, 18:46
     
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  4. HEIM
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 20/4/2006, 10:55)
    ......... una cella di Pyrex spessa 6mm con fondo arrotondato ed ispessito, ricavata da un tubo da 8cm di diametro. Lui dice che posso tranquillamente superare le 10-15Atm. ........

    Se il soffiatore, dopo aver formato il bicchiere, l'ha tenuto in forno , vai tranquillo; diversamente ti suggerisco di crearci intorno una gabbia con della erete elettrosaldata. Potrebbe scoppiarti in faccia ad una certa pressione. Le tensioni nel borosilicato rimangono a lungo. Prudenza...
     
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  5. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (HEIM @ 20/4/2006, 20:49)
    CITAZIONE (ElettroRik @ 20/4/2006, 10:55)
    ......... una cella di Pyrex spessa 6mm con fondo arrotondato ed ispessito, ricavata da un tubo da 8cm di diametro. Lui dice che posso tranquillamente superare le 10-15Atm. ........

    Se il soffiatore, dopo aver formato il bicchiere, l'ha tenuto in forno , vai tranquillo; diversamente ti suggerisco di crearci intorno una gabbia con della erete elettrosaldata. Potrebbe scoppiarti in faccia ad una certa pressione. Le tensioni nel borosilicato rimangono a lungo. Prudenza...

    Grazie Heim,

    la prudenza la tengo sempre molto ben a mente...
     
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  6. nitc
     
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    ciao a tutti

    occhio ElettroRik, ci siamo affezionati a questi angioletti che metti come avatar. non fare imprudenze.
    fai le cose con la dovuta cautela e senza fretta,
    p.s
    se hai dubbi non farle! :unsure:

    un abbraccio a tutti

    Edited by nitc - 20/4/2006, 22:06
     
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  7. rabazon
     
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    ciao rik,
    bene , vedo che gli sperimentatori duri e puri continuano a lavorare,
    però se permetti penso che ossigeno ed idrogeno, sotto pressione scoppiano di sicuro...

    penso che l'esperimento così concepito porti per forza ad una esplosione disastrosa,

    devi assolutamente tenere per quanto possibile ossigeno ed idrogeno divisi...
    ti darò una dritta , non è la ricombinazione di ossigeno ed idrogeno a produrre il plasma,
    quindi se propio ti interessa, magari cerca di ricombinare i gas in qualche modo, dopo averli raccolti lontano dalla cella per tentare un bilancio energetico, se propio lo vuoi fare...

    saluti
     
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  8. uno+uno
     
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    Caro ElettroRik, ho letto tutto attentamente,ed ho capito abbastanza il tuo progetto. Mi sembra interessante, trovo utile parlarne, però se fossi capace di mandarti qualche disegnino mi troverei meglio a spiegarti tanti dettagli già da me sperimentati. Per es. se tu facevi un cilindro di vetro (senza fondo) potevi flangiarlo da tutti e due i lati, e tenere unito il tutto con dei prigionieri passanti esternamente; le due flange potevano fare da anodo o da catodo indifferentemente e potevi anche alimentare il tutto da sotto. X gli isolamenti ti illuminerò io, e X tenere la pressione sull'elettrodo non esiste il problema perchè su un diam. di 3 mm. il carico è di pochi grammi. Dove va su il carico è sul coperchio (o2) perchè ogni bar di pressione sono: 50,24 Kg. di spinta. r4x4x3,14. Se ti azzardi a caricare 10 bar sono Kg 500,24. Un coperchio di teflon dello spessore di 10 mm. senza calcolare le sedi x gli or si gonfia e ti lascia a piedi, sperando che non succeda di peggio perchè i carichi non sono + distribuiti uniformemente. Saggio il suggerimento della gabbia, però oltre a questa devi metterti dietro un muro di parecchi cm. di spessore ed assolutamente all'aperto, in quanto se per caso tira il botto all'interno, nella migliore delle ipotesi resteresti sordo come una campana. A parte l'accensione interna che non mi è perfettamente chiara, a temp. ambiente non supererai mai i 100°C e come sai, formandosi vapore, bisogna mettere un condensatore X detto altimenti non si accende il gas. (bisogna separarlo) Se ti può essere utile, a 6 bar la temp. dell'H2O raggiunge i 150°C, Se la curva pressione/temp. è lineare si possono fare 2 conti. Io ho una valvola tarabile fino a 12 bar, con la quale voglio tenere la pressione esatta e controllata come regolo io. Mi è venuto a mente or ora, che puoi tenere i coperchi (o coperchio) uniti, mettendo 2 flange metalliche inox sopra ai tappi di teflon, probabilmente era nel tuo progetto. Sarebbe comunque interessante vederci qui da me anche perchè ti metterei a disposizione un'officina attrezzata discretamente che X fare certi pezzi di tornio o fresa X mè non c'è problema. Oltretutto avrei bisogno anch'io di essere illuminato su altre cose che non sto qui ora a spiegarti. Sappi che da poco sono in pensione e le mie giornate le passo "giocando" senza scopo di lucro, oltre a seguire sempre il mio lavoro. Domani mattina X es. ho programmato un'uscita col cercametalli ma se piove ti preparo il pacchetto, altrimenti al pomeriggio od al max. sabato. Adesso ho l'indirizzo ed ev. ti telefono anche. E meglio che ti dia anche il mio. Ci sentiamo Romano.

    Edited by uno+uno - 21/4/2006, 18:07
     
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  9. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 21/4/2006, 01:05)
    ciao rik,
    bene , vedo che gli sperimentatori duri e puri continuano a lavorare,
    però se permetti penso che ossigeno ed idrogeno, sotto pressione scoppiano di sicuro...
    penso che l'esperimento così concepito porti per forza ad una esplosione disastrosa,

    Ciao Rab,
    ogni tanto ti fai vivo! ;)

    Credo la questione sia che, come giustamente ha scritto Kalos66, H ed O prodotti in cella siano in grado si 'bruciare' continuamente ricombinandosi in maniera controllata, PURCHE' l'ambiente non sia contaminato da ARIA (Ossigeno molecolare), con la quale H reagisce violentemente.

    Per questo prevedo di saturare la cella con Argon prima di sigillarla. Poi, tutta la sacca di gas prodotto intendo mantenerla immersa in elettrolita ed in prossimità del plasma, che funge da innesco continuo. Così facendo, il tutto dovrebbe mantenersi.
    La ricondensazione del vapore la vorrei ottenere asportando calore direttamente da dentro la cella con una serpentina di rame in cui circola acqua refrigerante, non so ancora se da dentro l'elettrolita o dalla zona superiore dove c'è il vapore.

    Per iniziare non avviterò i 2 piani tra loro con i prigionieri, se non attraverso molle o gommini che oppongano poca resistenza alla compressione, e tenendo quindi la forza applicata entro limiti minimi. Questo 'sfiato' funzionerà anche come valvola di sicurezza.

    A proposito di quest'ultimo fattore, l'idea è quella di tenere la cella dentro una bacinella da 60cm3 piena d'acqua, in ambiente aperto e separato da un muro. Questo almeno finchè non avrò la conferma che non si verificano 'botti'.

    CITAZIONE
    devi assolutamente tenere per quanto possibile ossigeno ed idrogeno divisi...

    E' praticamente impossibile, purtroppo. Cioè, al katodo si produce H in prevalenza, ma c'è anche una discreta parte di O che si spezza per via pirolitica...

    CITAZIONE
    ti darò una dritta , non è la ricombinazione di ossigeno ed idrogeno a produrre il plasma,

    Ne sono convinto, ma la ricombinazione aiuta a mantenerlo, e vorrei capire fino a che punto... ;)
     
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  10. brunovr
     
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    ciao RIK!

    Ti auguro una buona fortuna x il tuo esperimento e ti raccomando un paio di cose :

    1 Da uno che il botto l'ha fatto, stai attento ! :-)

    2 Spero che posti alcune foto prima del botto ( sempre se si innesca e sperimo di no!)

    3 Buona fortuna!

    4 :P

    5 Se non funzia e vuoi provare qualcosa di "tranquillo" sai dove trovarmi.....

    CIAO A_ TUTTI E BUON ESPERIMENTI......

    :wub:

    PS questi complimenti sono x il 3D e nn per Rik, specifichiamo và, che per caso qualcuno nn pensi male!!!!

    Edited by brunovr - 21/4/2006, 19:29
     
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  11. uno+uno
     
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    Caro ElettroRik, questa sera alle 17,30 prima di chiusura, ti ho spedito quanto ti necessitava. Ho abbondato con gli spessori X i motivi che conosciamo. Mi assicurano che lunedì ti consegneranno il pacchetto. X arrivare in tempo non ho potuto allegarti i disegnini, però ho trovato il sistema di farteli avere quì. Ci sono diverse soluzioni, vedrai tu di scegliere quello che ti sembra meglio. Lavora con gli elettrodi da 3,2 altimenti fai poca strada e sopratutto abbi fede. Ciao Romano.
     
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  12. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (uno+uno @ 21/4/2006, 23:19)
    Caro ElettroRik, questa sera alle 17,30 prima di chiusura, ti ho spedito quanto ti necessitava. Ho abbondato con gli spessori X i motivi che conosciamo. Mi assicurano che lunedì ti consegneranno il pacchetto. X arrivare in tempo non ho potuto allegarti i disegnini, però ho trovato il sistema di farteli avere quì. Ci sono diverse soluzioni, vedrai tu di scegliere quello che ti sembra meglio. Lavora con gli elettrodi da 3,2 altimenti fai poca strada e sopratutto abbi fede. Ciao Romano.

    :o:
    Romano, sei incredibile! Non so come ringraziarti!

    Rispondimi al PVT e dimmi come posso contraccambiare, ti prego.

    Un milione di grazie.
     
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  13. rabazon
     
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    ciao rik,
    nella cella di romano l'ossigeno tende a rimanere ed in buona parte ad ossidarsi sull'anodo, che è tutta la cella metallica del contenitore,mentre l'idrogeno dovrebbe tendere a raccogliersi nel punto più alto della cella, vicino alla valvola di sfogo e sotto il vapore d'acqua,
    quindi una primitiva divisione con l'idrogeno c'è, ma una esplosione l'abbiamo avuta lo stesso, se pur piccola...
    inoltre non è la pirolisi che forma l'idrogeno, ma la termolisi che raggiunte temperature dell'ordine dei 3000° demolisce le molecole d'acqua e le divide in O ed H,
    che tendono a dividersi e a raggiungerre anodo e catodo,
    la ricombinazione in questo caso è un evento secondario e secondo me non molto importante..

    comunque anche uno come mizuno, che ha a disposizione un laboratorio professionale attrezzato ha subito un bel botto,
    quindi occhio..
    saluti
     
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  14. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (rabazon @ 22/4/2006, 03:18)
    ... inoltre non è la pirolisi che forma l'idrogeno, ma la termolisi che raggiunte temperature dell'ordine dei 3000° demolisce le molecole d'acqua e le divide in O ed H, ...

    ... ?

    Credo che pirolisi e termolisi siano sinonimi... Piros in Greco significa 'fuoco', ed il suffisso 'piro' in Italiano è utilizzato proprio per indicare alta temperatura...

    Per il resto, grazie degli avvertimenti, sono cosciente della pericolosità, e farò le cose a modo. Se botto dovrà essere, sarò al sicuro. ;)
     
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  15. Hellblow
     
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    Salve,

    E' quasi certo che la pirolisi induce, nei pressi del plasma, la scissione delle molecole di H2O. Quello che non mi convince e' la ricombinazione.
    Infatti la presenza del campo elettrico tenderebbe a scostare H ed O facendo migrare il primo verso il catodo ed il secondo verso l'anodo. Questo almeno nella parte esterna del plasma (quindi lo sheet che fa da interfaccia con l'elettrolita). Invece nella parte 'interna' (ovvero lo sheet che sta dalla parte del catodo) non dovremmo ottenere invece tale scissione perche' partendo dal presupposto che il plasma si forma 'sulla superficie' del catodo, non dovrebbe esserci spazio per un tale fenomeno. Infatti se tale spazio esisterebbe, si verrebbe a creare uno strato di H2O in continua scissione e ricombinazione che produrrebbe un distaccamento del plasma dalla superficie del catodo, e questo avrebbe come conseguenza lo spegnimento dello stesso.
    Quanto sopra almeno dall'idea che mi sono fatto io dei fenomeni che avvengono in prossimita' del catodo.
    E' ovvio che posso sbagliarmi.

    Saluti a tutti.

    Edited by Hellblow - 22/4/2006, 12:41
     
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132 replies since 20/4/2006, 09:55   8066 views
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