Sistemi solari a Svuotamento

... pro e contro

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  1. sunheat
     
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    CITAZIONE (otsige @ 18/4/2007, 02:06)
    Ciao a tutti sono a rispondere con un nuovo nik, il precedente è di mio figlio, per fare il punto sul tema e cioè tentare di spiegare perchè ilsistema drain-back Rotex è estremamente efficace:
    1) il sistema è esente da glicole o altri anticongelanti per cui offre indiscutibili vantaggi in termini ambientali.

    2) lo scambio sole-acqua avviene direttamente nel pannello solare e l'energia prodotta viene depositata nell'accumulo senza ulteriori scambi questo,unito al fatto che il liquido di scambio è acqua pura aumenta l'efficenza del sistema.

    3) in un accumulo di acqua calda sanitaria la stessa non viene mai completamente ricambiata, le impurità eventualmente presenti nell'acqua si depositano sul fondo,i residui dell'anodo sacrificale depositano resti di metalli quali magnesio,alluminio e zinco,la concomitanza di questi fattori e temperature inferiori ai 65-70°C sono potenziali fattori di innesto di proliferazione batterica e alla base della legionella.

    4) riguardo all'integrazione del riscaldamento se andate al sito:www.rotexitalia.it nella sezione Sanicube Solaris potrete trovare una sezione etremamente chiara che illustra come la particolare concezione del sistema renda estremamente semplice utilizzare la quota di energia in eccesso per il riscaldamento.

    Dunque vediamo, questi 4 punti corrispondono ai 4 punti di un comune sistema sottovuoto ben coibentato

    1) non necessita di glicole
    2) Lo scambio sole acqua avviene nel pannello (volendo puoi usare uno scambiatore nel serbatoio, sta a te decidere)
    3) Idem come sopra, basta usare un serbatoio con queste caratteristiche, non necessariamente un "Rotex"
    4) Utilizzare la quota di energia in eccesso per il riscaldamento .. è forse difficile?

    Insomma, stai cercando di vendere una automobile descrivendo le sue miracolose caratteristiche come
    1) ha ben 4 ruote!!
    2) ha un motore!!!
    3) addirittura, udite bene cosa abbiamo inventato: ha un volante!!!!!!

    non ti arrabbiare, si fa per sdrammatizzare :)

    CITAZIONE
    Questo sistema è in grado di fornire ad una casa mediamente isolata di circa 120 Mq nelle varie zone climatiche econ un consumo di acqua calda di circa 200-250 litri al giorno (cercare di caricare la lavastoviglie con acqua calda) una quota variabile dal 20 al 35% dell'energia termica necessaria e se unitamente utilizzate le due tecnologie,solare e condensazione,in sostituzione di una caldaia atmosferica aperta o a tiraggio forzato possono,INSIEME, ridurre il consumo di energia anche di oltre il 50-55% promettere risparmi del 60 o più% non è realistico e non aiuta la diffusione del solare, così come sostenere che in assenza di sole i pannelli solari,sottovuoto e non,possano produrre quote di energia di qualche valore è un atto scorretto che mina la scarsa credibilità del settore.

    Restando in tema "frecciatine" vorrei puntualizzare quanto segue:

    1) deciditi, in 4 messaggi hai sparato 4 percentuali diverse (20-40-50-55). Non capiamo, o sommo maestro.
    2) Se 55% è fattibile con un sistema non sottovuoto, quindi un sistema che dissipa una parte, seppur piccola di calore, perchè mai un 60% non è fattibile con un colllettore più efficiente? Magia!
    3) la credibilità del settore è minata da chi, come te, mantiene un atteggiamento settario millantando tecnologie mostruosamente ingegnose frutto di geni tedeschi... Io non ho di questi problemi: faccio vedere e toccare con mano, la mia credibilità non è fondata sulle parole (come sai, non un buon oratore in linguaggio tecnico).
     
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  2. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (sunheat @ 18/4/2007, 13:30)
    Comunque, oltre alle soluzioni proposte da fcattaneo aggiungo:

    - utilizzare un serbatoio Cordivari con l'apposita serpentina antilegionella (pescaggio in basso, quindi riscaldamento e movimentazione dell'intera acqua presente nel serbatoio, al fine di eliminare il ristagno)

    Sogno o son desto ?? :lol: :lol: :lol:

    Io non conosco come funzionano le serpentine 'anti-legionella' che menzioni ,tuttavia dalla tua breve descrizione deduco che funzionano cosi :

    L'acqua sanitaria viene prelevata dal basso anziche dall'alto, in modo da favorire il rimescolamento della stessa all'interno del serbatoio di accumulo e quindi si elimina il problema del ristagno..



    Se ho capito bene tali sistemi sarebbero adatti in serbatoi usati come accumulo termico x ACS caricati da caldaie o da termocamini MA NON ASSOLUTAMENTE DAL SOLARE TERMICO; questo perche' in questo modo si vanificherebbe l'importantissimo fenomeno della stratificazione che e' VITALE per il rendimento di un sistema solare termico....

    Insomma sarebbe una soluzione anti-legionella NON adatta al solare termico.

    Dimmi.. ti prego che ho capito male....


    Ciao,
    F.

     
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  3. sunheat
     
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    si, credo che abbia capito male, o mi sono spiegato male io.

    Guarda questo prodotto per esempio

    http://www.cordivari.it/prodotti/info.php?id=62&pagina=3

    E' una normale serpentina, si usa come tutte le normali serpentine di scambio per cedere il calore del fluido che circola nei pannelli all'acqua presente nel serbatoio.
    Solo che (secondo quanto dichiarato dai produttori) la sua forma e le sue misure sono fatte in modo da contrastare il rischio della proliferazione della legionella.

    Per fartela breve, è una serpentina piegata verso il basso. Accorgimento furbo ed economico per fare in modo che tutta l'acqua venga scaldata dalla serpentina, e non rimanga uno strato di acqua fredda in fondo al serbatoio.

    Ora, se questo è della stessa efficienza di altri sistemi, se è superiore o inferiore.. non so dirtelo. So solo che per il solare termico va benissimo (funziona alla grande) e che è una soluzione fatta apposta per evitare lo sviluppo della legionella.

    Quindi, l'acqua sanitaria viene prelevata sempre dall'alto (ci mancherebbe...).
     
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  4. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (sunheat @ 18/4/2007, 18:10)
    si, credo che abbia capito male, o mi sono spiegato male io.
    Guarda questo prodotto per esempio
    http://www.cordivari.it/prodotti/info.php?id=62&pagina=3

    Ora dal disegno ho capito meglio..
    Tuttavia ti garantisco che cosi non eviti la legionella ... magari la mitighi un pochettino ma non la elimini assolutamente.

    Un serbatoio del genere in inverno, soprattutto se e' anche collegato ad un istema in BT per l'integrazione del riscaldamento, e' completamente pieno di acqua ad una temperatura temperata e non sufficiente sicuramente a sterilizzare il batterio della legionella.

    Certo che se nel fluido vettore circolasse acqua a 65 - 70 gradi non avresti problemi ... ma in inverno il problema sussiste sicuramente.

    Meglio la soluzione tank in tank che ha discusso qui qualcuno in un post precedente..

    Io non sono un venditore ( purtroppo :lol: :lol: ) tuttavia ti assicuro che non'e' il caso di paragonare questo sistema anti-legionella con quello del Sanicube della Rotex.

    Ti saluto cordialmente,
    Fabrizio.

    PS...

    Ma ci sei al Solarexpo Sabato che magari ci conosciamo e mi offri da bere ?

    Se vieni ti presento una persona che ha dedicato molta parte della sua vita al risparmio energetico e al solare termico e che non ha mai considerato le ragioni del portafoglio importanti come quelle dell'ambiente e del nostro povero mondo..

    Sono sicuro che una volta conosciuto lo stimerai moltissimo.... come me'.

    :lol: :lol:



     
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  5. sunheat
     
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    CITAZIONE (fcattaneo @ 18/4/2007, 18:40)
    Ma ci sei al Solarexpo Sabato che magari ci conosciamo e mi offri da bere ?

    Se vieni ti presento una persona che ha dedicato molta parte della sua vita al risparmio energetico e al solare termico e che non ha mai considerato le ragioni del portafoglio importanti come quelle dell'ambiente e del nostro povero mondo..

    Sono sicuro che una volta conosciuto lo stimerai moltissimo.... come me'.

    :lol: :lol:

    Se i fabbricanti lo danno come antilegionella.... un motivo ci sarà!
    Non sono tecnicamente ai livelli dei loro ingegneri, ed è inutile dirti che nessun cliente ha mai beccato la legionella, non è significativo come dato :D

    Per quanto riguarda questa soluzione, forse non è competitiva con le altre, ma già una soluzione con una serpentina di ricezione o un tank in tank lo è.


    Comunque non sarò al SolarExpo, mi avrebbe fatto piacere ma ho impegni prioritari.
    Conosco molte persone che si dedicano da anni al problema energetico. Chi in un modo e chi nell'altro, e a prescindere dai risultati ottenuti la cosa gli fa solamente onore e hanno la mia stima più profonda.
    Conosco anche molte persone che del problema energetico hanno fatto un business da diversi milioni, e a modo loro anche queste persone meritano la mia stima (per la loro capacità nel fiutare e sfruttare il mercato). E comunque, involontariamente hanno aiutato una tecnologia pulita a diffondersi.
    Quindi, mi farebbe piacere anche conoscere questa persona (già ho capito chi intendi), sarà per la prossima volta.

    Saluti


     
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  6. otsige
     
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    CITAZIONE (tekneri @ 17/4/2007, 23:35)
    tra la domanda che avevo postato ieri sera, e mentre si discuteva animatamente, ho provato a fare questa googlata:

    "drain back" solar heating water

    sorpresa: sul sito thermomax.com in lingua madre, ne fà un'esempio di "drain back" con i sottovuoto.

    Rinnovando il quesito in giornata al mio attuale fornitore (gentilissimo, ed armato di pazienza per cercar di soddisfare il mio milionesimo quesito) mi rispondeva che la tecnica " a svuotamento" sarebbe possibile solo con i tubi autolimitati, per ovvi motivi.
    Non sarebbe possibile con i tubi sottovuoto a circolazione diretta.

    La cosa mi interessa, perchè nell'installazione di caldaie a combustibili solidi quando possibile monto il vaso aperto (solai e strutture esistenti permettendo), per motivi scritti su altri post nella sezione BIOMASSE.

    Mi chiedo:
    _ma quando avviene lo svuotamento, all'interno dei collettori non rimane proprio neanche una goccia d'acqua? Perchè, per esempio, nelle pompe per malte/calcestruzzi in edilizia, se d'inverno rimane anche solo un pò d'acqua all'interno, e questa ghiaccia, sono dolori...
    Oppure c'è qualche sistema particolare per togliere totalmente il liquido?
    _a collettori svuotati, come fa la sonda pozzetto ad immersione a trasmettere al temperatura reale?
    per la partenza, non deve misurare la differenza tra il punto più alto e la temperatura interna del bollitore?
    _il glicole corrode i tubi?
    _cosa ne pensate di questo schema?
    http://www.thermomax.com/drainb1.htm
    _in caso di black out, con una giornata alla Dan Peterson con il sole che spacca in quattro, ed il collettore svuotato (anche piano), cosa succede?
    Io quando monto i collettori sul tetto, non ancora allacciati, li copro con un telo bianco di tessuto-non-tessuto per timore di deformazioni. Sbaglio?

    ri-scrivo, per cautelarmi da eventuali lapidazioni mediatiche, che la mia è curiosità allo stato puro, esente da ogni velleità di provocazione

    ciao

    massimo

    Benvenuto nel mondo DRAIN-BACK in questo forum si è scarenata una gazzarra ignobile e si sono sprecati insulti sostenendo che il pensare ai problemi legati alla stagnazione fosse un lanciare allarmi ingiustificati, ora anche thermomax, azienda pioniera nel solare e produttrice di tubi sicuramente tra i più performanti del mercato,sposa la causa drain-back.
    Siamo ormai in buona compagnia, ROTEX,THERMOMAX,WAGNERSOLAR,SCHOTTSOLAR,VAILLANT,
    SAUNIER DUVALL,SOLAHART ed altri si sono resi che che gelo,sovratemperatura e glicole sono punti deboli dei sistemi solari,era ora e adesso per favore basta polemiche,le aziende citate mi sembrano,tutte ,dotate di referenze e credibilità sufficente per costituire un gruppo serio e coscienzioso.

    Il DRAIN-BACK risolve quasi tutti i problemi collegati al solare termico e da poco anche una azienda italianissima GRUPPO IMAR, è entrata nel club del solare a svuotamento.
    Sempre aperto a confronti e,perchè nò, a discuterne personalmente caramente ringrazio e saluto.
    Egisto Canducci
     
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  7. spider61
     
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    CITAZIONE (sunheat @ 18/4/2007, 18:56)
    Se i fabbricanti lo danno come antilegionella.... un motivo ci sarà!
    Non sono tecnicamente ai livelli dei loro ingegneri, ed è inutile dirti che nessun cliente ha mai beccato la legionella, non è significativo come dato :D

    Mi sa' tanto di 'specchietto per le allodole' , che vuol dire scaldo l'acqua in basso ed elimino il problema 'legionella'?
    Ma gli scaldabagni elettrici che sono stati utilizzati almeno 40 anni ?! :angry:
    Adesso dovevamo aver preso tutti la polmonite da legionella , visto che si becca per inalazione......

    Poi cosa vuol dire rimescolare l'acqua ? L'acqua fredda mi entra in basso e prendo la calda dall'alto , quindi tutte le volte che la uso mi si ricambia , non esiste uno 'strato' di acqua che non uso.....

    Poi spiegami perche' hai continuato a criticare Fabrizio sul sistema a svuotamento senza nemmeno sapere come funzionava ?

    by
     
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  8. Pietro37
     
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    Ogni tanto qualcuno la legionella la prende eccome. Mi pare che in Germania gli scaldabagni, o gli accumuli solari senza scambiatore per l'acs, debbano essere tarati per portare l'acqua a 70 gradi per un'ora a settimana in modo da eliminarla (non so se ci sono norme a riguardo anche in Italia, senz'altro ci sono per le grandi utenze tipo ospedali, alberghi, eccetera). La maggior parte dei loro accumuli comunque prevedono acqua ferma all'interno e scambiatori sia per la cessione di calore (dal solare, dalla caldaia, dalla pompa di calore o da qualsiasi altra fonte) che per il prelievo (acs e riscaldamento).
     
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  9. spider61
     
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    CITAZIONE (Pietro37 @ 19/4/2007, 18:12)
    Ogni tanto qualcuno la legionella la prende eccome. Mi pare che in Germania gli scaldabagni, o gli accumuli solari senza scambiatore per l'acs, debbano essere tarati per portare l'acqua a 70 gradi per un'ora a settimana in modo da eliminarla (non so se ci sono norme a riguardo anche in Italia, senz'altro ci sono per le grandi utenze tipo ospedali, alberghi, eccetera). La maggior parte dei loro accumuli comunque prevedono acqua ferma all'interno e scambiatori sia per la cessione di calore (dal solare, dalla caldaia, dalla pompa di calore o da qualsiasi altra fonte) che per il prelievo (acs e riscaldamento).

    In italia non ho mai sentito dire che si doveva portare la temperatura dello scaldabagno a 70 gradi , comunque si forma soprattutto dove l'acqua e' a contatto con l'aria , infatti e' piu' facile che si formi in un filtro di un condizionatore (umidita' piu' contatto con ossigeno e ricircolo in ambiente ) che in un accumulo chiuso , che in ogni caso utilizzo e ricambio l'acqua all'interno nel giro di 2-3 gg. , sempre che non faccia un accumulo immenso (vedo scrivere qui di serbatoi da 1000-1500 lt. ) ; negli impianti ad autoclave dove esistevano accumuli a cielo aperto , come i cassoni di eternit , il rischio era maggiore ....

    ciao
     
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  10. otsige
     
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    CITAZIONE (sunheat @ 18/4/2007, 15:07)
    CITAZIONE (otsige @ 18/4/2007, 02:06)
    Ciao a tutti sono a rispondere con un nuovo nik, il precedente è di mio figlio, per fare il punto sul tema e cioè tentare di spiegare perchè ilsistema drain-back Rotex è estremamente efficace:
    1) il sistema è esente da glicole o altri anticongelanti per cui offre indiscutibili vantaggi in termini ambientali.

    2) lo scambio sole-acqua avviene direttamente nel pannello solare e l'energia prodotta viene depositata nell'accumulo senza ulteriori scambi questo,unito al fatto che il liquido di scambio è acqua pura aumenta l'efficenza del sistema.

    3) in un accumulo di acqua calda sanitaria la stessa non viene mai completamente ricambiata, le impurità eventualmente presenti nell'acqua si depositano sul fondo,i residui dell'anodo sacrificale depositano resti di metalli quali magnesio,alluminio e zinco,la concomitanza di questi fattori e temperature inferiori ai 65-70°C sono potenziali fattori di innesto di proliferazione batterica e alla base della legionella.

    4) riguardo all'integrazione del riscaldamento se andate al sito:www.rotexitalia.it nella sezione Sanicube Solaris potrete trovare una sezione etremamente chiara che illustra come la particolare concezione del sistema renda estremamente semplice utilizzare la quota di energia in eccesso per il riscaldamento.

    Dunque vediamo, questi 4 punti corrispondono ai 4 punti di un comune sistema sottovuoto ben coibentato

    1) non necessita di glicole
    2) Lo scambio sole acqua avviene nel pannello (volendo puoi usare uno scambiatore nel serbatoio, sta a te decidere)
    3) Idem come sopra, basta usare un serbatoio con queste caratteristiche, non necessariamente un "Rotex"
    4) Utilizzare la quota di energia in eccesso per il riscaldamento .. è forse difficile?

    Insomma, stai cercando di vendere una automobile descrivendo le sue miracolose caratteristiche come
    1) ha ben 4 ruote!!
    2) ha un motore!!!
    3) addirittura, udite bene cosa abbiamo inventato: ha un volante!!!!!!

    non ti arrabbiare, si fa per sdrammatizzare :)

    CITAZIONE
    Questo sistema è in grado di fornire ad una casa mediamente isolata di circa 120 Mq nelle varie zone climatiche econ un consumo di acqua calda di circa 200-250 litri al giorno (cercare di caricare la lavastoviglie con acqua calda) una quota variabile dal 20 al 35% dell'energia termica necessaria e se unitamente utilizzate le due tecnologie,solare e condensazione,in sostituzione di una caldaia atmosferica aperta o a tiraggio forzato possono,INSIEME, ridurre il consumo di energia anche di oltre il 50-55% promettere risparmi del 60 o più% non è realistico e non aiuta la diffusione del solare, così come sostenere che in assenza di sole i pannelli solari,sottovuoto e non,possano produrre quote di energia di qualche valore è un atto scorretto che mina la scarsa credibilità del settore.

    Restando in tema "frecciatine" vorrei puntualizzare quanto segue:

    1) deciditi, in 4 messaggi hai sparato 4 percentuali diverse (20-40-50-55). Non capiamo, o sommo maestro.
    2) Se 55% è fattibile con un sistema non sottovuoto, quindi un sistema che dissipa una parte, seppur piccola di calore, perchè mai un 60% non è fattibile con un colllettore più efficiente? Magia!
    3) la credibilità del settore è minata da chi, come te, mantiene un atteggiamento settario millantando tecnologie mostruosamente ingegnose frutto di geni tedeschi... Io non ho di questi problemi: faccio vedere e toccare con mano, la mia credibilità non è fondata sulle parole (come sai, non un buon oratore in linguaggio tecnico).

    scusa se ho ben capito un sistema solare sottovuoto non necessita di antigelo? a tripoli forse ma in Italia normalmente un impianto solare viene riempito con almeno il 25% di anticongelante per evitare il rischio di gelo e sopratutto per innalzare il punto di ebolizione.
    Se non con il glicole con quale sistema eviti il rischio gelo? Paradigma evita l'antigelo facendo circolare acqua calda nei pannelli se si raffreddano troppo,tu come fai?

    Punto 2 se scambi direttamente nel pannello come dividi l'acqua calda sanitaria? mi puoi spiegare?

    Punto 3 Puoi fare esempi diversi dal cordivari che hai citato? quello è un normale bollitore fra l'altro garantito solo 4 anni per cui escluso dagli incentivi.

    Punto 4 come punto 3 io ne conosco diversi e tu?

    per quanto riguarda il 55% che giustamente indico è suffragato da un "Insieme", significa che una caldaia a condensazione unita a un sistema solare in sostituzione di una tradizionale caldaia atmosferica può provocare riduzioni di consumi nell'ordine del 50-55% ma SOLO UNENDO I VANTAGGI DEI DUE SISTEMI.

    per il resto puoi comprare un software dedicato al solare o scaricarne uno gratuito e fare due o tre simulazioni,vedrai che quanto da mè affermato trova riscontro anche da altri addetti ai lavori,

    .come vedi nessuna affermazione circa il 50% di integrazione del solo solare ,di solito non prometto cose irrealizzabili.

    Scusa ma perchè continui ad aggredire chi non la pensa come te? Chi ha mai parlato di geni Tedeschi e non credo di avere alcun atteggiamento settario,mi ritengo educato e paziente e,pur se con toni diversi, animato come te dalla passione per una tecnologia che non ha nulla di miracoloso e che purtroppo produce la maggior parte di energia quando alla nostra casa ne serve meno e non possiamo in alcun modo metterla via per l'inverno.
    Credo che sia nostro compito,lo ripeto per l'ennesima volta,promuovere le tecnologie che ci appassionano senza mai scadere in capziose polemiche ed informandoci il più possibile in modo di contribuire a rendere al solare la dignità che merita purtroppo spesso svilita da stupide discussioni da cortile.
    Un ultimo punto il solare non deve essere aggiunto ad un impianto di riscaldamento ma dovrebbe farne parte fin dall'inizio,solo così si potrebbero ottenere risultati di pregio ed in grado di rendere sostenibili i costi.
    Spero che tu capisca lo spirito della presente mail e non voglia insistere con un inutile polemica,potremmo passare il nostro tempo in discussioni più costruttive per noi e più utili a chi in questo forum cerca conferme alle sue idee.

    Ciao Egisto Canducci
     
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  11. tekneri
     
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    non avendolo mai visto dal vivo, ed essendo curioso come una scimmia, vorrei porvi qualche altro quesito.

    http://www.portalsole.it/sezioneplant.php?d=71

    dall'animazione, si vede che da una fase statica (passatemi i termini...) si passa ad una fase dinamica, di scambio termico, durante la quale prima la pompa e poi il circolatore innescano la circolazione forzata.
    Per poi interrompersi una volta soddisfatta la cessione di calore dai collettori all'accumulatore termico inerziale.

    Nella fase statica all'interno dell'accumulatore ci sono, ad esempio, 480 litri d'acqua.
    Nella fase dinamica, sottraendo acqua dall'accumulatore a favore dei collettori e dei relativi collegamenti, ne rimangono 450 litri (sempre numeri di fantasia, abbiate clemenza).

    Domanda: come fa l'accumulatore a compensare la differenza di volume? Ha uno sfiato?

    ciao

    massimo
     
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  12. spider61
     
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    CITAZIONE (tekneri @ 21/4/2007, 14:47)
    non avendolo mai visto dal vivo, ed essendo curioso come una scimmia, vorrei porvi qualche altro quesito.

    http://www.portalsole.it/sezioneplant.php?d=71

    dall'animazione, si vede che da una fase statica (passatemi i termini...) si passa ad una fase dinamica, di scambio termico, durante la quale prima la pompa e poi il circolatore innescano la circolazione forzata.
    Per poi interrompersi una volta soddisfatta la cessione di calore dai collettori all'accumulatore termico inerziale.

    Nella fase statica all'interno dell'accumulatore ci sono, ad esempio, 480 litri d'acqua.
    Nella fase dinamica, sottraendo acqua dall'accumulatore a favore dei collettori e dei relativi collegamenti, ne rimangono 450 litri (sempre numeri di fantasia, abbiate clemenza).

    Domanda: come fa l'accumulatore a compensare la differenza di volume? Ha uno sfiato?

    ciao

    massimo

    Come esempio : fai conto di avere un secchio con dentro una pompa immersa che quando parte spinge l'acqua in un tubo che ributta dentro il secchio , quando e' spenta avro' un livello maggiore quando e' in funzione mi si abbassa di quel tanto che serve a riempire il tubo, naturalmente il tubo deve essere fuori dal livello dell'acqua (o avere uno sfiato che ributta nel secchio) in modo che appena la pompa si spegne l'acqua ricade per gravita' nel secchio....
    Pero' il sistema puo' essere anche isolato dall'esterno , perche' nel momento che spingo acqua nel tubo , avro' lo stesso volume d'aria che mi rientra nel serbatoio....

    Considera che i litri per riempire i tubi mandata e ritorno e i pannelli saranno si e' no 10....
     
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  13. tekneri
     
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    CITAZIONE (spider61 @ 21/4/2007, 15:57)
    Pero' il sistema puo' essere anche isolato dall'esterno , perche' nel momento che spingo acqua nel tubo , avro' lo stesso volume d'aria che mi rientra nel serbatoio....

    Considera che i litri per riempire i tubi mandata e ritorno e i pannelli saranno si e' no 10....

    per cui il circuito potrebbe essere chiuso, perchè la depressione generata dallo spostamento del liquido termovettore dall'accumulo ai collettori sarebbe compensata dall'aria spinta in basso dai collettori verso l'accumulo. Ho capito male? Funziona così?

    grazie Spider

    massimo
     
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  14. spider61
     
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    CITAZIONE (tekneri @ 21/4/2007, 16:47)
    CITAZIONE (spider61 @ 21/4/2007, 15:57)
    Pero' il sistema puo' essere anche isolato dall'esterno , perche' nel momento che spingo acqua nel tubo , avro' lo stesso volume d'aria che mi rientra nel serbatoio....

    Considera che i litri per riempire i tubi mandata e ritorno e i pannelli saranno si e' no 10....

    per cui il circuito potrebbe essere chiuso, perchè la depressione generata dallo spostamento del liquido termovettore dall'accumulo ai collettori sarebbe compensata dall'aria spinta in basso dai collettori verso l'accumulo. Ho capito male? Funziona così?

    grazie Spider

    massimo

    Penso proprio che funzioni anche a sistema chiuso, anche se e' meglio lasciare uno sfiato se c'e' bisogno di compensare l'aumento di pressione dell'aria dovuto all'aumento di temperatura (e volume) dell'acqua.

    by
     
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  15. tekneri
     
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    per l'aumento del volumi, non è meglio utilizzare un vaso di espansione tipo "polmone"?
    se c'è uno sfiato, può esserci perdita di calore?
    oppure c'è volutamente uno sfiato di sicurezza per mantenere al temperatura interna max sotto i 100°?
     
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89 replies since 12/5/2006, 16:34   20885 views
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