Batterie FAQ (Frequently Asked Questions)

Le risposte alla domande più frequenti

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  1. gattmes
     
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    Capacità nominale di una batteria/accumulatore
    Accumulator/battery's nominal capacity
    -È la capacità della batteria di fornire corrente per un certo tempo. In pratica da una idea del contenuto in energia (come i litri di un serbatoio...).
    -It is the battery's capability to supply current over a certain period of time. Practically it gives an idea about the contained energy (as tank's liters does..).

    -Il valore è espresso ad una PRECISA corrente di scarica. Di solito viene fornito come "Ampere-ora", ovvero Ah (talvolta come "riserva di minuti"...)
    -The value is related to a PRECISE discharge current and it is usually given as "Ampere-hours", or Ah (sometimes as "minutes reserve".... )

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    nota: Ah (Ampere-ora) non deve essere confuso con A (Ampere)! Sono due unità di misura diverse. Del primo ho già scritto sopra, il secondo è invece il mero valore della corrente (senza considerare il tempo per cui passa/transita). Per maggiori dettagli vedere: https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?f=520310
    note: you should not confuse Ah (Ampere-hours) with A (Ampere)! These are different units of measure. Concerning the first one, I've just written about. The second one is the current straight value (without time computation).
    ---------------------------

    Devo segnalare due particolari salienti (A/A1 e B prossimo messaggio):
    It is necessary to note two salient facts (A/A1 & B next message):

    -A) il valore viene "ricavato" scaricando la batteria in un certo "tempo standard", ovvero ore (h). Il dato che si ottiene viene poi "rinormalizzato" alla scarica di una singola ora.
    -A) The value is obtained by battery's discharge via a certain "standard time", hence hours (h). Data is "renormalized" to a one hour discharge.

    -Per capire meglio faccio un esempio:
    Abbiamo un serbatoio con 300 litri (ma non lo sappiamo). Con un tubo/rubinetto lo scarichiamo con un flusso acqua di 15 litri per ora (in un'ora passano 15 litri) e misuriamo per quanto tempo esce acqua...scopriamo che si impiegano 20 ore. Se passano 15 litri-ora possiamo dire che in 20 ore passano un totale di 15x20=300 litri. Possiamo dire anche che il serbatoio "rinormalizzato" ad un'ora ha capacità di 300 litri-ora....infatti scaricandolo con un flusso di 300 litri-ora, invece di 15 ..sembrerebbe che dopo 1 ora saranno passati esattamente 300 L ei il serbatoio sarà completamente scarico. Ricordiamoci però che la misura l'abbiamo fatta in un tempo di 20 ore che è il nostro standard di misura x quel serbatoio, ovvero con una ...corrente d'acqua di 1/20 di quella della capacità nominale (ed essendo 1/20 ci abbiamo appunto messo 20 ore ...).
    Ora tornando alle batterie se il tempo di "misura standard" è 20 ore vuol dire che la corrente con cui si fa il test è 1/20, proprio come lo erano i 15 litri rispetto ai 300....se è 10 ore è 1/10 e così via....
    Di solito una corrente di scarica (A) corrispondente alla capacità nominale (in Ah) è definita "C"
    Quindi nell'esempio sopra, dove la scarica era a 20 ore e con corrente 1/20 della capacità nominale, si dice che si scarica a C/20.
    Invece una scarica ad esempio con corrente 1/3 (teoricamente 3 ore) si definisce a C/3... una scarica con corrente doppia (teoricamente in mezza ora) come 2C, ecc.

    -An example, to well understand:
    Given a 300 liter (unknown!) tank/reservoir. By means of a pipe / tap with a 15 liters-hour flow we will discharge it, measuring the period of time over water will flow..... we'll discover that 20 hours would be necessary. If 15 liters-hour are flowing, we can said that a total of 15x20= 300 liters are delivered in 20 hours. We can also said that the 1 hour "renormalized" reservoir presents a capability of 300 liters - hour. Otherwise, discharging it with 300 liters- hour flow rate instead of 15, it seems that exactly 300 liters would be flowed after 1 hour, leaving behind to a completely empty reservoir. Remembering the 20 hours measurement time as our standard test for that type of reservoir... in fact with a water current of 1/20 the nominal capacity (and 1/20 being, 20 hours was required...).
    Back to batteries, if the standard measurement time is 20 hours, it means that the test current is 1/20, as 15 compared 300 liters was.... if the standard is 10 hours it means 1/10 current, instead... and so on.
    Usually a discharging current (A) corresponding with the nominal capacity (Ah) is defined as "C".
    So the previous example, with a discharge time of 20 hours and 1/20 of nominal capacity current, is defined as C/20 discharge.
    As example a discharge with a 1/3 of nominal capacity current (3 hours theoretic duration) is defined as C/3..., a double current discharge ( theoretic 1/2 hour ) as 2C, etc.


    -Di solito data una chimica (eccetto le novità) si conosce il metodo e quindi si risale al valore di corrente. Per esempio se una batteria è definita come 50Ah e sappiamo che per quel tipo viene usato uno standard a C/20 (ovvero a 20 ore), possiamo calcolare la corrente di scarica come 50Ah/20h=2,5A...scaricando una batteria così definita (es quella dell'auto...) con una corrente di 2,5A otteremo una durata della scarica di 20 ore (da notare che se parlavamo di una batteria auto tipica questo significa un carico sui 30W...non si accendono neanche gli STOP...che sono in genere 2x21=42W.....però una lampadina da 30W rimane accesa per 20 ore di sicuro)
    -Usually any battery chemistry have their own well known characteristics (except innovation).
    For example if a battery is defined as 50Ah, and we know than for that type a C/20 standard ( 20 hours ) is adopted, we can compute the discharging current as 50Ah/20h=2.5A.... Discharging a so defined battery (the car's battery, for example ) with 2.5A, a 20 hours discharge duration would be achieved (Note than in case of typical car's battery this means a 30W load, approximately... Neither the STOP bulbs are lighted, usually 2x21=42W, but a 30W bulb would certainly light 20 hours longs)

    A1) lo standard di misura può variare da stato a stato (come succede con le batterie auto tra USA e EU..) e anche sensibilmente.
    A1) Country by country, the measurement standard could be different... extremely differente also

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    perdonate la traduzione non corretta... ma ho scarse conoscenze d'inglese
    sorry for "broken english"

    Ringraziamenti:
    wolfpack... per aver suggerito di rendere più evidente/intuibile la differenza tra i concetti di Ampere ora & Ampere


    Edited by gattmes - 7/4/2008, 09:35
     
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  2. gattmes
     
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    Capacità effettiva di una batteria/accumulatore

    -B) la batteria può avere una capacità diversa...molto diversa (anche 100%) spostandosi dal valore dello standard. C'è un famoso "numero di Peukert" che permette di capire come varia la capacità in funzione della corrente di scarica.
    -B) Moving from standard the battery can show a different capacity, a very different capacity (100% also). A so called "Peukert number" allows to understand how capacity vary as function of discharging current rates.

    Non è sufficiente sapere la capacità nominale della batteria se non si conosce il tempo con cui è determinata.
    Purtroppo visto che lo standard di tempo (A) varia da un tipo di batteria ad un'altra (dove per tipo non intendo marca, forma, grandezza ma il tipo di chimica: per esempio "Piombo" è chimica diversa da "Nichel Cadmio"...) e che la capacità della batteria varia in funzione della corrente di scarica, ovvero tempo di scarica (B), di conseguenza non è corretto paragonare Ah tra una chimica ed un'altra (vediamo in seguito meglio il perchè) perchè sono misurati in modi differenti. Non si può dire ad esempio che una batteria al piombo da 20Ah dura quanto una al nichel-cadmio sempre da 20Ah: può essere (anzi sicuramente è) sbagliato! ...Dove per sbagliato non intendo un 5-10% in più o in meno ...ma anche un 100% e più!!!

    Knowing battery's nominal capacity is not enough, if the related computing time is unknown!
    As we have seen the standard time (A) changes with battery's type (chemistry's type.. not model/Brand!). Furthermore we have also seen how battery's capacity vary as discharge current function, or discharging time (B).
    Ah comparison between different chemistries is not possible, hence. They are tested in a different mode

    A titolo di esempio si da una lista di definizioni:
    Chimica/ tempo di scarica / note
    Piombo et simila / 20 ore (C/20) in EU
    Piombo et simila /10 ore (C/10) in USA
    Nichel cadmio / 3-5 ore (C/3-C/5)
    Nichel MH / 3-5 ore (C/3-C/5)
    Nichel zinco / 3-5 ore (C/3...
    Litio / 3 ore - C/3 (talvolta 5)

    As reference:
    Chemistry / discharging time /notes
    Lead & lead likes / 20 hours (C/20) in EU
    Lead & lead likes / 10 hours (C/10) in USA
    Nichel cadmium/ 3-5 h (C/3-C/5)
    Nichel MH / 3-5 h (C/3-C/5)
    Nichel zinc / 3-5 h (C/3...
    Lithium / 3 h - C/3 (or 5)


    Come titolo di esempio do una tabella di capacità in funzione della scarica per una batteria al piombo di 42Ah:
    20 ore capacità 42Ah (C/20 quella "standard")
    10 ore capacità 39Ah (C/10 standard USA)
    5 ore capacità 35Ah (C/5)
    1 ora capacità 22/23Ah (C)
    Ovviamente C/20 corrisponde a 2,1A di scarica C/10=4A C/5=8A C= circa 40A. Quindi se il nostro carico (esempio motore elettrico, UPS...) è molto più elevato di una lampadinetta da 25W...la capacità si riduce fino a dimezzare (o peggio). Se si utilizza ad esempio un carico da 42A la batteria è come se fosse neanche 25Ah e durera sulla mezzora invece di un'ora.

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    Di solito le batterie che più risentono della variazione di capacità in funzione del carico sono definite a tempi di scarica molto lunghi...ovvero correnti molto basse...e viceversa.
    Una batteria al piombo di 50Ah ad esempio può risultare 27-28Ah se scaricata in una sola ora.
    Una stessa batteria al NiMH di 50Ah può risultare 45Ah se scaricata in un'ora e oltre 50Ah se scaricata in 20...
    Quindi praticamente qualunque sia il nostro impiego non possiamo considerare identiche le due batterie...come si vede tra 27 e 45 c'è quasi il doppio!!

    La capacità della batteria dipendefortemente anche dalla temperatura (reazioni chimiche...)
    Così a zero gradi ci si può ritrovare con metà valore.

    Ricapitolando se si prende una batteria al piombo da 50Ah, la si scarica in 1 ora e lo si fa a zero gradi si potrebbe con sorpresa avere solo 13-14Ah!!! Meno di 1/3 di quello scritto sul contenitore!
    Così a titolo di esempio in una applicazione dove un motore assorbe costantemente circa 8A, una batteria al piombo 12V 42Ah contiene una "energia" di 420 Watth=0,42kWh...ma, direte, il conto non torna!!! 12V x 42Ah = 504 e non 420!! Come mai questo numero notevolmente inferiore (e che è VERO in realtà - ndr )???
    E io dico...non siete stati attenti...rileggete dall'inizio e poi vedete che torna.

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    Una prima conclusione:
    Data una batteria oltre che alla capacità nominale occorre sapere:
    A) a che tempistica è definita
    B) quale è la corrente di scarica della nostra applicazione
    C) quale è la temperatura della nostra applicazione

    Chilowattora (kwh) di una batteria/accumulatore
    Sapendo la capacità in Ah ("rivisitata" eventualmente secondo l'uso) per conoscere la potenza oraria (l'energia che contiene) manca ancora un dato: la tensione della batteria.
    Qualcuno penserà che questo dato è come gli Ah, "di targa". In realtà anche qui ci sono delle insidie.
    D) La tensione della batteria non è costante, ma varia in funzione dello stato di carica (SOC)
    E) La tensione della batteria varia anche in funzione della temperatura.

    C'è da dire però che le batterie diverse dalle zinco-carbone (che si dice siano non ricaricabili...) denotano una curva definita piatta (....) di scarica. In verità è vero che la tensione si mantiene poco variabile per buon tempo della fase di scarica per crollare poi velocemente le "ultime botte di vita..."
    Di conseguenza per la maggior parte dei casi (da valutare) si può assumere valido il valore nominale...basta quindi moltiplicare tensione x corrente orraria per avere la potenza oraria.

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    Ringraziamenti:
    wolfpack... per avermi aiutato a rendere un poco più semplici/intuibili i concetti circa la variazione (perdita) di capacità in funzione della corrente/tempi di scarica


    Edited by gattmes - 5/3/2008, 17:01
     
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  3. gattmes
     
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    Quanto dura la batteria
    Allora data l'applicazione (A richiesti V richiesti) siamo ora in grado di scegliere una batteria adeguata in funzione della chimica e degli Ah effettivi e anche dei dati ambientali. Quindi la batteria sarà in grado di soddisfare il fabbisogno richiesto. Ma è sempre così? E per quanto tempo?
    La batteria come tutte le cose ha un durata/vita. Questa dipende da come è trattata fisicamente, ma sopratutto chimicamente (non prendetela a mazzate altrimenti diventa predominante il primo...).
    Avvengono principalmente due fenomeni:
    F) ogni volta che viene effettuato un ciclo di scarica e successiva ricarica viene "consumata" una piccola parte della capacità della batteria
    G) i primi cicli di carica tuttavia succede l'opposto: la capacità aumenta leggermente

    Quindi quel che accade è che inizialmente la batteria aumenta la sua capacità (anche un +10%) per poi scendere inesorabilmente fino a 0Ah
    Di solito i costruttori forniscono dei dati relativi. I cicli di carica dipendono dal tipo di batteria e stavolta non mi riferisco solo alla chimica, ma proprio al modello e al costruttore.
    Opportune "varianti" costruttive permettono di "mirare" la batteria sotto questo profilo (peggiorandola sotto altri). Così ci sono batterie con alti cicli di vita (es oltre 500) adatte ad applicazioni carica scarica (esempio impianti solari, mezzi elettrici), altre adatte a funzionamenti occasionali come ad es. la batteria dell'auto, che è sempre in "tampone" con l'alternatore e solo casualmente viene interessata da scariche importanti (< 200 cicli), ecc. ecc.

    Quindi dati i cicli si conosce quante ricariche si possono fare? "Ni". C'è un altro fenomeno che determina la vita:
    H) i cicli di carica/scarica dipendono fortemente da quanto in profndità (DOD deep of discharge) viene scaricata la batteria.

    Una batteria definita come 500 cilci al 100% di scarica ogni ciclo (di solito è definita a 80% DOD o meno) scaricata ogni volta solo per il 50 % (nell'esempio di Pb 12V 42Ah con 8A significa solo per 15-18Ah/ solo per poco più di 2 ore...invece di 4-5) ha molti, molti, molti più cicli.
    Ma alla fine non cambia niente: compro una batteria doppia (di capacità ..in genere anche di costo) e dura il doppio!..Alla fine il conto si bilancia ma lo spazio/peso no!!!
    Non è vero..almeno è vero il discorso dello spazio, ma non quello della durata.
    I) di solito i cicli non aumentano linearmente con il scendere della profondità di scarica ma molto di più...

    Così una batteria 200 cicli a 100% DOD può essere 500 cicli a 50% DOD 10000 cicli a 10% DOD.
    Allora cosa conviene?
    Beh... c'è sempre un taglio salomonico da fare. Una batteria più capiente verrà scaricata meno profondamente e durerà di più. Inoltre essendo inferiore la corrente "tirata" rispetto la definizione degli Ah finisce che la capacità effettiva è sensibilmente più elevata.
    Per contro lo spazio e il peso (e l'investimento iniziale) sono più elevati e questo talvolta gioca ruoli rilevanti come ad esempio sui veicoli elettrici.

    Edited by gattmes - 5/3/2008, 16:31
     
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  4. gattmes
     
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    Uso della batteria
    1) Conservazione della carica


    Tutte le batterie (quasi...) lentamente si scaricano se lasciate "inoperanti". In quianto tempo?
    Dipende dalla chimica...e anche dal modello.
    Per esempio nichel-cadmio (NiCd) e NiMH nel giro di pochi mesi possono scaricarsi totalmente.
    Le litio possono avere un 5-10% al mese.
    Le Pb possono durare di più...anche qui dipende dal modello. Alcune versioni sono implementate per esaltare questa caratteristica (ovviamente peggiorandone altre)

    L'autoscarica dipende anche fortemente dalla temperatura. In genere aumenta (si scarica più velocemente) all'aumentare di questa....ma ricordiamoci che DIPENDE MOLTO DALLA "PULIZIA" DELLA BATTERIA. Specialmente sulle auto a volte si ricopre di uno strato di "cracia" che è decisamente conduttivo..provate con un tester a mettere un puntale su un polo e con l'altro ad "andare in giro" sul contenitore...Quindi tenere pulita la batteria (un lavaggio e un risciaquo finale con acqua distillata/demineralizzata e ottimo).

    D Quindi non ha senso ricaricare la batteria prima di "immagazzinarla"?
    R Dipende. Lo vediano nel punto successivo

    2) Conservazione della batteria
    A seconda della chimica la batteria va conservata:
    2A) carica o circa
    2B) mezza carica
    2C) scarica o circa
    Ci sono degli stati/livelli di carica che . Alcuni processi chimici distruggono/invecchiano lentamente la batteria!

    A titolo di esempio:
    -le batterie al Pb se lasciate scariche tendono a "solfatare", processo difficilmente reversibile. NON vanno conservate scariche.
    -le batterie al litio tendono a degradare tanto più alta è la tensione, quindi lo stato di carica. Tuttavia anche lo stato di scarica è deleterio. Il miglior compromesso è conservate mezze cariche.
    -Anche le batterie NiCd NiMH sono sensibili allo stato di carica, tuttavia non hanno il minimo problema se scariche, anche a 0 Volt. Vanno quindi conservate completamente scariche (o lasciate tal quali, tanto si scaricano da sole velocemente).

    Conclusione:
    -Non lasciare mai scaricare un batteria al piombo. Se riposta, ricaricare periodicamente
    -Non lasciare mai scaricare una batteria al litio, ne lasciarla mai carica totalmente. Se riposta, ricaricare PARZIALMENTE periodicamente.
    -Conservare scariche le batterie NiCd - NiMH

    Effetto della temperatura.
    In genere le batterie riposte vanno conservate al FREDDO.

    Edited by gattmes - 5/3/2008, 16:30
     
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  5. gattmes
     
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    Scarica della batteria
    Corrente nominale di scarica.
    Con poche eccezioni le normali/batterie accumulatori sopportano discrete correnti di scarica, generalmente molte volte "C", ovvero una batteria definita esempio 25Ah, dove C sarebbe 25, può in genere fornire correnti oltre 3C, ovvero oltre 75A.
    Questo accade ad esempio anche per le piccole NiMH in formato stilo/AAA: elementi da 2,5Ah (2500mAh) possono essere scaricate anche a 5-7A.
    Fanno eccezione alcuni modelli, quali le RAM (alcaline ricaricabili).
    Un'altra eccezione - non eccezione - è la batteria al piombo (le normali batterie auto). Per questo tipo di chimica in effetti è possibile scaricare anche a centinaia di ampere (sopratutto nei modelli per "avviamento"...), ma all'aumentare della corrente di scarica diminuisce fortemente la capacità reale (in pratica è un serbatoio che perde..e ben bene!): già al semplice approssimarsi di C, dove se non ci fossero riduzioni la batteria dovrebbe durare un'ora, si ha una durata praticamente dimezzata.

    Data la corrente ...e il famoso "numero di Peukert"...è calcolabile il tempo di durata.

    Durante la fase di scarica la tensione della batteria diminuisce principalmente per due motivi. Il primo è che la tensione è in qualche modo legata alla capacità stivata, il secondo è che è anche legata alla caduta di tensione sulla resistenza interna da parte della corrente di scarica che la attraversa. All'aumentare dello stato di scarica la resistenza interna generalmente aumenta e quindi la caduta di tensione aumenta, che si traduce in una ulteriore diminuzione di tensione ai morsetti.
    La batteria si definisce scarica quando la tensione "a vuoto" a raggiunto un certo valore limite caratteristico. Tuttavia il valore ai morsetti può essere più basso se si considera la caduta interna.
    Di solito poi le batterie comuni presentano cali drastici di tensione accompagnati da salite altrettanto ripide della resistenza interna, che accentuano ancor più il "ginocchio".
    Quando la batteria arriva a questo limite caratteristico è "vuota" e non va fatta scendere, generalmente, ulteriormente di tensione, pena il degrado (si veda note sulle chimiche base nichel..)

    Edited by gattmes - 5/3/2008, 16:29
     
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  6. wolfpack
     
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    sinceramente non mi è chiaro questo passaggio...

    Così a titolo di esempio in una applicazione dove un motore assorbe costantemente circa 8A, una batteria al piombo 12V 42Ah contiene una "energia" di 420 Watth=0,42Kwh...ma, direte, il conto non torna!!! 12V x 42Ah = 504 e non 420!! Come mai questo numero notevolmente inferiore (e che è VERO in realtà - ndr )???
    E io dico...non siete stati attenti...rileggete dall'inizio e poi vedete che torna.


     
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  7. gattmes
     
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    User deleted


    carica della batteria
    Durante la fase di carica la tensione della batteria aumenta principalmente (come per la scarica) per due motivi. Il primo è che la tensione è in qualche modo legata alla capacità stivata, il secondo è che è anche legata alla caduta di tensione sulla resistenza interna da parte della corrente di carica che la attraversa. All'aumentare dello stato di carica la resistenza interna generalmente diminuisce e quindi la caduta di tensione diminuisce.
    La batteria si definisce carica quando la tensione "a vuoto" ha raggiunto un certo valore limite caratteristico. Tuttavia il valore ai morsetti può essere diverso se si considera la caduta interna.

    Per anullare/limitare l'effetto della caduta interna che potrebbe falsare la lettura, di solito si diminuisce la corrente di carica fino a valori molto bassi in prossimità della fine della carica.

    Corrente nominale di carica.
    Con poche eccezioni le normali/batterie accumulatori sopportano correnti di carica generalmente di frazioni "C". I valori dipendono fortemente dalla chimica.
    -Nelle batterie al piombo sono in genere molto bassi da 1/10 a 1/5 di "C". Questo significa che una batteria definita esempio 25Ah, dove C sarebbe 25, va ricaricata in genere con correnti max di 2,5A in alcuni modelli e 5A in altri.
    Questa è la corrente costante di ricarica. Valori momentanei notevolmente superiori sono generalmente accettati (anche fino a "C") purchè transitori. Importante è che in questi transitori ci si assicuri di NON superare la tensione massima (eventualmente va ridotta opportunamente la corrente per "rientrare" nei limiti) e la durata del transitorio.

    Carica rapida
    é possibile incrementare la corrente di carica a scapito della durata della batteria e dell'efficienza energetica (di solito una buona parte dell'energia di ricari a è persa sotto forma di calore)

    (da terminare/completare)

    ...
    Dato che la corrente gioca un ruolo fondamentale, di solito le batterie si ricaricano a "corrente costante" (constant current -> CC). Solo verso la fine della carica, per evitare di superare il valore massimo di tensione di elemento, si passa alla carica a tensione costante (constant voltage -> CV), lasciando libera la corrente di scendere (ma non salire, altrimenti si torna alla "corrente costante), fino al circa zero.

    Tempi di ricarica
    Dipendono dalla efficienza della batteria e dalla corrente di ricarica. Oltre ciò c'è da dire che fino a 80% (indicativamente) il tempo di ricarica ha una certa linearità (ovvero in metà del tempo che serve a caricare 80% si ricarica circa un 40%...ecc.), mentre di solito le ultime percentuali si raggiungono in tempi ben più lunghi, vuoi anche perchè di solito si riduce la corrente fornita.
    Ecco perchè talvolta si legge "ricarica 5 ore all'80%". E il 100%? Dipende anche dal tipo di batteria...potrebbe essere spaventosamente più elevato...per esempio per le piombo un 95% potrebbe richiedere 9-10 ore..un 99% 15 ore...un 100% oltre tre giorni.....!!!

    Sovracarica
    In un serbatoio di 10 litri non si possono stivare esemio 11 litri (beh con qualche trucco...uffa! Facciamola semplice....), così una batteria non si può caricare oltre la sua capacità (ragioniamo a temperatura ambiente o giù di li..)
    Se si va oltre questo limite l'energia in eccesso viene in qualche modo smaltita.
    A seconda della batteria questa operazione può essere distruttiva o meno...sicuramente diminuisce la vita della batteria.
    Nelle batterie al piombo avviene ad esempio il fenomeno dell'ebolizione. Questo in prima analisi porta ad una evaporazione dell'acqua contenuta. Alcuni modelli a ricombinazione supportano tuttavia lunghe sovracariche.
    Nelle nichel metal idrato avviene produzione di idrogeno. Tuttavia, per costruzione, la batteria è in grado di assorbirne una certa quantità, ma a lungo tempo si satura.
    Nelle litio non c'è alcuna possibilità di gestire la sovracarica e quindi la batteria si danneggia, talvolta esplode o prende fuoco....

    Edited by gattmes - 5/3/2008, 16:58
     
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  8. wolfpack
     
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    mi rendo conto che a 8A cambia notevolmente il tempo di scarica..ma non capisco come inserire questo dato nei calcoli praticamente......se questa è la differenza che porta al risultato...
     
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  9. wolfpack
     
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    User deleted


    beh, io ho considerato la batteria come una piombo e quindi, a c/20, tornerebbe 2,1 Ah.
    quindi a corrente 2,1Ah la batteria dura 20 ore.

    Avendo come consumo 8Ah il calcolo dovrebbe essere 8:2,1=3,8 e 20 ore diviso 3,8 da 5,26 h

    qundi la mia batteria con scarica a 8 A dura circa 5 ore e 25 minuti...

     
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  10. wolfpack
     
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    allora nasce il mio rpimo intoppo ufficiale!!

    come posso ricavare il consumo espresso in Ah avendo come dato il consumo in A?

    perchè coi calcoli (sbagliati) che ho fatto stò scaricando a c/5 (più o meno) che mi dà una durata della batteria di 5 ore e qualcosa..

    grazie per la pazienza...
     
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  11. wolfpack
     
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    ECCOCIII!!!! a c/5 la batteria va considerata come una 35 Ah e quindi

    35x12=420!!!

    grazie per la pazienza..complimenti per la competenza e la capacità di renderla fruibile anche a chi parte (o riparte...) da zero..

     
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10 replies since 17/5/2006, 16:04   11756 views
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