NanoTECNOLOGIE e NanoPATOLOGIE

E' corretto collegarle?

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  1. lelle '79
     
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    Ciao a tutti!

    La cosa che più mi spaventa è il volume di investimenti che le nanotecnologie raccolgono, rispetto al volume investito sulle nanopatologie.

    Mi spaventa la pressione che questi soldi portano alla società, la pressione è quella di far fruttare gl'investimenti, devono fruttare!!

    Mi spaventa l'ignoranza dell'ARPA che si ostina a misurare il PM10, e non considera tutte quelle particelle che vanno dal PM2,5 al PM0,1.

    ...non posso continuare a scrivere "mi spaventa", sarei melodrammatico, però, riguardo i capitali in gioco faccio due esempi:
    la tecnologia che brucia spazzatura ad altissime temperature (i termovalorizzatori) riceve contributi quale fonte di energia rinnovabile.
    Senza i contributi sarebbe svantaggioso produrre energia con i temovalorizzatori.
    Come possiamo considerare la spazzatura una fonte energetica rinnovabile?
    Scommetto che qualche ideuzza su come sarebbe meglio spendere quei NOSTRI soldi Voi l'abbiate!!
    Un'altro esempio sono le auto omologate Euro4, trattengono le polveri PM10 quando il motore funziona a basso regime, per poi polverizzarle in nanoparticelle (quindi non misurate dall'ARPA) quando il regime di funzionamento è alto, ad esempio in autostrada.


    ...consideriamo la leggerezza con cui vengono oggi proposti i prodotti.
    Pochi giorni fà ho visto una televendita "fantastica": NANNOPLY!!
    Un prodotto che una volta spruzzato rende inattaccabili dallo sporco tutte le superfici che vuoi, proprio tutte.
    Però l'effetto dura un'anno e dove queste nanoparticelle vadano non si sà.
    La cosa strana è che pochi si chiedano: "dove vanno a finire queste nanoparticelle una volta esaurito il loro compito?".
    Ad esempio, il vettore creato per trasportare farmaci anti tumorali, in grado di individuare un tumore, di inoculare il medicinale ed infine di comunicare il risultato dell'operazione, dove và quando il tumore è distrutto?
    Se finisce in una qualsiasi cellula, in quanto non biodegradabile ci resta per sempre, e in quanto non biocompatibile potrebbe esser riconosciuto quale corpo estraneo.
    Scrivo potrebbe perchè in certi casi queste nanoparticelle sono così piccole da riuscire a perforare la membrana cellurare senza danneggiarla, fino ad arrivare al nucleo, senza che la cellula la percepisca, ma nel nucleo c'è il DNA, che è una "stringa" lunga 8 centimetri circa, non è difficile immaginare una possibile interferenza.
    ...però se passa di lì un Macrofago, magari se lo pappa lui, MA, non è comunque biodegradabile, e il Macrofago farà da vettore, se lo porterà appresso, dove? Io non ne ho idea.


    Ma la cosa curiosa è che sono più vicine di quanto si possa pensare:
    Nelle conferenze tenute dal dott. Montanari, spiega come ad esempio ci siano stati diversi casi di nanopatolgie tipiche di chi effettua saldature per lavoro su donne che di lavoro facevano tutt'altro, unico punto di contatto con queste nanoparticelle era la tuta sporca del marito (saldatore) da lavare in lavatrice.

    L'altro giorno ero a casa di un mio amico mentre lavava le stoviglie, stava GRATTANDO con il cucchiaio il fondo antiaderente di una pentola.
    Il legame carbonio-fluoro è il più resistente della chimica organica.

    Spero di non passare per l'ambientalista-salutista-disfattista, però se sapeste quanta pressione ricevono giornalmente il dott. Montanari e la dott.ssa Gatti affinchè abbandonino le ricerche, sareste preoccupati anche Voi. Perchè possano parlare in pubblico a Pavia, bisogna raccoglier firme, ma poi non puoi pubblicizzare l'evento perche non ti viene concesso lo spazio di un banchetto in piazza, e ti ritrovi al massimo in 50 persone.
    Lo stesso dott. Montanari terrà una conferenza (la seconda) alla corte dei Lords a Londra prossimamente.

    Certo che, sapere di avere una tecnologia di questo tipo, e insieme avere delle certezze sulla controllabilità di tutti i processi è una cosa grandiosa.
    Ma al momento ho visto il dott. Montanari parlare a 50 persone, e una coppia di teleimbonitori parlare in TV.

    Spero che il mio punto di vista sia chiaro a tutti.
    Grazie per l'attenzione.

    CITAZIONE (alexdoor73_8 @ 19/5/2006, 15:28)
    Delle nanopatologie (di cui ha parlato anche Beppe Grillo) sono responsabili le nanoparticelle ossia particelle piccolissime di materia organica e non (metalli scorie etc) che derivano dalla combusione. In pratica sono come il PM10 ma molto + piccole e molto piu' subdole e pericolose...

    ...una precisazione...

    Delle nanopatologie sono responsabili solo le particelle di tipo inorganico.
    Se fossero di tipo organico sarebbero biodegradabili.

    Edited by mangoo - 23/7/2006, 21:29
     
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18 replies since 19/5/2006, 14:28   3190 views
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