L'Energia che vorremmo

troviamo un punto comune e scopriamo quello che ci piacerebbe di più?

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  1. mariomaggi
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 2/6/2006, 16:44)
    «BRASILE Primo produttore consumatore ed esportatore mondiale di bioetanolo(3,2 mil.di tonn.) Le auto Flex Fuel raggiungono il 66,7% delle immatr. superando il milione di esemplari»

    significa questo che in brasile vi sono 1.500.000 auto in tutto?

    Caro Franco,
    e' chiaro che il 66,7 delle "immatricolazioni" si riferisce alle nuove immatricolazioni e non al parco esistente.

    Ciao
    Mario
     
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  2. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Che poi sia possibile trarre dell'energia che porti ad un risparmio in termini di bolletta energetica nei confronti di quei paesi che ci vendono il petrolio posso anche essere d'accordo ma da li a dire che 16000 turbine e piu' avanti 48000 costituiranno una fetta importante dell'energia germanica ce ne corre.
    Se non vado errato 48000 turbine (di quelle con pale da oltre 10 metri) ad un costo unitario di circa 500mila euro portano ad un prezzo di acquisto ed installazione di oltre 9,6 miliardi di Euro, quindi ben l'equivalente di 4 centrali nucleari (e badate bene che pecco per difetto, sicuramente un tale generatore costa di piu' di 500Keuro).

    Si ma dopo che le centrali sono messe su, quanto costano? La manutenzione di una centrale nucleare non costa mica quanto un cono gelato...
     
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  3. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 2/6/2006, 17:19)
    Inoltre, se ha informazioni riguardo il motivo per cui ENEL puo' partecipare, nonostante quanto sancito dal referendum, alla costruzione di centrali all'estero, la invito a rendermi partecipe. Infatti lei mi dice:

    CITAZIONE
    lei non ha capito che il referendum è una truffa:
    a dire sì sono stati il 41% degli elettori e per di più disinformati e colti sull'onda emotiva di un incidente che non fu un incidente

    ed io posso anche esser in linea con quello che dice, ma quello che il referendum ha sancito e' legge, e la legge va rispettata. Quindi quello che mi ha risposto non e' una giustificazione valida perche' un referendum non puo' essere annullato o aggirato perche' si suppone che una percentuale di persone sia stata fuorviata da questioni riguardanti centrali all'estero.

    credevo di averle indirettamente risposto qualche post fa, ove dicevo:

    2. lei non sa cosa quei referendum chiedevano: avviare una centrale nuke in italia non è contro il ref., compartecipare ad una estera lo è.

    per cui lei ha ragione: siamo al paradosso, infatti, per cui, in nome del referendum, non si fa una cosa (avviare una centrale nuke in italia) che nessun referendum vieta; e si fa impunemente una cosa (compartecipare a centrali nuke all'estero) che invece è vietata dai referendum.

    come vede, i referendum sono una truffa, quando si fanno e quando si applicano (o non applicano) a piacere.

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    CITAZIONE (mariomaggi @ 2/6/2006, 17:42)
    CITAZIONE (francobattaglia @ 2/6/2006, 16:44)
    «BRASILE Primo produttore consumatore ed esportatore mondiale di bioetanolo(3,2 mil.di tonn.) Le auto Flex Fuel raggiungono il 66,7% delle immatr. superando il milione di esemplari»

    significa questo che in brasile vi sono 1.500.000 auto in tutto?

    Caro Franco,
    e' chiaro che il 66,7 delle "immatricolazioni" si riferisce alle nuove immatricolazioni e non al parco esistente.

    Ciao
    Mario

    chiedo scusa: non mi era chiaro ma qualcosa che non andava c'era.

    però continua a non essere chiaro. che significa "nuove" immatricolazioni?

    f.b.
     
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  4. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 2/6/2006, 18:18)
    Se non vado errato 48000 turbine (di quelle con pale da oltre 10 metri) ad un costo unitario di circa 500mila euro

    48 GW significa 48000 turbine da 1 MW. il costo del MW eolico è 1 M€ e non 0.5.

    Allora, 48 G€ per risparmiare su 2 reattori nuke evitati significa una spesa di 43 G€ (il costo di 2 reattori nuke è meno di 5 G€). Vediamo ora quanto combustibile è stato risparmiato.

    La vita di quelle turbine è di 20 anni e in 20 anni avranno erogato un'energia di
    48 x 20 / 6 GW-anno = 160 GW-anni (il 6 viene dal rapporto tra potenza nominale e potenza reale).

    Ora, 160 GW-anni di energia significa 200x160 t di U il cui prezzo è meno di 100 $/kg; quindi quelle turbine eoliche avranno fatto risparmiare 200x160x100.000=3.2 G$ di combustibile. Facciamo 3 G€.

    quindi 48 (spesi) - 5 (risparmiati sui reattori) - 3 (risparmiati sul combustibile) = 40 miliardi di euri di perdita netta. prelevata dalle tasche dei tedeschi e versata in quelle dei produttori di energia eolica.

    faccio notare che se anche il prezzo di U decuplicasse oggi, saremmo ancora a 48-5-30= 13 miliardi di perdita secca.

    naturalmente non ho considerato i costi di manutenzione di 48000 turbine eoliche rispetto a quelli di 2 reattori nuke.

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  5. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    48000 turbine eoliche

    MI chiedo se una partnership fra Stato e Privati nell'apertura di una fabbrica di turbine, visto il costo cosi' grande per acquistarle, non possa essere una cosa da prendere in considerazione. Con questa scusa si creano anche posti di lavoro. Ma in Italia abbiamo detto che siti adatti ce ne sono troppo pochi. L'idea comunque e' applicabile ad altri tipi di fonti.

    Oppure costruiamo centrali a carbone, centrali nucleari ed...ospedali molto attrezzati, perche' quelli che abbiamo credo che non siano molto adatti.
    Certo, quando l'uranio sara' esaurito davvero (e se ci mettiamo a far nucleare ovunque ci impieghiamo poco) cosa useremo?Alla fine, sig Battaglia, sempre su fonti rinnovabili dovremo ripiegare. Allora mi chiedo, e' sciocco trovare una soluzione al di la dell'economia (come quella di fabbriche gestite dallo Stato) allo scopo di evitare di combinar guai grossi e cominciare a usar queste fonti sin da ora, se tanto prima o poi le dobbiamo usare? Secondo me no. Anche perche' ad aspettare la fusione calda ne passera' tempo...e la FF anche di piu' visto l'andazzo della ricerca ufficiale mi riferisco a quelli che di FF non vogliono sentirne parlare).
    Ma a noi piace il privato, il capitalismo e l'apertura e chiusura di aziende con i soldi degli altri :D Quanto e' patetica l'economia e la finanza che tanto vantiamo. Ma si sa, l'uomo vanta cio' che e' futile, e se la cerca sempre.
     
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  6. daphni78
     
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    Mi scusi Sig. Battaglia, le chiedo se può fornirmi dei links dove posso leggere i dati che lei ha citato circa i costi dell'eolico, uranio e quant'altro.

    Ps non metto in dubbio le sue fonti voglio arricchirmi io di altre fonti.

    Grazie
    Ciao ciao
     
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  7. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (daphni78 @ 2/6/2006, 19:35)
    Mi scusi Sig. Battaglia, le chiedo se può fornirmi dei links dove posso leggere i dati che lei ha citato circa i costi dell'eolico, uranio e quant'altro.

    Ps non metto in dubbio le sue fonti voglio arricchirmi io di altre fonti.

    Grazie
    Ciao ciao

    il wind report 2005 lo trova qui:

    http://www.eon-energie.com/bestellsystem/b...?lcode=englisch

    nel rapporto sulle rinnovabili 2005 dell'enea trova i dati sui costi di installazione del''eolico e può verificare il rapporto tra potenza installata e potenza effettiva (=6):

    http://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/r...innovabili.html

    qui

    http://www.eia.doe.gov/emeu/aer/contents.html

    può scaricare

    il rapporto energy 2004 dell'EIA e trovare i prezzi dell'U
    (li trova in $/lb di U3O8: se moltiplica per 2.6 li ha in $/kg di U)

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    CITAZIONE (Hellblow @ 2/6/2006, 19:26)
    1. MI chiedo se una partnership fra Stato e Privati nell'apertura di una fabbrica di turbine, visto il costo cosi' grande per acquistarle, non possa essere una cosa da prendere in considerazione.

    2. Con questa scusa si creano anche posti di lavoro.

    1. certo, questo è giusto: l'intervento dello stato è necessario nel campo energetico, sennò un privato non investe. vale anche per una centrale nuke o per il ponte sullo stretto di messina. ma la questione è un'altra: l'operazione eolica è in netta perdita rispetto ad un'altra che a parità di prodotto (e.e.) costa 40 mld di meno! non fa differenza se a perdere è lo stato o dei privati.

    2. questa dei posti di lavoro è un mito da sfatare: non è la produzione d'energia ma al disponibilità d'energia ciò che crea posti di lavoro. sennò perché non mette 1 milione di persone a pedalare per generare e.e.? avrebbe creato un milione di posti di lavoro e prodotto energia, no? è la disponibilità di energia che consente lavori che altrimenti neanche esisterebbero.

    fb
     
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  8. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 2/6/2006, 19:26)
    Certo, quando l'uranio sara' esaurito davvero

    fra qualche decina di migliaia di anni....
     
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  9. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 2/6/2006, 21:25)
    CITAZIONE (Hellblow @ 2/6/2006, 19:26)
    Certo, quando l'uranio sara' esaurito davvero

    fra qualche decina di migliaia di anni....

    Tranquilli, gente!

    Faremo abbondantemente in tempo a morire tutti, molto ma molto prima, per le scorie radioattive che qualche 'furbacchione' si sarà preoccupato di nasconderci sotto il tappeto di casa invece di smaltirle correttamente (ammesso che qualcuno scopra come si fa).

    (questa è la mia vera, grande paura, del nuke a fissione in Italia)

    P.S. Idea! Ok, nuova proposta di legge: Via al nuke, ma il governo DEVE distribuire un Geiger per ogni famiglia con un opuscoletto che spieghi come si usa. :woot: :woot: :woot: :woot:

    Edited by ElettroRik - 2/6/2006, 22:48
     
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  10. Furio57
     
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    Ciao a tutti :)
    CITAZIONE (francobattaglia @ 2/6/2006, 16:44)
    CITAZIONE (Furio57 @ 2/6/2006, 16:16)
    Ciò che dice come sempre è molto opinabile, certo che assimilare chi propone energia rinnovabile a chi minacciava per telefono è un po' forte e forse fuori luogo.
    Saluti
    Furio57 :D

    intanto, io ho paragonato il PRODOTTO di vanna marchi al PRODOTTO energia eolica e non ho paragonato a vanna marchi CHI vende energia eolica...
    la E-ON tedesca, nel suo wind report 2005 dichiara: «quando saranno...

    Caro Sig. Battaglia desidero premettere che lei parla con uno che al referendum votò in favore al nuke visto che all'epoca non c'erano alternative valide e l'Italia stessa era circondata come ora da centrali nucleari di ogni tipo quindi il problema di evitare danni da un possibile guasto era come lo è ora impossibile quindi tanto vale... Per quanto riguarda lo sfortunato paragone Wanna Marchi e produttori di generatori eolici, se Lei si riferiva solamente al prodotto non cambia assolutamente nulla, ritengo che quello che uno vende rifletta anche il proprio modo di essere e di pensare, non penso che chi produca generatori eolici sia animato dal voler truffare il prossimo a tutti i costi, la cara Wanna forse si...
    Non entro nel merito di discutere seriamente con Lei di eolico in quanto ritengo siano parole "al vento" per l'appunto :lol: , siamo distanti troppi anni luce.

    Saluti
    Furio57 :D

    Edited by Furio57 - 2/6/2006, 23:05
     
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  11. Hellblow
     
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    Si facciamo le centrali....magari fra 40 anni potremmo fare tanti di questi gingilli con tutta la roba che abbiamo messo da parte dalle centrali...

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    40 anni? Si perche' non e' come dice lei sig Battaglia, l'uranio finira' molto ma molto prima.

    Guardi questi grafici...ridondanti in modo da confrontare da fonti diverse...

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    Le miniere sono poche, l'apertura di nuove miniere richiede tempo ed i reattori ingurgitano parecchio combustibile nucleare. Inoltre l'uranio estratto non va bene, ma va raffinato. Abbiamo 440 reattori attivi ed una settantina in costruzione.
    Parliamo dei reattori nucleari. I reattori a fissione usano uranio 235, estratto dal 238 con una percentuale di meno dell'1% da impianti di arricchimento. questo vuol dire che ogni centrale consuma uranio 238 in un rapporto di oltre 100 volte l'uranio 235 che in effetti le serve per funzionare. Ora prendiamo una centrale da 1 GW di tipo ad acqua pesante non pressurizzata, che e' fra le piu' diffuse. Ebbene, un tal tipo di centrale consuma oltre 160 tonnellate di uranio ogni anno, il che ci indica quanto ne consumano le 440 + 70. Ora tale uranio va raffinato ecc....in ogni caso a monte abbiamo il problema dell'estrazione. Qui incontriamo il primo collo di bottiglia dovuto alle miniere, che sono poche. Questo implica un'aumento dei prezzi, che rendono l'uranio sempre meno conveniente. Aggiungiamo nuove centrali e capiamo dove andiamo a parare.
    Vediamo un po cosa ci danno le miniere attuali. Si stima che fra miniere conosciute e non abbiamo circa 6.5 milioni di tonnellate di uranio. Totale 76500 tonnellate annuali solo per le centrali esistenti. Dai 3 milioni concentrati in miniere da cui puo' essere facilmente estratto, abbiamo autonomia per meno di 39 anni a patto di non costruire altre centrali. Se la Cina, l'Iran, l'Italia ed altri paesi iniziano a costruire centrali, scendiamo di un bel po.
    Ora, stiamo ammettendo che tale uranio si trovi nelle miniere concentrato e pronto per essere raffinato. Estrarre i restanti 3,5 milioni di tonnellate invece non risulta conveniente al momento per via del basso costo dell'uranio, che pero' nel frattempo sta aumentando parecchio. A tale uranio va ancora tolto quello usato nei satelliti, nei sistemi alimentati a combustibile nucleare, nelle armi (che vuoi o non vuoi ci sono sempre) ecc... Questo riduce ancora il parco uranio disponibile.
    Stiamo ben lontani dalle stime che invece lei fa sig Battaglia, a meno che all'ENEA conoscano un modo per estrarre uranio dall'acqua (che sia conveniente) o meglio ancora di sintesi dell'uranio.
    Si stima (leggo dalla rete) che se la Cina avvia il suo programma nucleare scendiamo a quota 2040 come limite per il nucleare, al momento siamo fermi all'anno 2060 (escludendo le 70 centrali in costruzione).
    Anche usando i reattori autofertilizzanti, otteniamo come risultato 400 anni, lontani dal 10000 da lei indicato. Possiamo aggiungere anche processi come il PUREX, la situazione non cambia perche', come dice lei per i discorsi sul solare, questo abbiamo e piu' di questo non possiamo estrarre.

    E l'economicita' dell'uranio cosa fa nel frattempo? Scende e di parecchio...e scendera' ancora di piu'. Quindi quando parliamo di nucleare economico, dobbiamo sottolineare il fatto che i calcoli sono fatti a costo attuale, e non a costo futuro. E quando inizia a mancare poi ci rimettiamo ad esportare democrazia nei paesi produttori. Magari andiamo da qualche stato biricchino, ci prendiamo l'uranio e gli lasciamo quello impoverito sotto forma di proiettili di artiglieria :D (e' un metodo di smaltimento delel scorie, che ridete? )
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    Fonte

    CITAZIONE
    Il petrolio è vicino alla fase dell’esaurimento (tutti rilanciano il nucleare, trascurando, a prescindere dal problema delle scorie, che anche l’uranio è una fonte non rinnovabile scarsa e se si usasse massicciamente, a parte i problemi connessi, ne avremmo per poche decine d’anni).
    Fabio Mussi, Ministro per l'Università e la Ricerca

    Se non lo sa lui....


    Ora, lei mi dice che:

    CITAZIONE
    quindi 48 (spesi) - 5 (risparmiati sui reattori) - 3 (risparmiati sul combustibile) = 40 miliardi di euri di perdita netta. prelevata dalle tasche dei tedeschi e versata in quelle dei produttori di energia eolica.

    Eh ma, le scorie le deve smaltire?

    A me non quadra. Provo a rifarli prendendo le quotazioni da fonti internet, come al solito e trovo che:

    CITAZIONE
    L'eolico è l'energia meno costosa attualmente disponibile. Un reattore nucleare da 1600 megawatt costa 2,5 mld di euro (dunque, 1.56 euro al watt). All'opposto una pala eolica da 3 megawatt costa 3 mln di euro: l'eolico costa in generale circa 1 euro/watt, circa il 50% in meno. Si calcola che diversi siti italiani potrebbero avere installate migliaia di pale eoliche come la centrale di Varese Ligure e generare una potenza elettrica di 3 gigawatt, come quella che può produrre una centrale nucleare a 4 reattori.

    Oltre ad avere il costo d'istallazione più basso, ha anche il costo di esercizio (o costo di produzione) più basso: 3-4 centesimi di euro al kW contro i 4 del carbone, e i 6 o più del petrolio il cui prezzo al barile varia con continuità e rende difficile il calcolo. Tale costo d'esercizio è tipicamente basso -circa cioè 30.000 volte inferiore al costo d'acquisto- poiché la fonte energetica-vento è gratuita.

    Anche il nucleare non costa meno, considerando i costi di stoccaggio delle scorie e quelli di smantellamento del reattore. Il Dipartimento per l'energia per il mercato statunitense calcola un costo complessivo di produzione da nucleare superiore ai 6 centesimi di usd (circa 5 eurocent) al kWh.

    Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_eolica

    Ora, invece di far i conti a tavolino, vediamo una cosa:
    Eolico:
    Costo costruzione 1 euro/watt
    Costo manutenzione: Basso (si tratta di sostituire ogni tanto quel che si rompe. E nons i rompe spesso)
    Costo di gestione: Basso (poche persone possono gestire tutto senza problemi, e possono fornire anche la manutenzione)
    Costo di demolizione: Basso.
    Pericolo per l'ambiente: Nullo

    Nucleare:
    Costo costruzione 1,5 euro/watt
    Costo manutenzione: medio-basso (in caso di problemi il reattore va 'maneggiato con cura')
    Costo gestione: Medio-basso (ci devono lavorare parecchie persone. Ci vuole personale di vigilanza per attentati ecc...i reattori autofertilizzanti necessitano di maggiore personale e manutenzione)
    Costo di demolizione: Elevato
    Pericolo per l'ambiente: medio-basso (perche' considero le scorie da smaltire)
    Costo smaltimento scorie: Dipende da chi le smaltisce eheh
    Costo funzionamento: Da valutare, il combustibile nucleare salira' di prezzo.

    Siamo sicuri della convenienza? Se ci mette che gli impianti eolici seguono la legge del mercato maggiore richiesta minore costo, mentre per il nucleare avviene il contrario in quanto l'uranio va ad esaurirsi....

    Insomma, finiamola con questo nucleare.


    Allego i link da cui ho tratto informazioni.

    Link1
    Link2
    Link3
    Link4

    Questo link contiene una tabella con il riepilogo dei consumi per nazione attuali.
    http://www.uic.com.au/reactors.htm



    Edited by Hellblow - 3/6/2006, 01:07
     
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  12. mariomaggi
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 2/6/2006, 18:42)
    ... però continua a non essere chiaro. che significa "nuove" immatricolazioni?

    f.b.

    Caro Franco,
    si acquistano normalmente autoveicoli nuovi e usati. Quelli usati possono provenire da altrove, e vengono immatricolati con una targa nuova (ma il veicolo e' vecchio e di vecchia concezione).
    Quelli nuovi invece sono quelli di cui si parla, veicoli che escono dalla fabbrica ed entrano in circolazione.

    Ciao
    Mario
     
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  13. BrightingEyes
     
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    QUOTE (Hellblow @ 2/6/2006, 23:27)
    Insomma, finiamola con questo nucleare.

    Ciao Hellblow

    Premetto che sottoscrivo le analisi che hai riportato, anche se resto dell'idea che abolire il nuke in Italia sull'onda dello sciagurato referendum fu una delle più colossali sciocchezze mai ideate.
    Questa cosa ci ha fato perdere miliardi di euro in costi diretti e indiretti (costo energetico alle imprese ad es.). Effettivamente però il nucleare come fonte appare ora in Italia difficilmente ripensabile, per il costo e per l'opposizione che ne moltiplicherebbe comunque il costo.

    Non trovo però che sia corretto porre a paragone eolico e nucleare limitandosi ai costi di installazione e smaltimento scorie. A parte che l'eolico ha i suoi bravi problemi di ecocompatibilità, visto che appena se ne propone un'installazione nascono come funghi una mezza dozzina di comitati vari (per la difesa di questo, quello e quell'altro ancora... basta dire NO, vabbè) c'è da dire che il problema maggiore dell'eolico resta l'intermittenza della produzione. Non ha alcun senso dire che il consumo di un solo giorno del'Italia potrebbe essere coperto da XXX eliche. Se quel giorno c'è bonaccia che si fà? :D

    L'eolico, come il FV del resto, necessita di un gigantesco cambiameno strutturale di tutta la filiera di produzione energetica. L'eolico dovrebbe diventare una delle sorgenti di fornitura di energia da fonte rinnovabile in esubero rispetto al consumo raccolta in grandi centri (hub) dove sia possibile stoccarla in condizioni economiche tramite idrolisi dell'idrogeno. Cosicchè al momento del calo natuale della fornitura da rinnovabile l'idrogeno possa essere riconvertito in EE tramite pile a comustibile.
    Penso sia intuitivo che ragionare in termini di "economicità" della produzione di idrogeno può avere un senso ora, paragonandolo alla produzione da idrocarburi, non avrebbe più alcun senso nel momento in cui gli idrocarburi diventassero carenti in produzione.
    Sicuramente qualcuno proporrà il nucleare anche come fonte di produzione di idrogeno. Vero, il nucleare ora è competitivo nel produrre idrogeno, ma il punto debole di questo ragionamento è che noi NON abbiamo bisogno di produrre idrogeno come fonte (che infati non è) ma come vettore. Se l'energia è già immagazzinata nella barra d'uranio che m'importa di trasformarla in EE, ritrasformarla in H, per pii ritrasformarla in EE.. perdendoci oltretutto nelle trasfromazioni??
    Ben diverso il discorso di rendere conveniente (nel lunghissimo tempo.. per carità, stiamo parlando di prospettive a 40 - 50 anni) TUTTE le produzione da rinnovabile usando l'idrogeno sia per accumulare energia, sia come carburante.
    E' la strada scelta dalla commissione europea tra l'altro, per me auspicabilissima e da sottoscrivere, ma che è ovvio prevede tempi lunghi.

    Nel frattempo queste guerre di religione con schieramenti contrapposti a urlarsi insulti sono del tutto ridicoli. Ha ragione da vendere Battaglia a dire che le rinnovabili ora e per molto tempo ancora NON potranno dare che una risposta percentualmente ridotta al fabbisogno energetico, d'altro canto concordo che l'epoca del ragionare in termini di grande centrale per produzione, con tutti i rischi e problemi che ne nascono, prima o poi si dovrà capire che DEVE finire.
    L'era della produzione energetica diffusa non è alle porte, ma è l'obiettivo a cui tendere. Serviranno 20, 30, 40 anni in cui le rinnovabili cresceranno senza grandi sconvolgimenti... a patto che l'energia necessaria alla società sia fornita comunque, con le modalità che sceglieremo, ma fornita.

    Chi il nucleare lo ha per ora se lo tiene stretto. Quando il costo non lo renderà più competitivo lo abbandonerà. Noi penso dovremo pensare più al carbone e al gas per ora.
     
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  14. BrightingEyes
     
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    QUOTE (Hellblow @ 2/6/2006, 17:19)
    QUOTE
    lei non ha capito che il referendum è una truffa:
    a dire sì sono stati il 41% degli elettori e per di più disinformati e colti sull'onda emotiva di un incidente che non fu un incidente

    ed io posso anche esser in linea con quello che dice, ma quello che il referendum ha sancito e' legge, e la legge va rispettata. Quindi quello che mi ha risposto non e' una giustificazione valida perche' un referendum non puo' essere annullato o aggirato perche' si suppone che una percentuale di persone sia stata fuorviata da questioni riguardanti centrali all'estero.
    In ogni caso io credo che dopo quel fattaccio sul reattore esploso, il referendum servi' proprio per verificare (da parte del governo) se in Italia il nucleare era voluto e se gli italiani erano disposti ai rischi. Infatti le centrali esistenti sono state dismesse, e quindi esistevano da prima del referendum.
    In ogni caso io chiedo COME e non CON QUALE SCUSA enel fa quel che vuole in barba al parere degli italiani. Lei sta aggirando la mia domanda purtroppo...

    A mio parere il referendum è stato realmente una truffa anzitutto perchè NON ha affatto sancito una legge. La Costituzione impedisce l'uso del referendum consultivo vincolante e c'è un perchè serio. Quel referendum fu un "finto" consultivo che ha sancito solo 3 cose:

    1) ENEL non deve partecipare a impianti nuke e carbone all'estero (e qui hai totalmente ragione, ENEL dovrebbe astenersi... però ora è privatizzata, quindi non credo quella norma sia più applicabile così automaticamente).

    2) I comuni non devono prendere sovvenzioni da ENEL. Norma aggirata in 200.000 maniere.

    3) Il comune può opporsi con più efficacia alla decisione di installare una centrale. Norma resa inutile dagli 800.000 comitati che nascono il giorno dopo.

    La moratoria decisa dal governo NON era per nulla "dovuta", NON era illimitata nel tempo, NON esiste alcuna legge, norma, consuetudine volgare che imponga all'Italia di astenersi dal nucleare. Non esiste nemmeno il rischio che Rumstead ci minacci. Se non si fa è solo per considerazioni politiche di quieto vivere e per la (ora) giusta considerazione che ormai l'economicità della scelta è molto in dubbio.

    Questo solo per puntualizzazione, la storia ormai non si cambia.
     
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  15. daphni78
     
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    Io penso che nessun sistema sociale di tipo occidentale può basarsi al 100% sulle rinnovabili proprio a causa della loro discontinuità, anche se qualcuno può obiettare dicendomi che ci sono metodi statistici che forniscono delle indicazioni su quanta energia sarà possibile ricavare da un impianto rinnovabile e quindi fare un programma in base a queste indicazioni, ma è bene ricordare che la statistica è bugiarda.
    Detto questo credo che ad oggi le rinnovabili possono solo integrare le fonti tradizionali ma non sostituirle, quindi una politica energetica seria dovrebbe favorire il più possibile il rinnovabile ma allo stesso tempo deve fare in modo che le fonti tradizionali siano le meno inquinanti possibile ergo non possiamo prescindere dal nucleare come è impensabile prescindere dal petrolio, dal gas e dal carbone a patto che queste utilizzino la tecnologia più pulita possibile.
     
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731 replies since 29/5/2006, 13:46   20318 views
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