Quanto costa produrre energia elettrica

Il nucleare non e' cosi economico come dice franco battaglia

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  1. snapdozier
     
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    Secondo me i conti non si possono fare in questo modo. In italia per costruire una centrale qualsiasi ci vogliono mediamente 3 o 4 volte i tempi tecnici. Se una centrale nucleare ipoteticamente richiede 6 anni qui ce ne vogliono almeno 15 o 20. Non è teoria è pratica. Per costruire una centrale nucleare bisogna rispettare alcune norme sulla sismicità dei luoghi, sulla distanza dai centri abitati, sulla portata d'acqua per il raffreddamento, sui piani di evaquazione. Se si adotta la normativa USA non ci sono luoghi adatti. Quindi si dovranno adottare normative che rinuncino ai canoni di sicurezza considerati dagli altri paesi. E' prevedibile una qualche resistenza popolare perché come ben sappiamo la centrale nucleare non favorisce il turismo e spesso spaventa il popolino e attizza parecchio ambientalisti e no global.
    Considerando anche gli utimi studi sull'EROI del nucleare è opportuno chiedersi se non comporta una passività invece che il contrario. Sulle scorie ci sono molte speranze, ma NON C'E' ATTUALMENTE ALCUNA SOLUZIONE SICURA. Tra l'altro il nucleare comporterebbe una completa dipendenza dall'estero, mancando in Italia ed essendo difficilmente realizzabile in tempi congrui, l'impiantistica sia per il processo di arricchimento del combuistibile che per il ritrattamento. E ricordiamoci che per avere a prezzi accettabili l'arricchimento e il riprocessamento è necessario che queste due filiere siano pagate dai militari, perché se entrano nel conteggio dei costi il nuke non è assolutamente conveniente.
    Nei conti di Helbow non ha conteggiato che man mano che si porta la produzione energetica vicino ai luoghi di consumo diminuisce quel 30% di energia che dissipiamo sulle linee. Se si comincia una politica edilizia che preveda in fase di progetto l'indipendenza energetica degli edifici si può facilmente coprire con il solare il fabbisogno domestico. I tempi di conversione posssono essere accellerati significativamente con incentivazioni che porteranno anche ad una rapida diminuzione dei costi. Considerate che anche la piccola industria, l'artigianto dei mille capannoni può facilmente coprire i tetti con fotovoltaico apportando significativi risparmi. Credo non sia eccessivo calcolare un 20% del fabbisogno elettrico coperto da fotovoltaico considerando anche la percentuale di minor spreco dovuto alla delocalizzazione degli impianti. La discontinuità delle fonti può essere neutralizzata avviando la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili. Sia l'eolico su terra e in mare, sia il fotovoltaico in centrali che si possono localizzare anche nel deserto, possono essere utilizzati per produrre idrogeno da idrolisi. I metanodotti esistenti possono essere riconvertiti e le stesse centrali a metano possono utilizzare l'idrogeno oltre naturalmente allo sviluppo delle celle a combustibile per il trasporto. L'droelettrico può essere incrementato, sfruttando i piccoli salti e le centrali dismesse che oggi possono facilmente essere telecontrollate, fino al 18%-20%. La geotermia copre un altro 6% del fabbisogno elettrico, ma questo dagli anni '60. Nei vari siti con vulcani in attività si può facilmente prevedere che un altro 4% di energia si possa produrre.
    Quindi
    20% Solare FV
    20% Idroelettrico
    10% Geotermico
    20% eolico
    15% diminuzione delle perdite
    15% risparmio energetico.
    Questo è un quadro tutto FER. Naturalmente non si fa domani, ma se diventa l'obiettivo, ci si muoverà verso questo. Se si dovranno utilizzare centrali a combustibile fossile si preferirà il metano che è più facilmente riconvertibile ad idrogeno. Si spingerà la produzione industriale verso il FV e l'Eolico invece che verso il cemento ecc. ecc. si realizeranno autovetture con motore elettrico magari ibride all'inizio, per accellerare la ricerca sulle celle a combustibile. Teniamo presente che la ricerca sul FV sta percorrendo tutta una serie di strade e da alcune arrivano già le prime ricadute industriali con abbassamento dei costi.
    Il costo della produzione con le FER è un problema assolutamente irrilevante perché nei settori strategici non è il mercato a decidere i prezzi, ma le scelte politiche dei vari paesi. L'unico sistema di valutazione reale è l'EROI.




     
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  2. KAP 15
     
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    Per chi vuole fare un po di conti più precisi ho postato una relazione sull'Eolico (CNR) in questo link http://www.hostfile.org/viewfile.php?file=...A_MERC_0905.ppt sono 10 mega, ma penso che ne vale la pena....
     
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  3. KAP 15
     
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    Sempre per chi vuole fare dei conti un po più precisi, in questo link http://www.hostfile.org/viewfile.php?file=...rifiuti_rad.rar vi potete fare un'idea della situazione Italiana dei rifiuti radioattivi e del loro smaltimento, un costo che non viene mai calcolato e inserito nei conti da chi è pro-nucleare....senza parlare poi delle varie problematiche connesse....
    La relazione è della segreteria tecnica della SOGIN... meglio di loro....sono 20 mega, ma ne vale la pena per chiudere la bocca a qualcuno :B):
    Grazie mille ad Armando de Para!!! :D

    KAP 15
     
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  4. BrightingEyes
     
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    QUOTE (snapdozier @ 9/6/2006, 12:37)
    I tempi di conversione posssono essere accellerati significativamente con incentivazioni che porteranno anche ad una rapida diminuzione dei costi. Considerate che anche la piccola industria, l'artigianto dei mille capannoni può facilmente coprire i tetti con fotovoltaico apportando significativi risparmi. Credo non sia eccessivo calcolare un 20% del fabbisogno elettrico coperto da fotovoltaico considerando anche la percentuale di minor spreco dovuto alla delocalizzazione degli impianti. La discontinuità delle fonti può essere neutralizzata avviando la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili. Sia l'eolico su terra e in mare, sia il fotovoltaico in centrali che si possono localizzare anche nel deserto, possono essere utilizzati per produrre idrogeno da idrolisi. I metanodotti esistenti possono essere riconvertiti e le stesse centrali a metano possono utilizzare l'idrogeno oltre naturalmente allo sviluppo delle celle a combustibile per il trasporto. L'droelettrico può essere incrementato, sfruttando i piccoli salti e le centrali dismesse che oggi possono facilmente essere telecontrollate, fino al 18%-20%. La geotermia copre un altro 6% del fabbisogno elettrico, ma questo dagli anni '60. Nei vari siti con vulcani in attività si può facilmente prevedere che un altro 4% di energia si possa produrre.
    Quindi
    20% Solare FV
    20% Idroelettrico
    10% Geotermico
    20% eolico
    15% diminuzione delle perdite
    15% risparmio energetico.

    Questa visione mi trova abbastanza d'accordo, in linea di massima. Specie se proiettata su un periodo medio-lungo.
    Permettimi alcune precisazioni però. Quel 30% che citi da diminuzione perdite e risparmio non dovrebbe essere conteggiato. Ci auguriamo tutti una diminuzione delle perdite e un risparmio, ovvio, ma indipendentemente da quel cha sarà resta un totale di domanda energetica a cui fare fronte con la produzione. Le percentuali vanno riferite solo a quello, la possibilità che la domanda scenda del 30% oltre a essere decisamente ottimistica è ininfluente, occorre prevedere un sistema che permetta di seguire la domanda, quale essa sia.
    Concordo totalmente invece sulla prospettiva di produzione di idrogeno per idrolisi da FER. Tolta l'energia nucleare (fissione o fusione) è la sola prospettiva sicura sul lungo termine, in grado di offrire un comodo sistema di accumulo dell'energia e contemporaneamente in grado di garantire la fornitura del carburante, che è una parte fondamentale del consumo energetico e di cui spesso ci si scorda.
    Fra le fonti citate idroelettrico e geotermico sono già sfruttate, si può migliorare un pò, ma non credo alle percentuali che indichi. L'eolico ha problemi di accettabilità, sicuramente il 20% è alla portata ma non sarà facile.

    Alla fine quello che può veramente fare la differenza (intendiamoci, fra 20 anni se va bene) è solo il solare diretto. Sia il FV che il solare termoelettrico. L'artigianato dei mille capannoni, ma anche l'agricoltura dei mille cascinali, in questo è fondamentale è vero, ma non solo per il risparmio, ma per la produzione vera e propria. Ecco dove serve il conto energia (per rifarmi a altri post). L'obiettivo del 1€/watt è lo scoglio fondamentale da doppiare per questa impostazione. Non esistono altre strade. Teniamo presente che accumulare energia con l'idrogeno significa produrne in grande esubero rispetto al reale bisogno. Di pannelli occorre installarne molti e il costo deve essere spalmato sulla società senza sognare impossibili mega-investimenti dello stato che non arriveranno mai.
     
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  5. clash4
     
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    POSSO DIRE IL MIO PARERE? Premetto che la prima parte del discorso sarà di natura ideologica, alle quali proposte non so dare una soluzione, la secopnda parte sarà di natura tecnica dove le soluzioni ci sono già fornite in parte!

    La situazione in Italia come in tutto il resto del pianeta è che ci serve energia, ogni giorno e ogni anno di più! Questo è dovuto al semplice fatto che tutte le popolazioni tendono come è nella natura umana a vivere nel benessere sviluppandosi anche industrialmente. Ora non si può andare avanti con questo genere di richiesta perchè a lungo termine si porta al collasso il pianeta e fino a qua penso che siamo tutti d'accordo nuclearisti e rinnovabilisti!!! Le cose restano due o si smette di svilupparci, scelta che non può venire dall'uomo per quella che è la sua natura, al massimo ci pensa la natura ad azzerare la nostra civiltà; oppure si continua a svilupparci come civiltà mettendo un freno alla demografia. Teniamo conto che oltre al fatto che chiediamo sempre più energia c'è da dire che aumentiamo sempre di più in questo pianeta ad un tasso di crescita da infezione! Quindi secondo il mio parere la prima cosa da fare è una politica demografica a livello mondiale!(come farlo nn so)

    Per quanto riguarda la situazione italiana è tragicomica, quelli che hanno votato al famoso referendum contro il nucleare no ora sono in parte gli stessi che dicono dobbiamo passare al nucleare e non comprarlo dall francia. Poi ci sono i naturalisti con i paraocchi che vogliono tutte auto a idrogeno senza sapere che per produrlo si inquinerebbe ancora di più.
    Secondo me nn si può escludere o accettare a priori il nucleare, non è una nostra scelta ma sarà una valutazione che dovremmo fare a tempo debito vedendo la tecnologia come si evolve e cosa ci propone. Mi spiego meglio:
    1- Da buon senso comune è chiaro che la precedenza va alle fonti rinnovabili, quindi dico io montiamo dove possibile gli aeromotori, incentiviamo il FV e il conto energia, sviluppiamo al massimo l'idroelettrico anche su piccola scala (MiniHidro), ecc...

    2- Esaurita la possibilità di contare sulle rinnovabili agiamo sul secondo non per importanza fattore che si chiama RISPARMIO E PRESERVAZIONE DELL'AMBIENTE, lo stato dovrebbe vietare entro 10 anni la vendita di auto a sola combustione interna, vedrete che le compagnie automobilistiche svilupperanno in massa auto ibride e nuove tecnologie. Lo stato dovrebbe obbligare la raccolta differenziata e nn dite che nn è possibile qui a Treviso si ricicla l'impossibile! Ed altre iniziative del genere.

    3- Le centrali esistenti come ad esempio monfalcone che va a carbone +olio combustibile verrà trasformata in Ciclo Combinato ed è giustissimo in quanto il metano produce meno CO2 zero SOx e solo NOx. Però non possiamo neppure convertire tutte le centrali a vapore in cicli combinati altrimenti avremo come già è successo l'anno scorso problemi nell'approvvigionamento del gas. Quindi io dico nn escludiamo a priori il carbone, ci sono moderni cicli detti PFBC o IGCC dove viene fatta la gassificazione del carbone e si produce un gas di sintesi con potere calorifico si inferiore del CH4 ma chiudendo l'IGV dei turbogas e modificando minimamente la turbina funzionano. Inoltre l'IGCC (ntegrated gassification CombinedCicle) abbatte lo zolfo meglio dei desolforatori che producono gesso in quantità industriali. Non vengono sviluppate per questione di soldi non perchè non funzionino, vi sembra normale in una civiltà moderna?

    4-Una volta che avremo chiuso le centrali a olio combustibile e nafte pesanti che davvero inquinano e sviluppato al meglio le tecnolgie che ho esposto, ma credetemi ce ne sono tante altre, anche passive come il sequestro di CO2 , stagni solari ecc ecc sono un infinità davvero...
    A quel punto non avremmo scelta se ci serve altra energia vedremo se conviene il nucleare, se è fattibile la fusione, o se conviene riaprire le centrali a olio combustibile.

    Quello che dico è che abbiamo ancora tempo per salvarci dal disastro e il nucleare a me va bene solo se nn c'è alternativa, per quanto riguarda i costi voi siete stati più precisi di me dico solo che una centrale nucleare quando viene progettata bisogna avere già disponibili i soildi per smantellarla quando avrà finito il uo ciclo di vita, e il costo di smantellamento è circa pari a quello per costruirla, inoltre un mese fa sono stato a CA ORSO ormai è semi smantellata ma consuma 1,5 MWh solo per raffreddare quelle sbarre di uranio che sono rimaste e mantenere tutti gli ausiliari, inoltre ha un 130 dipendenti, questi sono gli sprechi da combattere.

    Chiudo dicendo che sono uno studente di 24 anni quindi nn accanitevi troppo ma questo è il mio pensiero.
     
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  6. BrightingEyes
     
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    QUOTE (clash4 @ 9/6/2006, 14:35)
    Chiudo dicendo che sono uno studente di 24 anni quindi nn accanitevi troppo ma questo è il mio pensiero.

    A me sembra una riflessione molto accurata e saggia. C'è qualche particolare da discutere, ma se ragionassimo tutti così si potrebbero trovare anche soluzioni condivise.
     
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  7. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (BrightingEyes @ 9/6/2006, 14:13)
    CITAZIONE (snapdozier @ 9/6/2006, 12:37)
    Quindi
    20% Solare FV
    20% Idroelettrico
    10% Geotermico
    20% eolico
    15% diminuzione delle perdite
    15% risparmio energetico.
    Questo è un quadro tutto FER. Naturalmente non si fa domani, ma se diventa l'obiettivo, ci si muoverà verso questo.

    Questa visione mi trova abbastanza d'accordo, in linea di massima. Specie se proiettata su un periodo medio-lungo.

    se il gioco è a chi spara la "visione" più grossa, io ho una visione migliore, da traveggole:

    100% FV, ma non solo di e.e.: 100% di tutto. col FV ci facciamo l'H2 e l'usiamo per i trasporti. non serve nient'altro, né dighe, né bruciare gli alberi, né mostruose torri eoliche. e naturalmente niente nuke, carbone, gas.

    100% FV.

    Alè!

    tanto, come dice quel tipo, "se diventa l'obiettivo ci si muoverà verso questo". e chi se ne frega della fisica...

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  8. snapdozier
     
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    Finalmente hai capito. Bene siamo d'accordo.
     
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  9. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (snapdozier @ 9/6/2006, 15:35)
    Finalmente hai capito. Bene siamo d'accordo.

    Non ho chiaro con chi sei d'accordo.

    Io comunque non ho "capito" nulla che non mi fosse già chiaro da tempo. La visione, come la chiama Battaglia, è condivisibile, ma solo su un periodo lungo (20 -25 anni). Sono mesi che lo dico.
    Nel frattempo l'energia serve, ora, tanta, subito. E ora, come dice giustamente clash4, è solo necessario definire quali fonti NON rinnovabili dobbiamo COMUNQUE utilizzare nel frattempo.
    E' meglio carbone, gas o nuke? L'unica domanda è questa, punto.
    Che le FER siano da incentivare l'ho sempre detto, così come ho sempre detto che il servizio peggiore che si possa fare alle FER è porle come fantasioso baluardo per difenderci da carbone e nuke.
    L'incentivazione migliore per il FV resta il conto energia, regolato e senza picchi di entusiasmo e vallate di depressione. Per le altre FER serve una struttura simile, ma con impegni di spesa molto diversi.

    Senza arrivare al 100% che propone provocatoriamente Battaglia (e perchè mai? esistono altre fonti che non sono da trascurare, non escludo nemmeno, anzi auspicherei una seria fusione) resto convinto che l'unica FER suscettibile di forti discese di prezzo, grandi innovazioni tecnologiche, vasta diffusione resta il solare. Non solo FV, ma anche termoelettrico (i concentratori-stirling sono a circa 3$/watt in discesa).
    Non so se ho la verità in tasca, ma le altre vie mi conivncono meno, tutto qua.
     
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  10. snapdozier
     
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    ma con battaglia, che diamine. :lol:
    Le fonti non rinnovabili da usare sono quelle che portano a preparare l'utilizzo dell'idrogeno chiaramente. Quindi si deve continuare con il gas, che tra l'altro è quello con minor carico inquinante. Lo sviluppo dell'idroelettrico e del geotermico e dell'eolico può iniziaree da subito perché, se è vero che i tempi sono appunto un paio di decenni, l'eolico, l'idroelettrico, il solare termico, il FV, il geotermico, le biomasse possono conquistare percentuali di produzione da subito. Per fare una mega centrale ci vogliono 15-20 anni e finché non è finita consuma solo energia, le pale eoliche possiamo cominciare ad installarle domani mattina. Con le FER si tratta di un conto a scalare che può cominciare subito.
     
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  11. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (snapdozier @ 9/6/2006, 16:06)
    ma con battaglia, che diamine. :lol:
    Le fonti non rinnovabili da usare sono quelle che portano a preparare l'utilizzo dell'idrogeno chiaramente. Quindi si deve continuare con il gas, che tra l'altro è quello con minor carico inquinante. Lo sviluppo dell'idroelettrico e del geotermico e dell'eolico può iniziaree da subito perché, se è vero che i tempi sono appunto un paio di decenni, l'eolico, l'idroelettrico, il solare termico, il FV, il geotermico, le biomasse possono conquistare percentuali di produzione da subito. Per fare una mega centrale ci vogliono 15-20 anni e finché non è finita consuma solo energia, le pale eoliche possiamo cominciare ad installarle domani mattina. Con le FER si tratta di un conto a scalare che può cominciare subito.

    Ok, c'è una forte dose di ottimismo, ma mi sento di condividere questa impostazione.
    Il gas temo non sarà sufficiente, ma se ci evita il carbone ben venga :)
     
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  12. fabio ugo
     
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    gentile sign. battaglia

    come può capire da ciò che io scrivo io non ho preconcetti verso nessun tipo di fonte energetica ma cerco di fare un discorso costruttivo sul futuro energetico di questo paese.

    visto l'interesse con cui lei segue questo forum e vista la sua competenza ho pensato di farle direttamente alcune domande per capire concretamente le reali prospettive energetiche del paese.

    visto che in un altra discussione lei ha affermato che il discorso energetico va ben oltre la sola produzione di energia elettrica ho pensato di porle domande sui principali usi dell'energia:

    1)generazione corrente elettrica

    2)riscaldamento

    3)autotrazione


    1)alla prima domanda mi ha risposto che lei è contrario all'eolico

    40000 generatori da 1 mw non sono costruibili,
    perchè non costruirne 10.000 da 4 mw principalmente in mare al largo delle coste meridionali dell'italia e sui crinali dell'appennino?
    questa è una tecnologia già collaudata e realizzabile.

    Dalle sue frasi mi sembra di capire che per lei l'eolico rappresenta più una fonte di guadagno per i costruttori che una fonte energetica, un pò come per esempio il ponte sullo stretto grande fonte di guadagno per chi lo costruisce ma opera non fondamentale per il mezzogiorno.

    2)perchè i comuni non dovrebbero dotarsi (dove si può) di questa fonte di entrata economica?

    3)fotovoltaico e solare termico

    perchè il privato non dovrebbe dotarsi di questi impianti?

    lei mi dirà attualmente non è conveniente, ma nella prospettiva di un piano di 10 anni lo potrebbe essere?

    4)incentivazione risparmio energetico famigliare

    che problemi ci sono a portare avanti per i prossimi 10 anni questo piano?

    5)secondo lei quali sarebbero i siti adatti alla costruzione di centrali nucleari in italia?

    6)cosa mi dice sul tema carbone pulito?

    7)cosa ne pensa del passaggio nel medio periodo di gran parte del parco automobilistico italiano privato a metano (basterebbe che la fiat producesse tutte le sue vetture in versione bipower la conosce?, al quel punto i cittadini sceglierebbero cosa usare) o idrogeno prodotto anche eventualmente con il nuke?
    7b)pensa che nei prossimi 10 anni con il completamento delle linee TAV sara possibile spostare gran parte del trasporto merci attualmente su ruote sulle linee ferroviarie con conseguente risparmio di petrolio e utilizzo di energia eventualmente prodotta anche con il nuke??

    8)quale sarebbero le possibilità di spesa per l'energia del nostro paese, da cui iniziare a portare avanti qualsiasi piano energetico?

    9)secondo lei l'energia in italia è stata liberalizzata?

    10)chi dovrebbe pagare il costo della costruzione delle centrali nucleari italiane ?

    mi scusi se le ho posto tante domande, tengo a ribadire che non voglio entrare in polemica con lei ma portare avanti un discorso costruttivo, per cercare di capire le cose che concretamente si possono fare in italia dal punto di vista energetico.


    gentile sign battaglia
    nel forum abbiamo tanti commenti che come giustamente lei sostiene sono lontani dalla realtà, potrebbe trovare il tempo per rispondere a queste 10 domande molto concrete?



    in tv hanno appena annunciato un nuovo piano energetico, domani dopo l'uscita dei quotidiani commenteremo la cosa, cioè avremo argomenti reali proposti da chi ci governa da commentare.

    attendo risposte

    saluti
     
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  13. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (fabio ugo @ 9/6/2006, 19:38)
    gentile sign. battaglia

    1)alla prima domanda mi ha risposto che lei è contrario all'eolico

    2) questa è una tecnologia già collaudata e realizzabile.

    2a) Dalle sue frasi mi sembra di capire che per lei l'eolico rappresenta più una fonte di guadagno per i costruttori che una fonte energetica, un pò come per esempio il ponte sullo stretto grande fonte di guadagno per chi lo costruisce ma opera non fondamentale per il mezzogiorno.

    2b)perchè i comuni non dovrebbero dotarsi (dove si può) di questa fonte di entrata economica?

    3) fotovoltaico e solare termico
    perchè il privato non dovrebbe dotarsi di questi impianti?

    4)incentivazione risparmio energetico famigliare.
    che problemi ci sono a portare avanti per i prossimi 10 anni questo piano?

    5)secondo lei quali sarebbero i siti adatti alla costruzione di centrali nucleari in italia?

    6)cosa mi dice sul tema carbone pulito?

    7)cosa ne pensa del passaggio nel medio periodo di gran parte del parco automobilistico italiano privato a metano (basterebbe che la fiat producesse tutte le sue vetture in versione bipower la conosce?, al quel punto i cittadini sceglierebbero cosa usare) o idrogeno prodotto anche eventualmente con il nuke?
    7b)pensa che nei prossimi 10 anni con il completamento delle linee TAV sara possibile spostare gran parte del trasporto merci attualmente su ruote sulle linee ferroviarie con conseguente risparmio di petrolio e utilizzo di energia eventualmente prodotta anche con il nuke??

    8) quale sarebbero le possibilità di spesa per l'energia del nostro paese, da cui iniziare a portare avanti qualsiasi piano energetico?

    9) secondo lei l'energia in italia è stata liberalizzata?

    10) chi dovrebbe pagare il costo della costruzione delle centrali nucleari italiane ?

    1) non sono io ad essere contrario all’eolico: è il vento che è “contarrio” a noi

    2) sì ma non dà né energia né potenza

    2a) il ponte sarebbe una grande opera da lasciare alle generaziuoni future. Chi lo costruisce si arricchisce, ma alla fine c’è un ponte. I parchi eolici sono lì e non danno energia né potenza

    2b) non è una entrata è una uscita

    3) certo che può: basta che paghi da sé e purché non venga obbligato a farlo.

    4) le incentivazioni sono un furto. Il risparmio energetico una sciocchezza: di energia ne abbiamo quanta ce ne pare. Il risparmio è solo sensato per risparmiare denaro. Ma uno coi suoi soldi ci fa quel che vuole.

    5) abbiamo già alcuni siti certificati. Altri si trovano come li trova qualunque paese civile

    6) ottima cosa

    7a) ottima cosa
    7b) non so rispondere

    8) non so rispondere

    9) l'energia è un bene particolare, e non ha importanza se è lo stato o i privati a controllarlo. in tema d’energia, comunque, io sono più favorevole al controllo dello stato (parere personale).

    10) in campo energetico è importante l’intervento dello stato, e questo vale sia per il nuke che per un parco eolico. Vorrei solo che gli incentivi fossero proporzionali al kWh prodotto. Le faccio un esempio: se tutti gli italiani mettessero ciascuno 50 euro, avremmo installato un reattore nuke nuovo di zecca a caorso che ci darebbe energia per 40 anni. Per ottenere la stessa energia alla fine dell’anno, ogni italiano dovrebbe mettere 200 euro: 150 per gli impianti eolici che eroghino la stessa energia e 50 per un impianto nuke da tenere come riserva calda in casi di bonaccia. E, dopo 20 anni, le turbine eoliche si possono rottamare.

    fb
     
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  14. minieolico.it
     
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    mi scusi fb
    visto che io sto cercando di promuovere anche il minieolico come fonte di energia elettrica per i privati cittadini che pagano con i propri soldi senza nessun incentivo di nessun tipo (solo lo scambio di e.e. con enel)

    mi potrebbe spiegare perchè

    1) il vento è “contrario” a noi

    2) non dà né energia né potenza

    3) i parchi eolici sono lì e non danno energia né potenza

    4 ) non è una entrata è una uscita

    ........e il nucleare invece si ? (cioè al contrario per il nucleare)

    grazie

    Mario

    minieolico.it
     
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  15. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (minieolico.it @ 10/6/2006, 01:14)
    mi scusi fb
    visto che io sto cercando di promuovere anche il minieolico come fonte di energia elettrica per i privati cittadini che pagano con i propri soldi senza nessun incentivo di nessun tipo (solo lo scambio di e.e. con enel)

    mi potrebbe spiegare perchè

    1) il vento è “contrario” a noi

    2) non dà né energia né potenza

    3) i parchi eolici sono lì e non danno energia né potenza

    4 ) non è una entrata è una uscita

    ........e il nucleare invece si ? (cioè al contrario per il nucleare)

    grazie

    Mario

    minieolico.it

    ho già risposto difffusamente alle sue domande.

    curo solo questa sua affermazione:

    «visto che io sto cercando di promuovere anche il minieolico come fonte di energia elettrica per i privati cittadini che pagano con i propri soldi senza nessun incentivo di nessun tipo (solo lo scambio di e.e. con enel)»

    nulla in contrario, purché l'enel paghi l'e.e. che così compra di meno (direi la metà) di quanto non la faccia pagare agli utenti e non 6 volte di più (addebitando cioè la differenza a tutti gli utenti).

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378 replies since 6/6/2006, 23:50   16218 views
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