Confronto piano di cottura a gas e piano di cottura ad induzione.

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  1. luca24532
     
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    Vorrei rispondere punto per punto a tutte le cose non corrette che mi sono state imputate, ma purtroppo non ho il tempo.
    Rapidamente:
    a) non esistono piani ad induzione senza consumi di stand-by. All'ultima conferenza del DEFRA inglese (dipartimento per l'energia governo inglese) a Londra si è lanciato un messaggio di speranza per arrivare a 1Wh di standby entro il 2012!

    b) l'efficienza 65% del gas è PROPRIO (al contrario di quanto affermato) la misura di quanto potere calorifico del gas bruciato viene trasferito al contenuto della pentola, quindi "sconta" già spessore pentola etc. D'altra parte è molto semplice controllare: esiste la normativa EN 30.2.1 che IMPONE un minimo del 52% di efficienza calcolato secondo una metodica standard nei laboratori di approvazione, con pentole definite dallo standard a seconda della potenza dei bruciatori eccetera.
    Al contrario, per i piani cottura elettrici non esiste nè la prescrizione di una omologazione di parte terza obbligatoria (come esiste per gli apparecchi di cottura a gas), nè un minimo di efficienza. Quindi si possono ancora (malauguratamente) vendere anche le vecchie piastre in ghisa. ooops! Ho parlato di qualcosa che non è l'induzione. Pardon, d'altra parte l'induzione conta solo per il 5% delle vendite di apparecchi di cottura elettrica in Europa.

    c) La cosa più semplice, per saltare al dunque, è leggersi la ricerca "A KITCHEN PERSPECTIVE", fatta in un paese, l'Olanda, dove la cottura è suddivisa equamente fra elettrica e gas. Lo studio è stato finanziato dal governo e intendeva ricercare la soluzione migliore dal punto di vista energetico per gli apprecchi domestici.

    Il risultato è sintetizzato nella tabella seguente: (cliccare sul link https://image.forumcommunity.it/1/7/1/2/6/3/7/1204050253.jpg )

    Il piano ad induzione consuma 546 kWh /anno per consumi diretti + standby. Che equivalgono a 5,97 GigaJoule di energia primaria.
    Il piano cottura a gas acquistato consuma 2,27 Giga Joule di energia primaria (circa un terzo).
    Il piano cottura "ideal", sviluppato nel corso dello studio, è un piano cottura a gas con controlli elettronici (prototipo) che abbatte il consumo a 2,06 GigaJoule di energia primaria (poco meno comunque dello standard a gas senza controlli elettronici).

    Dato che il consumo è di oltre 500 kWh (a meno che qualcuno non mi porti una ricerca finanziata da una istituzione di pari prestigio che dimostri il contrario), i costi di esercizio sono quasi 100 euro per l'energia, più i famosi 100 euro /anno di fisso per i 6kW, dato che se no con 3kW è vero che il piano ad induzione "va", ma solo perchè la scerhda elettronica distribuisce la potenza tra le piastre accese; se si accendono 4 piastre a ciascuna non può che arrivare al massimo 0,7kW, ovvero nemmeno la potenza del bruciatorino da caffè (1kW), e quindi per far da mangiare per gli amici al sabato bisogna partire il giovedì...

    A parte gli scherzi, nel ns laboratorio abbiamo misurato con un test e pari fattori, circa il 20% di tempo in più CON L'INDUZIONE per cuocere pasta, sugo e carne, ovvero tre piastre accese. Circa pari con due, circa 15% meno se si usa una pistra / un bruciatore.
    Allego file excel per vs analisi (anzi immagine del file excel per riservatezza):
    https://image.forumcommunity.it/1/7/1/2/6/3/7/1204051802.jpg

    Questi sono test seri, condotti in un laboratorio certificato, con attrezzature omologate, contatori certificati eccetera.

    Quindi arriviamo facilmente a circa 200 euro di costo per l'induzione contro circa 40 per il gas, tenendo conto sempre dei valori della ricerca "A KITCHEN PERSPECTIVE", cioè 64 m3 di gas metano a 0,7€/m3.
    Se poi si "ammortizzano" su 1500 utilizzi (300/anno x 5 anni) i 300 euro del cambio contatore da 3 a 6kW, altrimenti non necessario, si devono aggiungere circa 0,20 euro / utilizzo.
    Se poi si aggiungono le pentole speciali, etc etc il costo cresce ancora.

    Per quanto riguarda la sicurezza, mi basta invitarvi a leggere questo link dei pompieri americani, dove si legge chiaramente che il rischio di incendi rilevato negli USA è circa DOPPIO con la cottura elettrica.
    Il perchè è presto detto: con consumi da 6kW e oltre (i piani ad induzione "veri", quelli che non ti costringono ad accenderli al giovedì per la cena con gli amici del sabato, necessitano di 6/7 kW), tutta l'infrastruttura elettrica della casa è da ritarare. La maggior parte delle prese non sopporta carichi superiori ai 2500W, ve ne siete accorti? Tutti i cavi elettrici delle nostre case sono "fatti" per apparecchi da (al massimo) 2500W. Nelle case tedesche, oltre al contatore da 20kW, ci sono le blindosbarre di rame per portare l'energia in casa 8quelle usate dai nostri piccoli artigiani), e per questo esistono le prese SHUCO con pin maggiorati, perchè sopportano i carichi di apparecchi come i piani ad induzione e i forni tedeschi (anche quelli da 3/4 a 6/7 kW).
    Quindi uno può:

    a) comprarsi un piano ad induzione da 2,9kW, fare un danno all'ambiente (perchè in energia primaria consuma il triplo, emette il triplo di inquinanti eccetera) e costringere il paese a importare energia per i picchi prima dei pasti. Ah, naturalmente dovrà spegnere tutto, in primis il forno elettrico, quando vorrà far da mangiare, e accettare di metterci il 20% di quanto serve col gas se usa più di due fuochi per volta.
    Il suo costo alla fine sarà (a parità di condizioni di utilizzo, e con test eseguiti in modo professionale, l'esperienza personale e le sensazioni valgono fino a un certo punto) circa sei / sette volte il costo per cucinare di un piano a gas.

    b) comprarsi un piano ad induzione da 6kW, naturalmente sempre consumando il triplo di energia primaria etc etc, ma avendo alm eno il vantaggio di cuocere più rapidamente, senza limitazioni dal contatore, e chissenefrega dell'ambiente.

    c) comprarsi un piano a gas da 5 fuochi, avere contemporaneamente a disposizione 5 fuochi con complessivi 11 kW a disposizione, E DA APRILE 2008 POTRA' ANCHE FARE A MENO DEL BUCO NEL MURO, DATO CHE LA NORMA DI INSTALLAZIONE 7129 SARA' PRESTO CAMBIATA E SE IL PIANO A GAS HA LE TERMOCOPPIE SI POTRA' FARE A MENO DEL BUCO NEL MURO. Quindi cadono anche tutti gli argomenti di spreco anche nel gas perchè una parte del riscaldamento se ne va dal muro.

    Avrei piacere che IN65498 portasse al forum materiale altrettanto serio, invece di comparare utilizzi superattenti con l'induzione e da "spreconi" con il gas, per poi sbagliare i calcoli sull'efficienza del gas (non conoscendo metodi e test obbligatori da normativa EN 30.2.1, ripeto), passando per ipotesi irrealistiche come tenere il fuoco a metà con il gas per 10 minuti, quando chiaramente va messo al minimo sennò si bruciano pentola, manico e tutto quello che c'è dentro.

    Ognuno faccia quello che gli pare e valuti liberamente. Io domani mattina partecipao a una conferenza sul tema a Parigi e so quello che dico, anche perchè è condiviso da istituti come:
    a) Market Transofmration programme inglese: suggerisce politiche di "fuel switching", ovvero di passare da cottura elettrica a cottura a gas, per risparmiare emissioni: www.mtprog.com
    b) www.greenhouse.gov.au, ente australiano per le emissioni gas serra: idem.

    L'induzione, credetemi, fa un gran bene solo a chi la produce, compresi il vetro ceramico, NON RICICLABILE, a chi vende energia elettrica e cerca scusa per costruire nuove centrali (ma non davanti a casa di IN65498, sia chiaro).

    Non fa bene sicuramente nè all'ambiente nè alle nostre tasche. Se poi uno mette pannelli fotovoltaici a go-go sul tetto per alimentare un piano ad induzione da 6kW (=30 pannelli da 200W), beh allora datemi nome e cognome che vengo a vendervi pannelli, sono anche in quel business, e il fanatismo non può che farmi piacere...

    A tutti un cordiale saluto

    Luca24532







     
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126 replies since 17/8/2006, 22:57   164068 views
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