CHI ME LA SPIEGA QUESTA DEL BRENT ?

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  1. wpower
     
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    Salve a tutti,

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    non so se avete notato che nell' ultimo mese, il prezzo del Brent è scseo quasi del 25% !!
    Ora: avete voi sentito parlare i masse-media di riduzione dei prezzi alla pompa ??..io no.
    Domanda semplice:
    perchè il prezzo alla pompa anticipa quello del brent, quando questo sale e va in letargo quando il prezzo dell'oro nero scende?






    wpower

    Edited by wpower - 20/9/2006, 19:06
     
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  2. compositore
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 23/9/2006, 00:53)
    Perche' la percentuale di brent nelle pompe italiane e' tale da non influenzarne il prezzo.

    pensa ad un fatto:
    brent sale -> benzina sale
    brent scende -> benzina stabile

    questo significa che il prezzo del brent nelle pompe italiane influenza il prezzo solo in salita ma non in discesa!

    è qui che wpower vede la contraddizione, per cui, purtroppo la soluzione al suo quesito non può essere quella che hai provato a dare tu, non credi? (se non influenza il prezzo, non lo dovrebbe fare mai, ne in su ne in giù)

    riprova, sarai più fortunato! :D
     
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  3. compositore
     
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    eh si, hai detto bene.
    Che fregatura!
     
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  4. senza futuro
     
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    una domanda a voi esperti petrolieri

    da 100 lt di petrolio grezzo cosa ci viene fuori(benzina,gasolio,gas,catrame...) ???

    visto che parliamo di rendimenti perche' non consideriamo che di petrolio se ne butta via tanto (nelle raffinerie lo sperpero e' enorme , alla faccia del risparmio , tanto i cittadini pagano e zitti )
    perche' le raffinerie e i loro processi di raffinazione sono vecchie come il cucco (almeno quelle in I) ???
     
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  5. compositore
     
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    non saprei rispondere (non sono un esperto petroliere),
    però credo che tu abbia ragione che le raffinerie abbiano un rendimento basso nel produrre benzina o gasolio dal grezzo.
    Non certo paragonabile al basso rendimento nell'utilizzazione di questi ultimi come combustibili per forza motrice però.

    p.s.: anche a me piacerebbe sapere le percentuali dei prodotti raffinati dal grezzo ... MetS, tu che sei l'esperto ... ci fai qualche ricerca su internet che noi non abbiamo voglia di farla per conto nostro? :P
     
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  6. BrightingEyes
     
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    Proviamo a analizzare la cosa con un algoritmo decisionale dal punto di vista del direttore commerciale "bastardo dentro" dell'azienda petrolifera.

    Il Brent scende (non è sceso solo il Brent comunque). Il direttore pondera:

    Qualcuno dei miei concorrenti ha diminuito il prezzo alla pompa?
    NO --- > e perchè mai dovremmo farlo noi? ---> Decisione = il prezzo resta com'è.

    SI ---- > questo comporta rischio di perdita di quote di mercato per noi?
    NO ---> Gli Italiani continuano a far benzina come pecore dallo stesso, al massimo usano le magiche tesserine e si sentono forti risparmiatori. Decisione = il prezzo resta com'è
    SI ---> Il pubblico si orienta decisamente verso chi annuncia riduzioni di costo reali. Decisione = Valutare una diminuzione dei prezzi.

    Alla fine una certa responsabilità dell'automobilista non mi pare da escludere. Quando si capirà che non sono i punti ed i regali a far risparmiare davvero sarà un ottimo giorno.

    Ovviamente resta comunque l'ipotesi maligna: "mmmm sarebbe ora di diminuire i prezzi, ma se non vogliamo grane dobiamo rispettare l'acordo di cartello sottobanco fra noi. Ok il prezzo resta com'è" :D
     
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  7. Esher
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 23/9/2006, 17:10)
    BE Simpatica analisi ma non funziona cosi' in Italia.
    Ogni impennata del prezzo internazionale del petrolio ripropone il tormentone dell’immediato ......................
    ....................... Del resto, che si torni a parlare di riduzioni nell’accise sui carburanti nell’attuale situazione dei conti pubblici è di per sé un’eloquente dimostrazione della presenza e della forza di queste tendenze.

    MetS

    Mets,
    finalmente un post interessante e ben scritto. :huh:
    Mi rallegro con l'autore che però ........ non sei tu !
    Lo saprai si, che mettere la propria firma in calce ad un articolo di altri è un reato perseguibile ? :angry:

    Come tu stesso citi:
    CITAZIONE
    E ricordiamoci del buon Eschilo che dice: La saggezza si conquista attraverso la sofferenza.

    Eshilo intendeva la propria di soffrenza e non quella degli altri ! <_<
    Saluti, Renza

    PS: ti consiglio di aggiungere il link da cui il copia-incolla. Grazie :)
     
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  8. Esher
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 23/9/2006, 23:28)
    E chi ti ha detto che non sono io l'autore?

    Che fai, ci provi ?
    Io te lo dico. E per due motivi.
    Perchè Massimo Bordignon e Marzio Aleotti sono miei due cari colleghi e,
    perchè tecnicamente il pezzo è di proprietà de La Voce.
    Per cui, vedi di modificare il post ed aggiungere le fonti.
    Renza
     
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  9. Tianos
     
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    mhhh questo si che e' perdere di credibilita'.
     
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  10. compositore
     
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    CITAZIONE (Tianos @ 24/9/2006, 01:30)
    mhhh questo si che e' perdere di credibilita'.

    QUALE CREDIBILITA'??

    MetS ci insegna il Secondo Principio della Termodinamica:
    https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3253276

    ed è anche un esperto di Supercorde:
    https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3379076

    facciamo a gara a chi trova per primo la fonte del copia-incolla? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


    .... non solo .... sbaglio, o in men che non si dica MetS ha cancellato i suoi messaggi cercando di non lasciar traccia alcuna di plagio? AHIAHIAI!!!
     
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  11. compositore
     
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    ... ora che è stato scoperto cancellerà tutto quello che ha scritto? :lol: :lol: :lol:
    Speriamo di no! ... magari è la volta buona che aggiunge il riferimento alla fonte!!!

    sono aperte le scommesse ;)
     
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  12. Esher
     
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    Ciao,
    per chi volesse leggersi l'interessante articolo "Fisco e benzina un Giano bifronte" eccovi il link:
    Fisco e Benzina -La Voce-
    Nel quale comunque gli autori giungono, in parte, alle stesse conclusioni di BrightingEyes.
    Renza
     
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  13. tersite1
     
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    Alcune aggiunte.
    -Il prezzo è formulato in Dollari USA, tale valuta è parecchio variabile nei confronti dell'Euro. Alcuni anni fa occorrevano 125 euro per comprare 100 dollari, ora avviene l'inverso
    -I prezzi pubblicizzati sono spesso quelli dei "Future" ovvero puramente speculativi. Dietro a questo giro c'è forse un milione di barili su un totale di 90. Le grandi imprese estrattive fanno accordi con i paesi produttori, il prezzo viene fissato in sede di contratto e non sulla base di quello che si pasticcia in borsa. Naturalmente se il mercato indica che c'è gente disposta a negoziare il diritto di comprare a dicembre un barile a 70 Dollari, è probabile che alla lunga i prezzo si adeguerà a queste aspettative, ma non il giorno dopo.
    -Problema raffinazione. Le grandi compagnie di estrazione hanno demandato ad altre compagnie il compito di raffinare. Questa "liberalizzazione" avrebbe dovuto creare concorrenza, invece, come al solito, ha dato spazio al cartello dei raffinatori.
    -Il Brent è un petrolio di riferimento, di qualità media, quelli migliori costano di più ed i peggiori di meno. In definitiva le differenza di prezzo finisce nelle tasche delle raffinerie (perchè fanno pagare di più la raffinazione dello scadente)
    -Le raffinerie sono sovrassature di lavoro, non ne vengono costruite di nuove (pensano che il picco sia stato raggiunto e che è inutile fare impianti per un greggio che non c'è più).
    Spesso le tensioni sul petrolio derivano da problemi di raffinazione piuttosto che di estrazione.

    A questo si aggiunga che il prelievo fiscale è proporzionale al prezzo, quindi il governo ha i suoi buoni motivi per menare il can per l'aia, producendo magari valanghe di parole inutili per poi incassare in silenzio il malloppo.
    Inutile aggiungere che tutta la filiera energetica non è una ONLUS, tutti insieme tirano la corda fino al livello di rottura.
    Ed il punto di rottura è una grossa crisi economica dalle conclusioni molto incerte e probabilmente drammatiche per tutti; o, in alternativa, la conversione a carbone o nucleare di diverso tipo.

    Ciao
    Tersite

     
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  14. Tianos
     
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    completamente daccordo
     
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  15. wpower
     
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    Caro tersite1, non sottovalutare l'importanza del prezzo del future.Ufficialmente i future sono nati come strumenti finanziari adibiti ad uso strumento di copertura per operazioni di arbitraggio.Vero che oggi sono visti dalla massa come strumenti "speculativi"(non conosco, a parte le operazioni di hedging fatte da imprese che operano su mercati con valuta diversa per proteggersi dalle oscillazioni valutarie, strumenti finanziari che non siano speculativi).
    Cerco di spiegarmi meglio:nella borsa di casa nostra abbiamo lo s&p/mib il cui future è il "s&p/mib future" ed è sempre legato al valore del s&p/mib ,(ha una variazione d'oscillazione di correlazione + o - marcata in base alla + o - vicinanza scadenza,etc), il quale viene calcolato sulla base di un algoritmo finanziario i cui datii vengono aggiornati con un elevata frequenza,tale algoritmo è basato su certi parametri(capitalizzazione,etc,etc) di ogni singolo titolo quotato all'interno del s&p/mib. Ovvero il futture ricalca in maniera quasi fedele il "prezzo" del paniere sottostante.
    Per ricollegarci al prezzo del "future" del brent azzardo un ipotesi che credo non sia così discostante dalla realtà. Credo che ci debba essere un algoritmo finanziario in cui vengono immessi i dati di tutti i tipi di petrolio, dei loro costi di estrazione e che so io di raffinanzione-trasporto,etc. Per concludere: a mio avviso il prezzo del future è molto indicativo del prezzo medio del brent, anche se i volumi scambiati del "future" possono apparire irrisori rispetto al volume totale del mercato reale del brent.Per avere una conferma di quanto sopra bisognerebbe andare a scartabellare su un sito tipo www.theice.com .



    wpower
     
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65 replies since 20/9/2006, 09:16   1209 views
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