Elettrodi in acciaio Inox

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  1. kekko.alchemi
     
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    Ciao a tutti, forse non tutti mi conoscono, perchè non è da molto che scrivo su questo forum...
    Ho fatto una prova, che secondo me è molto interessante. Come sappiamo tutti una volta che si innesca il plasma in una cella GDPE, basta regolare il voltaggio in modo che non si fondi l'elettrodo, e il plasma resterà acceso per un bel pezzo. L'elettrodo subirà però una corrosione da parte degli ioni, e con il passare dei minuti è destinato a consumarsi... Così ho pensato, perchè non usare un metallo o una lega di metalli, che resista in maniera più lunga alla corrosione? La prima lega che mi è venuta in mente è stato l'accaio Inox, questa lega ha un'ottima resistenza alla corrosione, infatti è nota per le sue capacità di resistere alle ossidazioni, alle trazioni, e torzioni... Un filo di acciaio Inox da 1,8 mm di diametro, è piuttosto difficile da piegare grazie alla sua durezza. Ho messo così gli elettrodi di acciaio Inox nella mia cella, e una volta innescato il plasma ho ridotto il voltaggio, in modo da non fondere l'elettrodo e mantenere il plasma acceso. Con gran meraviglia il plasma è rimasto acceso per moltissimo tempo, tanto che ho dovuto aggiungere acqua alla cella perchè era quasi esaurita. Stanco di aspettare la corrosione dell'elettrodo ho aumentato di nuovo il voltaggio, e dopo poco si è fuso. Quando ho tirato fuori gli elettrodi dalla cella, l'elettrodo fuso, aveva formato sulla punta una specie di goccia, che sembrerebbe carbonio, per poi sfumare con gradazioni di grigio. Chissà che tipo di trasmutazioni sono avvenute... boh! Ma sarei davvero curioso, perchè secondo voi si è formata quella goccia che sembra carbonio vista la sua friabilità? Oppure si tratta di qualche altro elemento, oppure il carbonio è un elemento già presente nella lega... attendo vostre risposte!
    Attached Image
    Catodo_in_Inox_3.JPG

     
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27 replies since 4/10/2006, 23:29   4094 views
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