Geotermico e case in legno

Quale impianto è meglio installare

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  1. atomozero
     
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    5mt con tubazioni preisolate per il teleriscaldamento non avete (quasi) nessuna perdita di calore
    e direi che va molto bene come scelta.

    per la struttura mi sembra ben fatta anche se non sono un amante del cappotto, ma sono solo preferenze personali.
     
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  2. nerowolfe
     
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    Mi sembra di capire che questo tipo di costruzioni (a parte quelle con il legno a vista che abbisognano di molta manutenzione) hanno il cappotto esterno.

    Hai qualche altra idea o consiglio?
     
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  3. atomozero
     
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    no apparte di cambiare strutture :) ma non mi sembra il caso, il cappotto esterno sarà bello però non mi crea una massa superficiale esterna sufficende. è anche vero che sono deformazioni professionali che alla fine l'utente che ci vivrà non si renderà conto della differenza di benessere. Quindi non preoccupatevi come struttura va molto bene

    se posso sapere quanto vi costa la struttura?
     
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  4. nerowolfe
     
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    La stuttura al "grezzo avanzato" viene proposta a seconda delle ditte, dai 700,00 euro ai 1100,00 euro al m2 lordo; noi abbiamo chiesto una soluzioni "chiavi in mano" che porta ad una cifra variabile tra i 150,000 e i 200,000 euro.

    Tutti i prezzi si intendono al netto di IVA.

    P.S. Mi interessa sapere le altre soluzioni, in quanto potremmo chiedere se disponibili e a che prezzo. Visto l'investimento e il progetto che stiamo portando vavnti, vorrei valutare tutte le possibilità.
    Grazie in anticipo.
     
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  5. nerowolfe
     
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    A proposito, qualcuno sa dirmi quanti metri sviluppa un impianto fotovoltaio capace di pilotare una pompa di calore che possa riscaldare le 4 case? Se non erro, da calcoli che mi sono stati fatti, servono 5-8KWp con unCOP medio di 5,0 per casa (quindi dai 20 ai 32 KWp come pompa); la potenza elettrica (4:1 necessari) andrebbe da 5 agli 8KWp.

    Si desume che il fotovoltaico dovrebbe produrre 5-8KWp. Se i calcoli sono corretti, quanto spazio necessita un impianto di questo tipo? Sto infatti progettando un tetto apposito ad una falda dove ospitare l'impianto e sotto cui mettere le auto (tipo tensostruttura) e, chiuso, un vano tecnico con gli impianti.

    Grazie.
     
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  6. federicocristiano
     
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    Ciao nerowolf, anch'io, come voi, mi sono trovato di fronte alla scelta del tipo di impianto di riscaldamento da utilizzare; premetto che sono in procinto di avviare la fase burocratica(rilascio concessione edilizia, scavo, cantina,ecc.) per la costruzione di una'bitazione prefabbricata con un fabbisogno di potenza termica di circa 5 KW, come voi non volevo utilizzare gas, gasolio, o quant'altro avesse bisogno di canne fumarie, certificazioni costose e periodiche, manutenzione, parti soggette ad usura, ecc.; poi un giorno, il rappresentante dell'azienda contattata per la casa, mi propose un sistema innovativo, non tanto per il suo funzionamento, quanto per il suo adattamento ad una necessita precisa: ottimo rendimento, basso costo di acquisto, bassi costi di installazione, usura zero, bassi costi di gestione.
    Vorrei far notare che un'abitazione prefabbricata, a basso consumo energetico, consuma davvero poco , e il tempo di ritorno della spesa di una pompa di calore con sonda geotermica risulterebbe sopra i 15 anni, e a quella età la pdc andrebbe sostituita, con inevitabili costi. Questo sistema utilizza energia elettrica, quindi è possibile utilizzare un impianto fotovoltaico per l'approvvigionamento energetico.
    Non vorrei fare pubblicità, e non conosco bene le regole del forum a riguardo, quindi spero di non infrangere nessuna norma nel pubblicare il sito del rappresentante di tale impianto, il link lo trovate nella home page, cliccando il banner "riscaldamento radiante ad infrarossi".
    Spero di essere stato utile, e spero che qualche tecnico compari i costi di gestione e quelli di installazione, e poi faccia una valutazione senza preconcetti.
    Per casa mia ho stimato un consumo di circa 6500 KWh/a ed costo di installazione di circa 6000 euro.


    http://www.nuove-energie.eu/
     
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  7. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (federicocristiano @ 6/11/2006, 20:38)
    ...mi propose un sistema innovativo...

    Avevo preso in considerazione una soluzione simile, anche se a me risultavano costi ben maggiori, ma non l'avevo mai vista proporre in maniera così convinta e la cosa mi lasciava titubante. In effetti accoppiata a un tetto fotovoltaico sembra ottima. Ci penserò, grazie. :)
     
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  8. atomozero
     
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    CITAZIONE (nerowolfe @ 5/11/2006, 18:54)
    A proposito, qualcuno sa dirmi quanti metri sviluppa un impianto fotovoltaio capace di pilotare una pompa di calore che possa riscaldare le 4 case? Se non erro, da calcoli che mi sono stati fatti, servono 5-8KWp con unCOP medio di 5,0 per casa (quindi dai 20 ai 32 KWp come pompa); la potenza elettrica (4:1 necessari) andrebbe da 5 agli 8KWp.

    il fotovoltaico non è il mio campo però da quello che go visto la media è di circa 8m2 per ogni kW quindi circa 40mq per la pompa da 5kW

    tenete presente anche il prezzo che varia dai 6000 ai 7000 euro al kW

    CITAZIONE (nerowolfe @ 5/11/2006, 18:54)
    Si desume che il fotovoltaico dovrebbe produrre 5-8KWp. Se i calcoli sono corretti, quanto spazio necessita un impianto di questo tipo? Sto infatti progettando un tetto apposito ad una falda dove ospitare l'impianto e sotto cui mettere le auto (tipo tensostruttura) e, chiuso, un vano tecnico con gli impianti.

    tieni presente che una tettoia con l'impianto FV sopra diventa spazio tecnico e in cerchi comuni non viene conteggiato nella cubatura

    CITAZIONE (federicocristiano @ 6/11/2006, 20:38)
    Vorrei far notare che un'abitazione prefabbricata, a basso consumo energetico, consuma davvero poco , e il tempo di ritorno della spesa di una pompa di calore con sonda geotermica risulterebbe sopra i 15 anni, e a quella età la pdc andrebbe sostituita, con inevitabili costi. Questo sistema utilizza energia elettrica, quindi è possibile utilizzare un impianto fotovoltaico per l'approvvigionamento energetico.

    non è vero, il ritorno economico è stimato (in media) sui 6-8 anni, nel caso ci sia la possibilità di fare uno scambio acqua-acqua il feed-back si riduce, chiarò che ogni situazione va cmq analizzata.

    CITAZIONE (federicocristiano @ 6/11/2006, 20:38)
    Non vorrei fare pubblicità, e non conosco bene le regole del forum a riguardo, quindi spero di non infrangere nessuna norma nel pubblicare il sito del rappresentante di tale impianto, il link lo trovate nella home page, cliccando il banner "riscaldamento radiante ad infrarossi".
    Spero di essere stato utile, e spero che qualche tecnico compari i costi di gestione e quelli di installazione, e poi faccia una valutazione senza preconcetti.
    Per casa mia ho stimato un consumo di circa 6500 KWh/a ed costo di installazione di circa 6000 euro.


    http://www.nuove-energie.eu/

    l'assorbimento è decisamente elevato, e sinceramente se proprio dovessi decidere di andare elettricamente preferirei un sistema radiante ad acqua con un piccolo bollitore riscaldato direttamente da una resistenza elettrica. In questo modo avrei un assorbimento decisamente minore.
     
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  9. BrightingEyes
     
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    QUOTE (atomozero @ 10/11/2006, 00:24)
    l'assorbimento è decisamente elevato, e sinceramente se proprio dovessi decidere di andare elettricamente preferirei un sistema radiante ad acqua con un piccolo bollitore riscaldato direttamente da una resistenza elettrica. In questo modo avrei un assorbimento decisamente minore.

    Credo che dipenda molto se fai o meno l'impianto FV e rientri nel conto energia. Se, come era nella vecchia versione, l'incentivo è erogato solo sulla quota effettivamente consumata mi pare evidente che conviene trasferire ogni consumo, compreso il riscaldamento, sull'elettrico. A quel punto la priorità non sarà più il consumo, ma il tenere più basso possibile l'investimento iniziale. Se installando 6000€ di pannellini risparmi pavimento radiante, PdC e installazioni varie ci puoi pensare eccome. Il costo dell'impianto FV è alto, certo, ma col CE hai un ammortamento garantito in circa 10 anni (molto circa, vedremo le nuove tariffe). Ogni risparmio sui costi di impianto per il riscaldamento non farà che accorciare tale ammortamento.
    Sempre che non consumi più di quanto produci ovvio e sempre che i consumi istantanei restino nel limite della potenza a contatore. ;)



    QUOTE (atomozero @ 10/11/2006, 00:24)
    non è vero, il ritorno economico è stimato (in media) sui 6-8 anni, nel caso ci sia la possibilità di fare uno scambio acqua-acqua il feed-back si riduce, chiarò che ogni situazione va cmq analizzata.

    Effettivamente il ritorno economico rispetto a un impianto tradizionale sarebbe sui 7 - 8 anni, ma se consideri i consumi di una casa a bassissimi consumi energetici le differenze di combustibile necessario si riducono tantissimo e gli spazi di ammortamento si allungano. E' paradossale ma è così. E' come il caso dei pannelli termici per il riscaldamento che sono molto più convenienti in Svezia che in Sicilia. E' uno dei motivi per cui sono molto dubbioso sull'adottare una PdC. Sicuramente inserirò il pavimento radiante e i pannelli solari termici, ma almeno per iniziare mi sa che metterò una semplice resistenza elettrica come integrazione. Sempre che non mi giri di rinunciare e fare tutto a pannelli IR. La differenza di costo di impianto è molto elevata.
     
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  10. federicocristiano
     
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    CITAZIONE
    l'assorbimento è decisamente elevato, e sinceramente se proprio dovessi decidere di andare elettricamente preferirei un sistema radiante ad acqua con un piccolo bollitore riscaldato direttamente da una resistenza elettrica. In questo modo avrei un assorbimento decisamente minore.

    I 6500 kwh/a non è l'assorbimento, bensì il consumo annuo di energia, come si produce questa energia è un altro discorso.
    Ma facciamo due conti: 6500kwh equivalgono a 23400 Mj, con un metro cubo di metano si ottengono circa 34,54 Mj, applichiamo un coefficente di perdita di circa il 10% (molto ottimista) e avremo 31,08 Mj di energia ogni metro cubo bruciato; quindi per scaldare la mia futura casa avrei bisogno di : 23400/31,08=752.9 metri cubi di metano, ad un prezzo di circa 0,65 €/M3 otteniamo 489.4 € annui di costo per un riscaldamento a metano.

    Se usassi il riscaldamento a pavimento con termostrisce elettriche, spenderei circa : 6850*0.20=1370 €

    Con pdc, ipotizzando un cop di 3,5, avrei un consumo di circa 1900 kwh per un costo di 380 €
    Riassumendo: elettrico = 1370 € per 20 anni = 27400 €
    metano = 490 € per 20 anni = 9800 €
    pdc = 380 € per 20 anni = 7600 €

    Ora passiamo ai costi di installazione e di manutenzione, considerando una vita utile di 20 anni.

    Elettrico: allacciamento contatore 1000 €, impianto 7000 € manutenzione 500 € TOT 8500 €

    Metano: allacciamento se si è fortunati ad avere una linea utile nelle vicinanze, circa 1500 €, altrimenti sono guai, impianto 18000 €,
    manutenzione 6000 €, canna fumaria 1500 €, certificazioni varie 1000 €, consumi elettrici ( pompe per acqua, valvole) 2000 € TOT 30000 €

    PDC : allaciamento 1000 €, impianto 25000 €, manutenzione 8000 €, consumi elettrici (pompe per acqua, valvole) 2000 € TOT 36000 €

    Qindi, sommando i costi di consumo, di installazione e di manutenzione dopo 20 anni otteniamo che : Elettrico 35900 €

    Metano 39800 €

    PDC 43600 €


    Da questi conti si deduce che per un'abitazione a bassissimo consumo energetico non conviene installare impianti ad elevato costo ed a elevata tecnologia, anch'io come voi ero scettico quando mi hanno presentato questo impianto, ma tornato a casa e fatti due conti ritengo che sia il più adatto alle circostanze.

    Se poi prevediamo di installare un impianto fotovoltaico i consumi elettrici si azzererebbero e il confronto viene da sè.


    Ciao a Tutti.


     
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  11. atomozero
     
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    CITAZIONE (federicocristiano @ 10/11/2006, 20:41)
    I 6500 kwh/a non è l'assorbimento, bensì il consumo annuo di energia, come si produce questa energia è un altro discorso.

    io intendo l'assorbimento elettrico che può avere un'impianto di questo tipo

    CITAZIONE (federicocristiano @ 10/11/2006, 20:41)
    Metano: allacciamento se si è fortunati ad avere una linea utile nelle vicinanze, circa 1500 €, altrimenti sono guai, impianto 18000 €,
    manutenzione 6000 €, canna fumaria 1500 €, certificazioni varie 1000 €, consumi elettrici ( pompe per acqua, valvole) 2000 € TOT 30000 €

    mmm attenzione non ci siamo molto con i prezzi.

    e cmq il 90% della popolazione italiana non ha problemi ad ottenere un allacciamento facile e economico del gas metano.

    caspita 300E all'anno di manutenzione? wow! non so da voi ma nel veneziano una pulizia della caldaia si aggira sugli 80e quindi 1600€ facciamo 2000 con qualche rottura

    impianto 18000 mila euro? urca! Cosa dobbiamo riscaldanre un'abitazione da 225mq?
    la media dei capitolati per un'impianto a pavimanto si attesta a circa 80€ a mq chiavi in mano! quindi caldaia, camini e allacciamenti vari.....



    CITAZIONE (federicocristiano @ 10/11/2006, 20:41)
    PDC : allaciamento 1000 €, impianto 25000 €, manutenzione 8000 €, consumi elettrici (pompe per acqua, valvole) 2000 € TOT 36000 €

    non ci siamo molto neppure qui.

    allacciamento? elettrico? bhe sarà compreso nell'impianto, spero....
    manutenzione la trovo sempre e cmq cara, nelle pdc le manutenzioni che vanno eseguite sono una pulizia degli scambiatori e una ricarica del gas....con 8000e ti viene una pdc nuova....
     
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  12. atomozero
     
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    CITAZIONE (federicocristiano @ 10/11/2006, 20:41)
    Da questi conti si deduce che per un'abitazione a bassissimo consumo energetico non conviene installare impianti ad elevato costo ed a elevata tecnologia, anch'io come voi ero scettico quando mi hanno presentato questo impianto, ma tornato a casa e fatti due conti ritengo che sia il più adatto alle circostanze.

    Non sono assolutamente d'accordo, inanzitutto dimente sempre dal livello qualitativo di confort che vogliamo raggiungere e secondo dipende dalla gestione che vogliamo dare al sistema

    inoltre non pensiamo l'energia enettrica non è la piu ecologica, sopratutto qui in italia dove ne produciamo una stragrande maggioranza tramite il carbone.....se poi parliamo di FV è un'altro discorso peccato che n
    on tutti hanno 6000e a kW da spendere...
     
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  13. federicocristiano
     
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    CITAZIONE
    Non sono assolutamente d'accordo, inanzitutto dimente sempre dal livello qualitativo di confort che vogliamo raggiungere e secondo dipende dalla gestione che vogliamo dare al sistema

    inoltre non pensiamo l'energia enettrica non è la piu ecologica, sopratutto qui in italia dove ne produciamo una stragrande maggioranza tramite il carbone.....se poi parliamo di FV è un'altro discorso peccato che n
    on tutti hanno 6000e a kW da spendere...

    Il livello qualitativo di comfort è lo stesso per tutti e tre gli impianti, non a caso ho tenuto fuori l'impianto a metano con tradizionali termosifoni, tutti e tre gli impianti sono a pavimento e ad irragiamento. La gestione dell'impianto viene affidata alla centralina che controlla i consumi ed evita i sovraccarichi all'impianto elettrico, il riscaldamento viene effettuato a microzone, ognuna delle quali dotata di termostato programmabile.
    E' vero che in ITALIA l'energia viene prodotta con fonti non rinnovabili, ma se uno mette in preventivo 30000 € per l'impianto di riscaldamento, e poi ne spende 8000, i restanti 22000 li può spendere per l'impianto fotovoltaico; un impianto da 3 kw dovrebbe saltar fuori, di certo non sarà sufficente a coprire i consumi, ma sicuramente li dimezzerebbe.

    CITAZIONE
    io intendo l'assorbimento elettrico che può avere un'impianto di questo tipo

    L'assorbimento di questo tipo di impianto a piena potenza (cosa che non si verifica mai) è di 5 kw, ma con la centralina che controlla il tutto si arriva a malapena a 3 kw

    CITAZIONE
    mmm attenzione non ci siamo molto con i prezzi.

    e cmq il 90% della popolazione italiana non ha problemi ad ottenere un allacciamento facile e economico del gas metano.

    caspita 300E all'anno di manutenzione? wow! non so da voi ma nel veneziano una pulizia della caldaia si aggira sugli 80e quindi 1600€ facciamo 2000 con qualche rottura

    impianto 18000 mila euro? urca! Cosa dobbiamo riscaldanre un'abitazione da 225mq?
    la media dei capitolati per un'impianto a pavimanto si attesta a circa 80€ a mq chiavi in mano! quindi caldaia, camini e allacciamenti vari.....

    l'abitazione da riscaldare è di 170 mq, ed è una casa unifamiliare, per l'allacciamento del gas se solo devi portare la linea da 20 metri di distanza ci vogliono 5000 €, provare per credere; bisogna valutare tutti i costi.
    Per quanto riguarda la manutenzione, la cifra non è esegerata, devi pensare che dopo 20 anni la caldaia non è più quella di una volta, probabilmente, se non ci sono rotture che determinino una sostituzione anticipata, dovrai cambiarla. pensa alle caldaie installate 20 anni fa, ora sono obsolete.

    CITAZIONE
    non ci siamo molto neppure qui.

    allacciamento? elettrico? bhe sarà compreso nell'impianto, spero....
    manutenzione la trovo sempre e cmq cara, nelle pdc le manutenzioni che vanno eseguite sono una pulizia degli scambiatori e una ricarica del gas....con 8000e ti viene una pdc nuova....

    Ho evidenziato il costo dell'allacciamento perchè bisogna impegnare una potenza maggiore della tradizionale 3kw, ma questo costo l'ho messo anche per l'impianto elettrico, strano che me lo evidenzi solo per la pdc............come e strano che non noti i 500 € di manutenzione di un impianto che non ha parti in movimento o soggette ad usura; ma torniamo ad un ragionameto basato sulla convenienza: come per la caldaia a condensazione, presa in considerazione per l'impianto a metano, dopo 20 anni una pdc è sicuramente da sostituire, sperando che non lo si debba fare prima.

    Con un impianto elettrico, dopo 20 anni, l'impianto è ancora come nuovo! e chissà fra 20 anni come produrremo l'energia elettrica.

    Nei costi degli impianti è quasi sempre fuori una voce che non deve essere trascurata, l'assistenza muraria, che arriva ad incidere per circa 1500 €.

    Liberiamoci da preconcetti e guardiamo al futuro, e al portafoglio, con occhio critico, informandoci e aprendo la nostra mente a prospettive nuove.
     
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  14. atomozero
     
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    CITAZIONE (federicocristiano @ 11/11/2006, 10:20)
    L'assorbimento di questo tipo di impianto a piena potenza (cosa che non si verifica mai) è di 5 kw, ma con la centralina che controlla il tutto si arriva a malapena a 3 kw

    si può essere la modulazione penso si possa fare senza problemi ma io cmq devo prevedere un contatore da almeno 6 kW con tutti i costi che ha e le tariffe fisse che mi impone l'enel

    CITAZIONE (federicocristiano @ 11/11/2006, 10:20)
    l'abitazione da riscaldare è di 170 mq, ed è una casa unifamiliare, per l'allacciamento del gas se solo devi portare la linea da 20 metri di distanza ci vogliono 5000 €, provare per credere; bisogna valutare tutti i costi.
    Per quanto riguarda la manutenzione, la cifra non è esegerata, devi pensare che dopo 20 anni la caldaia non è più quella di una volta, probabilmente, se non ci sono rotture che determinino una sostituzione anticipata, dovrai cambiarla. pensa alle caldaie installate 20 anni fa, ora sono obsolete.

    per 170 mq un'impianto a pavimento solo caldo con caldaia e tutti gli acessori chiavi in mano costa circa 5600 euro (chiaro senza porcellane varie)

    5000e per la posa di una tubazione di venti metri in polietilene?.....no anche se il vostro installatore vi avesse come tariffa 100 e al metro lineare non riuscirebbe ad arrivare a 5000e!!!

    per quanto riguarda la manutenzione dopo ventanni di onorato servizio vorrei vedere se le piastre radianti elettriche non si sono bruciate o hanno perso di rendimento... perchè anche quelle hanno un rendimento

    CITAZIONE (federicocristiano @ 11/11/2006, 10:20)
    Ho evidenziato il costo dell'allacciamento perchè bisogna impegnare una potenza maggiore della tradizionale 3kw, ma questo costo l'ho messo anche per l'impianto elettrico, strano che me lo evidenzi solo per la pdc............come e strano che non noti i 500 € di manutenzione di un impianto che non ha parti in movimento o soggette ad usura; ma torniamo ad un ragionameto basato sulla convenienza: come per la caldaia a condensazione, presa in considerazione per l'impianto a metano, dopo 20 anni una pdc è sicuramente da sostituire, sperando che non lo si debba fare prima.

    Con un impianto elettrico, dopo 20 anni, l'impianto è ancora come nuovo! e chissà fra 20 anni come produrremo l'energia elettrica.

    Nei costi degli impianti è quasi sempre fuori una voce che non deve essere trascurata, l'assistenza muraria, che arriva ad incidere per circa 1500 €.

    Liberiamoci da preconcetti e guardiamo al futuro, e al portafoglio, con occhio critico, informandoci e aprendo la nostra mente a prospettive nuove.

    io non sto dando contro a questo tipo di impianto, non mi piace l'analisi che è stata fatta tutto qui.

    non è vero che un componente elettrico non ha manutenzione, certo non ha bisogno di pulire il bruciatore o ricaricare il gas trafilato ma è sempre soggetto a bruciature o cmq problemi vari, è cmq una macchina...

    ripeto non dico che questo non funzioni o non convenga, dico che l'analisi fatta è molto blanda e focalizzata su quel tipo di impianto....
     
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  15. BrightingEyes
     
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    Scusate, ma dalle cifre riportate risulterebbe che una PdC non verrebbe mai ammortizzata rispetto a un impianto a gas. Questo indipendentemente dal fabbisogno energetico della casa. Dato che so, come ha anche detto Atomozero, che normalmente una PdC si ammortizza in 7-8 anni... qualcosa non quadra. Forse qualche dato è sbagliato?


    Ammettendo l'esattezza dei dati e sviluppando su un foglio elettronico mi risulta che, senza alcun impianto FV, la soluzione solo elettrico è conveniente per i primi 9 anni rispetto al gas, poi il gas ammortizza il differenziale di impianto e a 20 anni ha un vantaggio di circa 9.000€. Ovviamente non si tiene conto di eventuali aumenti di tariffa. La soluzione a PdC non è mai competitiva col gas e si ammortizza con l'elettrico al 19° anno.

    Ipotizzando un investimento in 3Kwp di FV = 20.000€ rendimento 3500 Kwh/anno, perdita 1% annuo, con la tariffa incentivante del CE l'elettrico raggiunge il gas al 13° anno e mostra una convenienza di circa 6.000€ a 20 anni.
    Ipotizzando un investimento in 6Kwp di FV = 40.000€ rendimento 7000 Kwh/anno, perdita 1%annuo, con il conto energia l'elettrico si ammortizza rispetto al semplice impianto a gas in 12 anni, ma al 20° anno mostra un vantaggio sul gas di 21.000€ abbondanti. :o:
    E per ulteriori probabili 15- 20 anni l'energia sarebbe sempre gratuita. Ovviamente non si tiene anche qui conto di eventuali aumenti di tariffa che rischiano di esere ben più importanti della perdita di rendimento e ammortizzare quindi molto prima l'impianto FV. Ipotizzare una crescita di costo del 3% annuo di media del gas (60% totali a 20 anni) anticipa di un paio d'anni la data di ammortamento.

    Solo per curiosità: ipotizzare un impianto da 6 Kwp a 28.000€ (costo al Kwp 4.000€ + inverter + installazione) come sarebbe ad es. già possibille utilizzando i pannelli a basso costo offerti qui sul forum nella zona commerciale comporta che a 20 anni avrete speso più o meno la stessa cifra di un banalissimo impianto a gas ipotizzando un aumento del 60% rispetto al prezzo attuale (forse pure ottimistico!) e avrete davanti ancora 15 - 20 di risparmi.

    E se i pannelli a film sottile in uscita al 2007 confermano i probabilissimi 3.000€ / Kwh? :woot:
     
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54 replies since 1/11/2006, 11:02   7636 views
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