Nuovo dispositivo per far andare un'auto ad acqua

La HyPower ha creato un reattore per l'elettrolisi veloce

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. j3n4
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 22:22)
    Per me va bene, lo apri tu ?


    Ok lo apro in questa sezione: Nucleare a fissione e fusione calda

    Saluti
    j3n4
     
    .
  2. Sandro_52
     
    .

    User deleted


    Scusate se mi intrometto,
    ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
    La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.
     
    .
  3. kydor69
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Sandro_52 @ 10/5/2007, 14:45)
    Scusate se mi intrometto,
    ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
    La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.

    hai centrato il problema: per le note leggi della termodinamica (nonchè di murphy :D ) ciò che sembra funzionare in un sistema chiuso va a quel paese appena lo apri. aveva detto bene qualcuno qualche post fa: se qualche energia si libera qualcos'altro si deve consumare (entropia). è così anche nella cosiddetta fusione fredda (ecco perchè ci credo): lì si consumano o gli elettrodi o il solvente di conduzione!
     
    .
  4. rolago
     
    .

    User deleted


    Un saluto a tutti.

    anche io ho fatto qualche esperimento per
    la produzione di idrogeno mediante elettrolisi dell'acqua,
    con l'intenzione di alimentare l'auto.
    Per le mie prove ho utilizzato una cella standard con elettrodi in carbone
    di storta / grafite, materiale comunemente utilizzato per realizzare l'elettrodo
    positivo delle batterie a secco.
    La cella era alimentata con la batteria dell'auto.
    Purtroppo la quantita' di idrogeno che si puo' produrre e' esigua, tuttavia
    penso che l'idea base sia valida.
    La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
    direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
    miscela aria-benzina.
    Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
    combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
    di benzina.
    Penso che questa possa essere una buona linea da seguire, almeno per iniziare.
    L'idrogeno si puo' produrre in continuazione, anche a motore spento, e accumulare
    in modo da utilizzarlo , quando raggiunge una soglia sufficiente, su comando del guidatore.
    Cosa ne dite ?
    Rolago
     
    .
  5. Schrödinger
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (rolago @ 11/12/2007, 17:17)
    Un saluto a tutti.

    anche io ho fatto qualche esperimento per
    la produzione di idrogeno mediante elettrolisi dell'acqua,
    con l'intenzione di alimentare l'auto.
    Per le mie prove ho utilizzato una cella standard con elettrodi in carbone
    di storta / grafite, materiale comunemente utilizzato per realizzare l'elettrodo
    positivo delle batterie a secco.
    La cella era alimentata con la batteria dell'auto.
    Purtroppo la quantita' di idrogeno che si puo' produrre e' esigua, tuttavia
    penso che l'idea base sia valida.
    La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
    direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
    miscela aria-benzina.
    Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
    combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
    di benzina.
    Penso che questa possa essere una buona linea da seguire, almeno per iniziare.
    L'idrogeno si puo' produrre in continuazione, anche a motore spento, e accumulare
    in modo da utilizzarlo , quando raggiunge una soglia sufficiente, su comando del guidatore.
    Cosa ne dite ?
    Rolago

    Non puoi inserire gas a caso dentro il motore... A parte che lo rovini, l'idea mi dispiace ma è irrealizzabile. In pratica stai cercando di muovere la macchina con l'energia della batteria. Una macchina per muoversi necessita di almeno 5 kW più o meno, la batteria ne fornisce al massimo 1 o 2 (ma si scarica immediatamente). In più se ci metti in mezzo un passaggio energetico aggiuntivo con uno scarso rendimento l'unica cosa che ottieni è uno spreco di energia della batteria e conseguentemente di benzina (la batteria viene poi ricaricata dal motore).

    Nota: in una cella elettrolitica non vengono mai prodotti idrogeno ed ossigeno puri, a meno che non utilizzi acqua altamente deionizzata. Qualunque tipo di sale presente produce gas secondari che possono danneggiare gravemente il motore (Cl2, SO3, NOx ecc. )


    CITAZIONE (kydor69 @ 2/7/2007, 19:08)
    CITAZIONE (Sandro_52 @ 10/5/2007, 14:45)
    Scusate se mi intrometto,
    ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
    La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.

    hai centrato il problema: per le note leggi della termodinamica (nonchè di murphy :D ) ciò che sembra funzionare in un sistema chiuso va a quel paese appena lo apri. aveva detto bene qualcuno qualche post fa: se qualche energia si libera qualcos'altro si deve consumare (entropia). è così anche nella cosiddetta fusione fredda (ecco perchè ci credo): lì si consumano o gli elettrodi o il solvente di conduzione!

    Beh quello che ha detto Sandro è corretto, è un sistema per ricavare energia dal calore di combustione che altrimenti andrebbe buttato... In questo modo si alza il rendimento totale dell'auto. L'unico problema è che i generatori termoelettrici sono costosissimi... un modulo TEG da 1 kW mi sa che verrebbe a costare quanto il motore stesso.
     
    .
  6. atimameg
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (rolago @ 11/12/2007, 17:17)
    ....
    La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
    direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
    miscela aria-benzina.

    Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
    combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
    di benzina.

    ...Cosa ne dite ?
    Rolago

    Per quello che vuoi fare (ridurre i consumi di carburante dell'autovettura del 20/30%) ci sono già degli apparati funzionanti ed ampiamente testati in vendita in particolar modo negli USA.
    H20... cerca un pò in giro;)
     
    .
  7. Domenico Di Memmo
     
    .

    User deleted


    Ciao... io non sono un grande espero di chimica ma vorrei porre l'attenzione su alcuni fattori. Prima di tutto questa tecnologia fu usata negli anni ottanta nei rally. Le auto andavano più veloce sviluppando più potenza e consumavano la metà del carburante. Poi la tecnologia sparì misteriosamente. Inoltre dato che il motore con questa tecnologia risulta essere più freddo vorrà dire che l'energia invece di trasformarsi in calore si trasformerà in qualcos'altro, ossia in energia meccanica. Certo usare energia elettrica per produrre carburante è un controsenso energetico... ma siamo sicuri che l'acqua ionizzata funga da solo carburante oppure ottimizza la resa tra energia meccanica/energia termica? Un fatto pratico c'è, questi installano questi sistemi e sembra funzionano, anche se sono più usuranti per i motori: http://www.water4diesel.com/index2.html perchè invece di fare speculazioni qualcuno non compra il kit e prova?
     
    .
  8. Eddy79
     
    .

    User deleted


    Ciao domenico;
    CITAZIONE
    Prima di tutto questa tecnologia fu usata negli anni ottanta nei rally. Le auto andavano più veloce sviluppando più potenza e consumavano la metà del carburante.

    So che in passato si sono usati sistemi a iniezione d'acqua nelle macchine da competizione ma si mirava ad ottenere potenze maggiori e ridurre le sollecitazioni ai propulsori. Il consumo di benzina non era inferiore a parità di potenza erogata ma si ottenevano abbassamenti delle temperature di lavoro e ciò permetteva di aumentare le pressioni di sovralimentazione.
    Ben diverso è il voler utilizzare l'acqua o i suoi elementi componenti come alimentazione per il motore..

    Eddy
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    www.energeticambiente.it

    Group
    Member
    Posts
    1,730

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Il consumo di benzina non era inferiore a parità di potenza erogata ma si ottenevano abbassamenti delle temperature di lavoro e ciò permetteva di aumentare le pressioni di sovralimentazione

    .
    Infatti. L'effetto è simile all'inserimento del turbo.
    Comunque, il sistema è ben più antico... si usava in aeronautica fin dagli anni trenta, come booster in caso di bisogno.
     
    .
53 replies since 15/12/2006, 22:42   15586 views
  Share  
.