Prendere in giro la legge di Lenz

(caso mai fosse possibile)

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  1. atpr
     
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    Ti ricordo caro Lawrence, che un onda di 30Mhz ha una lunghezza d'onda di 1 metro e che quindi i ritardi di propagazione sono "verificabili"
    metti un antenna emittente in mezzo e due antenne riceventi, una vicina all'antenna emittente e l'altra a 10 metri di distanza, quindi con un oscilloscopio adeguato verifica i ritardi delle forme d'onda indotte nelle due antenne o bobine.

    la prossima volta meno chiacchiere e più matematica

    io per misurare i ritardi di propagazione intendo misurare i ritardi d'induzione della forma d'onda, quando in un antenna l'onda sta inducendo il picco di tensione nell'altrà non ci sarà ancora arrivata, nel caso sia a 2,5 metri nello stesso istante si vedrà il tensione 0 in quanto sfasate di lamda/4, questo con onda a 30Mhz

    forse prima avete capito male :rolleyes:
    non voglio ritardare i raggi di luce come star trek

    naturalmente con 300 Mhz le distanze si accorciano ma gli strumenti di cui si necessita sono più costosi
     
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    30 Mhz hanno lunghezza d'onda di 10 metri.
    E' con la 300 Mhz,di cui parli nel fine thread,che si ha lambda di 1 metro; lo specifico nel caso qualche lettore voglia tentare misure di ritardo temporale. :rolleyes:
     
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  3. elFranZ
     
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    ma io mi chiedo: a che pro?
     
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    Non lo so,chiediamolo a Gencaccio,è lui che ha aperto il thread! :P
    Si dibatteva sulla possibilità di misurare la velocità della luce,e sul fatto che si puo' usare radiofrequenza al posto delle emissioni laser per conoscere il ritardo temporale tra un emittente e due riceventi.
    Con 10 Mhz,a qualche metro di distanza,siamo su valori di picosecondi,ma ora non ho voglia di dividere 300000 Km per 10 metri di distanza ( ho la calcolatrice chissà dove...... :rolleyes: )
     
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  5. odisseo
     
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    mmmmm........ 1/30.000.000 di secondo ?? così ad occhio nèè, carta e matita, alla vecchia maniera, modello Tesla ad inizio secolo

    :lol:

    Odisseo
     
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    State sottovalutando un altro problema:
    per poter misurare lo sfasamento dovete per forza di cose riportare il segnale su un unico strumento
    ed sulle connessione il segnale viaggia con velocità poco diversa della velocità della luce e quindi
    sarà molto difficile eseguire tale misurazione.
    ciao a tutti
    leo48
     
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    Immane Rompiball

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    CITAZIONE (atpr @ 16/12/2007, 23:00)
    Ti ricordo caro Lawrence, che un onda di 30Mhz ha una lunghezza d'onda di 1 metro e che quindi i ritardi di propagazione sono "verificabili"
    metti un antenna emittente in mezzo e due antenne riceventi, una vicina all'antenna emittente e l'altra a 10 metri di distanza, quindi con un oscilloscopio adeguato verifica i ritardi delle forme d'onda indotte nelle due antenne o bobine.

    la prossima volta meno chiacchiere e più matematica

    io per misurare i ritardi di propagazione intendo misurare i ritardi d'induzione della forma d'onda, quando in un antenna l'onda sta inducendo il picco di tensione nell'altrà non ci sarà ancora arrivata, nel caso sia a 2,5 metri nello stesso istante si vedrà il tensione 0 in quanto sfasate di lamda/4, questo con onda a 30Mhz

    forse prima avete capito male :rolleyes:
    non voglio ritardare i raggi di luce come star trek

    naturalmente con 300 Mhz le distanze si accorciano ma gli strumenti di cui si necessita sono più costosi

    Credo che se parliamo di studiare matematica, qualcuno non l'ha saltata a piè pari. Se hai due antenne, una ricevente e l'altra trasmittente sulla banda dei dieci metri, e se le antenne sono a distanza p.es. di 100metri, tanto per rimanere lontano dalla lunghezza d'onda, guarda caso, il tempo che impiega l'onda a propagarsi da un'antenna all'altra è di 300,000,000/100= 3,000,000 1/sec. cioè 330 nSec. Cioè avrai uno sfasamento tra le due onde, di 330nSec. Se prendi come campione due punti simmetrici tra le due antenne. Chiaramente, se i punti che prendi in considerazione non sono simmetrici lo sfasamento non sarà dovuto al ritardo della propagazione ma all'effetto induttivo dell'antenna.
    Con un oscilloscopio, quello che ho io arriva fino a 0.1 nSec non sarà possibile misurare un tubo, visto che come ha già detto qualcuno, l'onda di ritorno impiegherà circa lo stesso tempo di quella di andata.
    Se aumentiamo la frequenza fino a 300Mhz, e scorciamo le antenne il ritardo di propagazione sarà esattamente identico anche se lo sfasasamente della tensione dovuto alla propagazione dell'onda nell'antenna tra i vari punti dell'antenna sarà diverso. Forse non ti è chiaro il concetto di ritardo di propagazione e sfasamento delle tensioni. Quindi, prima di dire che gli altri non sono preparati, prima di fare figure di questa fatta, "supponi che ti sei fatto l'idea che..." oppure preparati meglio. -_-

     
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  8. atpr
     
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    CITAZIONE (Lawrence @ 17/12/2007, 11:45)
    CITAZIONE (atpr @ 16/12/2007, 23:00)
    Ti ricordo caro Lawrence, che un onda di 30Mhz ha una lunghezza d'onda di 1 metro e che quindi i ritardi di propagazione sono "verificabili"
    metti un antenna emittente in mezzo e due antenne riceventi, una vicina all'antenna emittente e l'altra a 10 metri di distanza, quindi con un oscilloscopio adeguato verifica i ritardi delle forme d'onda indotte nelle due antenne o bobine.

    la prossima volta meno chiacchiere e più matematica

    io per misurare i ritardi di propagazione intendo misurare i ritardi d'induzione della forma d'onda, quando in un antenna l'onda sta inducendo il picco di tensione nell'altrà non ci sarà ancora arrivata, nel caso sia a 2,5 metri nello stesso istante si vedrà il tensione 0 in quanto sfasate di lamda/4, questo con onda a 30Mhz

    forse prima avete capito male :rolleyes:
    non voglio ritardare i raggi di luce come star trek

    naturalmente con 300 Mhz le distanze si accorciano ma gli strumenti di cui si necessita sono più costosi

    Credo che se parliamo di studiare matematica, qualcuno non l'ha saltata a piè pari. Se hai due antenne, una ricevente e l'altra trasmittente sulla banda dei dieci metri, e se le antenne sono a distanza p.es. di 100metri, tanto per rimanere lontano dalla lunghezza d'onda, guarda caso, il tempo che impiega l'onda a propagarsi da un'antenna all'altra è di 300,000,000/100= 3,000,000 1/sec. cioè 330 nSec. Cioè avrai uno sfasamento tra le due onde, di 330nSec. Se prendi come campione due punti simmetrici tra le due antenne. Chiaramente, se i punti che prendi in considerazione non sono simmetrici lo sfasamento non sarà dovuto al ritardo della propagazione ma all'effetto induttivo dell'antenna.
    Con un oscilloscopio, quello che ho io arriva fino a 0.1 nSec non sarà possibile misurare un tubo, visto che come ha già detto qualcuno, l'onda di ritorno impiegherà circa lo stesso tempo di quella di andata.
    Se aumentiamo la frequenza fino a 300Mhz, e scorciamo le antenne il ritardo di propagazione sarà esattamente identico anche se lo sfasasamente della tensione dovuto alla propagazione dell'onda nell'antenna tra i vari punti dell'antenna sarà diverso. Forse non ti è chiaro il concetto di ritardo di propagazione e sfasamento delle tensioni. Quindi, prima di dire che gli altri non sono preparati, prima di fare figure di questa fatta, "supponi che ti sei fatto l'idea che..." oppure preparati meglio. -_-

    esistono oscilloscopi da 6Ghz pezzo d'asino
     
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    Una pazza idea che ho avuto leggendo questa discussione:

    Ipotizziamo di avere, aggratis, un bacino mantenuto a un temperatura molto bassa (qualche decina di K).

    Facciamo un discorso simile a quello di stranger...

    Abbiamo un BEL solenoide, e un BEL magnete (al neodimio o ferro-cobalto).

    Entrambi nel bacino, il magnete è messo in modo che se si fa passare una lamina di ferro dolce tra magnete e solenoide...ecc...come detto da stranger.

    Ora, però, se al posto di una lamina ci metto un superconduttore ?
    Nota: a livello ipotetico.

    Dopo aver fatto passare la lamina per la prima volta, ottengo un picco di lenz, che si genera nel solenoide, che passa nel seuperconduttore (magari in parallelo ci sta un condensatore...), questo causa un passaggio di corrente nel superconduttore...

    Ora, non ricordo, i superconduttori, si comportano come diamagneti sempre o solo se attraversati da elettricità ?

    Nel primo caso l' idea è completamente assurda e impossibile...ma nel secondo ?
    Il brutto è che mi sembra sia il primo anche se non ne sono certo...

    Nel secondo l' elettricità farebbe temporaneamente diventare il supercoduttore un diamagnete, modificando la distribuzione del campo magnetico, quando la corrente cessa, il campo magnetico ritornerebbe come prima creando un nuovo picco, e così andare...

    Mi scuso se l' ho sparata...ma mi è venuta mentre leggevo...
     
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