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Lucent2k1.
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L'idea delle vernici basate su materiali semiconduttori (usati sugli aerei spia americani per esempio)
poteva essere un'idea di evoluzione del pannello fotovoltaico. Per riuscire a catturare in più sia energia elettromagnetica a radio frequenza che per ottimizzare lo sfruttamento dell'energia della luce nella banda dell'infrarosso, magari come ultimo strato in fondo al PV organico.
Il principio non è banale poiché il pannello se studiato per sfruttare l'assorbimento delle diverse o di alcune frequenze radio, poteva risolvere sia l'approvigionamento dell'energia ad esempio nelle scuole e sia la loro protezione (proprietà schermante) da campi elettromagnetici. Si ridurrebbe per lo meno l'incidenza delle morti da leucemia infantile e si ridurrebbe l'uso dei cellulari nelle scuole dove ormai è diventato un serio problema fare lezione tranquillamente.
Ma pensandoci bene ... il PV organico è già composto da materiale semiconduttore a strato piano (come le vernici), quindi probabilmente già dispone di questa benefica proprietà che a questo punto andrebbe verificata. Al massimo basterebbe provare a collegare il polo negativo del pannello alla messa a terra mediante un condensatore ceramico, da 1nF a 100nF in base alla banda RF che si intende schermare, per far passare la corrente alternata e bloccare la componente continua (c.c.) .
Valori attendibili di riferimento:
- 100nanoFarad (nF) andrebbe bene per la banda delle HF (3MHz-30MHz)
- 10nF andrebbe bene per le VHF (30MHz a 300MHz)
- 1nF per le UHF (300MHz-1000MHz).
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