ENERGIA NUCLEARE

tutta la verità attorno ad un falso problema!

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  1. MetS
     
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    www.energeticambiente.it

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    Ma vi pare che lo Stato Italiano e con esso l'ENEL che e' il produttore di energia possano giudicare obsoleta una centrale o peggio chiuderla dopo solo 10 anni solo perche' un movimentucolo dica che deve farlo?
    Non si capisce se vivete in Italia o dove.
    Una centrale a carbone costa attorno a 1-1,2 miliardi di euro. Costa di piu' se e' un revamping di un impianto esistente, ancora di piu' se e' un aggiornamento.
    Diciamo che uno degli impianti attualmente in fase di progettazione/costruzione arriva ai 2,2 miliardi di euro. Una spesa cosi' si ammortizza in almeno 30 anni e se foste voi i proprietari la vita utile la fareste durare di piu', diciamo dai 40 anni in su.
    Il calcolo e' facile ed intuitivo, ai costi attuali diventa economicamente valida non prima di 20 anni di onesto funzionamento.
    Una centrale a carbone come quella costruita a Kogan Creek in Australia avra' una vita utile di 40 anni, breve? Forse ma la durata e' calcolata sulla base della miniera di carbone dove viene approvvigionato il materiale combustibile, non ci sono santi, quando e' finito e' finita anche la centrale.

    Una centrale e' comunque un impianto che da sicuramente piu' garanzie di produttivita' nei confronti di tante piccole realta' siano esse tradizionali (idro e mini idro, geotermico) siano esse FER (non mi dilungo) perche' esprime la sua validita' attraverso una potenza continua.

    Pensare di sostituire l'energia prodotta dalle nostre centrali (comunque alimentate) con altri sistemi diffusi e solo un utopia, la nostra industria ha bisogno di tanta energia, sempre e alla stessa potenza altrimenti va in crisi tutto il sistema e non solo l'industria.

    Recuerdos

    M

     
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83 replies since 10/1/2007, 22:03   5521 views
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