Nanotecnologie in Italia

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  1. mangoo
     
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    Salve amici,

    vorrei creare in questa discussione una raccolta di informazioni e riferimenti riguardo alle attività ed alle iniziative dedicate alla nanotecnologie in Italia.
    Spero innanzitutto che la semplice associazione 'nanotecnologie+Italia' non colga di sorpresa nessuno. Esistono da anni centri di ricerca di rilievo internazionale; in molte università italiane di area scientifica sono ormai schedulati stabilmente corsi in nanoelettronica, bionanotecnologie e nanoingegneria dei materiali. Peraltro, indirettamente l'argomento fa già da sfondo alla discussione sull'additivo basato su nanopolveri; ma per fortuna questo è solo uno dei più recenti risultati della ricerca italiana nel vastissimo campo.

    Trattando della ricerca italiana si sfiora inevitabilmente un tasto sensibile. La situazione è seria e critica. Da decenni, ad una costante eccellenza dei risultati conseguiti (ed alle promesse di sostegno dei governi di ogni parte politica) fa fronte una diminuzione (media, quantomeno) dei fondi statali dedicati, nonchè una erosione della sua essenziale importanza nel panorama culturale e nell'economia del nostro paese.

    Segnalo innanzitutto il sito www.nanotec.it creato dalla Associazione Italiana per la Ricerca Industriale (AIRI) allo scopo di favorire la diffusione dell’informazione relativa a questo settore, di stimolare la collaborazione tra strutture di ricerca pubbliche e imprese, grandi e PMI, di favorire la valorizzazione dei risultati della ricerca e il trasferimento tecnologico, di fornire elementi utili per una ottimale allocazione delle risorse nazionali (tratto dal sito, nda). Oltre ad aggiornare su avvenimenti (italiani e internazionali) nel campo, il sito offre una ricca documentazione su molti aspetti tecnologici, nonchè collegamenti a molte imprese e centri di ricerca italiani coinvolti nelle nanotecnologie.
    Tra questi, segnalo (la lista non è esaustiva): il CNR (nelle sue varie sezioni), l'INFN, l'ENEA, Pirelli Labs, STMicroelectronics, Brembo, Centro Ricerche Fiat.

    Tra i centri universitari, per iniziare citerei il NEST (National Enterprise for nanoScience e nanoTechnology), affiliato alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

    Un caro saluto,
    Massimo
     
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  2. alex3comforum
     
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    http://www.nnl.it/

    dove lo metti, con il mio professorone Cingolani!!!!!!!!
     
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  3. dandb
     
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    al congresso dei radicali italiani

    un intervento di un ricercatore italiano dellauniversita la sapienza di Roma

    ha trattato di in sistema che partendo dalle bottigliette di plastica con un catalizzatore si scompone denza produrre inquinamento

    idrogeno e nanotubi di carbonio
     
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2 replies since 17/3/2006, 01:11   2093 views
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