Tetrapack

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    www.energeticambiente.it

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    ho visitato i siti indicati, e se è vero che si parla di carta accoppiata, non viene però nemmeno menzionato l'alluminio.
    La Centrale del Latte di Torino, ad esempio, riporta:

    "Il Latte prende forma.

    Alla fase di risanamento segue quella di confezionamento necessaria ed indispensabile per concludere il ciclo garantendo al consumatore un prodotto salubre e genuino. Una corretta sanificazione degli impianti preserva dal pericolo di una contaminazione del latte già trattato termicamente. Il latte viene confezionato in bottiglie di vetro e in pacchetti tipo TetraRex."

    Il TetraRex è un poliaccoppiato di carta e politene, senza alluminio. Vedi link, e LINK2.

    La Abit, invece dichiara di usare il PurePack, che esoste in diverse versioni:
    "The main board structures used in Pure-Pak® cartons are divided into four different types, as described below.

    PE board
    This is used for fresh products with short shelf life in chilled distribution. PE (Polyethylene) is the sealing layer providing protection from moisture and bacteria. Paperboard provides stiffness, strength and light protection

    Alu board
    This is used for aseptic and hot filled products with long shelf life in ambient distribution and fresh juices in chilled distribution. Aluminium provides the best oxygen barrier and light protection.

    EVOH board
    This is a none foil barrier alternative the Alu board. It can be used for extended shelf life and long shelf life in ambient and chilled distribution. EVOH-barrier represents a none foil alternative as an oxygen barrier where the light barrier of aluminium foil is not required.

    In all cases board weight (gram\m²) will vary depending on the size of pack selected."


    Nel caso di prodotti freschi, dicono, si usa il politenato.

    Leggo anche su italimballaggio:

    "Le materie prime: dinamiche
    La produzione di poliaccoppiati da converter, nel corso del 2003, ha richiesto l’utilizzo di 215.000 tonnellate di film plastici, 29.000 tonnellate di carta e cartoncino e 26.500 tonnellate di foglio sottile di alluminio. Nell’ambito dei film plastici, se polietilene e polipropilene continuano a essere i polimeri più utilizzati (circa il 75%), si riscontra uno sviluppo interessante per il poliestere metallizzato e le altre tipologie di polimeri (EVOH, NYLON ecc...), in relazione alla crescita del confezionamento in atmosfera protettiva (imballaggi semirigidi termoformati ricavati da foglia). Le confezioni esclusivamente di carta (carta paraffinata) risultano in progressiva diminuzione, sostituite da carta accoppiata con film plastico o da accoppiati film/PP espanso (perlato).
    Nel 2003, rispetto agli anni precedenti, è invece cresciuto l’utilizzo del foglio sottile di alluminio, mentre si è confermato il successo dei film plastici metallizzati.
    La tendenza a un maggiore impiego dell’alluminio (foglio o metallizzazione) si spiega con l’esigenza di proteggere molti prodotti (pensiamo ai piatti pronti) dagli agenti esterni con un’elevata capacità di barriera.
    Per quanto riguarda i poliaccoppiati flessibili, in particolare, si registra una discreta concentrazione produttiva, con una decina di attori che detengono circa il 70% della produzione complessiva. In quest’area, inoltre, si possono distinguere due tipologie di aziende: gli accoppiatori di film che presentano un’integrazione a monte con la produzione dei film plastici e talvolta con altre materie prime (carta o alluminio), e gli accoppiatori “non integrati” (categoria invero più diffusa)."

    In ogni caso la dicitura CA indica i derivati a base cartacea COMPRESI gli alluminati, e comunque a carta e la plastica ( e l'alluminio) non sono separabili per cui non è riciclabile.
     
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  2. fly.mez
     
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    Saluti , evidentemente ho saltato il fatto di dire che nell' UHT si usa la carta con alluminio( in realta è formata da strato politene + carta + alluminio + politene)perchè garantisce una maggior resistenza alla luce ed è usata appunto su prodotti che devono durare anche parecchi mesi;
    Nel latte fresco si usa invece un accoppiato formato da politene + carta + politene, per prodotti che devono durare una due settimane al massimo;
    Ma il fatto che usi questo non è peggio di una soluzione carta e cera visto che le cere industriali sono fatte con la paraffina ,anzi il politene usato e di solito quello di prima qualità per usi alimentari.
    Inoltre sebbene anchio preferisca il vetro su certi generi alimentari non bisogna demonizzare la plastica che ha tanti inconvenienti ma anche qualita che la rendono in certi casi insostutuibile ma bensì eventualmente a puntare su plastiche derivate non dal petrolio ma dal mais (tipo materbi o simile)che garantirebbero un reciclo o tuttalpiu una biodegrabilità .
     
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  3. gigiromano
     
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    Come ha spiegato benissimo ieri sera al Mu day a Napoli Beppe Grillo, il tetrapack è una tragedia ecologica. Lo stesso dicasi per le bottiglie di plastica di acque minerali, che se ne trovano miliardi.


    L'ideale è di ritornare al deposito da pagare quando si acquistano le bottiglie. Come fanno in Germania.

    Altra idea è quella di avere in ogni supermercato dei banchi dove si acquista sfuso il latte, l'acqua minerale, l'aranciata ecc.. Portando cioè i propri contenitori e pagando per quanto va nei contenitori che ci si porta appresso.

    Senza contenitori, senza plastica, senza tetrapack.
     
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  4. scu
     
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    io l'acqua la compro con il vetro a rendere, me la portano a casa e il si portano via il reso...
    Si usa la plastica perchè è più comodo non perchè non esiste più il servizio...
    Il mercato lo fa il consumatore non il venditore, nei supermercati è sparito il vuoto a rendere perchè la genete ha iniziato a comprare l'usa e getta

    Il tetrapack se vedi la pubblicità del vino in brick sembra una manna dal cielo, magari si potrebbe iniziare a impedire tale tipo di pubblicità delirante. Anche se qualcuno che ricicla il tetrapsck ora c'è.
     
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  5. alexfox1979
     
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    da me il tetrapack (1 contenitore d 2 lt alla settimana circa) finisce nell'indifferenziato, debitamente compresso. Perciò, almeno d'inverno, lo taglio e lo lascio asciugare, poi lo getto nella stufa a legna quando è ben accesa e il cartone fa una bella fiammata. La mattina dopo getto l'alluminio, e la cenere finisce nell'orto.
     
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19 replies since 20/3/2007, 23:27   6166 views
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