Quando il nucleare ti contamina il pozzo

Come sopravvivere in mezzo alle scorie radioattive

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  1. CaloRE
     
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    CITAZIONE (meccbell @ 30/3/2007, 14:43)
    O meglio, non tanto del DOVE metterle, ma del COME conservarle e di come evitare che un giorno, stanche di starsene al chiuso tutto il giorno, decidano di farsi un bel giretto nei nostri acquedotti.

    Nell'area nucleare di Saluggia (VC) è collocata la maggiore quantità di rifiuti radioattivi di tutt'Italia, quasi l'ottanta per cento, per colpa di scelte incaute fatte trenta-quaranta anni fa! Gli impianti nucleari sono situati a poche decine di metri dal fiume Dora Baltea (il più grande affluente del PO), su un terreno ghiaioso ed estremamente permeabile, a valle del quale, ad una distanza di meno di due chilometri, si trovano i pozzi dell'Acquedotto del Monferrato, uno dei più estesi d'Italia, che serve oltre cento Comuni.

    Già nel dicembre 2000, dopo l'alluvione che ha sommerso i locali del deposito nucleare, una commissione parlamentare fece una serie di domande "pertinenti" e verbalizzate qui. Chi ha voglia di leggere questo verbale (3 pagine scarse) vedrà che dopo le domande "ovvie" la commissione si riunisce in seduta segreta e poi il verbale continua con i saluti e ringraziamenti ai partecipanti...

    Scusate l'OT e ritorno al lato tecnico della sezione (e per quello che mi riguarda, il più urgente!!!). Nel 2000 si parlava di "processo di vetrificazione dei rifiuti radioattivi" come soluzione... qualcuno ha qualche info su questo processo?
     
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90 replies since 30/3/2007, 09:54   5353 views
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