Quando il nucleare ti contamina il pozzo

Come sopravvivere in mezzo alle scorie radioattive

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  1. CaloRE
     
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    CITAZIONE (tersite3 @ 11/4/2007, 08:37)
    Esemplifico:
    -Un bambino bianco ucraino ha un problema alla tioide (peraltro risolvibile nella quasi totalità dei casi). Tutti sensibilizzati e inorriditi per l'insensatezza dell'uomo; scattano le gare di solidarietà
    -Un bambino nero (si può dire?) ugandese con il ventre gonfio per la denutrizione non fa notizia. Tutto sommato è NATURALE QUINDI non scatta nulla.

    Entrambi i problemi sono in massima parte risolvibili, ma l'attenzione viene focalizzata solo sull'evento artificiale, l'altro è naturale e lo si accetta senza fare nulla.
    Non ti fa pensare?

    Sei proprio sicuro che "non scatta nessuna gara di solidarietà" per il bimbo ugandese? Io dico di no. Comunque sono i Governi a decidere le loro politiche estere e di aiuto... ad esempio il governo Nigeriano non ha interesse a "servisi" di queste "immagini" di povertà per ricevere aiuti internazionali. Il perchè è semplice: metterebbe in difficoltà le multinazionali (e se stessi) che stanno sfruttando quel paese. Ma torniamo al problema del pozzo.

    CITAZIONE (tersite3 @ 10/4/2007, 21:08)
    Se si tratta di raioattività dispersa nell'ambiente da attività umane direi che il fondo di radioattività naturale esiste, se l'attività umana non supera quello che in alcuni luoghi ci dispensa la natura, continuo a dormire tranquillo.

    Frase di difficile lettura (quasi informatica) che fa a pugni con l'intendo di "tranquillizzare" sulla radioattività prodotte da attività umane.

    CITAZIONE (tersite3 @ 10/4/2007, 21:08)
    La malaria uccide milioni di persone all'anno, non è particolarmente visibile e neanche tanto simpatica, come tantissime altre malattie.

    Sono d'accordo, ma restiamo con i piedi per terra. Come si possono paragonare i numeri degli effetti della malaria (la morte) quando il 40% della popolazione mondiale (2,6 miliardi) vive in zone endemiche... non voglio giocare con i numeri ma la malaria miete 2 milioni di vittime all'anno (soprattutto bambini :( ) su un totale di 2 miliardi di persone a rischio (zone endemiche).

    Se il deposito di Saluggia continua a perdere sostanze radioattive saranno colpiti 91mila persone (quelli serviti dall'Acquedotto del Monferrato)... e poi la malaria è "rapida" e se presa in tempo è "curabile"... la malattia per irraggiamento da scorie radioattive è "lenta" e incurabile. Il DNA può essere danneggiato in maniera reversibile o irreversibile; nel caso in cui la struttura del DNA non viene riparata (o riparata in modo errato) la cellula da vita a cellule geneticamente modificate che dopo un certo periodo di latenza (azz) potranno dar luogo a patologie come tumori o leucemie. In soldoni, si aumenta la probabilità che, prima o poi, si venga colpiti da certi tipi di tumore.

    CITAZIONE (nll @ 11/4/2007, 14:37)
    Personalmente ritengo possibile la messa in sicurezza del sito di Saluggia, ma non mi fido di soluzioni politiche, preferisco che queste vengano da tecnici seri a seguito di serie analisi e che i costi di quanto si deciderà di fare (spostamento, o messa in sicurezza) ricadano sull'intera comunità nazionale.

    Si, le soluzioni ci sono... ad esempio: se è vero che le trasmutazioni vengono fatte in laboratorio (e non ho motivo di dubitarne)... perchè i "tecnici seri" non verificano i costi per questa soluzione?
     
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90 replies since 30/3/2007, 09:54   5360 views
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