Non l'uomo, ma il sole è la causa del riscaldamento globale e varie...

discussione ampia su diversi argomenti legati al "clima" in senso lato...

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  1. DarkSky82
     
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    CITAZIONE
    Potresti citare la fonte di questo dato così fantasmagorico?
    Dal 1986 al 2005 la potenza installata è aumentata del 18%, ma dal 1996 al 2005 dello 0.8% (Rapporto Energia Ambiente dell'ENEA dati IEA).

    Ringrazio tersite per aver risposto compiutamente al posto mio. D'altronde, è metodo comune tra gli ambientalisti taroccare i dati e mettere confusione nel linguaggio usato...
    Caro snap, il dato dell'aumento di energia elettronucleare si riferisce al periodo 1985-2005, ed è ovviamente fornito dalle agenzie internazionali, non certo da ecoblog. Il fatto che voi continuate a taroccare i dati, dicendo "però negli ultimi anni è poco aumentata", è indice della vostra poca logica: come già detto in precedenza, non c'è intelligenza nell'aumentare una fonte di cui dispongo in gran quantità. Paesi come Francia, Svezia, Stati Uniti, hanno già elettronucleare a sufficienza, e non si capisce perché debbano aumentarlo nel breve termine. Di contro, il Paese con più inquinamento ambientale a livello europeo, superiore (e di molto) persino all'Italia, è la Danimarca, cioè lo Stato che maggiormente si nutre di energie rinnovabili...
    CITAZIONE
    Quel fondatore di Greenpeace si è bevuto il cervello e non è considerato troppo interessante come esempio neanche dai più forsennati sostenitori del nucleare.

    Ovviamente, si è bevuto il cervello (beh, è ambientalista!!! :D). Cmq non la pensa così il Washington Post, sul quale scrisse quella cosa nell'aprile del 2006, e non la pensa così neanche J. Lovelock, il padre di Gaia, un altro fondatore del movimento ecologista, il quale scrive: «Votiamoci al nucleare prima che sia troppo tardi». Lovelock è un assertore del GW... Anche lui si è bevuto il cervello??? Mamma quanti danni produce al cervello essere ambientalisti!!! :blink:
    CITAZIONE
    Non è continuando a dare dati inventati che potrai far diventare il nucleare interessante. Informati prima di sparlare a vanvera. I pannelli FV durano 35-40 anni.

    Questo è indice di quanto tu sia poco informato. Pensa, perfino wikipedia sa meglio di te come stanno le cose. Un PF dura, di garanzia, almeno 25 anni. Peccato che la sua decadenza in termini prestazionali sia dell'1% l'anno: quindi, dopo 25 anni, il PF ha perso il 25% della sua capacità di produrre energia elettrica. Ma a tal punto, già dopo 15 anni (cioè dopo aver perso il 15% delle sue capacità), si può definire inutile, soprattutto per usi estensivi a livello industriale, o per chi (come gli ambientalisti) ne vorrebbe fare una fonte di politica energetica nazionale.
    Inoltre, i PF sono calibrati secondo la potenza della loro peggior cella (per motivi tecnici), quindi già questo è tutto dire...
    Prima di dire che gli altri parlano a vanvera, controllare se i propri dati non siano taroccati...
    CITAZIONE
    6) attento a dire che il principio di precauzione è una vaccata...che la causa di milioni di morti sia tale principio, con tutto il rispetto..questa mi sembra una vaccata...

    Caro hugh, che il PdP sia una vaccata, non lo dico io (non ne avrei titolo), ma decine di migliaia di scienziati in tutto il mondo. Visto che voi pensate che la scienza si faccia a maggioranza...
    Inoltre, nel mondo muoiono milioni di persone perché si impedisce di sviluppare cibi geneticamente modificati che potrebbero garantire a queste persone il nutrimento necessario. Ma non è questa la sede per parlarne, quindi evito di approfondire.
    Rimane il dato incontrovertibile...
    Infine, per i PF, sono sicuro che ci sia un modo per riciclare i pannelli in disuso. Però parliamo di elettronica, e per chi sia minimamente informato, sa benissimo quale sia la situazione a livello di riciclo dei computer: non proprio facile... Inoltre, stiamo parlando di centinaia di migliaia di km² da installarsi in tutto il mondo. Che loro vengano a casa a prenderselo? Bene, come fanno? Con i camion? Ma i camion, non sono grandi emettitori di CO2, come sappiamo fin troppo bene in Italia?
    CITAZIONE
    negli ultimi 16 anni, in tutto l'occidente, non è stato messo in funzione nessun nuovo impianto.

    Eh ciquta mio, ma documentarsi seriamente invece che su ecoblog mai vero? Perfino in questa discussione sono state citate le nuove centrali costruite in Francia e in Finlandia (la quinta, di tipo EPR), gli unici Paesi a parametro zero per quanto riguarda quell'altra fantasia del PdK. La Svizzera si doterà di una nuova centrale nucleare di qui a 15 anni... Inoltre, il fattore capacità ha raggiunto il 90%, e la vita media di una centrale è passata da 30 a 50 anni. Inoltre, mi risulta che proprio gli USA abbiano messo in cantiere la possibilità di costruire nuove 19 centrali, che non è poco. Poi, hai perfettamente ragione a dire che il maggior numero di centrali nucleari in costruzione è nell'Asia (qualcosa come 80 previste per i prossimi 15 anni)... Da poco, il presidente brasiliano Lula ha confermato l'interesse del suo paese a dotarsi di energia elettronucleare, visto che l'idroelettrico inquina (sue parole)...
    E non potrebbe essere diversamente. L'Europa si nutre di energia elettronucleare per il 35%, quindi perché dovrebbe aumentare tale percentuale? Per far comodo a voi???
    Sui costi del nucleare, ho scovato questo buon raffronto:
    http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
    E la discussione sviluppata su Archivio Nucleare al proposito:
    http://www.archivionucleare.com/index.php/...omici-nucleare/

    Giustamente poi Francesco ci riporta alla realtà della discussione. Ora, premettendo che sono decisamente un ClimateSkeptic, faccio questo semplice ragionamento, prendendo in considerazione un solo punto, poi magari sugli altri arrivo dopo. L'articolo di Vacca mi sembra più o meno una conferma di quanto dice F. Battaglia proprio in questa discussione. Ora, se per voi è possibile prende per i fondelli il professore, penso che la cosa sarà molto più difficile farla con i cento geofisici di Harvard (ricordo e sottolineo la più stimata università a livello mondiale), che nel 2005 (quindi due anni fa, non nella preistoria) dimostrarono, con un articolo sull'American Geophysical Union la perfetta correlazione che esisteva tra temperature artiche durante gli ultimi centotrenta anni e le variazioni di attività solare (e credo che non ci sia nessun dubbio sul rapporto causa-effetto), mentre nessuna correlazione esisteva tra temperatura e CO2.
    Ora, mi sembra che questa frase non sia stata smentita da nessuno qui dentro (e vorrei pure vedere).

    Per chi volesse leggere l'articolo, si colleghi qui:
    Variable solar irradiance...

    Questo è l'abstract, ovviamente in inglese:
    «This letter offers new evidence motivating a more serious consideration of the potential Arctic temperature responses as a consequence of the decadal, multidecadal and longer-term persistent forcing by the ever-changing solar irradiance both in terms of total solar irradiance (TSI, i.e., integrated over all wavelengths) and the related UV irradiance. The support for such a solar modulator can be minimally derived from the large (>75%) explained variance for the decadally-smoothed Arctic surface air temperatures (SATs) by TSI and from the time-frequency structures of the TSI and Arctic SAT variability as examined by wavelet analyses. The reconstructed Arctic SAT time series based on the inverse wavelet transform, which includes decadal (5–15 years) and multidecadal (40–80 years) variations and a longer-term trend, contains nonstationary but persistent features that are highly correlated with the Sun's intrinsic magnetic variability especially on multidecadal time scales».

    Tale studio rende superfluo commentare le parole dello "scienziato" citato da ciquta. Innanzitutto, il ciclo solare è di 11 anni: dopo il 1985, di picchi ce ne sono stati altri due. Secondo, non è andando a ricercare rapporti deterministici che si fa scienza, ma individuando i rapporti causa-effetto. Dire che il Sole ha influenza sulla Terra per meno del 10% fa semplicemente ridere, e risponde a ciò che io chiamo vaccata.
    Quando la Oeskes nel 2005 fece uno studio sugli abstract pubblicati su Science dal 1993 al 2003, concluse (erroneamente per altro, ma questo adesso non ci interessa) che il 75% di tali articoli era esplicitamente o implicitamente favorevole al GW (in realtà, solo il 2% era esplicitamente favorevole), ma il 25% era neutro rispetto alle cause strettamente antropiche del GW, ed erano gli studiosi del clima passato, ovvero i paleoclimatologi. Basta usare la logica per capire la connessione: in passato, come lo stesso IPCC afferma, le temperature furono superiori anche di 6° rispetto ad oggi: come potè accadere senza l'apporto umano? Sarà per caso stato il Sole a provocare tale problematica, unitamente alla teoria (confermata) di Milankovic???

    Sul periodo caldo medievale mi esprimerò più tardi...
     
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392 replies since 7/4/2007, 09:35   15423 views
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