Meccanismi di fusione

Tentativo di riunire in uno scenario comune le diverse esperienze relative alla fusione

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  1. skeptic
     
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    Cari amici,
    con tutto il rispetto per la fantasia e per la fantascienza, vi invito ad aderire alle cose terra terra da noi affrontabili e dimostrabili.
    Così vorrei escludere il richiamo a possibili generazioni di energia dal nulla, e da misteriosi effetti, finchè non saremo costretti ad accettarne tale natura.
    Invece, per quanto poco probabile, devo dare un certo merito alla possibile causa basata sulla fissione, perchè almeno aggiunge un plausibile meccanismo.
    Ma, seguendo il suggerimento di molti, anche autorevoli, di limitarsi al guadagno energetico, vorrei commentare la comunicazione recentemente emessa dalla Promete relativa agli sviluppi della sperimentazione con la cella Iorio-Cirillo.
    In talle comunicazione si afferma che la resa termica nell'uso di una resistenza riscaldante è di 0.71 l'energia elettrica fornita, e tale risultato è dichiarato "più normale" rispetto al rapporto 1.3 mostrato dalla cella a plasma.
    Ma per effetto Joule l'energia fornita non dovrebbe integralmente trasformarsi in calore, e il rendimento misurato non è una verifica delle corrette condizioni sperimentali? Se esse sono accurate non dovrebbe essere vicinissimo all'unità?
    Probabilmente ho capito male. Tra l'altro, mi piacerebbe conoscere la composizione dell'elettrolita e l'unità dell'asse tempo nei grafici mostrati.
    Per proseguire fattivamente in questo campo così delicato, credo che si dovrebbero considerare le seguenti cause per l'eventuale overunity osservata.

    1) Reazioni chimiche (dissoluzione dell'elettrodo, se reazione esotermica)
    2) Reazioni nucleari (cercherò di verificare l'apporto energetico dai pochi dati disponibili (analisi di Remond))
    3) Passaggio di energia dalla rete alla cella attraverso inaspettati meccanismi di trasmissione che bypassano il sistema elettrico utilizzato (variac + raddrizzatori + condensatori + misuratori di potenza)
    4) Creazione di energia senza modifiche di massa
    5) Errori sperimentali nella misura dell'overunity.

    Non ho dubbi che gli sperimentatori abbiano considerato il punto 1 e si siano adoperati per escludere il punto 5, ma ho dovuto includerli per completezza. Se qualcuno immagina altre possibili cause, è invitato ad aggiungerle.
    Sul punto 4, anch'esso incluso per completezza, mi sono già espresso (a proposito, Il Prof. Sclafani ha brevettato nel 2004 un sistema di generazione di energia elettrica credo basato sulla sua cella. Sto cercando di procurarmene una copia)
    Non sono così d'accordo per quanto riguarda la difficoltà di rilevazione di elementi trasmutati. Se il trattamento è sufficientemente prolungato non è impossibile raggiungere una concentrazione che con pazienza può essere rilevata anche e soprattutto con i metodi della chimica analitica tradizionale, alla portata di sperimentatori non miliardari.
    Certo si tratterà di rilevare microgrammi di materia interessante in decine di grammi di zavorra, ma le tecniche di cristallizzazione frazionata o di fusione zonale che ho in mente potrebbero arrivarci.
    Salvatore


     
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139 replies since 3/5/2007, 15:45   6017 views
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