veronesi è pro-nuke rubbia pro-sole: chi avrà ragione?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. francobattaglia
     
    .

    User deleted


    ieri veronesi e rubbia hanno avuto una diatriba: nuke-sì, nuke-no.
    chi avrà ragione?
    il giornale ha pubblicato oggi un mio commento:

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=181867

    siccome mi hanno cancellato un intero paragrafo, vi allego la versione integrale.

    RUBBIA E VERONESI

    Sulla Repubblica di mercoledì è stato pubblicato un dialogo tra Umberto Veronesi e Carlo Rubbia. Tema: energia e ambiente. Veronesi: «Non dobbiamo entrare nella spirale d’ansia da inquinamento. Basta con il panico da primitivi spaventati dal fuoco: l’Italia ha bisogno di 10 centrali nucleari entro i prossimi 10 anni». Rubbia: «Il vero incubo del pianeta è il cambiamento climatico. L’Ue chiede una riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, cosa che non può farsi col nucleare».

    Veronesi è uno scienziato ed un cittadino responsabile: è stato ministro del centrosinistra, ma non ha venduto la propria anima di scienziato alla politica, visto che le sue affermazioni sono l’opposto esatto di ciò che sta scritto nel programma dell’Unione. Come ogni scienziato, egli è perfettamente consapevole che la politica non può comandare alla scienza; la quale non può essere riscritta né a Roma né a Bruxelles. E da cittadino responsabile non intende scendere a compromessi su questo punto: sa che ogni debolezza in merito rischia di portare il Paese al collasso.

    Non sarebbe la prima volta che accade: accadde nell’Unione Sovietica di Stalin, quando il biologo Lysenko, negando la realtà dei cromosomi, sostenendo che era l’ambiente a forgiare i caratteri di ogni specie e negando la competizione tra le specie, concetto sgradito alla classe dirigente comunista sovietica, entrò nelle grazie di Stalin, che naturalmente non disdegnava un appoggio “scientifico” alla visione del mondo che quel regime intendeva affermare. Lysenko fece una carriera folgorante, fu insignito per due volte del premio Stalin, ricevette l’ordine di Lenin, fu nominato eroe nazionale e riuscì a fare arrestare biologi e genetisti accreditati. Fu il vero responsabile scientifico del disastro subito nel dopoguerra dall’economia agricola e zootecnica sovietica: sulle teorie di Lysenko il regime aveva approntato un programma agricolo ventennale che vide solo insuccessi. L’inconsistenza di quelle teorie alla fine venne alla luce e Lysenko, ormai quasi settantenne, finì con l’essere proclamato traditore della patria.

    A differenza di Veronesi, Rubbia ha invece scelto di accondiscendere alle stravaganti teorie di Pecoraro Scanio e costui lo ha così nominato proprio consulente. Rubbia ha tre volte torto. Una volta quando assume che un problema del pianeta sia quello dei cambiamenti climatici indotti dalle attività umane; un’altra quando, senza battere ciglio, ritiene che la scienza e la tecnologia possano essere comandate dai politici dell’Ue; la terza quando, senza neanche provare a sviluppare l’aritmetica, nega che il nucleare possa essere una risposta a quegli stravaganti comandi. Esploriamo solo l’ultima che ho detto e facciamo noi l’aritmetica. Se l’Italia volesse ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% rispetto ai livelli del 1990, potrebbe farlo solo se azzerasse tutta la produzione di energia elettrica da combustibili fossili (26 GW-anno, oggi). Volesse far ciò col nucleare, dovrebbe disporre di 20 reattori nucleari uguali a quelli che sono attualmente in costruzione in Finlandia o in Francia: cosa molto difficile che possa realizzarsi, visto che non c’è alcuna volontà politica che si realizzi, ma certamente non tecnicamente impossibile, visto che, coma anche Veronesi ricorda, di reattori nucleari ce ne sono oggi 5 in Svizzera, 9 in Spagna, 11 in Svezia, 17 in Germania, 27 in Gran Bretagna, 51 in Giappone, 57 in Francia. Può l’Italia eseguire gli stravaganti comandi dell’Ue utilizzando l’energia dal sole? Impossibile. Anzi, fatemelo scrivere meglio: i-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e. Capisco che ogni scarafone è bello agli occhi di mamma sua e che Rubbia faccia il tifo per il suo Progetto Archimede, ma diciamolo forte e chiaro: il Progetto Archimede sarà un tanto colossale quanto annunciato fallimento. Non a caso è stato subito sposato da Pecoraro Scanio.

    Franco Battaglia

     
    .
141 replies since 31/5/2007, 07:22   4850 views
  Share  
.