Biodiesel in Sardegna!

Ma non lo sanno che esiste il bioetanolo?

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  1. dotting
     
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    C’era una volta a Villasor in provincia di Cagliari uno zuccherificio chiamato Sadam.
    Mai nome fu meglio azzeccato, tanto che l’impianto che faceva capo al gruppo Eridania ha sospeso da qualche anno la produzione ovvero è morto.
    Per diversi anni l’area agricola intorno allo stabilimento è stata utilizzata per la produzione bieticola-saccarifera, tanto da far raggiungere a tutti gli attori della filiera una notevole esperienza nella coltivazione della barbabietola da zucchero.

    Riporto da un giornale locale:
    “La regione sarda sta operando, insieme alla Sadam-Eridania, per la riconversione dell’impianto di Villasor in una centrale energetica alimentata da biomasse per la produzione di 47 megawatt, alla quale si aggiunge un impianto per la produzione di biodiesel della capacità di 35 tonnellate l’anno e una filiera agricola di 6 mila ettari di oleaginose, 12 mila ettari per il biodiesel e 7 (mila n.d.r.) ettari per le biomasse.
    L’intervento complessivo dell’operazione è di 130 milioni di euro con contratti di coltivazione di 12 anni e una compartecipazione dell’associazione dei produttori alla società sino al 40 per cento del capitale sociale.”

    Tralasciando la polemica che si sta innescando in questi giorni relativa al fatto che invece di convertire gli impianti di Villasor si vorrebbe creare un nuovo stabilimento ad Oristano, distante oltre 50 km dai terreni che si dovrebbero mettere a coltura; ma chi sta operando le scelte sulla riconversione sa che oltre al biodiesel esiste il bioetanolo e che questo carburante si produce con ottime rese dalla barbabietola da zucchero.

    Oltretutto molte delle attrezzature dello stabilimento potrebbero essere riutilizzate ed adattate al nuovo ciclo produttivo che priviligierebbe la produzione di bioetanolo in luogo dello zucchero e non si disperebbe al vento l’esperienza maturata dai tecnici e dagli agricoltori nella coltivazione della barbabietola.

    E’ chiaro che per poter esprimere giudizi completi occorrerebbe conoscere l’intero piano industriale, ci sto provando, però di primo acchito la scelta lascia un po’ perplessi.

    Tenete conto che presso i centri sperimentali regionali si stanno facendo le prove di coltivazione di svariate biomasse: canna comune, kenaf, miscanto, colza ed ancora non è stata fatta una scelta definitiva che verrà imposta ai coltivatori.

    Largo ai commenti

    Edited by dotting - 6/6/2007, 07:06
     
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11 replies since 5/6/2007, 20:17   1458 views
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