Anidride carbonica disciolta nel mare

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  1. Lupo solitario
     
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    Seguendo un consiglio di ssuper di cui riporto qualche interrogativo: Qualche spunto.... inserire alghe per assorbire co2? ( l'ha proposto pure l'icpp!)
    ma gli oceani non assorbono solo? quando e come emettono in atmosfera l'anidride?
    cosa succede se gli oceani sono saturi e non riescono più ad assorbire? per esempio con l'aumento delle temperature...


    Vorrei aprire un filone di discussione in merito alla CO2 disciolta in mare.
    Parto da alcune considerazioni.
    L'anidride carbonica è estremamente solubile in acqua, 1,25 grammi per litro a 20 ° centigradi e a pressione atmosferica
    La solubilità è inversamente proporzionale alla temperatura dell'acqua (almeno negli intervalli in cui è liquida) e direttamente proporzionale alla pressione, ed è, anche, in funzione dei varii ioni disciolti in acqua.,
    Premesso questo, si perdoni l'ovvietà della prolusione, la domanda che si pone è: quanto influisce il rilascio di CO2 da parte degli oceani all'aumentare della temperatura, sulla CO2 totale?
    Diamo, solo per iniziare, per ferma la pressione atmosferica, le cui variazioni, pur presenti, tendono statisticamente ad annullarsi tra loro sia spazialmente che temporalmente.
    Lo stesso dicasi per le concentrazioni ioniche.
    Attendo commenti.
    Aumentare le alghe mi pare improponibile e rischioso dal punto di vista ambientale, saturare gli oceani con la CO2 improbabile.
     
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  2. sssuper
     
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    Qualche articolo: (che non mi aiutano a dire se gli oceani hanno un bilancio positivo o meno :wacko: )

    "Lo studio, durato 15 anni, condotto ed elaborato con l’aiuto di diversi ricercatori di tutto il mondo, ha analizzato quasi 72.000 campioni prelevati dall'Atlantico, dal Pacifico e dall'Oceano Indiano. Dall'inizio dell'età industriale i livelli di concentrazione di diossido di carbonio nell'atmosfera sono aumentati dai 280 ppm (parti su milione) di due secoli fa fino ai circa 380 ppm di ora; senza il contributo dell'oceano, però, il livelli attuali sarebbero superiori di 55 ppm. "


    "Con la concentrazione in crescita e la diminuzione dell’assorbimento naturale di CO2, i modelli prevedono per il 2100 una concentrazione che va dalle 540 alle 970 parti per milione (ppm), da confrontare con le 280 ppm dell’era pre-industriale alle circa 367 ppm di oggi"


    "Gli oceani dell’emisfero Sud sono saturi di anidride carbonica. Le acque non possono assorbirne più. Inizia così una nuova fase nella storia della nostra atmosfera.
    Lo sostiene Corinne Le Quere, della University of East Anglia in Gran Bretagna. La saturazione degli oceani è giunta prima del previsto e questa non è una buona notizia. La capacità di assorbire anidride carbonica da parte delle acque marine è un vantaggio. Esauritasi quella capacità, il gas resta in atmosfera, dove contribuisce al riscaldamento del pianeta."


    "Si tratta di trasferire all’ambiente marino il concetto che le piante in crescita catturano CO2 atmosferica. Negli oceani questa funzione è svolta dalle alghe, in particolare le microalghe che formano gran parte del plancton che, se rese molto più abbondanti negli oceani dove oggi sono poco presenti o quasi inesistenti, contribuirebbero massicciamente a estrarre CO2 dall’atmosfera. "
     
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  3. StevenING
     
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    Voglio solo ricordare che la tesi di chi non considera il riscaldamento globale antropogenico, è che l'aumento della CO2 è causata dall'innalzamento della temperatura (causa del riscaldamento: attività solare+raggi cosmici) e non il contrario. Quindi la CO2 non è causa, ma conseguenza del GW. La CO2 è emessa dagli oceani all'aumento della temperatura.

    Ciao
     
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  4. Lupo solitario
     
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    CITAZIONE (StevenING @ 26/6/2007, 09:19)
    Voglio solo ricordare che la tesi di chi non considera il riscaldamento globale antropogenico, è che l'aumento della CO2 è causata dall'innalzamento della temperatura (causa del riscaldamento: attività solare+raggi cosmici) e non il contrario. Quindi la CO2 non è causa, ma conseguenza del GW. La CO2 è emessa dagli oceani all'aumento della temperatura.

    Ciao

    Che un liquido, l'acqua, trattenga o rilasci un gas in funzione della temperatura è già nell'assunto e regola elementare di chimica , lasciamo perdere il riscaldamento globale altrimenti diventa l'ennesima diatriba pro e contro.
    Il quesito verte su tutto quanto ruota intorno: sulla quantità disciolta, se sia significativo l'apporto dato, se sia significativo il delta T di pochi decimi di gradi in superficie per un aumento di CO2, se gli strati profondi, a pressioni elevatissime e quindi in grado di trattenere grandi quantitativi di gas siano interessati e quanto, se una soluzione così concentrata di NACL influisca significativamente sulla solubilità della CO2 e così via
    Dico alcune cose che mi vengono in mente così, ma credo che il discorso sia un po' più complesso ed articolato della semplice correlazione CO2-temperatura
     
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  5. sssuper
     
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    Scusate ma le mie nozioni da prima elementare mi dicono che il ciclo dell'acqua è un ciclo chiuso, se l'anidride evapora non verrebbe comunque riassorbita?
     
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  6. StevenING
     
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    Sì, ma solo in condizione di equilibrio ed a temperatura costante.
     
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  7. Lupo solitario
     
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    CITAZIONE (StevenING @ 26/6/2007, 12:38)
    Sì, ma solo in condizione di equilibrio ed a temperatura costante.

    In realtà esiste un equilibrio tra CO2 nell'aria e CO2 disciolta in mare, equilibrio che si sposta a seconda di come variano i parametri citati precedentemente.
    Il problema sta nell'individuare il corretto meccanismo; sono tante le variabili in gioco, e impossibile fare una rilevazione corretta:se cambi mare cambiano le situazioni, quante campionature dovresti fare per essere attendibile? :blink:
    Possibile che non esista materiale su un problema così importante? Io non l'ho cercato e quindi vado a ricordi, ma sarebbe meglio avere dei dati più esaustivi.
     
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  8. sssuper
     
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    Ecco secondo me il problema fondamentale: Dal sito dell'enea:

    Gli oceani hanno un ruolo fondamentale nel bilancio del carbonio, e costituiscono una vera e propria riserva di carbonio sotto forma di ione bicarbonato. Gli oceani assorbendo, così la CO2 atmosferica mantengono bassa la sua concentrazione; se la concentrazione tendesse ad abbassarsi, gli oceani possono liberare anidride carbonica svolgendo un ruolo di equilibratori.

    Questo bilancio naturale, in assenza di attività antropica, in prima approssimazione, è sempre in pareggio. Esso coinvolge valori di emissioni e assorbimenti maggiori alle emissioni antropiche. Tuttavia, per quanto piccole rispetto al totale, le emissioni antropiche sono sufficienti a squilibrare l’intero sistema. L’anidride carbonica si va così accumulando nell’atmosfera, in quanto i processi di assorbimento da parte dello strato rimescolato dell’oceano non riescono a compensare del tutto il flusso entrante di carbonio.

    le emissioni di anidride carbonica provenienti dalle attività umane, ed espresse in GtC di carbonio (miliardi di tonnellate di carbonio), sono state, complessivamente, in questi ultimi 200 anni pari a circa 384 GtC (pari a 1400 miliardi di tonnellate di anidride carbonica). L’anidride carbonica emessa in atmosfera è stata, in parte (per il 31% circa), assorbita dagli oceani, in parte (per circa il 26%), dalla geosfera terrestre ed infine, per la restante parte (43% circa), è stata accumulata in atmosfera. In definitiva, il 57% delle emissioni totali di anidride carbonica, è stato assorbito dagli oceani e dalla geosfera terrestre, mentre il 43% è rimasto in atmosfera. La parte che si è accumulata in atmosfera e che corrisponde a 165 miliardi di tonnellate di carbonio, è quella che ha dato luogo ad un aumento di circa 100 ppm (parti per milione) delle concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica, portando il valore iniziale di 280 ppm che esisteva prima del 1800 (e che non era mai stato superato nell’ultimo milione di anni circa) al valore attuale di 380 ppm.
    Gli oceani e la geosfera, assorbendo 229 miliardi di carbonio provenienti dalle attività umane hanno evitato che nell’atmosfera le concentrazioni di anidride carbonica aumentassero di altre 132 ppm di anidride carbonica. Infatti, le concentrazioni atmosferiche “evitate” di anidride carbonica ammontano a 60 ppm ad opera degli assorbimenti della geosfera terrestre e a 72 ppm ad opera degli assorbimenti degli oceani, per un totale, appunto di 132 ppm.

    Edited by sssuper - 1/7/2007, 12:42
     
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  9. Lupo solitario
     
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    Veramente io parlavo di anidride carbonica disciolta in acqua, sotto forma di bicarbonato non mi torna tanto.
    Oh, sicuramente ce ne sarà parecchia, ma l'equilibrio CO2+H2O <------>H2CO3 (che poi continua, ma tralasciamo per semplicità) e quasi completamente spostato a sinistra.
    Cioè la CO2 rimane tale e non reagisce, se non in minima quantità con l'acqua.
    Inoltre l'equilibrio CaCO3 + CO2 + H2O <------> Ca2+ + 2 HCO3- è molto spostato verso sinistra, cioè di ioni calcio e bicarbonato ce ne sono pochissimi.
    Insomma per la maggior parte rimane tal quale.
    Che poi, parlando di masse enormi ci siano quantitativi rilevanti di carbonati e bicarbonati è indubbio, ma, secondo me, è principalmente la molecola di anidride carbonica a dare gli effetti più significativi.
    Sul fatto che l'uomo riesca a squilibrare l'intero sistema ho qualche dubbio, mi vengono i mente ere geologiche dove esisteva un atmosfera velenosa e letale, piena di CO2 eppure l'ecosistema è riuscito, su tempi lunghi, a riequilibrare il tutto.
    Ma è un parere personale, non confortato da dati significativi.
    E' proprio per questo che ne parlo, vorrei chiarirmi le idee in maniera ponderata e scientifica



    P.S. A chi mi ha scritto , non saprei rispondere, i dati in rete che ho trovato o sono insufficienti o mi paiono volutamente faziosi, sia da una parte che dall'altra, arrivando a tesi diametralmente opposte, e , secondo me, tirate per i capelli.
     
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8 replies since 25/6/2007, 17:37   3080 views
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