Alcool (etanolo) ad uso carburante - 1° parte

Utilizzare etanolo al posto della benzina

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  1. gattmes
     
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    Appena trovata (anche se risalente a 02/04):

    http://www.auto-innovations.com/actu-news/052.html

    In sostanza riguarda impianti d'inezione Bosch Flex Fuel (per FFV, e quindi 100% alcool compatibili). Tale sistemi prevedono la correzione automatica della miscela in funzione della percentuale di alcool presente nel carburante e il supporto di un piccolo serbatoio di benzina separato per cold start a basse temperature.

    Come si vede in fondo all'articolo anche Volkswagen produce auto FFV (si cita il modello Fox Total Flex, uscito in Brasile nel 2003).......(altro concessionario a cui rompere le "pelotas".......)

    Edited by gattmes - 12/8/2004, 20:14
     
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  2. Furio57
     
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    Ciao a tutti!
    Con semplici riduzioni e tubi per l' uso idraulico ho realizzato il filtro per l' alcol.
    Può essere un' idea se non ci si vuole impegnare più di tanto con complicate e costose costruzioni.

    Salutoni
    Furio57

    FILTRO DA MONTARE
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    FILTRO MONTATO
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  3. Spacefinder
     
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    Ciao a tutti,
    certo sono d'accordo che bisogna agire, come dici tu Eroyka, quindi domani andrò nei discont Lidl e cercherò queste confezioni di etilico poi sperimenterò nel mio motore.
    Il problema sarà inanzitutto capire a quale percentuale lo vendono e quindi come comportarsi miscelandolo nel caso contenga parti di acqua, dovrò rileggermi bene i post di Gatt..mmm ...dico giusto?

    Vi faccio sapere!
     
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  4. Spacefinder
     
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    Qualcuno ci aveva provato....e poi?? L'hanno messo a tacere? Mah!

    http://www.parlamento.it/leg/13/Bgt/Schede...dliter/7016.htm

    http://www.parlamento.it/leg/14/Bgt/Schede...liter/16356.htm

    Edited by Spacefinder - 13/8/2004, 23:44
     
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  5. gattmes
     
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    Ciao

    Ottima l'idea del filtro di Furio57, tra l'altro riempibile. Come materiale sarebbe meglio di acciaio inox 18/10. Cmque la zincatura (tipica dei raccordi classici) forse e' resistente. Provo a "pucciare" un raccordo per qlche settimana nell'alcool......
    Nella mia versione ho usato all'inizio dei feltrini in ingresso ed in uscita. Non usate quelli adesivi: la colla penetra in profondita'; anche asportandola in superfice dopo un po si forma uno strato "plastico" che ostruisce il passaggio carburante (event. tagliare a meta' il feltrino). Ho poi usato microfibra (solo nella parte d'ingresso perche' sfilaccia), piu' traspirante, del tipo dei filtri per aspirapolvere (tra l'altro vnduta anche insieme a filtri a carboni attivi a "foglio" ...chissa' se funziona anche lui).
    Pui' che alla qnta di carboni e' importante il tempo e la superficie di contatto con questi. Purtroppo non si puo' rallentare molto il transisto, altrimenti (con le ulteriori perdite diciamo "di portata" dell'impianto) si rischia di non avere un sufficiente flusso (mi riferisco specialmente a carburatori e impianti a caduta libera -> moto).
    Forse e' meglio un percorso piu' lungo. Il mio filtro soffriva all'inizio di questi problemi (da cui le modifiche). Attualmente il carburatore sembra riempirsi bene anche a pieni carichi. Il liquido in uscita non e' ancora completamente trasparente pero'.

    Intanto alle notizie di Spacefinder aggiungo un "trafiletto" che ho trovato (ANSA.....) di meno di un mese fa (fresco fresco) dove dice che il Giappone importera' dal Brasile bioalcool da miscelare alla benzina per ridurre le dipendenze da ......

    http://it.biz.yahoo.com/040720/2/2vfhi.html

    Ciao

    Edited by gattmes - 14/8/2004, 12:42
     
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  6. gattmes
     
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    Ragazzi...pare che stia forse spopolando la tecnologia FFV..
    ..anche' perche' non costa quasi nulla come modifica in fase progettuale:
    http://www.repubblica.it/2004/f/motori/giu...agnetimare.html

    -ATTENZIONE A QUANTO SEGUE-
    ...infatti ho scoperto che molti FFV non misurano (come immaginavo) la percentuale di alcool nel serbatoio (supponevo elettricamente: l'alcool conduce, la benzina no) ma piutttosto il quantitativo di ossigeno residuo nei gas di scarico con....sonda lambda!!!!!!
    Ma allora una ECU 3 vie (cioe' di tutte le macchine catalizzate) fa gia' questo lavoro!!!
    Il problema semmai e' il piu' alto range di variazione da 15:1 a 9:1 (ma usando E85 non bisogna scendere fino a 9:1) - cio' significa essere in grado di aumentare di soli 50% circa....siamo sicuri che un'AUTO CATALIZZATA NORMALE non SIA GIA' DI FATTO FATTO UN FFV????? (...ho trovato alcune conferme in merito...)
    Quindi basta cambiare la pompa, gli iniettori e qualche altra cosetta ed e' fatta (sto preparando una serie di link/codici al riguardo).
    Allora si potrebbe PRETENDERE di avere immatricolate LE AUTO che le varie case importano in Brasile e ormai anche in Nord America...e la pompa con l'adesivo E85 ai DISTRIBUTORI.
    ...certo meglio sarebbe spingere verso un'auto ibrida elettrico benzina (la mia prossima auto....) tipo la Prius Toyota (sapete no che e' in vendita da primavera a soli 25000 Euro tutto compreso circa e che potete anche provarla dai concessionari.....)
    Vi do il sito Svizzero
    http://www.toyota.ch/
    .. cosi' potete visionare (e incavolarvi...) le agevolazioni fiscali (effettive anche in altri paesi) che da noi non esistono per questo tipo di auto (...essendo la Brava Fiat ibrida solo un prototipo.. )
    ...MA MEGLIO SAREBBERO LE DUE COSE INSIEME (altro che 80-90 percento inferiore ai limiti di Euro4 dell'attuale Prius...arriverebbe a 99% forse....)

    Allora dovremo diffondere e fare pressioni in tal senso (o almeno per FFV):

    -VOGLIAMO POTER ACQUISTARE/IMMATRICOLARE FFV ED E85 AI DISTRIBUTORI.-
    -VOGLIAMO POTER ACQUISTARE/IMMATRICOLARE FFV ED E85 AI DISTRIBUTORI.-
    -VOGLIAMO POTER ACQUISTARE/IMMATRICOLARE FFV ED E85 AI DISTRIBUTORI.-

    (c'e' qualcuno tra voi che ha agganci politici/parlamentari????)

    .meditate gente...meditate...

    Edited by gattmes - 14/8/2004, 13:08
     
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  7. gattmes
     
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    Post un link con notizie importanti per:
    ("in ordine di apparizione" circa)

    -il filtraggio (prevalentemente tramite carbone attivo)
    -costruzione di eventuali filtri
    -(eventuale) riattivazione dei carboni attivi
    -deidratazione dell'alcool (principalmente con zeolite) anche oltre il limite azeotropico (96 gradi circa)

    ..si riferisce ad alcool da bere...ma e' citato l'uso come carburante (fuel)

    eccolo:
    http://homedistiller.org/polish.htm

    Ciao

    ------------------
    ulteriore messaggio di gattmes, inviato il: 14/8/2004, 14:28

    ....e probabilmente qualche materiale utile si trova da chi vende accessori per acquari...
    tipo qua:
    http://www.acquarinet.com/store/list.lasso...value=materiali

    (NB volendo anche la zeolite e' riattivabile)
    Ciao

    Edited by gattmes - 21/8/2007, 17:02
     
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  8. Spacefinder
     
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    Ragazzi,
    guardate un pò questo link, mentre leggevo quà e la per informarmi ho trovato queste considerazioni anche abbastanza recenti. In effetti stavo già pensando da qualche giorno ai possibili "effetti collaterali" nell'uso di bio-carburanti. C'è infatti da considerare l'impatto ambientale che paradossalmente potrebbe derivare proprio dall'utilizzo 'sconsiderato' anche di questa possibile alternativa di tendenza biocompatibile. Certo, sono d'accordo con Eroyka quando parla che anche la semplice diffusione di un'alternativa funzionale potrebbe scalzare gradualmente il predominio delle major petrolifere, però attenzione, il potere politico potrebbe sempre imporre monopoli e tasse su qualsiasi cosa, mentre il potere economico rastrellare diritti e imprese sotto un'unico dominio (vedi il settore telecomunicazioni). Insomma, secondo voi come fare per non fare più danno che utile??
    Leggete da questo link e poi ditemi le vostre opinioni!

    Intanto continuo le mie ricerche.

    http://www.galileo2001.it/materiali/docume...mo_urban_02.php
     
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  9. Spacefinder
     
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    Leggete come già all'epoca di Henry Ford egli già vedesse un futuro all'etanolo....


    "
    Why Henry's plans were delayed for more than a half century


    Ethanol has been known as a fuel for many decades. Indeed, when Henry Ford designed the Model T, it was his expectation that ethanol, made from renewable biological materials, would be a major automobile fuel. However, gasoline emerged as the dominant transportation fuel in the early twentieth century, because of the ease of operation of gasoline engines with the materials then available for engine construction, and a growing supply of cheaper petroleum from oil field discoveries.

    But gasoline had many disadvantages as an automotive source. The “new” fuel had a lower octane rating than ethanol, was much more toxic (particularly when blended with tetra-ethyl lead and other compounds to enhance octane), was generally more dangerous, and contained threatening air pollutants. Petroleum was more likely to explode and burn accidentally, gum would form on storage surfaces, and carbon deposits would form in combustion chambers of engines. Pipelines were needed for distribution from “area found” to “area needed”. Petroleum was much more physically and chemically diverse than ethanol, necessitating complex refining procedures to ensure the manufacture of a consistent “gasoline” product.

    Because of its lower octane rating relative to ethanol, the use of gasoline meant the use of lower compression engines and larger cooling systems.

    Diesel engine technology, which developed soon after the emergence of gasoline as the dominant transportation fuel, also resulted in the generation of large quantities of pollutants.

    However, despite these environmental flaws, fuels made from petroleum have dominated automobile transportation for the past three-quarters of a century. There are two key reasons: First, cost per kilometre of travel has been virtually the sole selection criteria. Second, the large investments made by the oil and auto industries in physical capital, human skills and technology make the entry of a new cost-competitive industry difficult.

    Until very recently, environmental concerns have been largely ignored. But all of that is finally changing as consumers demand fuels, such as ethanol, which are much kinder to the natural environment, and human health.


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    It looks like Henry was just a half century ahead of his time!"


     
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  10. gattmes
     
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    Il primo link postato da Spacefinder e' in italiano e per me questo gia' dice molto......
    ...fortuna che c'e' internet, molta gente sa un po' di inglese, qualcuno e' munito di passaporto e lo usa anche.....
    ..non dico che alcune cose non stiano effettivamente come scritto e a tal fine occorre un cotrollo produttivo.
    Comunque faccio riflettere su quanto segue:
    CITAZIONE

    La destinazione di coltivazioni di piante oleaginose a scopo energetico (il cosiddetto fuel harvesting) urta contro l'esigenza di estensioni enormi di terreno fertile, che verrebbe sottratto alla sua logica e sostenibile destinazione all'alimentazione umana e all'allevamento del bestiame

    ed inoltre
    CITAZIONE

    Innanzitutto, è bene chiarire che l'anidride carbonica non è un inquinante. Essa si presume essere la causa dell'effetto serra e dei conseguenti cambiamenti climatici.

    che sono...se vogliamo....due contraddizioni! infatti le piante assorbono CO2. (Ecco perche bioproducendo si abbatte meglio il CO2)

    ..poi la parte finale
    CITAZIONE

    Una soluzione interessante sembra essere quella delle auto ibride, ma allo stato attuale i loro costi sono attualmente proibitivi e, si può dire, il loro mercato è ai primi passi all'estero.

    l'avete vista la Prius Toyota? Questa volta vi do il link italiano (che non e' "estero" e "ai primi passi") dove ci sono prezzi ed equipaggiamenti:
    http://www.toyotaprius.it/prius/prodotto/w...come/index.html
    ...e' vero anche per il prezzo proibitivo 24.950,00 Euro, lo diceva anche un mio ex collega che era tantissimo...poi ha comprato un'Alfa Romeo (ottima auto Fiat) risultata, optional qua ..optional la... chiavi in mano 28.000,00 Euro.....

    nel mezzo dell'articolo ci sarebbero da dire molte altre cose, ma lasciamo perdere...vi faccio solo notare che come nel sito postato in precedenza (*) dell'unione petroliera anche qui non si parla di etanolo schietto per autotrazione (non esteri o altro), si ignora..
    (beh c'e' un accenno alla miscela con la benzina...ma una informazione moooolto incompleta -> disinformazione)

    (conoscete il motto circa la pubblicita'...parlatene bene, parlatene male, l'importante che ne parlate...beh credo che questi signori lo conoscono..e prendono i dovuti provvedimenti...)

    ( * http://www.unionepetrolifera.it/ContestoAm...ichebenzina.htm )

    ...ben diverso e' lo scritto in inglese del secondo post di Spacefinder su Henry Ford, un uomo di tale morale che si toglieva il capello al passare di una concorrente Alfa Romeo (ottima auto Alfa...).....

    Ciao

    Edited by gattmes - 15/8/2004, 15:03
     
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  11. eroyka
     
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    Ciao Ragazzi!
    Che dire... la cosa si fa sempre più interessante. Devo veramente ringraziare Gattmes per la mole di informazioni che continua a portare.
    E vorrei aggiungere anche io che l'articolo scritto da quel tipo contro l'etanolo è veramente criminale.
    Non so se siete a conoscenza di tutti i terreni incolti che esistono nel nostro paese e nel mondo a cui bisogna aggiungere la distruzione delle derrate alimentari in eccedenza effettuate a fini di tenere sotto controllo i prezzi. Le possibilità per produrre bio etanolo sono molte e sarebbero una nuova opportunità di mercato per i contadini che oggi non faticano a produrre, ma a VENDERE la loro merce. Nei pianio di nascita di una nuova azienda agricola c'è il primario compito di trovarsi un mercato che richieda i suoi prodotti... è allucinante ve lo garantisco!

    Non penso che si farebbe fatica a vendere del carburante se si riesce a contenere i prezzi (e sonon sicuro che lo si possa fare).

    Ne avrei da dire anche altre ma ora non ho molto tempo per cui vi voglio solo spronare a continuare questa ricerca e non farvi abbattere da quella che è vera disinformazione ben archittetata.

    Un consiglio per la decolorazione dell'alcool: io avevo intenzione di decolorarlo prima di metterlo nel serbatoio. Filtrare tutto quello che acquisto e poi miscelarlo con la benzina. Quei filtrini che adoperereste voi in che punto del circuito li inserite? Perchè quello che ho già è troppo grande da trasportare.
    Che ne pensate?
     
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  12. gattmes
     
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    Ho messo un feltro in fondo al cilindretto del filtro, prima dell'uscita del carburante, cosi' impedisce il passaggio di granuli di carbone e sporcizia varia.
    Il filtro e' sistemato sotto il rubinetto del carburante (sotto il serbatoio) tagliando il tubo che va al carburatore.
    Nel caso di impianto ad iniezione le cose si complicano. Infatti il filtro e' soggetto a pressioni di 3 bar ed oltre, inoltre e' attraversato da un cospicuo flusso....sempre...in quanto il carburante in eccesso viene riportato nel serbatoio da una seconda tubazione, partendo dalla valvola regolatrice di pressione (generalmente)..
    Se si tratta di miscele percuntuali la soluzione di Eroyka e' a mio avviso la migliore: meglio filtrarlo con calma prima di utilizzarlo, tenendo presente che con una piccola bottiglia di 1 litro si trattano 20 litri di benzina se si miscela al 5% circa e 10 litri se si miscela al 10% (...ovvio...).


    behh ora che non "picchia" piu' prendo 2 bottiglie di alcool e vado a rilassarmi sulla spiaggia...(inutile aggiungere che non lo bevo )...a dopo

    Edited by gattmes - 15/8/2004, 17:50
     
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  13. gattmes
     
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    Novita'

    A seguito di ripetute ispezioni (monitoraggi) nella vaschetta del carburatore, avevo notato il depositarsi del colorante rosso "a grumi" (se l'alcool e' usato "as is").
    Tra l'altro riempendo/pulendo la vaschetta con alcool decolorato, il colorante non sembra ridiscioglersi ma piuttosto "galleggiare" qua e la o rimanere attaccato al metallo.
    In prima battuta mi era venuta l'idea che il metallo del carburatori (suppongo una lega di alluminio) fosse il responsabile. Allora ho preso un pezzo di Al e lo ho messo a bagno in una bottiglietta riempita di alcool rosso. Non notando alterazioni ho pensato che il fenomeno nel carburatore fosse dovuto ad altri effetti, tipo temperatura o polverizzazione nei getti o somma di questi ed altri.

    ...oggi, a distanza di un bel po' di tempo, mentre facevo un po' d'ordine...mi e' capitata tra le mani la bottiglietta...d'entro c'e' il pezzo di Al e l'alcool....trasparente , con grumi di colorante in parte ancorati al metallo, in parte gallegianti (forse scuotendola...)

    ....ma allora funziona! Sembra che l'Al sia una specie di catalizzatore per il red 24.
    Ora riprovo l'esperimento.

    PS (Avviso x chi si imbattesse in quanto segue.
    Casualmente ho scoperto tempo fa che l'esposizione al sole rende l'alcool trasparente. Non vorrei pero' che il materiale colorante, in quanto non asportato, continui a fare gli stessi effetti nel carburatore - deposito a grumi - anche se trasparente. Inoltre l'esposizione potrebbe anche avere effetti sull'alcool stesso...tipo biodegradandolo in altro composto...mahh...)

    Edited by gattmes - 16/8/2004, 11:55
     
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  14. Spacefinder
     
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    Scusa Gatt,
    forse è una domanda stupida, ma tu usi alcool denaturato?
    Dico questo perchè io ho scovato una bottiglia di etilico a 90° non colorato su cui però grava la tassa dei monopoli in quanto alcool per la produzione di liquori ecc...è per questo che non è "conveniente" usare l'alcool "naturale"?
    Ho trovato su internet un'azienda che rivende sembra anche a privati tutti i tipi di alcool, anche etilico puro "non denaturato", in contenitori da 1lt e confezioni da sei pezzi (vi metto il link in basso) che ne pensate??
    Sinceramente non so bene la differenza fra denaturato e non, penso che natuaralmente ci sia una variazione nella molecola, visto che sei abbastanza esperto sapresti dirmi le differenze e quale usare nonchè il perchè?

    Grazie

    http://www.alcoolital.it/Prodotti/Confezio...1024-puro99.htm

    Edited by Spacefinder - 16/8/2004, 13:31
     
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  15. gattmes
     
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    Purtroppo (secondo i punti di vista) l'alcool e' un prodotto naturale che si puo' bere.
    E' il responsabile della gradazione...appunto...alcolica di bevande come birra,vino (minore di 15%) e in maggior misura (anche 50%) whisky, grappa, cognac, brandy, vodka....

    Di conseguenza per questioni storiche (direi medioevali...) lo stato applica una tassa, o accisa, sull'alcool destinato alla produzioni di bevande/liquori. Vedere qua:
    http://www.acciseonline.it/free/testou.shtml
    https://digilander.libero.it/birrafaidate/n.../normativa.html
    (interessante il punto 3 dell'art. 34 di quest'ultimo...)
    L'alcool acqistabile al supermercato/negozio (generalmente si trova nel reparto vini/liquori) e' di solito 95% (praticamente il limite azeotropico..) ed e' puro senza aggiunta di altra sostanza...(eccetto l'etichetta con accisa relativa ) in quanto destinato ad uso alimentare

    ..ma l'alcool e' utilizzato anche in tanti altri settori, per la sua alta compatibilita' ambientale (leggi biodegradabilita') e per le sue proprieta'. Cosi' si ritrova nei prodotti di pulizia ma anche nei profumi, saponi, shampo, prodotti di cosmesi (provate a leggere qualche etichetta di roba che avete in bagno...), ecc., ecc. (aggiungo -> )
    Ovviamente sull'alcool destinato a tale uso lo (gli) stato (i) non applicano l'accisa destinata ai liquori/bevande. Per sincerarsi che i soliti furbi non utilizzino tale alcool (a minor tassazione) per usi alimentari vengono aggiunti dei cocktails di sostanze che ne alterano il sapore, odore ed a volte anche il colore. Tali sostanze formano il denaturante...detto anche DGS (...generale dello stato) la cui formulazione spesso varia da uso a uso e anche nel tempo. In genere sono piccole qnta di composti che ben si miscelano e stabilmente all'alcool, la cui eliminazione non e' impossibile ma economicamente superiore all'accisa...

    L'alcool 90% venduto contiene un dgs disciolto in metiletilchetone e in un litro di quest'ultimo sembrerebbe esserci circa:
    una sessantina di grammi di tiofene, meno di mezzo grammo di "denatonium benzoato" e un grammo e mezzo di CI Reactve Red 24 (NdR il famoso colorante...)
    (cito un sito che li riporta http://gazzette.comune.jesi.an.it/2001/244/6.htm )
    Il "brodo" di etilmetilchetone viene poi aggiunto in piccola percentuale all'alcool etilico che assume odore e sapore cattivi (provate ad assagiarlo... senza ingerirlo), nonche' la colorazione rossa.

    Circa l'azienda del link la conosco (ce ne sono altre che poi eventualmente posto) ma non sfugge a quanto sopra detto. Se volete potete vedere se ve ne produce un qntivo denaturato con benzina (in bocca al lupo...).
    In ogni caso si puo' vedere se si riesce a spuntare un prezzo competitivo per quello classico (credo su qntita pero...)

    L'alcool destinato a autotrazione (se ve lo fabbricate..) puo' essere invece denaturato con 2% di benzina.
    Purtroppo in questo paese (prego smentirmi..con indirizzi relativi...possibilmente non 9 Euro al litro...tipico italiota...vedi introduzione benzina verde...quando l'Italia la raffinava gia' per mezza Europa...) non e' possibile acquistare tale alcool, ne E85....(voglio vedere come va a finire la storia che entro il 2005 il 2% di carburante in Europa deve essere bio....)..

    Edited by gattmes - 16/8/2004, 14:50
     
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