Anche le centrali sicure si possono rompere.

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  1. ElettroRik
     
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    Ragazzi, non che faccia qualche differenza, ma per la precisione la colonna di fumo usciva da un trasformatore elettrico esterno all'edificio, probabilmente a causa di un cortocircuito che ne ha incendiato l'olio di raffreddamento.

    Il vero pericolo erano invece i fusti contenenti scorie 'temporaneamente' stoccati in attesa di essere prelevati regolarmente per lo stoccaggio definitivo.

    Forse 1mc d'acqua contaminata dispersa in mare non sarà realmente significativo, è come pensare di inquinare una piscina con 1 goccia di pipì....
    Ma vorrei porre l'accento sulla preoccupazione che ho sempre avuto, e questo episodio ne è l'ennesima conferma.
    La tecnologia oggi ha raggiunto una grande potenzialità per poter gestire il problema sicurezza, almeno dal punto di vista teorico-progettuale.
    Quello che non siamo ancora capaci di fare (nemmeno i Giapponesi, che sono anni-luce davanti a noi Italiani), è essere altrettanto efficienti nell'organizzazione.

    Il problema Sicurezza del Nuke continua ad essere un problema di coscienza socio-civile nel maneggiare combustibili e scorie.
    Non di tecnologia, come i Pro-Nuke continuano (per loro convenienza) a voler contestare.

    Vi pare?

    Edited by ElettroRik - 17/7/2007, 11:23
     
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153 replies since 17/7/2007, 07:39   7414 views
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