Odissea isolamento mansarda con tetto a falde inclinate

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  1. Luigi Somenzari
     
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    Essendo un utente di fari forum tra cui anche questo (la cui competenza tecnica è difficilmente superabile) mi permetto di sottoporvi un quesito che avevo avanzato anche altrove.

    Sono entrato in possesso da non molto di un appartamento con annessa mansarda a Moncalieri (provincia di torino). La Mansarda é accessibile dall'appartamento attraverso un'ampia scala a chiocciole.

    Il punto debole dell'appartamento e' l'isolamento (termo acustico) del tetto.

    Infatti per quanto ocncerne il piano di sotto gli infissi sono infatti in legno massiccio con vetro a termocamera. Le guarnizioni degli infissi sono tutte in ottime condizioni.
    Non esistono tapparelle (e pertanto neanche cassonetto) in quanto gli scuri sono le classiche "gelosie" (questo evita la classica dispersione dei cassonetti degli avvolgibili non isolati).

    La parte a vista delle falde inclinate del tetto e' stata rivestita con crtongesso da 12 mm laccata poi di bianco. L'isolamento del tetto è stato effettuato con questo tipo di polyfoam della Kanuf:
    http://www.knaufinsulation.it/admin/getDoc...e1-f0d9df3a3f10

    La prima cosa che ho fatto è stato rimuovere tutto il carongesso e ripassare tutte le fessure di dette tavole di polyfoam con silicone (per sigillare gli spifferi) e riempire gli eventuali ferrure piu' grosse con la schiuma poliuretanica in spray.

    Ecco lo stato della mansarda prima che ci mettessi le mani:

    http://img396.imageshack.us/img396/6218/dscf1101pr9.jpg

    Ho sgombrato la stanza e ho incominciato a staccare i pannelli di cartongesso.

    Una volta staccati i pannelli sotto si vede la struttura di Polyfoam.

    image



    image

    Si vedono i profili a C della Knauf che reggevano i vecchi pannelli in cartongesso.

    Ho proceduto poi a staccare i profili a a sigillare le lastre di polyfoam con del silicone.

    Il problema e' che ora vorrei inserire tra il Polyfoam rosa e le future lastre in carongesso un strato di lana di roccia che sia abbia una funzione isolante termica che acustica.

    In tal senso ho acquistato il Superwall della Isover da 50 mm

    Ho acquistato poi dei profili a U da 15 mm a i ai quali poi avviterò delle lastre in cartogesso accoppiato a ecorubber (12,5 + 20 mm)

    Ho tolto le vecchie guide a U e a C, metterò il superwall in aderenza con il Polyfoam e poi sotto il Superwall rimonto le nuove guide a U da 15 mm e le relative guide a C a cui poi avvito il cartongesso accoppiato.

    Il sandwich dovrebbe quindi essere composto da Polyfoam, Isover Superwall e cartongesso accoppiato a gomma fonoimpendente.

    Chiedo scusa a tutti nel non aver chiarito sin da subito lo scopo della mansarda. la mansarda è la mia sala cinema. Quindi lo scopo da ottenere è quello di limitare la dispersione sia termica che acustica.

    La preoccupazione inoltre e' quella di bilanciare le esigenze acustice e termiche.

    Esigenze termiche: mansarda gelata di inverno e un forno d'estate.

    Esigenze acustiche: riparare la mansarda dai rumori della strada (non vicinissima ma udibile chiaramente e la mansarda serve anche come zona notte) e (secondariamente) evitare di buttare all'esterno un po' del rumore che l'impianto audio/video farà.

    Essendo le esigenze austiche prevalenti dacchè vorrei usare la mansarda come zona notte avrei pensato di usare isolante acustico (il Superwall) che dovrebbe essere molto buono per le alte e medie frequenze e (discreto) per le basse.


    Qualche aggiornamento...

    Potendoci dedicare solo qualche ora al mese i lavori procedono con lentezza.

    Una falda l'ho quasi terminata.

    Ho rimosso il cartongesso e le guide a C ed a U. E ho siliconato (con quello trasparente per infissi) tutte le fessure tra il polifoam e i travoni di sostegno allo scopo di scongiurare ponti termici.

    Alcune considerazioni.

    Parlando su un altro forum con l'impareggiabile DottIng avevo ipotizzato che - forse - anche i travoni di sostegno possano costituire ponti termici (se non in inverno almeno in estate quando la temperatura nell'infradosso raggiunge valori elevatissimi). Avevamo concluso che in realtà non potessero contribuire in maniera significativa come ponti termici.

    Ora che sto procedendo a isolare il tutto mi rendo conto che sigillando tutte le fessure attraverso le quali il calore infernale del tetto "esondava" nella mansarda, la parte dei travoni di sostegno in corrispondenza del colmo non è solo tiepida ma è decisamente calda.

    Ora che l'isolamento con il silicone di ogni fessura abbia amplificato una sorta di effetto serra nell'intercapedine tra il Polyfoam e le tegole ci può stare. Ma che i travoni si scaldassero di conseguenza così tanto non me lo aspettavo.

    Ho messo un termometro in corrispondenza del colmo (pur se separato dai 4 cm di Polyfoma supersigillato) e la temperatura che mi rileva è alle 14.00 del 20/7 (località Moncalieri vicinio a Torino): 44 gradi con il 22 % di umidità (elle ore 17.00 45 gradi e 16% di umidità!!!).


    La foto rende forse l'idea (quello bianco e' il sensore).

    image

    1) Ho contribuito sensibilmente a modificare il "microclima" dell'intradosso?

    2) Me ne devo fregare atteso che anche senza la siliconatura la temperatura dell'intradosso sarebbe stata elevatissima d'estate comunque?

    3) Il silicone reggerà nel tempo a quelle temperature?

    4) Se il termometro segna dette temperature pur separato dal polyfoam, quanto sarà la temperatura nell'infradosso? 60- 70 gradi???

    4) Avrebbe senso installare un estrattore "Solar Star" nel colmo del tetto senza peraltro bucare anche lo strato isolante? Mi rendo conto che come dice Dotting tanta aria esce e tanta deve entrare ma magari riscirebbe ugualmente a espellere l'aria troppo calda in eccesso.
    Vi prego solo di non propormi di rifare il tetto e di farne uno ventiilato; mi sono già "impiccato" con il mutuo e non posso permettermi altri costi rilevanti.

    E' arrivato questa mattina il materiale che comporrà il sandwich.

    Il superWall della Isover da 50mm e l'akustic Gips (12,5 mm di cartogesso accoppiato ad 20 mm. di Ecorubber fonoimpendente).

    Ergo il tetto sarà così composto (dall'esterno verso l'interno):
    tegole
    polyfoam da 4 cm sigilato in ogni pertugio con il silicone
    superwall da 5 cm sigilato in ogni pertugio con il silicone
    guide a u da 2,5 cm che quindi crearanno una camera d'aria di quello spessore
    akustikgips da 32, 5 mm (12,5 mm di cartogesso accoppiato ad 20 mm. di Ecorubber fonoimpendente).
     
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25 replies since 21/7/2007, 11:15   15249 views
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