fotovoltaico e pompa di calore

Possono diventare un'unico prodotto?

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  1. Enrico la talpa
     
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    Bene, e se io mi accontentassi di qualcosa di piccolo, senza allacci all'enel, o altro?

    Se ho il sole la mia pompa trasferisce il calore in casa oppure fuori a seconda delle necessità,
    ma con un sistema molto ridotto, non in grado di riscaldare una case, ma di dare un'aiuto
    per le mezze stagioni e un pò di fresco o di caldo nelle stagioni principali.

    Un sistema modulare, parto con una cifra piccola e monto il primo step, poi dopo un pò mi
    convinco ad ampliare l'impianto con lo step 2, e poi con lo step 3 e via.


    Dico questo perchè ho visto una cosa simile in Giappone, tutto frazionato,
    invece di spendere subito grandi cifre, compravi il sistema a moduli separati e spese più limitate.
    Ogni cosa era modulare, ed alla fine diventava un gigantesco impianto.
    Il sistema era della Sanyo e addirittura si acquistava nei grandi magazzini tipo Ipercoop, oppure Auchan ecc,ecc.

    Ma come mi insegna un industriale Viareggino, che fabbrica yackt di lusso, i brevetti sono facilmente aggirabili, basta solo studiare come. ;)

    Enrico Valentini
     
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  2. lux70
     
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    Ritorniamo al mio primo trend: fare si ma a piccoli passi, magari spendendo il meno possibile; magari farsi costruire da una ditta una pompa di calore con inverter che funzioni con motore i CC a 24Volt o 48..il resto già è a bassa tensione e mi sembra che Dotting abbia già verificato che alcune pompe di calore funzionano così.

    Oggi compro e aiuto a riscaldare e raffrescare la cucina, domani la sala da pranzo, dopodomani un'altra zona e così via...

    Finita casa compro un inverter e nei momenti di inutilizzo mi produco energia per casa..niente enel visto che ad oggi è un casino potergli stare dietro...

    Se posso utilizzo ste pompe di calore per coogenerare energia..magari chi ha un camino, chi vuol produrre acqua calda in estate senza usare Pannelli solari termici ecc insomma sprechiamo un sacco di energia ed il petrolio continua a salire..79 dollari al barile!
     
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  3. lux70
     
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    sì, sto leggento il tuo sito e complimenti: è l'idea che ho avuto sempre nella mia mente e mi piacerebbe approfondire anche di persona! Magari un bel negozio del genere da queste parti non sarebbe male con una adeguata pubblicità sulle emittenti private...abbè, corro troppo!
    comunque ribadisco i complimneti per la pensata, in questo modo ovviamente un condizionatore è un semplice utilizzatore e quindi un elettrodomestico come gli altri!
     
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  4. Fede1975
     
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    Se si parla di convenienza il discorso che sta alla base di tutto è che attualmente il costo del kWh fotovoltaico è molto superiore a quello che si compra dall'ENEL (o da chi per lei). Non a caso lo stato per incentivare il fotovoltaico ha tirato fuori il conto energia. Quindi l'idea di prodursi energia per conto proprio da un punto di vista economico non ha senso. Impainto fatto in una volta sola, frazionato, fatto per gradi ecc., i conti alla fine sono sempre quelli (proprietà distributiva della moltiplicazione, tanto per semplificare il discorso). Da un punto di vista del rispetto dell'ambiente sono idee più che lodevoli e se qualcuno le realizza avrà la mia ammirazione ma il suo portafogli piangerà.
    Saluti.
    Federico
     
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  5. lux70
     
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    Ciò che affermi non è del tutto esatto! Il fotovoltaico ha sì un costto eccessivamente alto ma se l'investimento allo stato attuale rientra in 10 anni vuol dire che è vantaggioso in quanto un impianto ne dura 20! Quindi possono essere valide le tue affermazioni che non tutti possono permetterselo(e qui l'idea attuata di AD80..pure censurato) è una idea valida, validissima ma il Fv è comunque vantaggioso anche in termini economici nonostante la maggior parte delle persone non possono permetterselo!
    X quanto riguarda l'idea di Enrico magari può contattare Dotting in MP e capire con lui la reale fattibilità di questo condizionatore inverter a FV tenendo presente che per avere una commercializzazione decende non deve superare una cifra di 2000 euro tutto compreso!
    Alla prossima
     
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  6. Fede1975
     
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    CITAZIONE (lux70 @ 6/8/2007, 09:43)
    Ciò che affermi non è del tutto esatto! Il fotovoltaico ha sì un costto eccessivamente alto ma se l'investimento allo stato attuale rientra in 10 anni vuol dire che è vantaggioso in quanto un impianto ne dura 20!

    E chi l'ha detto! Quando faccio le stime, per impianti in Centro Italia mi vengono tempi di rientro nell'ordine dei 12 o 13 anni nel migliore dei casi e sfruttando gli incentivi del conto energia e lo scambio sul posto.
    Qui invece si parla di impianti non collegati alla rete elettrica e quindi l'unico beneficio sfruttabile è la detrazione del 36%. Fatti due conti. Io li ho fatti giusto la settimana scorsa per impiantini da 300 W per nuove costruzioni in ottemperanza al D.Lgs. 192/05, così come modificato dal D.Lgs. 311/06. E sai cosa mi è venuto fuori? Costo stimato 2000 € + IVA, cioè 2400 €; levandoci il 36% si scende a 1536 €. Ed è una previsione ottimistica; considera che mentre il costo dei pannelli è all'incirca proporzionale alla dimensione dell'impianto, su piccoli impianti l'inverter e i cablaggi hanno un peso percentuale maggiore. Aggiungici poi le spese di progettazione (per legge essendo impianti di generazione hai bisogno del progetto di un professionista), collaudo, ecc. e ti accorgerai che sono stato sul basso.
    E quanto mi produce questo impianto: comune della provincia di Firenze, esposizione a sud, inclinazione ottimale, assenza di ostacoli: 376 kWh annui! Costo del kWh pagato dall'utente all'ENEL, cica 0,18 €. Segue risparmio annuo
    di circa 68 €. Sei ancora convinto che l'impianto si ripaghi in dieci anni? E non ho considerato le spese per la manutenzione (l'inverter ha una vita media di 15 anni), il costo del denaro, il fatto che magari ci sono dei momenti in cui l'energia che produci non ti serve e quindi la butti (o metti un regolatore di carica e una batteria, ma allora sono altre spese e cala l'efficienza del sistema).

    Saluti.
    Federico

     
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  7. lux70
     
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    Ciao Federico, se hai tempo leggiti la discussione https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=7502600 e l'intervento di Ad80, è un ingegnere che ha studiato un sistema ibrido che utilizza corrente di rete e FV(ma non solo) e stando ai suoi calcoli e alle installazioni che ha fatto afferma con certezza che il FV è conveninete anche senza C.E.
    Ciao alla prossima!
     
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  8. ad80
     
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    CITAZIONE (Fede1975 @ 6/8/2007, 18:03)
    Qui invece si parla di impianti non collegati alla rete elettrica e quindi l'unico beneficio sfruttabile è la detrazione del 36%. Fatti due conti. Io li ho fatti giusto la settimana scorsa per impiantini da 300 W per nuove costruzioni in ottemperanza al D.Lgs. 192/05, così come modificato dal D.Lgs. 311/06. E sai cosa mi è venuto fuori? Costo stimato 2000 € + IVA, cioè 2400 €; levandoci il 36% si scende a 1536 €. Ed è una previsione ottimistica; considera che mentre il costo dei pannelli è all'incirca proporzionale alla dimensione dell'impianto, su piccoli impianti l'inverter e i cablaggi hanno un peso percentuale maggiore. Aggiungici poi le spese di progettazione (per legge essendo impianti di generazione hai bisogno del progetto di un professionista), collaudo, ecc. e ti accorgerai che sono stato sul basso.
    E quanto mi produce questo impianto: comune della provincia di Firenze, esposizione a sud, inclinazione ottimale, assenza di ostacoli: 376 kWh annui! Costo del kWh pagato dall'utente all'ENEL, cica 0,18 €. Segue risparmio annuo
    di circa 68 €. Sei ancora convinto che l'impianto si ripaghi in dieci anni? E non ho considerato le spese per la manutenzione (l'inverter ha una vita media di 15 anni), il costo del denaro, il fatto che magari ci sono dei momenti in cui l'energia che produci non ti serve e quindi la butti (o metti un regolatore di carica e una batteria, ma allora sono altre spese e cala l'efficienza del sistema).
    Saluti.
    Federico

    I 10 anni di ritorno economico medio sono relativi alla soluzione ad impianto completo, consistente in 22 pannelli FV dal 165Wp al centro Italia, con la quale dici addio all'ENEL.

    Così facendo una famiglia media risparmia circa 800 euro/anno per la corrente elettrica.

    Considerata la detrazione del 36% in 10 anni al ritorno economico ci arrivi eccome.

    Collegare 300W in scambio sul posto è infattibile.

    Come fai con 300W di pannelli ad avere più di 48V lato dc?

    gli inverter di immissione hanno standard di ingresso lato dc da 5 a 10 volte superiori.

    Mi pare ovvio che una soluzione del genere non è praticabile, perciò il Governo, nel dire che erano necessari almeno 300W per ogni singola costruzione, avrà pensato sicuramente a quei piccoli stand-alone che tengono sotto corrente le apparecchiature vitali nella tua casa anche in caso di black-out.

    Anzi, te lo dico io, hanno fatto proprio così per riuscire a far piazzare sul mercato quelle apparecchiature che ti ho detto e io so pure chi è stato a riuscire ad influenzare le leggi, ma per correttezza non lo dico.

    In quel caso parlare di ritorno economico non ha senso perchè se usi uno stand-alone/UPS di questo genere non lo fai certo per sperare di risparmiare con l'ENEL (con 300 W, ma non fatemi ridere) ma perchè la corrente ti serve sul serio.

    Che ne so........per esempio se hai un malato in dialisi a casa (ma sono stato proprio bastardo a fare un esempio così pazzesco).

    In realtà, ragionandoci su (e ti rimando al mio topic "le magagne dell'immisione in rete", tanto è un topic e quindi incensurabile) parlare di ritorno economico con una corrente che devi dare alla rete e sulla quale in 3 casi su 4 ci paghi le accise ha senso?

    Ritorno economico è un termine che puoi usare se hai cambiato del tutto stile di vita e quello che produci è tuo, quindi quando si fanno certi discorsi occhio a dare a Cesare quel che è di Cesare (anzi di Romano........ :D :D , perdonatemi la battuta) e agli altri il resto
     
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  9. ricky60
     
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    Salve , interessante la discussione , vorrei solo portare per aitarvi la mia esperienza anche se ridotta.. io lavoro per una ditta di vicenza che era intenzionata a istallare un impianto fotovoltaico di 250KWp , il costo era esorbitante ma con un leasing di 20 anni l'impianto si pagava in 11-12 anni con il conto energia se tutto funzionava bene e se non c'erano rotture. Senza conto energia l'impianto non si pagava ovviamente.. i pannelli erano circa 1500 quindi il prezzo era molto scontato quindi presumo che i tempi di ritorno di un impianto piccolo non possano essere certo inferiori.. se l'impianto lo intendete fotvoltaico+pompa di calore chiedetevi se il risparmio lo fa la pompa di calore o il fotovoltaico , dubito fortemente che ci sia convenienza a produrre EE del fotovoltaico attualmente.. per quanto mi riguarda il fotovoltaico a meno che non cambi drasticamente i propri rendimenti non avrà lunga vita perchè non riesce da solo (senza conto energia) a pagarsi neanche in 30 anni. Ogni pannello che si acquista danneggia di più l'ambiente dello stare senza. Vorrei precisare che i 0.4 euro che lo stato fornisce derivano dalle tasse quindi anche se per chi lo monta è una detrazione(e in piccola parte una tassa) per altri è una tassa e basta.. quindi parlare di convenienza economica in generale mi sembra errato. Mettiamo caso che il tuo sistema funzioni e la gente risparmia , tutti lo montano (almeno quelli intelligenti) ; tra vent'anni cosa pensi succederà , lo stato avrà tolto il conto energia per il rispetto delle quote e le macchine saranno vecchie , senza conto energia la macchina non si pagherà più e cominceranno a non venderle e a smontare le esistenti che non vanno più. Quello che vorrei fosse chiaro è che una fonte per considerarsi rinnovabile deve anche pagarsi da sola , anche in 10 anni se ne funziona 20 ma deve farlo da sola. L'unica cosa che auspico è che questi incentivi che lo stato da servano per aumentare il know how delle ditte produttrici portando i pannelli a rendimenti almeno doppi degli attuali altrimenti per me il solare fotovoltaico non è una fonte rinnovabile. Vorrei infine aggiungere che per commercializzare una macchina del genere dovete far conto che se volete venderela non potete far riferimento solo a determinate zone geografiche come ho sentito qualcuno, la macchina mi sembra un'idea buona (fatto salvo quello che ho precedentemente detto) quindi se volessi acquistarla avrei costi per i pannelli a parità di richiesta più alti rispetto a Roma per esempio quindi vi consiglio di tenervi per i conti quantomeno a latitudini del nord italia , mi sembrerebbe riduttivo venderle solo al sud.
     
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  10. Fede1975
     
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    CITAZIONE (ad80 @ 7/8/2007, 15:09)
    I 10 anni di ritorno economico medio sono relativi alla soluzione ad impianto completo, consistente in 22 pannelli FV dal 165Wp al centro Italia, con la quale dici addio all'ENEL.

    Così facendo una famiglia media risparmia circa 800 euro/anno per la corrente elettrica.

    Considerata la detrazione del 36% in 10 anni al ritorno economico ci arrivi eccome.

    Scusa, facciamo due conti. Con il costo del kWh intorno a 0,18 €, per risparmiare 800 € all'anno ci vuole una produzione netta di circa 4.444 kWh annui. Che impianto ci vuole per produrre questa energia e quanto costa (tieni presente che il costo del kWp fotovoltaico è di circa 7.000 €, al netto dell'IVA)?

    CITAZIONE (ad80 @ 7/8/2007, 15:09)
    Collegare 300W in scambio sul posto è infattibile.

    Forse sarà anche fattibile tecnicamente, ma è impossibile perché il c.e. va da 1 kWp in su. Tant'è che ai clienti di cui parlavo ho suggerito di lasciar perdere l'impianto da 300Wp e di farsene uno da almeno 1 kWp, o in alternativa fare l'impianto condominiale.

    CITAZIONE (ad80 @ 7/8/2007, 15:09)
    In quel caso parlare di ritorno economico non ha senso perchè se usi uno stand-alone/UPS di questo genere non lo fai certo per sperare di risparmiare con l'ENEL (con 300 W, ma non fatemi ridere) ma perchè la corrente ti serve sul serio.

    Che ne so........per esempio se hai un malato in dialisi a casa (ma sono stato proprio bastardo a fare un esempio così pazzesco).

    Per piacere, lasciamo stare certi esempi.
    In casi di macchinari salvavita è pazzesco andare a trovare soluzioni estemporanee. Il collegamento alla rete ENEL con un gruppo di continuità per le emergenze è la soluzione più affidabile. Quando si parla della vita umana, non andiamo a cercarne altre soluzioni, che anche se teoricamente sono validissime, nella pratica garantiscono un'affidabilità minore.

    Saluti.
    Federico
     
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  11. ad80
     
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    CITAZIONE (Fede1975 @ 7/8/2007, 21:43)
    Scusa, facciamo due conti. Con il costo del kWh intorno a 0,18 €, per risparmiare 800 € all'anno ci vuole una produzione netta di circa 4.444 kWh annui. Che impianto ci vuole per produrre questa energia e quanto costa?

    Ma allora volete farmi censurare di nuovo!!!!???????

    Vabbè......corro il rischio.

    alla latitudine di 40°N, ad un'altezza di 300m s.l.m. un impianto di 20 pannelli FV Suntech STP165S da 165Wp cadauno, orientati a sud con tilt di 30°, due accumulatori da 24V-42 Ah alla scarica a 20 h e un inverter MK4000 con sistema di bilanciamento di potenza e relativo materiale elettrico e accessorio (staffe per pannelli comprese), con un albedo pari a 0,25 e un ombreggiamento medio mensile del 15% produce
    4430 kWh/anno

    Il costo, tutto compreso (pure l'IVA) è 21500 euro

    con la detrazione del 36% il costo reale diventa 13760 euro

    Un impianto del genere soddisfa pienamente le esigenze di un'utenza di 4 persone o che comunque consuma mediamente da 10 a 15 kWh/gg.

    Facciamo 12,5 per restare nella media.

    Considerando un costo di 0,18 euro/kWh il costo evitato è di 0,18*12,5*365 = 821,25 euro/anno

    Quindi con il solo fatto di non dover più pagare la bolletta si ripaga l'impianto in 13760/821,25 = 16 anni e 9 mesi

    E' ovvio che al sud la cosa conviene molto di più e il ritorno è paragonabile se non meglio del C.E. , ma se si tiene conto degli altri indubbi vantaggi che ho descritto varie volte (modularità, stabilità e continuità di fornitura, robustezza delle macchine ecc.) forse se ne può parlare, no?

    Edited by ad80 - 8/8/2007, 11:10
     
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  12. ad80
     
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    CITAZIONE (ricky60 @ 7/8/2007, 19:39)
    Salve , interessante la discussione , vorrei solo portare per aitarvi la mia esperienza anche se ridotta.. io lavoro per una ditta di vicenza che era intenzionata a istallare un impianto fotovoltaico di 250KWp , il costo era esorbitante ma con un leasing di 20 anni l'impianto si pagava in 11-12 anni con il conto energia se tutto funzionava bene e se non c'erano rotture. Senza conto energia l'impianto non si pagava ovviamente.. i pannelli erano circa 1500 quindi il prezzo era molto scontato quindi presumo che i tempi di ritorno di un impianto piccolo non possano essere certo inferiori.. se l'impianto lo intendete fotvoltaico+pompa di calore chiedetevi se il risparmio lo fa la pompa di calore o il fotovoltaico , dubito fortemente che ci sia convenienza a produrre EE del fotovoltaico attualmente.. per quanto mi riguarda il fotovoltaico a meno che non cambi drasticamente i propri rendimenti non avrà lunga vita perchè non riesce da solo (senza conto energia) a pagarsi neanche in 30 anni. Ogni pannello che si acquista danneggia di più l'ambiente dello stare senza. Vorrei precisare che i 0.4 euro che lo stato fornisce derivano dalle tasse quindi anche se per chi lo monta è una detrazione(e in piccola parte una tassa) per altri è una tassa e basta.. quindi parlare di convenienza economica in generale mi sembra errato. Mettiamo caso che il tuo sistema funzioni e la gente risparmia , tutti lo montano (almeno quelli intelligenti) ; tra vent'anni cosa pensi succederà , lo stato avrà tolto il conto energia per il rispetto delle quote e le macchine saranno vecchie , senza conto energia la macchina non si pagherà più e cominceranno a non venderle e a smontare le esistenti che non vanno più. Quello che vorrei fosse chiaro è che una fonte per considerarsi rinnovabile deve anche pagarsi da sola , anche in 10 anni se ne funziona 20 ma deve farlo da sola. L'unica cosa che auspico è che questi incentivi che lo stato da servano per aumentare il know how delle ditte produttrici portando i pannelli a rendimenti almeno doppi degli attuali altrimenti per me il solare fotovoltaico non è una fonte rinnovabile. Vorrei infine aggiungere che per commercializzare una macchina del genere dovete far conto che se volete venderela non potete far riferimento solo a determinate zone geografiche come ho sentito qualcuno, la macchina mi sembra un'idea buona (fatto salvo quello che ho precedentemente detto) quindi se volessi acquistarla avrei costi per i pannelli a parità di richiesta più alti rispetto a Roma per esempio quindi vi consiglio di tenervi per i conti quantomeno a latitudini del nord italia , mi sembrerebbe riduttivo venderle solo al sud.

    Senti, io sono un ingegnere per l'ambiente ed il territorio specializzato in valutazioni d'impatto ambientale e gestione energetica.
    Quando cominciai ad occuparmi di questa tecnologia lo feci proprio con molto scetticismo, valutando l'impatto che questa avrebbe potuto avere sul sistema energetico italiano e, da dati alla mano matematici ed inconfutabili, posso dire che molto di quello che hai detto è erroneo.

    1) non è vero che il pannello FV danneggia l'ambiente perchè ha una vita media quasi 10 volte superiore al suo EPBT e anche il suo EROEI è alto; in parole povere durante la sua vita produce molta più energia di quella impiegata per costruirlo (quindi, grazie al lavoro che rende possibile contribuisce molto alla riduzione dell'entropia prodotta per crearlo)

    2) non è vero che gli impianti non possono ripagarsi senza conto energia, il mio lavora con una tecnologia diversa perchè agisce in prelievo e miscelazione ed è autocommutante, quindi non usa conto energia, però ho appena postato quelli che sono i miei calcoli relativi e vedo che anche al centro Italia praticamente il guadagno che si ha per i mancati costi è paragonabile al C.E., e questo solo grazie alla cara vecchia detrazione del 36%.

    3) il fatto della geografia è anch'esso relativo, perchè è vero che il nord ci vogliono più pannelli che al sud, ma lì ci sono anche maggiori necessità di riscaldamento, quindi ha senso metterci una pdc e potrei arrivare alla detrazione del 55%, che riporta il tutto ad un ottimo paragone col C.E.

    Invece sono d'accordo con te quando dici da dove vengono gli incentivi per il C.E. (perchè in parte è vero che vengono dallo Stato, in altra parte dalla componente A3, ma sempre soldi tirati fuori da noi sono),

    lo sono pure quando parli della convenienza economica perchè parlare di ritorno economico con la corrente che col C.E. non è proprio tua non ha molto senso,

    CITAZIONE (Fede1975 @ 7/8/2007, 21:43)
    Forse sarà anche fattibile tecnicamente, ma è impossibile perché il c.e. va da 1 kWp in su. Tant'è che ai clienti di cui parlavo ho suggerito di lasciar perdere l'impianto da 300Wp e di farsene uno da almeno 1 kWp, o in alternativa fare l'impianto condominiale.

    Eh, già, vero, c'è anche questo...... :P ....... lo avevo scordato, quindi non è solo infattibile tecnicamente ma lo è anche giuridicamente.

    [QUOTE=Fede1975,7/8/2007, 21:43]
    CITAZIONE (ad80 @ 7/8/2007, 15:09)
    Per piacere, lasciamo stare certi esempi.
    In casi di macchinari salvavita è pazzesco andare a trovare soluzioni estemporanee. Il collegamento alla rete ENEL con un gruppo di continuità per le emergenze è la soluzione più affidabile. Quando si parla della vita umana, non andiamo a cercarne altre soluzioni, che anche se teoricamente sono validissime, nella pratica garantiscono un'affidabilità minore.

    Le mie macchine sono affidabilissime.........nulla in meno degli UPS, comunque l'esempio che ho fatto era da cani, lo ammetto........ma questo per sottolineare che non ha senso comprare un piccolo stand-alone per mettere sotto corrente cosa?
    un PC?
    una TV?

    A questo punto mi conviene comprare qualche pannello in più e le giuste apparecchiature (per avere potenze di spunto adeguate), farmi i calcoli con l'energia (non con la potenza) e mettere sotto corrente tutto l'impianto, anche se l'autonomia sarebbe poca........
     
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  13. ricky60
     
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    vorrei approfondire quanto hai detto , mi sembra che tu parli con cognizione di causa quindi vorrei maggiori informazioni sui primi due punti per capire dove ho sbagliato

    1) per me un pannello è fatto di materiali ed eneriga per produrlo , l'energia si ricava dalle solite fonti (gas-petrolio) mentre i materiali si ricavano dal suolo terrestre , adesso penso che la plastica con cui è fatto un pannello , un inverter , tutte le cablature , le parti metalliche di qualcue tipo consumino le risorse naturali , aggiungo che per estrare i materiali si consuma a sua volta energia. ho ipotizzato quindi che il costo di un impianto fosse da considerarsi uguale al costo in KW prodotti in quanto non c'è niente di riutilizzato. se così fosse il pannello è da considerarsi inquinante

    2)non conosco il suo panello ma oltre ai miei conti ho conti di tre ditte che propongono impianti fotovoltaici e a tutte e tre togliendo il conto energia il ritorno non c'è. Non conosoco i suoi pannelli quindi se mi dicesse dove ha postato i calcoli darei volentieri una occhiata

    vorrei infine precisare che anche questo 36% di detrazione qualcuno la sta pagando
    grazie per le precisazioni datemi e aspetto qualche dato
     
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  14. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (ricky60 @ 8/8/2007, 09:28)
    ho ipotizzato quindi che il costo di un impianto fosse da considerarsi uguale al costo in KW prodotti in quanto non c'è niente di riutilizzato. se così fosse il pannello è da considerarsi inquinante

    L'ipotesi non è corretta. Esiste un indice, l'EROEI, che misura il rapporto fra energia ricavata da una fonte e quella spesa per ottenere il ricavo.
    Questo indice per certe fonti, come il nucleare, varia enormemente a seconda dell'impostazione idoelogica di chi lo calcola, per qualcuno è sopra il 100 (rende 100 volte l'energia spesa) per qualcuno è sotto l'1 (in pratica non conviene).
    Per il fotovoltaico il range è molto più ristretto e per i pannelli classici non scende sotto il 5, mentre per i film sottile supera abbondantemente il 10. Quindi convengono sempre (parlando di EROEI, non di investimento economico!)
    Tale indice non misura l'inquinamento, che per molte fonti non è limitato alla fase di fabbricazione, ma è esteso su tutta la vita lavorativa dell'apparecchio. Ovvio e banale che il pannello FV ha inquinamento zero mentre pressochè ogni altra fonte fossile produce inquinamento durante tutta la vita. E non solo inquinamento da CO2.
    I materiali dei panelli sono riciclabili in massima parte, per alcuni film sottili anche al 100%, quindi anche la fase di smaltimento è del tutto controllabile.

    CITAZIONE
    vorrei infine precisare che anche questo 36% di detrazione qualcuno la sta pagando

    Questo è verissimo, ma infatti è tutto il discorso sulla "convenienza economica" delle FER che va messo nella giusta luce.
    E' ovvio e banale che le fonti tradizionali sono ampiamente vantaggiose economicamente. Così come è ovvio e banale che cucinare su un fuocherello di legna raccattata per strada è molto più vantaggioso economicamente che usare il gas. Se tutti vedono i vantaggi dell'usare il gas invece che affumicare il salotto mentre non tutti vedono i vantaggi delle FER è solo per la mancanza di lungimiranza che il sistema economico ci costringe ad avere.
    Le FER costano di più e se si vogliono utilizzare (ma si vogliono?... :rolleyes: ) occorre pagarle di più. Almeno per qualche anno. Alternative che salvino capra e cavoli esistono solo nella fantasia di pochi. Col tempo i costi delle FER scenderanno e quelli delle fonti tradizionali saliranno, si sa. E si sa anche che a quel punto chi sarà stato lungimirante ne avrà il massimo vantaggio. Le aziende private guardano al brevissimo periodo, quindi pensare che l'innovazione debba arrivare da lì è illusorio. E' il sistema pubblico che deve farsi carico dell'incentivazione. Non ci vedo nulla di anomalo.
    La soluzione è questione di scelte. Se siamo disposti a pagare chi produce energia tramite FER al prezzo in grado di renderle un investimento interessante il settore crescerà e prima o poi si reggerà da solo, senza bisogno di incentivazioni.
    Se si deciderà di continuare ad aspettare il miracolo della FER a bassissimo costo continuando nel frattempo a permettere a pochi di lucrare per usare solo fonti tradizionali... allora il discorso è diverso. Ma basta capirsi. ;)


     
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  15. fyber
     
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    Io sarei disposto a pagare di più per le FER però...
    In casa siamo 4, anzi 5 col gatto e 7 se ci mettiamo pure i pesci (che consumano pur'essi). Consumiamo in media 1500kWh all'anno ergo il mio costo al kWh risulta essere molto più basso di quello indicato da ad80... e quando me lo ripago un piccolo PV???
    a meno che non decida di iniziare a consumare di più :unsure: dirottando ad esempio il riscaldamento da Metano a PDC... ma sarà la poi soluzione giusta?
     
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45 replies since 1/8/2007, 09:30   12096 views
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