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BrightingEyes.
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Salve gente, dico la mia visto che mi interessa molto l'aspetto imprenditoriale di questi argomenti.
Come, purtroppo, ben chiarito dalla storia del progetto di Furio57 in Italia è difficilissimo partire da zero per produrre strumentazioni complesse come i pannelli fotovoltaici mettendosi in competizione con le grandi aziende che magari producono in paesi con tassazioni e carichi contributivi ben diversi.
Oltretutto dopo un primo momento di aumento dei prezzi a causa della richiesta l'allargamento del mercato e la competizione fra aziende porteranno a una discesa dei prezzi. La produzione dei pannelli fotovoltaici ha molte analogie con la produzione informatica e il problema della qualità della produzione orientale è solo causato dalla relativa inesperienza. Non illudiamoci, sono finiti i tempi dell'industria ruspante all'italiana.
Inoltre tutti i conti economici non possono basarsi su un mercato stabile. C'è da considerare che molte altre tecnologie (cellule organiche, film sottile, solare a concentrazione, ecc) promettono una discesa del prezzo del Kw per un fattore che va da 1/3 a 1/5 dei prezzi attuali. Ce lo auguriamo tutti, ma per chi investe ora milioni di euro nella produzione di fotovoltaico classico sarebbe una leggera "scocciatura".
Una possibilità di sviluppo industriale è nella scommessa su quale tecnologia FUTURA possa scalzare il dominio del pannello fotovoltaico classico e nel puntarci sopra fin da adesso.
Ma è un discorso da veri professionisti del rischio d'impresa, materia dei fondi tipo il Gaia-I, e una certa dose d'incoscienza.
A mio parere, viste le enormi competenze tecniche e scientifiche sottoutilizzate che la crisi industriale ci ha lasciato punterei più sulla produzione meccanica di precisione (conoscete una azienda italiana che produce un motore Stirling ? Eppure i campi di utilizzo di questo geniale motore sono già ampi e la tecnologia a concentrazione li aumenterà ancora...)
Anche le sperimentazioni dell'Enea a Portici col PV a concentrazione promettevano ricadute di produzione industriale a breve... ma come spesso succede in Italia sono allo stadio sperimentale da anni e l'attività principale pare la sempiterna ricerca fondi... bah!.