inverter per eolico

rischiare di bruciarlo..

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  1. bengio26
     
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    Chiedo a chi ha esperienza diretta e non:
    sento spesso parlare della possibilità di "bruciare" l'inverter.. potrei sapere cosa si brucia di preciso? è un pezzo in particolare o si brucia proprio la scheda? è qualcosa di recuperabile oppure no? inoltre con i vari fusibili il danno non dovrebbe essere limitato? mi aiutate a capire questo dilemma?
    Io vorrei prendere un inverter in quanto sono dell'idea che sia un apparecchio utile per un' ampia gamma di situazioni, però se rischio di spendere denaro per poi "bruciarlo"...
    attendo chiarimenti..
    ciao
     
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  2. Dan73
     
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    Ciao

    Io penso che tu possa bruciare solo i fusibili salvaguardando l'inverter

    Invece volevo farti una domanda

    Credo che sul mercato attualmente non ci sia un inverter per eolico, da poter utilizzare per mettere in rete la corrente prodotta da un generatore eolico ..... tu ne conosci ?


    Ciao
     
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  3. atomicgroup
     
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    Soladin 600 per impianti grid tie connessi alla rete elettrica Enel.

    Se no altri inverter per isola, ma si ha bisogno di batterie se non con l'aleatorietà del vento un inverter diretto è praticamente inutile.
     
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  4. Rudolph
     
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    C'è lo SMA windyboy, a partire da 3 KW circa. Costoso, però.

    L'inverter si brucia per sovratensione, quindi con un fusibile non lo salvi. Ad esempio lo SMA è estremamente sensibile: lavora da 250 a 600 volts, ma a 602 è già fumante.
     
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  5. mariomaggi
     
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    bengio26,
    CITAZIONE
    possibilità di "bruciare" l'inverter.. potrei sapere cosa si brucia di preciso? è un pezzo in particolare o si brucia proprio la scheda? è qualcosa di recuperabile oppure no? inoltre con i vari fusibili il danno non dovrebbe essere limitato? mi aiutate a capire questo dilemma?

    Un inverter si puo' guastare per molti motivi.

    Elettrici
    Si possono distruggere gli IGBT, i diodi negli IGBT, eventuali transistor o MOSFET di potenza. Tutti questi componenti non possono essere protetti con fusibili, la rottura dei dispositivi avviene ad una velocita' maggiore del te.mpo di fusione di un fusibile, che quindi e' assolutamente inutile a questo scopo.
    Uno dei rischi maggiori e' l'arrivo di sovratensioni dalla rete, anche di breve durata, eliminabili solo parzialmente. Anche i buchi di rete sono piuttosto rischiosi per l'inverter.

    Ci sono componenti soggetti a invecchiamento - esempio: condensatori elettrolitici - e componenti che risentono dei fenomeni elettromagnetici - es.: circuiti integrati - che si evidenziano in prossimita' dei temporali.

    Meccanici
    Vibrazioni anche minime ma ripetute, generate dai veicoli su strade o ferrovie, da aerei; stress da dilatazioni termiche non ben compensate in fase di progettazione.
    Contatti elettrici difettosi, ossidati.

    Ambientali
    Umidita', soprattutto quando ci sono inverter che alternano ore di funzionamento con ore di raffreddamento con condensa dell'umidita'. Eccessiva temperatura, esposizione diretta al sole. Presenza di animali nelle schede (zanzare, formiche, ecc.) che possono creare dei cortocircuiti fra pin in una scheda (sperimentato personalmente). Sporcizia o polvere conduttiva. Muffa o ambiente ad alta salinita'.

    Software
    Anche il software contenuto nell'inverter potrebbe creare problemi, se mal gestito. Usando un protocollo di comunicazione con l'inverter non adeguato, si possono determinare guasti.

    Quindi si puo' bruciare di tutto, dal piccolo collegamento in un chip alle fiamme vere in caso di protezione elettrica inadeguata. Alcuni guasti sono riparabili, per altri conviene buttare l'inverter, soprattutto per quelli da sovratensione. Esistono pero' le protezioni da sovratensione, che devono essere calcolate da uno specialista.

    I fusibili proteggono i cavi, mai la parte di potenza di un inverter.

    Ciao
    Mario
     
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  6. Dino51
     
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    Ciao :)
    Ha risposto esaurientemente mariomaggi, anche se non sono daccordo con la parte finale.
    I fusibili proteggono gli apparati dalle sovraccorrenti, quindi non servono a salvare i cavi, ma gli stessi apparati.
    Il loro lavoro però è molto modesto, in quanto intervengono con un certo ritardo e spesso capita che vari componenti o tutta la scheda va in fumo.
    Se gli apparati sono costruiti nel modo giusto non temono i picchi di tensione o i transitori, ci sono circuiti di stabilizzazione e di spegnimento.
    Quindi il consiglio che posso dare è: Prima di tutto scegliere l'inverter in funzione del carico che si intende applicare, fatta la giusta scelta indirizzarsi verso case serie e trovare un compromesso tra prestazioni e costo.
    Non conviene scegliere il meno costoso in quanto non sono garantite prestazioni e affidabilità, per risparmiare è facile che utilizzino componenti a basso costo e non è difficile trovarli privi delle opportune protezioni.
    Saluti a tutti, Dino
     
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  7. mariomaggi
     
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    Dino,

    CITAZIONE
    non sono daccordo con la parte finale.
    I fusibili proteggono gli apparati dalle sovraccorrenti, quindi non servono a salvare i cavi, ma gli stessi apparati.
    Il loro lavoro però è molto modesto, in quanto intervengono con un certo ritardo e spesso capita che vari componenti o tutta la scheda va in fumo.

    Dino, non confondere le idee a chi legge.
    Se anche tu sei d'accordo che i fusibili intervengono troppo tardi, perche' dici che non sei d'accordo?

    Ripeto: nessun fusibile - nemmeno i costosi extrarapidi a lamina d'argento - possono proteggere un chip di IGBT, MOSFET o transistor dimensionato normalmente.

    Ciao
    Mario
     
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  8. Dino51
     
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    Caio mariomaggi ;)
    Guarda che non confondo le idee a chi legge, anzi le rinfresco.
    I fusibili servono a proteggere gli apparati, se gli assorbimenti di corrente superano quelli consentiti dal progetto essi intervengono.
    Chiaro che, come ho prima mensionato, non servono a proteggere in caso di picchi repentini e transitori.
    In regime normale assolvono più che bene il loro compito, per i problemi verso i quali i fusibili non possono intervenire si adottano altre misure.
    Ciao :) Salutoni, Dino
     
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  9. mariomaggi
     
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    Dino51,
    mettiamola allora cosi'.
    CITAZIONE
    I fusibili servono a proteggere gli apparati, se gli assorbimenti di corrente superano quelli consentiti dal progetto essi intervengono.

    Poiche' stiamo parlando di inverter, che hanno tutti un limitatore extrarapido di corrente, se il fusibile salta vuol dire che l'inverter si e' gia' guastato, oppure il fusibile si e' deteriorato col passare del tempo, o si e' ossidato, o ha subito vibrazioni eccessive, o non ha potuto dissipare il calore generato sull'elemento fusibile.

    Ciao
    Mario
     
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  10. bengio26
     
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    CITAZIONE (mariomaggi @ 28/7/2007, 22:37)
    Non serve copiare tutto il testo, puo' essere letto qui sopra

    Mi vorrei soffermare sui danni di tipo elettrico dovuti a sovratensione.. se i componenti che si bruciano sono IGBT, diodi negli IGBT, eventuali transistor o MOSFET di potenza, è possibile fare un precircuito che si bruci prima dell'inverter? in altre parole si potrebbe utilizzare anche solo uno dei componenti sopraelencati per far si che il danno non si estenda alla scheda dell'inverter (ovviamente senza alterare la corrente e la tensione utili all'inverter)? che ve ne pare di questa idea? è geniale o inutile?

    ps. ho cercato nella mia zona degli inverter e ho trovato qualcosa made in China.. Vorrei sapere se devo essere prevenuto o se posso permettermi il dubbio e valutare la cosa in senso più ottimistico. se c'è bisogno della scheda tecnica, la invierò la prox volta in quanto ora non riesco proprio a ricordare il nome della casa costruttrice.

    Edited by mariomaggi - 31/7/2007, 13:58
     
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  11. mariomaggi
     
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    bengio26,
    le sovratensioni possono arrivare dai pannelli (lato DC) o dalla rete (lato AC).
    Quindi le eventuali protezioni da sovratensione di potenza devono essere doppie.
    Potrebbero arrivare anche dalla parte di controllo, se non abbastanza isolata elettricamente e protetta.

    Ci sono delle sovratensioni di ampiezza e durata limitate, a basso livello energetico, nell'ordine dei joule, che si possono fermare facilmente usando degli SPD o altri protettori in tensione.
    Le sovratensioni da centinaia o migliaia di joule sono piu' difficili da attenuare, ma si puo'.
    Quelle da fulminazione nelle vicinanze non le puo' fermare nessuno a costi ragionevoli.

    Non hai inventato niente, in tutto il mondo si usano - piu' o meno a seconda della severita' dei disturbi locali - le protezioni da sovratensione.

    Ciao
    Mario
     
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  12. bengio26
     
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    Non mi facevo inventore, chiedevo semplicemente se per proteggere l'inverter si poteva utilizzare uno dei componenti che hai elencato. Circa la protezione dalla rete o dai pannelli.. Io parlo di impianto a isola, per cui come protezione credo ci debba essere solo quella che va dall'aerogeneratore all'inverter, giusto?
    Cmq io non ho la minima idea di cosa si utilizzi per proteggere un apparato quale l'inverter e per tale ragione mi piacerebbe avere maggiori delucidazioni a livello pratico.
    Nell'ultimo post non ho ben capito se posso usare uno di quei componenti o se bisogna comprare necessariamente un circuito a se (sapere anche il perchè mi sarebbe utile).
     
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  13. ADI77
     
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    Essendo un impianto a isola presumo che hai delle batterie quindi non dovresti avere sovratensioni e poi anche l'inverter piu scarso si dovrebbe staccare in caso di tensione di ingresso superiore ad un certo valore.
    Io ho bruciato un inverter da 600 W ma solo perchè vi ho attaccato un carico di oltre 1000W per un bel pò di tempo facendogli scoppiare un mosfet per lì'eccessivo riscaldamento, ora ne ho uno da 1500W e non ho nessun problema

    PS: hai ripreso i lavori del tuo aerogeneratore??? perchè non posti qualche altra foto??
     
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  14. giorgio demurtas
     
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    CITAZIONE
    Ripeto: nessun fusibile - nemmeno i costosi extrarapidi a lamina d'argento - possono proteggere un chip di IGBT, MOSFET o transistor dimensionato normalmente.

    Ma quando si brucia un IGBT, va in corto o si apre?
    Percjhè se si apre lo si potrebbe usare al posto del fusibile! :)
     
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  15. mariomaggi
     
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    Giorgio,
    i possibili guasti sugli IGBT sono molti. Essendo un dispositivo come minimo a 3 terminali, piu' una eventuale massa, quasi tutte le combinazioni di guasti sono possibili (gate in corto con l'emitter, emitter e collector sempre aperto, ecc.).
    I fusibili hanno la caratteristica di avere una distanza sufficiente per spegnere l'arco che si crea nel momento della fusione, gli IGBT no, manterebbero l'arco.

    Ciao
    Mario
     
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23 replies since 27/7/2007, 11:32   3245 views
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