l'ibrido eolico autocostruito

alternatore automobilistico

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  1. Elektron
     
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    Dove' il problema a sostituire una lampadina con qualcosa di diverso? Mettiamoci una resistenza ... o forse non capisco il problema ... se e' la lampa del cruscotto e' un 12V 100ma ci metti una resistenza da 120 Ohm e chiuso.
    ?????
     
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  2. Wilmorel
     
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    Grazie ad El-sir per i link.
    ^_^

    Per Elektron
    D'accordo con la sostituzione della lampadina con qualsiasi resistenza di adeguata potenza e valore.
    :)

    Per ADI77
    La soluzione migliore rimarrebbe una Savonius...
    :D
     
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  3. gigio125
     
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    ciao a tutti, oggi ho sperimentato un sistema in grado di eccitare il rotore dell'alternatore direttamente con un motorino in cc da elettroventola auto

    risultato con poco vento il motorino da pochi volt quindi incomincia ad eccitare il rotore, di conseguenza l'alternatore mi da gia tensione

    con vento medio forte, il motorino da circa 7 volt al rotore, di conseguenzal'alternatore mi dava un carico quasi costante dai 12 volt ai 14,5

    questo carico lo avuto per due ore, poi si è spezzato l'alberino del motorino , quindi fine per oggi

    volevo solo farvi sapere che comunque con questo sistema, non consumo nessuna tensione/amper della batteria che carico, perchè se avete capito bene il mio alternatore si autoalimenta.......

    pensieri ed opinioni o quello che volete dire e sempre bene accettato

    grazie sempre a Bruno

    qui le foto........


    anzi no perchè non le carica alla prossima
     
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  4. Wilmorel
     
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    Ciao Gigio125
    La soluzione che hai adottato è formalmente corretta.
    Si tratta di un accoppiamento con dinamo eccitatrice. Occorrerebbe poi verificare se la corrente di eccitazione è adeguata per il tuo impiego, ma dai risultati che descrivi parrebbe di si.
    Ricorda comunque che per valutare la funzionalità del sistema devi collegare un carico ai morsetti dell'alternatore, adeguato alla potenza dell'alternatore stesso.
    In caso contrario avrai solo valori fittizi.
    :)
     
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  5. gigio125
     
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    avevo collegate du batterie con complessivo di 75 amper quindi in carico c'era, ho messo anche una lampadina alogena da 55 w sempre in parallelo alle baterie e si accendeva molto bene .-
     
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  6. Wilmorel
     
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    CITAZIONE (gigio125 @ 4/12/2007, 20:03)
    avevo collegate du batterie con complessivo di 75 amper quindi in carico c'era, ho messo anche una lampadina alogena da 55 w sempre in parallelo alle baterie e si accendeva molto bene .-

    Questo è certamente un segnale positivo.
    Mi chiedo però se la eccitazione non debba essere commutata dopo l'avviamento, nel qual caso il problema si complicherebbe.
    I miei ricordi di elettrotecnica sono troppo datati e arrugginiti per dare un giudizio certo.
    Passo la palla a qualcuno più fresco di studi o d'impiego.
    :) :D

    Piuttosto, quando avrai finito la ottimizzazione della tua eoliana, non trascurare il problema della protezione dai venti forti.
    ^_^
     
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  7. gigio125
     
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    in che senso commutata?

    l'unico problema che ho avuto oggi e stata la rottura dell'alberino, che in pratica non mi eccitava più il rotore, per il resto una meraviglia, non avevo mai visto salire così sia di giri che di tensione.--

    devo comunque aggiungere che il mio alternatore non ha il regolatore di carica, quindi gia a bassissimi giri, mi da tensione
     
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  8. Wilmorel
     
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    Ciao Gigio

    Per l'alternatore, vedo questi problemi:

    1) Il motorino-ventola che utilizzi per eccitare l'alternatore, al 90% di probabilità è un motorino in corrente continua, che messo in rotazione funziona come dinamo. Fin qui bene, salvo il fatto che è certamente munito di collettore a lamelle e spazzole a carboncini. Sono componenti soggetti ad usura e quindi, accertati che siano in buone condizioni. Sono anche sensibili alla pioggia.
    Verifica che sia stagno, o quanto meno protetto.
    Non mi pronuncio sui dettagli meccanici della sistemazione, perchè hai dimostrato di cavartela egregiamente.

    2) Non puoi utilizzare l'alternatore-ponte diodi collegato direttamente ed in modo definitivo alla batteria, perchè rischi di mandarla in ebollizione e distruggerla. Occorre interporre un regolatore di carica, ma quello originario, pensato per l'auto, non è adatto. Difatti, quando la tensione/carica della batteria raggiunge i valori impostati, il regolatore stacca la eccitazione e l'alternatore gira senza carico.
    Per la eoliana questo sistema non va bene, perchè in assenza di eccitazione, l'elica, priva di freno, raggiunge velocità molto elevate, che ne comprometterebbero la resistenza ed integrità.
    Occorre un regolatore che al raggiungimento della carica massima della batteria, commuti su di un carico zavorra, in modo tale che la energia prodotta in esubero si scarichi su di esso, mantenendo "frenata" la girante.
    Forse è idoneo un regolatore di carica per impianti fotovoltaici ad isola.
    Per la zavorra, si possono utilizzare un certo numero di lampadine da 12 o 24 V, disposte in parallelo, fino a raggiungere una potenza paragonabile a quella erogata dall'alternatore.

    3) Il discorso del punto 2 non protegge la eoliana da venti eccezionali.

    Allego schema alternatore e accessori tipo Bosch.
    Non riesco ad allegare in jpg, quindi allego zip.
    File Allegato
    alternatore_tipo_Bosch.zip
    (Number of downloads: 330)

     
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  9. gigio125
     
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    CIAO VILMOREL, NON SONO RIUSCITO AD APRIRE IL FILE ALLEGATO,

    COMUNNQUE IN MERITO AL REGOLATORE DI CARICA HO GIA PRONTO UN SISTEMA CHE QUANDO LA BATTERIA/E ARRIVA ALLA SUA TENSIONE, COME DICEVI TU MI DEVIA TRAMITE RELE' LA TENSIONE PRODOTTA SU UNA RESISTENZA ......

    IN PRATICA, HO PRESO UN COMUNISSIMO VOLTOMETRO DIGITALE A LED DA AUTO , QUINDI GLI HO APPORTATO LE DOVUTE MODIFICHE CHE QUANDO LA TENSIONE BATERIA ARRIVA A 14,8 V , AL POSTO DEL LED, MI COMANDA UN MOSFET, CHE A SUA VOLTA ECCITA UN RELE' DA 12 V CHE A SUA VOLTA PILOTA UN ALTRO RELE DI GROSSA POTENZA E IN QUESTO MODO LA TENSIONE IN ECCESSO VIENE TRANQUILLAMENTE DEVIATA ALLA RESISTENZA.

    QUESTO SISTEMA AL MOMENTO LO SOLO PROVATO PER MEZZORA, IN ATTESA CHE DEFINISCO IL PROBLEMA DI ECCTAZIONE E LA COSA CHE AL MOMENTO RITENGO PIà INPORTANTE CIOE' IL GIRELLO PER I FILI

    CACCHIO HO GIA TRANCIATO IL CAVO DUE VOLTE PERCHè SI ATTORGIGLIA AL PALO.-

    QUELLO CHE SI VEDE IN FOTO E SOLO CON DUE FILI E NON POSSO PIù UTILIZZARLO STO STUDIANDO UN SISTEMA CON TRE FILI[IMG][/IMG]

    QUESTO E IL PICCOLO MOTORINO CHE MI ECCITA L'ALTERNATORE IN MODO TUTTO AUTONOMO.......BE CON LA CINGHIA, MA ALMENO NON CONSUMA NULLA DALLA BATTERIA QUNDO NON CE VENTO

    QUALCUNO PUò DIRE CHE COSI HO PIU ATTRITO, QUINDI PERDITA DI POTENZA, MA VI ASSICURO CHE QUNDO TIRA VENTO NON CE MODO DI FERMARE LE MIE PALE

    [IMG][/IMG]

    QUESTO è IL VOLTOMETRO PICCOLO COSTA POCO E PIù O MENO FA LO STESSO LAVORO DI UN REGOLATORE ...... CERTO NON CE PARAGONE, MA FUNSIONA

    CIAO
     
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  10. Wilmorel
     
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    Dimostri sempre più la tua perizia meccanica!
    Inoltre te la cavi anche con l'elettronica.
    :D
    L'idea del voltmetro "commutatore" è buona, anche se io avrei utilizzato un caricabatterie.
    Certo, ti costa di meno...
    :B):

    PS
    Se mi fornisci un indirizzo di posta elettronica il file allegato te lo mando in formato jpg
    :)

    Edited by Wilmorel - 7/12/2007, 08:23
     
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  11. gigio125
     
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    [QUOTE=Wilmorel,6/12/2007, 21:31]
    Dimostri sempre più la tua perizia meccanica!
    Inoltre te la cavi anche con l'elettronica.
    :D
    L'idea del voltmetro "commutatore" è buona, anche se io avrei utilizzato un caricabatterie.
    Certo, ti costa di meno...
    :B):

    cosa intendi per usare un caricabatteria? quale? perchè in commercio ci sono i caricabatteria che hanno incorporato un sistema che quando la batteria arriva al pieno, stacca appuno di caricare
     
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  12. Wilmorel
     
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    Un carica batterie del tipo da commercio non lo puoi usare tal quale ma lo devi adattare.
    Da uno standard occorre togliere il trasformatore di rete interno ed il relativo ponte diodi (quest'ultimo c'è già nell'alternatore). Io posso fare riferimento al mio caricabatterie, che per l'inserimento/disinserimento utilizza un relè pilotato da un comparatore impostato sui 14-:15 Volt.
    Al raggiungimento della tensione preimpostata, il comparatore stacca il relè e quindi l'alimentazione alla batteria sotto carica. Ovviamente esistono anche altri ammenicoli che limitano ed impostano la corrente massima di carica ecc. e non ci interessano. Se il relè non dispone del contatto di scambio/commutazione (normalmente aperto/normalmente chiuso) occorre cambiarlo, altrimenti si utilizza il contatto chiuso (che si chiude quando si raggiunge la tensione prefissata, cioè quando il relè si diseccita) per commutare l'alternatore sul carico-zavorra.
    Ovviamente l'ingresso del caricabatterie, privato del trasformatore 220-14/16 V va collegato all'uscita dell'alternatore, mentre l'uscita ordinaria va collegata alla batteria, e quella commutata, (aggiunta), al carico-zavorra.
     
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  13. Wilmorel
     
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    Ciao Gigio
    non ti si sente da un po.
    Quando hai novità, fai sapere!
    Ciao e buon lavoro e buone feste.
    ^_^
     
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  14. gigio125
     
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    ciao, sono fermo, ho meglio sono influenzato con febbre ecc.ecc. per il momento penso alla salute, non appena mi rimetto riprendo i lavori

    buone feste .---

    cmq il sistema quello con il voltometro e perfettamente funsionante, e nel modo che è stato fatto, quando devia la tensione in eccesso, non mi stacca mai l'alternatore quindi gira sempre con il carico zavorra, in questo modo non ho mai l'alternatore in folle ..


    ciao ciao
     
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  15. Wilmorel
     
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    Prima di tutto viene la salute.
    Auguri!
    :)
     
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69 replies since 22/10/2007, 20:04   15069 views
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