Giochi su piccolo trasformatore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lowrence
     
    .

    User deleted


    Buon giorno a tutti,
    Se Maurizio non si offende io ti chiederei il curriculum, tanto per sapere che studi hai fatto e sapere come parlare con te, tu parli di integrali e matematica superiore, per cui suppongo che tu abbia fatto l'università, ma all'università quasi tutte le facoltà propongono math 1 e math 2, quindi il campo si apre, se tu ci dassi il tuo curriculum smetteremmo di fare congetture, senza obro di affesa naturalmente. Già il fatto di dimostrare una buona conoscenza della matematica è più che onorevole, specie nei tempi moderni dei Facoceri....

    Comunque ritornando in tema. Io sarei curioso di conoscere il modello che ti sei fatto del MEG per arrivare alle tue conclusioni. Io ci ho provato insieme ad un prof di math che mi aiutava a risolvere in maniere meno erronea i casini di calcolo e ci siamo irrimediabilmente arresi davanti a sistemi di equazione di 5to grado in altrettante incognite con tanti termini da fare rabbrividire solo al pensiero.

    Molte risposte già ti sono state date da Furio, da Sandro e da Daniloz, con i quali concordo.
    Ma ci tengo a ribadirti che i generatori di tensione e di corrente puri sono solo dei modelli matematici di rappresentazione numerica per la soluzione dei problemi nei modelli circuitali. In pratica non esistono e non si possono fare. Ci si può solo approssimare usando dispositivi che "evaporano energia elettrica in calore". Un alimentatore stabilizzato è un generatore di tensione stabile. Ma non basta dire ciò per definirlo. Dobbiamo dire che il campo di corrente alla quale la tensione rimane stabile è da a. Con limite di corrente a x ampere. Inoltre il generatore di tensione per fare il suo lavoro dissipa sempre una potenza che segue una curva sua caratteristica. Per contro un generatore di corrente ha gli stessi limiti. Si può costruire un generatore di corrente in molti modi, anche switching, ma è anche peggio del generatore di tensione, occorre una tensione altissima in serie ad una resistenza altissima che si auto varia al variare della resistenza di carico sulla quale si vuole mantere costante la corrente. P. es. con amplificatori a transconduttanza. Lo stabilizzatore è sempre un dispositivo controllato ad anello chiuso con amplificazioni di anello molto alte e velocita di risposta idem. Ti immagini cosa succede con un carico induttivo di una bobina?
    Poi cosa ce ne facciamo di un MEG che rende 25W con 1W in ingresso e poi ne dissipiamo 200W nel pilotaggio?
    Vorrei farti notare ancora una volta che abbiamo a che fare con un dispositivo reale, cioè, tutte le bobine del MEG non sono semplici induttanze ma insiemi di induttanze con in serie le resistenze dei fili della bobina con in parallelo un condensatore che rappresenta le capacità parassite dell'avvolgimento, con in parallelo una resistenza che rappresenta il carico posto in parallelo alla bobina di uscita, con a sua volta una resistenza che rappresenta il carico sulla bobina di uscita dell'altro ramo adattata alla riduzione di flusso dovuta al ramo con il magnete, poi ci sono le perdite nel ferro per correnti parassite, poi in parallelo ci andrà anche un generatore di tensione con in serie una resistenza che rappresenta l'altro circuito di eccitazione, in quanto le due bobine sono accoppiate induttivamente a tutto il resto. Poi ci sono le perdite di potenza sui transistors di pilotaggio, che pur essendo switching, e quindi lavorando on/off, non sono sempre on o sempre off. Poi ci sono i fronti di salita e discesa che non sono di durata zero ma sono di qualche decimo di microsecondo ecc... ecc...

    Ciao per ora!
     
    .
69 replies since 19/12/2004, 13:21   5383 views
  Share  
.