Giochi su piccolo trasformatore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lowrence
     
    .

    User deleted


    Caro Maury, scusa la brutalità, mi hai frainteso:
    CITAZIONE

    sono un po' dispiaciuto per quanto leggo riguardo al "rivaleggiare" e , salvo il dovuto necessario , saro' meno prolisso a riprova del fatto che nessuno qui vuole fare protagonismo o imporre verita' proprie. L'unica verita' che viene imposta e' la traduzione del meg in linguaggio matematico , tale traduzione la state gia' facendo in linguaggio naturale da mesi scrivendo fiumi di parole ma una rappresentazione simbolica piu' coincisa mette piu' ordine , chiarisce meglio le idee e crea occasione di dibattito che non va sminuita con affermazioni a priori dicendo che si vogliono fare dissertazioni accademiche alle quali nessuno e' obbligato a controbattere.


    Non volevo accusare nessuno di protagonismo ecc... è solo un modo di fare italiano, se protagonismo ti pare offensivo, ed io non volevo esserlo, diciamo che ad ogniuno piace ricevere complimenti dagli altri per le sue idee? Così va meglio? Sai quante volte mi sono sentito dare dell'imbecille perchè avevo capito fischi per fiaschi? E senza troppi eufemismi? Nessuno si sente obbligato a rispondere a nessuno, io rispondo per il gusto di rispondere di scambiare qualche idea.

    Sono d'accordo con te per mettere tutto in forma matematica piuttosto che sprecare fiumi di parole. Purtroppo nessuno sa cosa aspettarsi da un MEG, il primo post che ho fatto in questo forum sono state delle domande precise e speravo che almeno ad una qualcuno riuscisse a rispondermi, perchè l'intento era di costruirmi un MEG come poi ho fatto, e più informazioni al riguardo avevo e meglio era. Mi è stato risposto chiaramente da Sandro che le mie domande erano le loro domande e non avevano ancora trovato risposta. Ed io ho cominciato con il mio lavoro di costruzione per contribuire a trovare una risposta a quelle domande per me e per tutti senza avere la pretesa, e lo puoi leggere dai mie post, di dire che io ero nel giusto. Io trovo che la prima cosa da imparare è ad essere critici nei propri confronti e nei confronti delle proprie... creature. Beandosi, poi, se riusciamo a raggiungere dei buoni risultati, dei complimenti degli altri. Che in italia nessuno ti fa perchè tanto gli altri sicuramente avrebbero fatto meglio, ma a questo ci sono abituato. :hmm:
    Ma lasciamo la filosofia delle genti e passiamo alla parte interessante alla quale rispondo volentieri e spero senza rancore.
    CITAZIONE

    1) I due bipoli non sono bipoli indipendenti ma compongono un quadripolo e come tali ciascuno agisce sull'altro ;
    2) In un quadripolo ogni grandezza di un bipolo e' in relazione con quelle dell'altro bipolo (matrice di quadripolo)


    Ci risiamo, credimi, io non ce l'ho con te, quell'odio che traspare è l'odio che io nutro, ripeto non per te, ma per questo sistema idiota (no te, il sistema) di insegnamento che abbiamo in italia, bipoli e quadripoli mi ricordano tanto la mia gioventù fatta di leticate a scuola con i professori che continuavano a non capire, spiegavano cose che neppure loro capivano e si rifiutavano di capirmi quando spiegavo loro che quel sistema era avulso da ogni realtà.

    Se consideri una bobina un bipolo è un conto, se consideri le due bobine accoppiate è un quadripolo ma il discorso non cambia. Questo sistema di studiare i fenomeni elettrici è semplicemente assurdo. Non errato bada bene ma assurdo, fatto da menti che non conoscono la realtà delle cose per fare scempio della scienza.
    Il tuo qudripolo non rappresenta altro che un trasformatore con una funzione di trasferimento tra primario e secondario uguale al quadrato del rapporto di trasformazione, in questo caso 1 perchè sono uguali. Ma non puoi, permettimi di insistere, scegliere il punto massimo della corrente di uno per moltiplicarlo per il massimo della tensione dell'altro in nessun caso a meno che tu non metta nella tua funzione anche le espressioni di fase tra corrente e tensione o sotto forma di numero complesso o come ti aggrada di più.


    CITAZIONE

    3) Le mie precedenti considerazioni , partendo da bipoli interagenti (quadripolo) , giungevano al bipolo equivalente (ripeto bipolo equivalente) contenente la stessa energia contenuta nel meg (quadripolo) (nel tentativo di farvi comprendere l'importanza delle forme d'onda mi sono preso qualche licenza per decapitare il mio integrale)
    4) Non capisco perche' dire che "in un'equazione per un dipolo non si possono usare termini che provengono da dipoli diversi" .


    Perchè se ho un trasformatore, quadripolo, un dipolo è il primario ed un altro è il secondario. Io ho un trasformatore a 1000W sul primario ho una tensione
    di 100V mentre sul secondario ho una corrente da 100A.
    Se mescolo le due cose ottengo che 100Vx100A=10KW.
    Ho ottenuto COP=10 con un volgare trasformatore.
    Dov'è l'errore?

    CITAZIONE

    Prendi il caso di un amplificatore ad N uscite e 1 solo ingresso. Quando calcoli la resistenza all'ingresso ricavi il bipolo equivalente d'ingresso la cui espressione contiene termini dei bipoli d'uscita ; questo avviene perche' esistono delle interazioni interne come avviene tra i bipoli del meg.


    Ti prego, non ti offendere, non credo sia colpa tua, ma chi te l'ha insegnata l'elettronica così?
    In un amplificatore non necessariamente la resistenza di ingresso dipende da nulla che abbia a che fare con l'uscita altrimenti si avrebbe una reazione.
    Chi ti ha parlato di un amplificatore con più uscite? Cos'è? Un amplificatore ha una uscita, può avere più carichi, ma ha una sola uscita. Più amplificatori hanno più uscite e possono essere collegati insieme in ingresso, nel caso l'impedenza di ingresso è il parallelo delle singole impedenze di ingresso ma comunque indipendente dalle uscite.
    Forse ti riferisci ad un amplificatore operazionale con reazione negativa, nel qual caso la quantità di reazione applicata influenza l'impedenza di ingresso, maggiore è la reazione, maggiore è l'impedenza d'ingresso. E nella dimostrazione della mia affermazione entrano in gioco amplificazione ad anello aperto, rapporto di reazione, guadagno, e anche in piccola parte impedenza di uscita dell'amplificatore. Ma continuo a non capire la similitudine con il MEG.

    CITAZIONE

    Ma io mica corro di fantasia. Ho tradotto il meg in equazioni a partire da basi mica immaginate ma da fondamenti fisici che regolano ogni componente in causa.


    No non corri di fantasia, ma non credo tu trascuri troppe cose semplificando alla grande le tue equazioni ed inserendo concetti errati, se ho capito bene quello che hai postato fino ad ora. I fondamenti sono, magari, corretti ma non l'applicazione. Vedi l'esempio del trasformatore.

    CITAZIONE

    Non tutti hanno del tempo a disposizione e sebbene pure io possegga il mio laboratorio ed un lavoro che mi sottrae quasi completamente quelle ore richieste per i montaggi sul meg , il poco tempo che mi rimane la sera si rivela invece piu' proficuo per dimostrazioni teoriche che non devono disdegnarsi in un forum dove altri invece fanno la parte del laboratorio.


    Anch'io lavoro, di solito, solo adesso ho un momento di tempo libero, relativamente, e rubo il mio tempo alla mia vita, ma mi piace farlo e non mi pesa. Vuoi fare delle dimostrazioni teoriche? Nessuno te lo impedisce, ma poi ti becchi anche le critiche! Ben vengano anche le cavolate più pazze! Chi è che non ne fa? Ma devi accettare che gli altri di dicano che sono cavolate.
    Nessuno nel forum disdegna nulla, credo, che a questo punto nessuno sia depositario della conoscenza assoluta del MEG e quindi tutto fa brodo. Ma ciò che invece riguarda l'elettrotecnica, l'elettronica, la fisica, la medicina ( quando ti tagli o ti schiacci i diti), deve essere coerente con quello che è la realtà che normalmente viene accettata. Poi, il vituperato laboratorio è indispensabile, non accessorio, gli strumenti sono indispensabili a capire, un'altra cosa che ho odiato in gioventù erano quei laboratori scassati con strumenti che facevano piangere i bambini del biafra e vomitare quelli del congo. Un professionista serio deve avere alle spalle le conoscenze e l'esperienza. Non le chiacchiare imparate a memoria per non essere buttati fuori agli esami di fisichella.
    (Questo non è per te!)

    CITAZIONE

    Visto che dal tuo post traspare la volonta' di dare peso piu' ai risultati di laboratorio che a quelli matematici , perche' non applichi le condizioni da me proposte e confuti le mie affermazioni sulla base dei tuoi risultati di laboratorio ? Nessuno fino adesso ha pilotato il meg in corrente con forme d'onda studiate ad hoc che potrebbero rivelarsi la "chiave di apertura della cassaforte di energia" e la combinazione vincente.


    Chi ti ha detto che non le voglio applicare? Io confuto le tue affermazioni perchè per fare delle prove devo capire cosa vado a provare e cosa vado a cercare nelle prove.
    Ma credimi quando dici che vuoi alimentare un'induttanza a corrente costante applicando una forma d'onda qualunque... che ti devo dire....senza offenderti? E credimi non ti voglio offendere, perchè dovrei?
    Solo ti chiedo di ripensare a come si comporta un'induttanza al variare della corrente e come costruire un generatore di corrente adeguato senza avere a disposizione un reattore nucleare da 1.2 GW? Visto che il laboratorio cel'hai prendi la prima bobina che ti capita collegaci una resistenza ed un interruttore in serie, prendi un oscilloscopio e controlla, mica ci vuole poi così tanto. Così verifichi anche le tue equazioni per quella bobina. L'esperienza spesso apre il terzo occhio quello nel mezzo, come credono gli indù, e si vedono cose mai viste prima!
    Scusami se sono stato un pò pesante, ma sai... il MEG agisce anche sulla gravità oltre che sul tempo!

    Edited by Lowrence - 28/12/2004, 15:42
     
    .
69 replies since 19/12/2004, 13:21   5383 views
  Share  
.