Giochi su piccolo trasformatore

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  1. maurjzjo
     
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    Ciao Lowrence ,

    sinceramente noto che ci stiamo disperdendo in discorsi superficiali e alla gente che ci legge cio' potrebbe dare fastidio visto che il tema centrale era un altro.


    CITAZIONE

    , diciamo che ad ogniuno piace ricevere complimenti dagli altri per le sue idee? Così va meglio?


    Posso assicurarti che a me non puo' fregare di meno di ricevere complimenti.
    A me interessa un'unica cosa : NON PAGARE l'ENEL , ehehe
    Se sono entrato qui e ho proposto il mio integrale e' perche' cercavo qualcuno come voi che , avendo gia' approntato tutto in laboratorio , potesse verificare le mie teorie visto che io non ho il tempo, di giorno devo lavorare per "procurarmi il cibo."


    CITAZIONE

    Se consideri una bobina un bipolo è un conto, se consideri le due bobine accoppiate è un quadripolo ma il discorso non cambia. Questo sistema di studiare i fenomeni elettrici è semplicemente assurdo. Non errato bada bene ma assurdo, fatto da menti che non conoscono la realtà delle cose per fare scempio della scienza.


    E perche' mai ? Se sul tavolo ho una rete elettrica con due fili d'ingresso e due fili d'uscita per quale motivo non potrei astrarre da tutto e considerarla come una scatola nera composta solo da 4 fili ed un numero di proprieta' sintetiche legate al quadripolo ? Tutti i giorni le persone normali fanno astrazioni di vario genere ; se non astrai rischi di essere costretto a tener conto di miliardi di variabili , anche di quelle meno rilevanti.

    CITAZIONE

    Il tuo qudripolo non rappresenta altro che un trasformatore con una funzione di trasferimento tra primario e secondario uguale al quadrato del rapporto di trasformazione, in questo caso 1 perchè sono uguali.


    1) Un trasformatore ha un avvolgimento d'ingresso ed un'altro d'uscita mentre gli attuatori del meg sono due avvolgimenti d'ingresso
    2) Un quadripolo puo' avere anche solo due porte d'ingresso ma non per questo essere sprovvisto di una funzione di trasferimento
    3) il quadrato del rapporto di trasformazione e' la funzione di trasferimento che lega la corrente d'ingresso e d'uscita ed 'e utile quando qualcuno preleva sull'uscita dietro applicazione all'ingresso. Nel meg non esiste questa situazione perche' due segnali vengono entrambi applicati ed essendo di qualsiasi natura e grandezza possono anche non stare tra loro secondo quel rapporto ; per essi quindi non possono valere rapporti di trasformazione visto che non viene desiderata una proprieta' di trasformazione ma di applicazione di due energie specifiche per produrre overunity.


    CITAZIONE

    Ma non puoi, permettimi di insistere, scegliere il punto massimo della corrente di uno per moltiplicarlo per il massimo della tensione dell'altro in nessun caso a meno che tu non metta nella tua funzione anche le espressioni di fase tra corrente e tensione o sotto forma di numero complesso o come ti aggrada di più.


    "punto massimo" ? Ma io non ho mai parlato di punti massimi ma di valori istantanei.

    CITAZIONE

    Perchè se ho un trasformatore, quadripolo, un dipolo è il primario ed un altro è il secondario. Io ho un trasformatore a 1000W sul primario ho una tensione
    di 100V mentre sul secondario ho una corrente da 100A.
    Se mescolo le due cose ottengo che 100Vx100A=10KW.
    Ho ottenuto COP=10 con un volgare trasformatore.
    Dov'è l'errore?


    Come dice la parola stessa , hai un "trasformatore" quando hai un'energia entrante ed una uscente per le quali valgono le famose equazioni del trasformatore tanto e' vero che in genere sul primario vedi collegata una sorgente e sul secondario un carico per poter utilizzare quell'energia secondo grandezze elettriche in altro rapporto.

    Il meg invece non e' un trasformatore perche' ad esso vengono applicate due fonti di energia ENTRANTI pertanto se tu imponi a priori due correnti sugli attuatori , non avrai mai che il loro rapporto vale N elevato al quadrato proprio perche' le grandezza applicate vengono da te decise arbitrariamente.


    Il mio integrale non e' la relazione ottenuta quando il sistema viene utilizzato come trasformatore , il mio integrale e' una relazione integrodifferenziale che descrive un regime transitorio rispetto al tempo.

    Dove sta l'errore ? L'errore lo commetti ignorando che nel trasformatore i tuoi calcoli valgono quando applichi una potenza all'ingresso per prelevarla all'uscita ma nel meg due energie vengono contemporaneamente applicate sui due ingressi.
    Nel trasformatore abbiamo un flusso d'energia entrante ed uno uscente , nel meg abbiamo due flussi d'energia entrante.

    CITAZIONE

    CITAZIONE

    Prendi il caso di un amplificatore ad N uscite e 1 solo ingresso. Quando calcoli la resistenza all'ingresso ricavi il bipolo equivalente d'ingresso la cui espressione contiene termini dei bipoli d'uscita ; questo avviene perche' esistono delle interazioni interne come avviene tra i bipoli del meg.


    Ti prego, non ti offendere, non credo sia colpa tua, ma chi te l'ha insegnata l'elettronica così?


    Mai sentito parlare degli amplificatori BJT a doppio carico ? E' materia di largo dominio e oggetto della programmazione didattica di tutto il mondo.
    Prendiamo un testo a caso :
    ("Dispositivi e circuiti elettronici" - Gasparini Mirri) e non credo che i Signori Gaspari e Mirri siano degli stupidi sebbene esistano altri analoghi riferimenti in tutto il mondo.
    Oltre ad essere banale materia d'universita' e' anche fondamentale materia di studio negli istituti tecnici.


    CITAZIONE

    In un amplificatore non necessariamente la resistenza di ingresso dipende da nulla che abbia a che fare con l'uscita altrimenti si avrebbe una reazione.


    A parte il fatto che avere reazione non significa che sia rigenerativa ossia reazione positiva , a volte puo' esserci reazione negativa , molto ambita in certe circostanze.

    Ti faccio un esempio a caso :

    "Configurazione a emettitore comune" , resistenza d'ingresso Ri = hie - hre Rp Ai (dove Rp e' il carico all'uscita e hre e' il guadagno inverso)

    Come vedi una grandezza all'ingresso e' legata e dipende da una grandezza all'uscita.


    CITAZIONE

    Più amplificatori hanno più uscite e possono essere collegati insieme in ingresso, nel caso l'impedenza di ingresso è il parallelo delle singole impedenze di ingresso ma comunque indipendente dalle uscite.


    Come ti ho dimostrato , in quella realta' che tu anteponi ai modelli ideali , l'indipendenza degli ingressi dalle uscite viene smentita da uno dei tanti casi che ti ho riportato sopra.


    CITAZIONE

    Anch'io lavoro, di solito, solo adesso ho un momento di tempo libero, relativamente, e rubo il mio tempo alla mia vita, ma mi piace farlo e non mi pesa. Vuoi fare delle dimostrazioni teoriche? Nessuno te lo impedisce, ma poi ti becchi anche le critiche! Ben vengano anche le cavolate più pazze! Chi è che non ne fa? Ma devi accettare che gli altri di dicano che sono cavolate.


    Le critiche le accetto , non accetto pero' l'insistenza di fronte all'evidenza o chi boccia qualcosa con osservazioni euristiche senza scrivere delle equazioni che neghino le mie.

    CITAZIONE

    Chi ti ha detto che non le voglio applicare? Io confuto le tue affermazioni perchè per fare delle prove devo capire cosa vado a provare e cosa vado a cercare nelle prove.
    Ma credimi quando dici che vuoi alimentare un'induttanza a corrente costante applicando una forma d'onda qualunque... che ti devo dire....senza offenderti? E credimi non ti voglio offendere, perchè dovrei?



    Scusa se te lo dico ma da qui e' chiaro che o non hai letto cio' che ho scritto o non hai capito il mio pensiero.

    NON ho mai detto che si devono alimentare gli attuatori con una forma d'onda "qualunque" , siamo seri!
    Ho detto che vanno alimentati solo con CERTE forme d'onda suggerite dall'integrale di overunity!

    E poi io non ho mai detto di alimentare l'induttanza "a corrente costante" !!!!!
    Ho solo detto che gli avvolgimenti vanno PILOTATI in corrente . E che diamine .... parlo di principi dell'elettronica.

    E' ingiusto che debba essere oggetto di queste osservazioni e critiche solo perche' non leggi cio' che dico , abbi pazienza!


    CITAZIONE

    Solo ti chiedo di ripensare a come si comporta un'induttanza al variare della corrente e come costruire un generatore di corrente adeguato senza avere a disposizione un reattore nucleare da 1.2 GW?


    Non occorre certo una centrale nucleare per ricreare un generatore di corrente con dispositivi attivi.
    L'elettronica e' piena di esempi generatori di corrente realizzati con dispositivi attivi , stiamo parlando di fondamenti di elettronica.
    Se ti sei mai interessato di oscillatori ne trovi a quintali di queste situazioni.


    CITAZIONE

    Scusami se sono stato un pò pesante, ma sai... il MEG agisce anche sulla gravità oltre che sul tempo!


    Non te la prendere a male ma ti chiederei il favore di attenerti allo stretto necessario che riguarda il meg con passaggi brevi ma incisivi altrimenti creiamo trash e post kilometrici che finiscono per spaventare , non per complessiva ma banalita' , chi vorrebbe partecipare.

    Ciao ;-)

    Maury

    Edited by maurjzjo - 28/12/2004, 21:06
     
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69 replies since 19/12/2004, 13:21   5383 views
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