Giochi su piccolo trasformatore

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  1. Lowrence
     
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    CITAZIONE

    Notate bene : c'e' un prodotto v*i che e' una potenza elettrica poi integrato per dare il valore dell'energia.
    Solitamente la potenza dissipata, immagazzinata o generata da un bipolo si calcola moltiplicando la tensione ai suoi capi per la corrente in esso.


    Non ci piove. Ma devi considerare nell'integrale finito da t0 a t1 un tempo che è l'inverso del periodo dell'onda periodica, si spera.

    CITAZIONE

    La cosa molto singolare dell'ultimo integrale e' che la V(t) sta su un attuatore mentre i(t) e' la corrente che scorre nell'altro attuatore ossia l'energia generata e' pari al prodotto della tensione su un attuatore per la corrente nell'altro attuatore.


    Questo è fondamentalmente errato. Perchè come hai detto prima occorre parlare del solito dipolo. In effetti se ai capi di una bobina ho tensione infinita ma corrente zero ho una potenza di zero, viceversa se nell'altra bobina ho una corrente infinita ma una tensione di zero volt ho una potenza di zero watt. Ma se moltiplico i due termini di due diversi dipoli ho una potenza spaventosa tendente all'infinito, erratamente. Poi tutte le combinazioni errate di questo mondo insieme ad alcune giuste, quando il prodotto dei termini sarà uguale per entrambe le bobine, stanno in mezzo.
    CITAZIONE

    per la potenza di un bipolo generico e' : v(t) * i(t) (v e i stanno ai capi dello stesso bipolo)

    Infatti lo ribadisci.


    CITAZIONE

    Facendo un confronto tra i due casi che si nota ?
    Nel primo caso v e i sono sempre associate tra loro e legate insieme dalla natura del bipolo e quasi sempre si tratta di dissipazioni e immagazzinamenti ma non generazioni perche la v e la i stanno sempre in un rapporto non generativo a causa del tipo di bipolo.

    Nel secondo caso ,invece ,V(t) e i(t) possono essere indipendenti e possono essere scelte in modo tale da creare generazione di energia anziche' dissipazione o immagazzinamento.


    Il tuo discorso è errato laddove vuoi che i termini dell'equazione della potenza possano venire presi da dipoli diversi. Non fare sapere in giro queste cose altrimenti l'enel si mette in testa di addebitare agli utenti la tensione di gabina 15000V per la corrente di casa tua. E la computa come energia consumata. Brrrr.....
    Queste cose non si possono fare. Ecco perchè volevo conoscere la tua estradizione, il titolo non conta a livello di confidenzialità ma se sei laureato in matematica questi errori si fanno spesso e volentieri, il mio amico dott. è insegnante le fa e anche troppo spesso.
    Poi occorre dire che la storia dei dipoli la troviamo preponderantemente nei libri di testo di elettronica di base italiani, roba da orchi.


    Ora ho capito cosa volevi dire di applicare onde differenti sulle bobine di eccitazione per ottenere più potenza. Mi dispiace ma è la stessa cosa di voler dimostrare che 1=2.
    L'inghippo c'è anche se non si vede. Comunque se sei laureato in matematica complimenti. Se sei un ingegnere elettronico ti devi cospargere la testa di cenere, se sei laureato in fisica .... ma chi te l'ha data?

     
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  2. daniloz
     
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    d'accordo su tutto c'era qualcosa che non quadrava...

    rimane il fatto che il pilotaggio in corrente consente un controllo maggiore sui flussi e quel magnete centrale bisognerà pure in qualche modo farlo lavorare....

    ritornando a Bearden e lo spostamento del flusso del magnete da una parte all'altra, ragionando con spire e correnti l'effetto desiderato è più semplice da ottenere, fregandosene finchè si può delle tensioni.

    io procederei così
    fatto 2x il flusso del magnete permanente costruirei due bobine d'ingresso con poche spire per una buona corrente e un flusso generato = a x.

    bobine di uscita stesso numero di spire dell'ingresso, rapporto trasformazione 1/1

    frequenza a scelta fin dove si può arrivare.

    onde quadre o pseudo quadre di corrente per ottenere un flusso x nella classica configurazione.

    provare con e senza magnete per trovare differenze e misurare il rendimento.

    ciao
     
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  3. Lowrence
     
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    Proprio quello che ho intenzione di fare con il nuovo SEG (Senseless Electromagnetic Garrbler II)
    Per prima cosa voglio controllare se con un nucleo di lamierini ad alta efficienza per trasformatori in radiometal ottengo lo stesso effetto del nucleo per magnetron del primo SEG. Se non ottengo maggiori o uguali variazioni all'inserimento del magnete butto il SEGII e torno al SEG I.

    Ma nel caso le cose vadano meglio anche perchè potrò inserire due stack di magneti al Neodiminio da fare paura, allora comincerò a fare le prove che hai detto. Compreso la scarica di condensatori. Poi voglio provare con due SCR ecc... Forse perderò del tempo, ma se già hanno comprato i nuclei in Glassmet come quello di Bearden e come quello di Naudin, hanno impiegato un magnete così forte che occorre un estrattore per toglierlo (fatelo di ferro dolce, cortocircuitando le polarità il magnete sarà più docile ad uscire e non perderà campo) hanno realizzato bobine per lungo e per largo, eccitatori di tutti i tipi... a me che resta da fare? Le cose strane!
    Ciao!

    Edited by Lowrence - 27/12/2004, 15:54
     
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  4. sandro-meg
     
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    Ecco e io che mi ero gia' letto i data sheet dei operazionali per avere un amplificatore a transssxxx
    Va be ripasso generale.....comunque per curiosita rispondendo a Daniloz non ci siamo neanche con quello....fatti 2 calcoli il MEG lavora sempre meglio con un bel FET e con alta tensione.Se vogliamo prendere un operazionale e farlo lavorare come ampli. a trans. , devi prenderlo uno con uno slewrate alto.Ma poiche' quasi tutti lavorano al massimo sui 20-36 V e in piu' poiche' la parte dell'onda quadra ON deve essere la piu' breve bossibile (altrimenti spreco di energia non sfruttabile dalle altre bobine),si ritorna al FET con una bella tensione d'ingresso elevata .(cosi' che l'onda di corrente sia una semi-sinusoide.) e uno switch veloce in modo che il rapporto dI/dT sia sempre il piu' alto possibile.
    X Lowrence.....ricordati il capellino di Pinocchio !!!!
    No dai esistono ancora tante prove sul MEG prima di gettarlo alle ortiche.....
    Ciao a tutti
     
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  5. Lowrence
     
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    Giàaaaaa..... Il cappello prodigioso!
    Comunque, ora voglio provare a mettermi le mutande blu ciclamino e la maglia lillà, o viceversa? Non si sa mai! Così và a finire che mia moglie chissà cosa pensa!
    In effetti credo che sia meglio avere tensioni elevate, così la potenza dissipata sugli elementi attivi di pilotaggio non sarà così determinante agli effetti del bilancio energetico e sicuramente i MOS hanno dei vantaggi sui transistors anche se poi dalle prove che ho fatto i transistors si sono comportati meglio dei MOS e anche di più degli IGBT.
    Sarebbe interessante fare un MEG alimentato a 500V con due Pentodi per drivers, bobine a nido d'ape con filo Litz...
    Capace funzionerebbe meglio. Le caratteristiche dei pentodi i transistor, i mosfet ecc... se le sognano. Qualcuno si ricorda come funzionano? L'anodo va al positivo ed il catodo al negativo. La griglia va negativa per l'interdizione e meno negativa o leggermente positiva per la conduzione, forse un MEG da 10KW?...
    Gli amplificatori operazionali sono belli, a +15/-15 ed in assenza di disturbi altrimenti hai ahahai...... anche se esiste l'LM12... esiste ancora? Ma cosa costaaaaa!
     
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  6. daniloz
     
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    ricapitoliamo un attimo....

    x Lowrence,
    più metti magneti potenti e più devi creare un grande flusso con le bobine d'ingresso per annullarlo da una parte e spostarlo tutto dall'altra il più velocemente possibile. auguri....

    x Sandro,
    non abbandonare i trans....
    per avere una salita ripida di corrente su una bobina gli devi applicare un bel picco di tensione, hai ragione, anche molto di più di quanto gli stai fornendo adesso e i trans questo fanno e poi scendono altrettanto rapidamente per mantenerla il tempo che vuoi (sempre il minimo necessario).
    per questo motivo avevo suggerito poche spire magari sullo stesso piano e molta corrente per poter utilizzare anche un integrato con tensioni di alimentazione basse, per la corrente si possono usare in parallelo. per riportare la corrente a zero rapidamente si potrebbe invertire la tensione ma quello magari è un passo successivo e diventa forse un pò troppo complicato.

    ciao






     
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  7. maurjzjo
     
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    Rieccoci.....

    CITAZIONE

    Non ci piove. Ma devi considerare nell'integrale finito da t0 a t1 un tempo che è l'inverso del periodo dell'onda periodica, si spera.


    Le mie sono integrazioni indefinite a meno di una costante.
    Dimensionalmente l'inverso di un periodo temporale e' una frequenza e non un tempo.
    L'integrale dell'energia e' esteso dall'origine dei tempi in avanti e grazie a questo abbiamo generazione continua di energia.
    Scelte le volute forme d'onda ed integrando , alla fine risultera' un'energia funzione del tempo che , a condizioni di overunity rispettate , sara' una funzione crescente. Riscrivendo tale funzione come potenza elettrica ci si accorgera' che la potenza generata dipende dalla frequenza.


    CITAZIONE

    CITAZIONE

    La cosa molto singolare dell'ultimo integrale e' che la V(t) sta su un attuatore mentre i(t) e' la corrente che scorre nell'altro attuatore ossia l'energia generata e' pari al prodotto della tensione su un attuatore per la corrente nell'altro attuatore.


    Questo è fondamentalmente errato. Perchè come hai detto prima occorre parlare del solito dipolo. In effetti se ai capi di una bobina ho tensione infinita ma corrente zero ho una potenza di zero, viceversa se nell'altra bobina ho una corrente infinita ma una tensione di zero volt ho una potenza di zero watt.


    In assenza di un modello di funzionamento , non dico matematico ma neppure fisico , che a quanto pare sia te che gli altri dimostrate ancora di non possedere , mi sembra un po' avventatamente categorico definirlo errato.
    Il sistema lavora in regime dinamico e ragionare in termini di valori applicati come se fossero correnti continue e' "pericoloso" (dal punto di vista dei passaggi logici) perche' non tiene conto di un ragionamento e calcolo di tipo differenziale che vede grandezze variabili in regime dinamico e non costanti come avviene nel tuo ragionamento.



    Tu dici giustamente :

    V1 = infinito
    I1 = 0
    P1 = V1 * I1 = 0


    V2 = 0
    I2 = infinito
    P2 = V2 * I2 = 0

    Pout = V1 * I2 = infinito (assurdo ?)

    ma degli istanti immediatamente precedenti e seguenti NON tieni conto ? E' da quelli che proviene quel termine apparentemente assurdo Pout che vale infinito a dispetto delle potenze nulle in quell'istante.

    Per spiegarmi : il sistema dissocia le coppie voltamperometriche (V1 , I1) e (V2 , I2) su ciascuno dei due bipoli per riassociarle permutandole cioe' (V1 , I2) o (V2 , I1) e diciamo "memorizzandole" per poi riutilizzarle ai fini dell'energia generata.

    Se le condizioni di overunity vengono rispettate il sistema si comporta come se "memorizzasse" , in un istante precedente , il valore di V1 (infinito) e I2 (infinito) per poi restituire successivamente il prodotto V1 * I2 , tali valori vengono raccolti dal mio integrale ed assemblati nell'espressione della potenza/energia elettrica risultante. Chiaramente se calcoli la potenza d'ingresso in istanti isolati senza tener conto delle condizioni al dintorno la potenza d'uscita sembrera' infinita in contraddizione a quella d'ingresso che e' nulla ; inoltre trascuri il fatto che i tuoi calcoli avvengono come se le due bobine fossero indipendenti (in realta' sono in relazione in un circuito magnetico).

    Tieni infine inoltre conto che una corrente/tensione perennemente nulla in un induttore quando l'associata tensione/corrente e' non nulla (al limite anche "infinita") e/o varia e' per principio impossibile.

    CITAZIONE

    CITAZIONE

    Facendo un confronto tra i due casi che si nota ?
    Nel primo caso v e i sono sempre associate tra loro e legate insieme dalla natura del bipolo e quasi sempre si tratta di dissipazioni e immagazzinamenti ma non generazioni perche la v e la i stanno sempre in un rapporto non generativo a causa del tipo di bipolo.

    Nel secondo caso ,invece ,V(t) e i(t) possono essere indipendenti e possono essere scelte in modo tale da creare generazione di energia anziche' dissipazione o immagazzinamento.


    Il tuo discorso è errato laddove vuoi che i termini dell'equazione della potenza possano venire presi da dipoli diversi. Non fare sapere in giro queste cose altrimenti l'enel si mette in testa di addebitare agli utenti la tensione di gabina 15000V per la corrente di casa tua. E la computa come energia consumata. Brrrr.....


    La "gabina" non e' in relazione magnetica con casa mia come lo sono i due attuatori.

    E' scorretto considerare il meg come due bipoli indipendenti sui quali conteggiare la potenza sul singolo istante senza tener conto degli intorni temporali nei quali le induttanze palleggiano l'energia. Il discorso del bipolo (come dipolo solitamente viene definito il radiatore elettromagnetico) l'ho tirato fuori per fare un confronto tra i due casi che vede il bipolo generico della teoria dei circuiti e il meg considerato come unico bipolo ma in realta' il meg e' un quadripolo.

    Ragioni come se i due attuatori non interagissero ma in realta' stanno in relazione magnetica ed e' questa interazione ad instaurare nuove bizzarre relazioni matematiche.

    CITAZIONE

    Ora ho capito cosa volevi dire di applicare onde differenti sulle bobine di eccitazione per ottenere più potenza.


    Ho fatto ricorso ad un passaggio deformandolo per farvi capire perche' sono importanti le forme d'onda per avere overunity.
    Mi fa piacere che hai capito cosa intendevo ma attenzione a non prendere troppo alla lettera il mio esempio che voleva farvi capire le cose a costo della realta' fisica ed ortodossia scientifica.

    CITAZIONE

    Mi dispiace ma è la stessa cosa di voler dimostrare che 1=2.


    Le questioni di fisica se non si affrontano quantitativamente con un certo formalismo e' azzardato definirle antinomie a priori senza averle confutate con lo stesso formalismo da me proposto.


    CITAZIONE

    , se sei laureato in fisica .... ma chi te l'ha data?


    ehehe , non la pensa cosi' chi mi conosce dal vivo.
    Potrei essere un fisico ma non per questo essere inibito nell'illustrare teorie apparentemente errate.
    Visto che ne fai una questione di titoli , che titolo possiedi per giungere a questa conclusione ? ;-)

    I titoli li fanno solo i solo pezzi di carta (cioe' diplomi , attestati , lauree) , fogli che spesso non vanno bene neppure per il bagno.
    I VERI titoli invece li fanno i fatti ma proprio perche' sono veri non vengono mai usati perche' sarebbero ovvi e classisti.




    P.s. Per il forum administrator : Per favore , e' possibile intervenire sul server che hosta questo forum affinche' funzioni meglio ? Spesso spendo un po' del mio tempo per comporre post che poi vanno PERSI perche' dietro invio il sito va down o viene messo offline con una pagina bianca introdotta dall'admin americano a mie spese.Sono disponibile per donare a questa comunita' uno spazio web piu' decente.Thanks.


    Maury

    Edited by maurjzjo - 28/12/2004, 04:27
     
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  8. daniloz
     
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    maury,
    dal tuo ragionamento il magnete non serve o sbaglio?
     
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  9. maurjzjo
     
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    Ciao daniloz,



    a mio modo di vedere , e lo ribadisco , "a mio modo di vedere" o se vogliamo "secondo me" , come dissi nell'altro topic l'uso del magnete e' relativamente accessorio e serve per ottimizzare il rendimento della macchina elettrica.

    Se noti , il mio integrale viene moltiplicato per L e se l'integrale da' un contributo positivo converrai anche tu che piu' e' elevato il valore di L e piu' sara' elevato il prodotto ossia l'energia finale.

    Un modo per aumentare tale parametro L e' proprio aumentare la permeabilita' del nucleo spingendola ossia incrementandola il piu' possibile e per fare questo ti servi del magnete.

    (p.s. :il titolo di questo topic non merita questi approfondimenti che dovevano continuarsi nei preesistenti adatti topic)


    Maury

    Edited by maurjzjo - 27/12/2004, 22:50
     
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  10. Furio57
     
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    CITAZIONE (maurjzjo @ 27/12/2004, 22:08)
    ....Spesso spendo un po' del mio tempo per comporre post che poi vanno PERSI perche' dietro invio il sito va down o viene messo offline con una pagina bianca......Maury

    Ciao a tutti
    Ciao Maurizio, per non perdere tutto prima di aggiungere la risposta, seleziona e copia, quando ritieni che si possa mandare il nuovo post incolla e spedisci.
    Tornando al Meg, per quanto riguarda le spire (poche) di eccitazione uguali a quelle di uscita, era un mio suggerimento di diversi mesi fa, però già bocciato da Sandro.

    Salutoni
    Furio57

    Edited by Furio57 - 27/12/2004, 22:49
     
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  11. maurjzjo
     
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    Ciao Furio,

    eheh infatti , ben detto Furio, spesso faccio come dici ossia copio ed incollo ma altre volte , nella foga e fretta , posto ed invio rapidamente buttando preziose decine di minuti di digitazione.

    Alla fine la replica non viene mai perfetta come l'originale.

    :-)

    Maury

     
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  12. daniloz
     
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    CITAZIONE (Furio57 @ 27/12/2004, 22:49)

    Tornando al Meg, per quanto riguarda le spire (poche) di eccitazione uguali a quelle di uscita, era un mio suggerimento di diversi mesi fa, però già bocciato da Sandro.

    forse perchè non era stato preso in considerazione il pilotaggio in corrente?

    si conviene passare all'altro 3D....
     
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  13. sandro-meg
     
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    No dai Furio non l'ho bocciato... quasi...
    Poiche' (come gia' detto piu volte) il famose potenziale A di overunity e' proporzionale alla frequenza e dal numero di avvolgimenti fatti,ecco svelato il perche' desidero avere dei rapporti alti.(d'altronde sia Bearden che Naudin hanno fatto cosi')
    Tu mi puoi dire allora di fare molti avvolgimenti anche sul primario....ma cosi' facendo abasso la frequenza di funzionamento e non va bene.Bisogna trovare un compromesso tra una frequenza elevata (freq. di risonanza..dovuta dalle capacita' parassite e limitata dagli avvolgimenti del primario(altrimenti devo lavorare con tensioni di lavoro altissime per il rapporto dI/dT)) e il numero di avvolgimenti sul secondoria (attenzione pero' alle perforazioni).
    Ecco il motivo....
    Per il resto con gli integrali di Maury non ci metto bocca perche' non sono in grado di replicare alla matematica (troppa acqua e' passata ...ricordi svaniti )
    L'unica cosa che posso dire e' che se ha ragione,sicuramente non ha replicato il MEG ma ha inventato il.....MAURY (ti piace il nome?)
    Tutti gli effetti descritti (potenziale A uncurling,Aharonov-Bohr,Anadan.....) non c'entrerebbero nulla cosi' come il magnete poiche' da quando in qua un magnete inserito in un nucleo aumenta la L? Dipende dalle caratteristiche del nucleo e dalla potenza del magnete ma quello che varia e' solamente la permeabilita' che poi fa variare la L della bobina (ma se il magnete e' potente puo' anche farla diminuire).
    E poi le varizioni sono minime (parlo di quelle in cui L aumenta,piu' facile un degrado dovuto alla saturazione del nucleo)
    Ciao
     
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  14. maurjzjo
     
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    Ciao Sandro-meg,

    CITAZIONE
    L'unica cosa che posso dire e' che se ha ragione,sicuramente non ha replicato il MEG ma ha inventato il.....MAURY (ti piace il nome?)


    ehehe

    CITAZIONE

    da quando in qua un magnete inserito in un nucleo aumenta la L?


    L e' funzione della permeabilita' magnetica.
    Se la caratteristica magnetica del nucleo ha pendenza variabile e' facilmente polarizzabile in un punto "di riposo" vantaggioso
    dove la permeabilita' magnetica e' massimizzata il piu' possibile.

    CITAZIONE

    Dipende dalle caratteristiche del nucleo e dalla potenza del magnete ma quello che varia e' solamente la permeabilita' .....


    si' certo.

    CITAZIONE

    (ma se il magnete e' potente puo' anche farla diminuire).


    Chiaramente si sceglie un tratto vantaggioso della caratteristica magnetica.

    CITAZIONE

    E poi le varizioni sono minime (parlo di quelle in cui L aumenta,piu' facile un degrado dovuto alla saturazione del nucleo)


    Nel tratto di caratteristica fuori dall'isteresi magnetica la permeabilita' , a partire dall'origine del piano B-H , s'incrementa fino al flesso obliquo per poi , da li' in poi , diminuire a poco a poco che ci si avvicina alla saturazione.

    Diciamo quindi che il magnete serve a polarizzare il circuito magnetico entro quel flesso obbliquo di caratteristica dove la permeabilita' puo' anche raddoppiare.

    Maury

    Edited by maurjzjo - 27/12/2004, 23:43
     
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  15. Lowrence
     
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    Vorei stendere un velo pietoso su questi sproloqui. E magari chiarire qualcosa in modo da essere più propositivi e meno protagonisteggianti.
    Io sono un perito elettronico, laureato alla UCLA in elettronica digitale, microprocessori ed elettronica industriale con alle spalle più di 27 anni di lavoro esclusivamente in questo settore. Per la curiosità generale. Certamente il pedigree non mi esime da scrivere fesserie tipo l'inverso del periodo quando invece volevo scrivere l'inverso della frequenza e poi mi è parso troppo contorto e ho scritto direttamente il periodo senza cancellare quello che avevo scritto prima, e neppure mi dà suffiecienti titoli per dire se il MEG funziona oppure no e se funziona come deve funzionare. Quando uno studia all'estero la prima cosa che ti insegnano è di avere profonda umiltà, non con gli altri ed essere falsamente modesti, ma ad essere competitivi con gli altri ed umili nei confronti della vera conoscenza della realtà fisica.
    Non voglio fare la predica a nessuno, ma a poco serve aver studiato senza capire cosa si è studiato. Una mania esclusiva del metodo di insegnamento italiano è di voler separare teoria da pratica. La pratica è ancor oggi materia per gli operai mentre la teoria lo è per gli ingegneri. E come disse qualcuno mettendo insieme teoria e pratica le cose non vanno e non si sa perchè.

    Ora vorrei stabilire un altro punto, credo che al mondo 3 liliardi circa di esseri umani hanno circa 6 miliardi di opinioni diverse su come il MEG deve funzionare. Ma indipendentemente sa queste opinioni quell'affare, per prima cosa obbedirà alle leggi naturali. Quelle solite leggi naturali che ci accompagnano da molto tempo senza mai aver cambiato. Quindi possiamo credere ed avere idee diverse su come deve essere costruito. Sulla potenza del magnete se il magnete serve o no, sul numero di spire delle bobine, sul materiale del nucleo, e su altri aspetti tecnologici. Ma come funzionerà l'accrocchio di rottami arrugginiti messi insieme non lo diciamo noi, lo dice madre natura.
    Quindi, un punto fisso da dove partire dovrebbe essere quello di accettare la realtà per quel che è e capirla prima di utilizzarla, chi non capisce una cosa non deve per forza dire di saperla ed ostinarsi a sostenere che è come dice lui pur non avendo idea se è corretta oppure no. Questa si chiama mistificazione e porta gli altri che leggono ad avere idee sbaglia già più di quello che avevano prima.

    Ora veniamo al discorso dei dipoli. A' Maury.... Il discorso dell'ENEL voleva essere una battuta, comunque è molto simile al discorso che fai te.
    Considera le bobine di eccitazione, guarda su tutti i libri che ti pare e tutti ti diranno che due bobine sono due dipoli diversi. Anche perchè potrebbero avere induttanza diversa o semplicemente essere collegate in opposizione di fase. Non si può, garantito, usare in una equazione per un dipolo termini che vengono da dipoli diversi. Credici.
    Il percorso magnetico è lo stesso ma i dipoli no. Le cose stanno in maniera leggermente più complicata di quello che ti figuri. Nessuno di noi ha un modello matematico del MEG ma di un trasformatore si. Tutto si riduce ad un parallelo di generatori di tensione con in serie la loro impedenza interna che l'impedenza di uscita dello stadio pilota, il numero dei generatori, la frequenza di ogni generatore e l'ampiezza di ciascuno è dettata dalla'analisi in serie di Furiè, non di Furio, della forma d'onda applicata, cioè la quadra, e poi tutto il parallelo alimenta un'impedenza dovuta alle resistenze di carico poste su ogni avvolgimento di uscita moltiplicata per il quadrato dei rapporti di trasformazione, più tutte le perdite nel ferro, in parallelo alle capacità parassite delle bobine in serie alle resistenze delle medesime e forse anche a qualcosa d'altro che mi sfugge. Tutto questo se il nucleo non si satura e se non avviene l'effetto esoterico del MEG.
    Se viene l'effetto esoterico del MEG cosa succede credo non lo sappia nessuno Bearden e Naudin compresi, che secondo me o bufaleggiano alla grande oppure si sono imbattuti in qualche cosa che non hanno capito e che probabilmente neppure loro sanno replicare. Se di un fenomeno particolare si tratta.
    La permeabilità magnetica di un nucleo è pertinente al materiale del nucleo stesso e a nient'altro. Non è lineare, questo è vero ma gli unici punti dove la non linearità è palesemente manifesta è agli estremi della curva di isteresi, da quando inizia la saturazione in poi in entrambi i sensi.
    Poi si può credere o no a quello che Bearden e Naudin dicono, ho già elencato una serie di motivi in questo forum per i quali secondo me dicono ciò che dicono, però sarebbe corretto nei termini di interesse generale che almeno uno si leggesse lo scibile sull'argomento prima di rivaleggiare per il protagonismo del forum. Questo lo dico in generale.
    Io mi limito a esporre i risultati che ottengo facendo i miei esperimenti ed esponendo il motivo delle prove che faccio, spesso anche assurde, anche perchè spesso con la fantasia si arriva dove l'ingegno non arriverebbe mai, ma sempre documentando la cosa. Se invece di profondersi in esposizioni accademiche tanti prendessero in mano qualche pinza e saldatore e si mettessero all'opera, credo che il forum potrebbe essere più ricco.
    P. es. Io ho provato a fare questo, ed è successo questo qualcuno sa dirmi il perchè? Oppure: Io ho fatto così perchè credevo succedesse questo invece è successo quest'altro ora provo a fare cosà per vedere cosa succede. Invece di: Secondo me si dovrebbe provare di domenica pomeriggio al buio durante il primo plenilunio tingendo di viola il magnete perchè così avrebbe la dea Kalì e perchè secondo me è così. Scusate la rima.
    Capisco che la scienza ufficiale non si interessi alle bufalate per ovvie ragioni, vedi legge sulla conservazione dell'energia evidentemente in contrasto con tutti i dispositivi free energy. E capisco che chi si interessa di free energy non conosce bene la scienza ufficiale altrimenti non se ne occuperebbe. Ma in questa maniera non si inventerà mai nulla di nuovo. Molte scoperte sono venute fuori da progetti assurdi ed idee malsane, solo successivamente sono state spiegate dalla scienza ufficiale e quindi accettate. Tutt'ora credo che nessuno sappia neppure perchè il magnetismo esiste ed a cosa è dovuto, nel senso intimo, astenetevi dal rispondermi dal magnete, io intendo a livello sub-atomico, e perchè i campi magnetici interagiscono tra di loro, non come, quello lo sappiamo abbastanza bene.
    Ok, non ho ancora finito di avvolgere le bobine del mio oggetto perciò oltre a questa filippica pallosa, per oggi non ho altro da scrivere.
    Saluti.

     
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69 replies since 19/12/2004, 13:21   5380 views
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