Diodo di Blocco su quadro da campo

( oppure ponte di diodi ? )

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  1. seco
     
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    Scusate, ma la norma CEI 82-25 dice appunto di utilizzare diodi di blocco o fusibili. Quindi io penso che un fusibile, opportunamente dimensionato ad un valore di poco superiore alla corrente di stringa, consenta di effettuare la protezione dalle sovracorrenti inverse senza avere perdite significative nel funzionamento ordinario. Chiaramente ha senso solamente con tre o più stringhe in parallelo, altrimenti la corrente inversa non vaggiunge valori tali da farlo intevenire (ma neanche da dannegiare il pannello). I diodi di blocco li ritengo utili solamente se nel funzionamento ordinario si possono instaurare continuamente tali correnti ma in questo caso ritengo che l'impianto non sia stato realizzato nel modo ottimale (es. ombreggiatura continua).
    Che ne pensate ?
     
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  2. IngMassimo
     
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    QUOTE (seco @ 22/11/2007, 16:09)
    Scusate, ma la norma CEI 82-25 dice appunto di utilizzare diodi di blocco o fusibili. Quindi io penso che un fusibile, opportunamente dimensionato ad un valore di poco superiore alla corrente di stringa, consenta di effettuare la protezione dalle sovracorrenti inverse senza avere perdite significative nel funzionamento ordinario. Chiaramente ha senso solamente con tre o più stringhe in parallelo, altrimenti la corrente inversa non vaggiunge valori tali da farlo intevenire (ma neanche da dannegiare il pannello). I diodi di blocco li ritengo utili solamente se nel funzionamento ordinario si possono instaurare continuamente tali correnti ma in questo caso ritengo che l'impianto non sia stato realizzato nel modo ottimale (es. ombreggiatura continua).
    Che ne pensate ?

    E se ci si posa sopra un gabbiano ? La realta' supera la fantasia.

    A parte gli scherzi, non mi trovo tanto d'accordo perche' le protezioni le metterei anche per i casi di ombreggiamento inaspettati, non solo per quelli previsti.

    Mettiamo sti diodi e stiamo tranquilli. Come dice giustamente il collega Gsughi.........concordiamo con la cei82-25 ! Io sono d'accordo !
     
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  3. Elektron
     
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    I diodi sono sempre la scelta migliore, occorre pero' mettere quelli giusti non i ponti con i faston , meglio il TO244AB slotted hex che se pur saldato e' a ragion veduta perche' non saltano come i ponti. Quanto alle perdite, si e' vero che cade piu' che su un fusibile ma e' anche vero che si possono usare i sincroni a MOS, es a 10A e 4,5MOhm sarebbero 45 mV di caduta... pari se non migliore del complesso fusibile - porta fusibile. Da dire che per discrete quantita' un diodo costa meno del citato complesso fusibile - porta fusibile.

    http://www.irf.com/product-info/smps/sgoring.html

     
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  4. IngMassimo
     
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    QUOTE (Elektron @ 22/11/2007, 17:41)
    I diodi sono sempre la scelta migliore, occorre pero' mettere quelli giusti non i ponti con i faston , meglio il TO244AB slotted hex che se pur saldato e' a ragion veduta perche' non saltano come i ponti. Quanto alle perdite, si e' vero che cade piu' che su un fusibile ma e' anche vero che si possono usare i sincroni a MOS, es a 10A e 4,5MOhm sarebbero 45 mV di caduta... pari se non migliore del complesso fusibile - porta fusibile. Da dire che per discrete quantita' un diodo costa meno del citato complesso fusibile - porta fusibile.

    http://www.irf.com/product-info/smps/sgoring.html

    Ciao Elektron, spiegheresti meglio la storia dei MOS ?
     
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  5. Elektron
     
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    Si chiamano BERS e sono dei diodi che teoricamente possono avere caduta nulla (zero) nei componenti reali hanno una caduta pari alla RDSOn del MOS che ospitano moltiplicata per la corrente che scorre sul diodo quindi se hai un milliohm di RDSOn a 10 A sarebbero 10 mV. Un diodo normale, non BERS, avrebbe sempre il classico 0.6.
    Un data sheet fra i non tanti che si trovano. Il compo raffigurato e' completamente integrato ma e' ovvio che si possono usare anche compo distinti cioe' MOS + OPAmp + diodo nella configurazione detta "diodo ideale"

    http://www.onsemi.com/pub/Collateral/NIS6111-D.PDF
     
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  6. IngMassimo
     
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    Grazie mille , interessante veramente, il principio lo conoscevo pero' non sapevo che ci fosse in giro roba cosi' specifica ed adatta all'applicazione.

    Tu ha i mai usato sta roba in impianti..........cioe' gia' collaudato il concetto ?
     
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  7. laurasol
     
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    Scusate...
    Non ho capito bene come dimensionate i diodi...
    Grazie, ciao
    laurasol
     
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  8. gigisolar
     
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    i diodi puri.....
    sono applicazioni per segnali, non potenze.
    I diodi puri con amplificatori operazionali si usano per raddrizzare segnali a tensioni bassissime, l'op. amp. è un componente attivo non è applicabile per grandi potenze.
    Noi lo usiamo in un analizzatore di gas a infrarossi.
    Il segnale proveniente dal ricevitore, quasi sinusoidale di pochissimi mV, viene amplificato a circa 200 mV e successivamente raddrizzato da un diodo puro (un diodo normale ha una soglia di 600-700 mV), per effettuare quella che credo si chiami "trasformata di fourier".
    Il circuto del diodo puro è composto da un operazionale ed un "volgare" diodo Schottky e se è Schottky è solo per la sua caratteristica di avere basse capacità parassite.
    Credo che se proprio volete mettere sti diodi su paralleli di stringhe dovreste informarvi sui diodi Schottky che oltre alla caratteristica già citata hanno anche una tensione di caduta più bassa, esistono sicuramente per grandi correnti, e questo riduce il consumo e la dissipazione in watt..
    ciao
     
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  9. Elektron
     
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    CITAZIONE (Elektron @ 22/11/2007, 17:41)
    I diodi sono sempre la scelta migliore, occorre pero' mettere quelli giusti non i ponti con i faston , meglio il TO244AB slotted hex che se pur saldato e' a ragion veduta perche' non saltano come i ponti. Quanto alle perdite, si e' vero che cade piu' che su un fusibile ma e' anche vero che si possono usare i sincroni a MOS, es a 10A e 4,5MOhm sarebbero 45 mV di caduta... pari se non migliore del complesso fusibile - porta fusibile. Da dire che per discrete quantita' un diodo costa meno del citato complesso fusibile - porta fusibile.

    http://www.irf.com/product-info/smps/sgoring.html

    Repetita juvant
    http://www.irf.com/product-info/smps/sgoring.html
     
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  10. IngMassimo
     
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    Elektron,

    ma questi diodi con contenitore TO224........poi, all'ato pratico come li assembli.......senza pcb come fai ?
    Volanti dentro una scatola di derivazione ? Hai per caso qualche foto ?

     
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  11. Elektron
     
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    Foto no ... ma ci sono le tre viste http://www.irf.com/package/schottky/to244ab-iso.pdf

    Il to244 viene fornito in varie esecuzioni, hex a vite hex slotted etc

    image

    RS ne ha una miriade di tutte le marche tipi e portate ... quello hex slotted e' particolarmente vantaggioso perche' lo saldi e te lo dimentichi. Puo' stare alle intemperie, imbullonato da qualche parte, in una scatola etc ...
    Il tipo a vite richiede naturalmente i capocorda crimpati o similaria ... quello a saldare vuole un saldatore ... ehmmm ... non e' che ci sia una regola ma una saldatura e' pur sempre migliore di un capocorda se si considera il tempo nel quale l'impianto deve continuare a funziare ... ventanni sono tanti per qualsiasi vite e bullone ... la saldatura non ha problemi di questo tipo neanche dopo 50 (ma si potrebbe dire ben di piu')
     
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  12. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (IngMassimo @ 21/11/2007, 20:13)
    CITAZIONE (gsughi @ 21/11/2007, 18:59)
    Comunque fino a due stringhe in parallelo i diodi non sono necessari mentre per converso creano, anche se piccole, perdite di potenza.

    Pero' puo' capitare che una delle stringhe venga ombreggiata ed in questo caso l' altra stringa sarebbe corto circuitata. Se si usano sempre i diodi di blocco per ogni stringa il problema non si pone............o no?

    I diodi di blocco credo servano ad evitare che correnti possino tornare indietro ai pannelli quando l'utilizzatore e' anche un generatore ( si pensi ad un pannello solare connesso ad una batteria ).

    Di sicuro non servono ad evitare correnti inverse in un tipico circuito a stringhe in parallelo.... si pensi per un attimo a cosa succede alla tensione di stringa se una parte di essa va in ombra:

    L'arrivo dell'ombra fa diminuire bruscamente la corrente di stringa MA NON la tensione che invece aumenta ( comportamento V/I della cella ).

    Questo fa si che automaticamente NON puo circolare indietro corrente di una eventuale altra stringa connessa in parallelo....

    Se si prova a mettere 2 pannelli in parallelo diversamente orientati , uno al sole e uno in ombra si puo osservare che circolano 2 correnti molto diverse ma entrambe VERSO l'utilizzatore.

    In definitiva i diodi di BLOCCO non centrano nulla con le ombre ma possono assolvere ad una funzione di protezione in sistemi con MOLTE stringhe ( si pensi se una di esse che va in corto... non in ombra ).

    Meglio comunque usare i fusibile che oltre a perdere nulla sono anche molto piu' longevi e meno costosi dei diodi.

    Saluti,
    F.







     
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  13. ravadavi
     
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    Interessante il TO-244AB peccato che arrivi solo a 600Vdc e costi 67 Euro.
    Quando ho stringhe di pannelli da 800/900V non interessa se perdo 45mv oppure 3V !

    Comunque ci sono arrivato:

    I ponti da 25A nominali hanno dei diodi che sono dimensionati per un energia passante minore della meta'.
    Utilizzando un ponte in modo raddrizzatore per una semionda funzionano 2 diodi per l'altra semionda funzionano gli altri 2 . Hanno quindi una frequenza di utilizzo che non e' il 100% continuativo ,ma il 50%! considerando cio' il ponte da 25A e' costruito con 4 diodi da non piu' di 10A l'uno.
    In piu' c'e' sicuramente qualcos' altro .
    Insomma il ponte raddrizzatore va usato per quello che e' stato costruito!

    Il diodo di blocco e' vitale se una stringa va in ombra perche' diventa utilizzatrice e quindi assorbirebbe energia da quella al sole!!!!

    Ciao
     
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  14. IngMassimo
     
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    QUOTE (ravadavi @ 23/11/2007, 12:13)
    Interessante il TO-244AB peccato che arrivi solo a 600Vdc e costi 67 Euro.
    Quando ho stringhe di pannelli da 800/900V non interessa se perdo 45mv oppure 3V !

    Comunque ci sono arrivato:

    I ponti da 25A nominali hanno dei diodi che sono dimensionati per un energia passante minore della meta'.
    Utilizzando un ponte in modo raddrizzatore per una semionda funzionano 2 diodi per l'altra semionda funzionano gli altri 2 . Hanno quindi una frequenza di utilizzo che non e' il 100% continuativo ,ma il 50%! considerando cio' il ponte da 25A e' costruito con 4 diodi da non piu' di 10A l'uno.
    In piu' c'e' sicuramente qualcos' altro .
    Insomma il ponte raddrizzatore va usato per quello che e' stato costruito!

    In pratica era un problema di dissipazione dunque ? A parte il discorso delle semionde ed onde intere mi pare di capire che 16 W sono troppi da dissipare ?

    Io i ponti li userei se compatibili, da un punto di vista della dissipazione, con il sistema.
    Mica e' proibito, sempre diodi in parallelo sono.
    Dei faston non mi fiderei............per 25 anni poi...........io li eviterei e penserei ad altro.



    QUOTE (ravadavi @ 23/11/2007, 12:13)
    Il diodo di blocco e' vitale se una stringa va in ombra perche' diventa utilizzatrice e quindi assorbirebbe energia da quella al sole!!!!

    Ciao

    Qua' davvero non ti seguo ! Che intendi dire ?
     
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  15. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (ravadavi @ 23/11/2007, 12:13)
    Il diodo di blocco e' vitale se una stringa va in ombra perche' diventa utilizzatrice e quindi assorbirebbe energia da quella al sole!!!!

    :o: :o: :o:

    Non vedo come questo possa essere possibile.... questo non'e' spiegabile ne osservando la caratteristica V/I delle celle ne facendo il semplice esperimento che ho proposto nel post precedente ( quello dei 2 panneli in parallelo uno in ombra e uno al sole.)

    Ciao,
    F.


     
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180 replies since 21/11/2007, 16:58   18548 views
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