Diodo di Blocco su quadro da campo

( oppure ponte di diodi ? )

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  1. frank_77
     
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    A questo punto non so più cosa pensare.. in alcuni corsi dell'ISES che ho fatto dove c'erano, credo, i maggiori esperti fi fotovoltaico in Italia ci è stato detto di mettere i diodi di blocco per le ragioni descritte da IngMassimo. Effettivamente anche se c'è una minima differenza di potenziale le correnti in gioco potrebbero essere grandi e quindi provocare dei danni. Dai grafici al variare dell'irraggimanto c'è, anche se di lieve valore, una diminuzione della tensione e questo avvalla la sua teoria. Per quanto riguarda la temperatura ho qualche dubbio... ovvero è vero che al diminuire della temperatura la tensione si innalza... ma non sono così sicuro che si abbassi in modo tale da compensare il "gap di tensione" creato dal minore irraggiamento. Ci sono dei dati misurati in campo??
    Dall'altra parte però le argomentazioni di fcattaneo non mi sembrano totalmente balzane... anzi.
    A questo punto non c'è qualche utente con una esperienza tale sul fotovoltaico, magari che non è intervenuto sono ad ora, che possa darci ragguagli in merito, magari uno "dei mostri sacri"??

    Spero che IngMassimo e fcattaneo non ne facciano una questione personale e non si prendano di punta.... è una discussione molto importante per tutto il forum... portiamola avanti costruttivamente!!

    Ciao a tutti
    Frank
     
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  2. microdruid
     
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    x IngMassimo & fcattaneo

    Credo che vi stiate scaldando un tantinello troppo per una questione del genere... :D
    E credo anche che abbiate in parte ragione entrambi: solo che spesso le esperienze empiriche ci possono portare a delle conclusioni che non sempre si possono generalizzare...

    I diodi di blocco in serie alle stringhe da parallelare possono servire o meno: dipende dalle circostanze.
    Nel senso che dipende dalle circostanze se la corrente possa o meno circolare in maniera inversa in una stringa.

    Mi spiego meglio.

    Quello che dice fcattaneo riguardo al parallelo di 2 (DUE) moduli identici di cui uno in ombra o al buio ha molto senso: e' molto difficile che circoli corrente inversa nel panello in ombra o al buio, perchè comunque per fargli "assorbire" corrente bisognerebbe polarizzarne direttamente tutta la serie di celle fotovoltaiche (alla fine son sempre giunzioni PN... ossia diodi) superando la tensione di soglia per la conduzione.
    Ma la tensione del pannello illuminato non e' sufficiente per ottenere questo effetto, tantomeno se c'è un carico che abbassa ulteriormente la tensione ai sui capi.
    Quindi la corrente normalmente esce dal polo positivo del pannello (dalla serie delle celle o dai diodi di by-pass) e vi può entrare solo se si applica al pannello una tensione sufficientemente alta.

    Diverso e' il caso di STRINGHE (cioè una serie di "molti" pannelli in serie) in parallelo: qui, secondo me, può succedere veramente di tutto, nel senso che dipende dal tipo di carico (come risponde l'eventuale MPPT), da come sono fatte le serie (quanti pannelli), dalle caratteristiche dei pannelli (caratteristica I-V, tensione a vuoto), da quante stringhe in parallelo ci sono, ecc.
    Non e' detto che debba succedere sempre e per forza, ma ci possono essere delle condizioni in cui ombreggiando uno o piu' pannelli (e quindi annullandone o riducendone sensibilmente il contributo alla tensione della stringa) la tensione della stringa diventi sensibilmente inferiore a quella dell'altra (o altre) stringhe completamente illuminate.

    Se ad esempio nella stringa ci sono comunque un numero sufficiente di pannelli illuminati, il punto di lavoro della stringa si spostera' per adeguarsi alla tensione del sistema (quindi non lavorera' piu' in condizioni di MPP, i pannelli funzionanti lavoreranno ad una tensione piu' alta con una corrente piu' bassa). Probabilmente l'MPPT (su tutto il campo FV) rispondera' comunque al cambiamento di potenza risultante ricercando un nuovo MPP per tutto il campo FV.

    Se però la tensione della stringa parzialmente o completamente in ombra risulta troppo bassa (anche con un contributo di corrente nullo, cioè con i pannelli ancora illuminati alla tensione massima a vuoto Voc) rispetto alle altre stringhe, allora e' possibile che le celle dei pannelli siano forzate a lavorare in polarizzazione diretta e che quindi la corrente fluisca nella stringa.
    L'entità della corrente che entra nella stringa a questo punto dipende comunqne da tantissimi fattori: l'impedenza della stringa in queste condizioni, la tensione del campo FV, da quante stringhe è composto il campo ecc.
    Se ci sono solo due stringhe, al max la corrente potrà essere pari a quella di Isc della stringa illuminata (ma verosimilmente sara' comunque inferiore perchè non si tratta di un vero e proprio corto), ed è sicuramente sopportabile dai panneli della stringa in ombra.
    Se ci sono piu' stringhe potenzialmente la corrente che puo' circolare e' molto "alta".
    Per questo tipicamente si mettono i diodi di blocco solo in caso di 3 o piu' stringhe in parallelo (ma lo stesso effetto lo otterresti con un fusibile in serie, solo che non sarebbe auto-ripristinabile una volta terminato l'ombreggiamento...).

    Riguardo alla presunta perdita di produttività della stringa... in queste condizioni (cioè quando effettivamente interviene il diodo di blocco o il fusibile) comunque il contributo di potenza della stringa al campo fv sarebbe negativo (dissipa potenza invece di erogarne) e quindi in realta' il diodo preserva la producibilita' dell'impianto (nel senso che comunque ti garantisce di poter ottenere la massima potenza erogabile dal campo in quelle condizioni).
    In tutte le altre condizioni, cioè quando il diodo non interviene a bloccare la corrente perche' i pannelli illuminati hanno tensione sufficiente a compensare quelli in ombra, semplicemente la stringa lavora con una corrente inferiore alle altre, contribuendo con una potenza inferiore alle altre stringhe (ma questo lo avrebbe comunque fatto con o senza il diodo di blocco).

    Magari ho detto un sacco di castronerie (visto anche l'ora... :wacko: )
    Gianfranco
     
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  3. IngMassimo
     
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    CITAZIONE (microdruid @ 6/12/2007, 02:40)
    x IngMassimo & fcattaneo

    Credo che vi stiate scaldando un tantinello troppo per una questione del genere... :D
    E credo anche che abbiate in parte ragione entrambi: solo che spesso le esperienze empiriche ci possono portare a delle conclusioni che non sempre si possono generalizzare...
    ....
    Magari ho detto un sacco di castronerie (visto anche l'ora... :wacko: )
    Gianfranco

    Io penso che sopra sia riportato su piu' di una pagina, nero su bianco, un lungo ragionamento su questo argomento e che le ragioni sono state tutte esposte e che alla fine sara' il lettore a giudicare.

    Ora, al di la di questo, continuo a dire che se si vuole che questo forum sia utile dobbiamo cercare di mantenerci tecnici, motivare sempre ampiamente le nostre affermazioni e non concludere i nostri interventi con farsi del tipo:

    CITAZIONE (microdruid @ 6/12/2007, 02:40)
    Magari ho detto un sacco di castronerie (visto anche l'ora... :wacko: )

    Niente di personale ma....se non si e' sicuri...........perche' si interviene? Si rischia di aggiungere solo confusione a quella che gia' c'e'.

    Edited by FernandoFast - 15/12/2007, 18:19
     
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  4. tonini_mingoni
     
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    Ciao mi sono iscritto da poco , e forse non ho ben capito dove dovrebbe essere questo diodo...

    In pratica , su ogni pannello c'è già un diodo in parallelo tra i morsett di collegament...anodo al + e catodo al -....
    Però nella discussione se io prendo 2 o più pannelli e li collego tutti in parallelo si discute se conviene o no metter il diodi in sere al colegamento per ogni pannello???Giusto???

    Se dovessi farlo io lo metterei per tenere separati i generatori di tensione!!!!

    Io sono in attesa che mi arrivi l'impianto Conergy (lo monterò entro la fine dell'anno)...ma qualcuno ha uno schema da postare di com'è fatta la sezione in ingresso dell'Inverter dove si collegano le stringhe dei pannelli???

    Grazie

    Ciao

    n.b. un saluto a Giorgio di Cagliari che ha un sito pieno di ottimi consigli!!!:..



    Ciao

    Fox
     
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  5. IngMassimo
     
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    QUOTE (frank_77 @ 6/12/2007, 01:09)
    Per quanto riguarda la temperatura ho qualche dubbio... ovvero è vero che al diminuire della temperatura la tensione si innalza... ma non sono così sicuro che si abbassi in modo tale da compensare il "gap di tensione" creato dal minore irraggiamento. Ci sono dei dati misurati in campo??

    Arriva un ombra, per assurdo su tutta la stringa anche se basta molto meno, quello che sostengo io sopra e' che nel breve periodo prevale sicuramente la diminuzione di tensione dovuta al calo di illuminazione sull'aumento dovuto al diminuire dela temp della stringa. Alla stringa occorrono minuti per raffreddarsi in modo significativo. Le celle sono sotto uno strato di materiale trasparente e c'e' un'inerzia termica. Io penso che sia anche intuitivo.

    QUOTE (frank_77 @ 6/12/2007, 01:09)
    Dall'altra parte però le argomentazioni di fcattaneo non mi sembrano totalmente balzane... anzi.
    A questo punto non c'è qualche utente con una esperienza tale sul fotovoltaico, magari che non è intervenuto sono ad ora, che possa darci ragguagli in merito, magari uno "dei mostri sacri"??

    Questo e' il problema del forum, non sapere con chi si sta parlando.........e' per questo che sostengo l'importanza di motivare sempre con argomenti convincenti le proprie affermazioni.

    QUOTE (frank_77 @ 6/12/2007, 01:09)
    Spero che IngMassimo e fcattaneo non ne facciano una questione personale e non si prendano di punta.... è una discussione molto importante per tutto il forum... portiamola avanti costruttivamente!!

    Ciao a tutti
    Frank

    No anzi, ciao Fabrizio e buon lavoro. I tecnici sono tremendi !
     
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  6. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (IngMassimo @ 5/12/2007, 20:13)
    CITAZIONE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:30)
    Poniamo 2 pannelli identici , A e B, posti in parallelo su di un inverter ( carico ).

    Supponiamo che il pannello B sia in ombra e riceva solo il 10 per cento dell'irraggiamento che riceve A .

    Se fosse vero che B in queste condizioni diventi anch'esso un carico ed incominci ad assorbire corrente da A,
    significherebbe CHE LA SUA TENSIONE a circuito aperto sia piu' BASSA di quella di A in carico...

    .......in base a quale giustificazione ........che logica c'e' in questa affermazione ? Perche? Il pannello e' ombreggiato mica e' aperto, e' addirittura nella parte negativa della caratteristica I-V (Quarto quadrante)

    Perche un pannello PRIMA di diventre carico , cioe' assorbire corrente, DEVE essere passato per uno STATO in cui ne assorbe ne cede energia.... questo e' lo stato che corrisponde ad un circuito aperto ( non circola corrente ).

    In questo stato la tensione AUMENTA notevolmente bloccando la circolazione inversa...e facendo uscire solo la quota di corrente che il pannello riesce a produrre in condizioni di irraggiamento piu' basse.

    DAI GARFICI I/V si deduce che riducendo il carico a parita di irraggiamento la tensione AUMENTA... per diventare carico il pannello DOVREBBE NON solo ridurre ma addirittura invertire il senso della corrente.


    CITAZIONE (IngMassimo @ 5/12/2007, 20:13)
    CITAZIONE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:53)
    Qui e' possibile vedere un grafico V/I realizzato a varie condizioni di irraggiamento :

    http://www.vivoscuola.it/US/RSIGPP3202/sol...teristicaFV.htm

    oh bene ! qui si che ci chiariamo !

    Prendi il primo dei link da te suggeriti :
    http://www.vivoscuola.it/US/RSIGPP3202/sol...teristicaFV.htm

    C'e' un grafico I-V per una cella FV soggetta a radiazione variabile da 250 a 2000W/m^2.
    Passando da 2000 a 250 W/m^2 la tensione DI-MI-NU-I-SCE !
    Ma come fai a dire che aumenta ?
    Lo spieghi come fai ?

    :lol:

    Sei sicuro ?
    Come mai SULLO STESSO documento dove ho riportato i grafici c'e' scritto il commento che posto sotto ?


    L'intensità della radiazione solare non ha un effetto significativo sul valore della tensione a vuoto; viceversa l'intensità della corrente di corto circuito varia in modo proporzionale al variare dell'intensità dell'irraggiamento, crescendo al crescere di questo.

    Nulla di personale... concordo che abbiamo posizioni inamovibili quindi e' inutile che cerchiamo di convircerci a vicenda...

    Concludo invitando tutti quelli che hanno dubbi a fare l'esperimento che ho proposto dove si vede chiaramente che il pannello ombreggiato NOn assorbira' MAI corrente da uno analogo posto in parallelo e in pieno sole.

    Bastano 2 pannelli, un carico e 2 amperometri.

    Saluti a tutti ,
    Fabrizio.






     
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  7. IngMassimo
     
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    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Sei sicuro ?

    Io sicurissimo e pure tutti quelli che consultano il grafico I-V che hai segnalato.

    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Come mai SULLO STESSO documento dove ho riportato i grafici c'e' scritto il commento che posto sotto ?

    L'intensità della radiazione solare non ha un effetto significativo sul valore della tensione a vuoto; viceversa l'intensità della corrente di corto circuito varia in modo proporzionale al variare dell'intensità dell'irraggiamento, crescendo al crescere di questo.

    C'e' scritto perche' e' vero ma questo non e' in contraddizione con il fatto che la tensione diminuisce al diminuire dell'illuminazione.
    Sono due fatti scorrelati.

    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Nulla di personale... concordo che abbiamo posizioni inamovibili quindi e' inutile che cerchiamo di convircerci a vicenda...

    Hai ragione, come ripeto ...........ai lettori l'ardua sentenza pero' secondo me sbagli .....hi hi hi hi ! ciao
     
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  8. gsughi
     
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    Carissimo ing. Massimo!
    Mi voi spiegare dove vedi che la tensione diminuisce in modo significativo e tale da essere a vuoto inferiore a quella di massima potenza al variare dell'irraggiamento; Salvo il caso che tu mi ACCECHI completamente ( con una superficie opaca appoggiata sul modulo stesso), ben diverso da un tipico ombreggimento del modulo !!!
     
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  9. IngMassimo
     
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    QUOTE (gsughi @ 6/12/2007, 13:38)
    Carissimo ing. Massimo!
    Mi voi spiegare dove vedi che la tensione diminuisce in modo significativo e tale da essere a vuoto inferiore a quella di massima potenza al variare dell'irraggiamento; Salvo il caso che tu mi ACCECHI completamente ( con una superficie opaca appoggiata sul modulo stesso), ben diverso da un tipico ombreggimento del modulo !!!

    Carissimo gsughi,

    io non ho mai asserito di vedere quanto da te esposto sopra.

    Perche' ti metti nelle condizioni a vuoto ? Quando il pannello funziona da carico non e' a vuoto, cioe' il suo punto di carico non e' sull'asse delle ascisse bensi' nel quarto quadrante dove la corrente e' negativa.

    Che la tensione diminuisca in modo "significativo" con diminuire dell'illuminazione lo si capisce sommando l'effetto di centinaia di celle. Se un pannello ha 60 celle ed una stringa ha 15 pannelli allora si hanno 60 x 15 stringhe in serie e quindi una diminuzione di tensione di svariati Volts.

    Comunque il punto non e' solo questo; il fatto e' che i pannelli sono dei generatori ed in quanto tali hanno delle resistenze interne basse.
    Immagina allora un circuito parallelo con 5 rami: 4 rami, ciascuno formato dallo stesso generatore ideale + resistenza interna ed 1 ramo con il carico, l'inverter.

    Per semplicita' immaginiamo che l'impianto sia spento, in modo che il ramo del carico non esista piu' nel circuito di cui sopra. Che succede se il generatore di uno dei 4 rami diminuisce di tensione ?
    Richiamera' una corrente, l'entita' di questa corrente dipende dalle resistenze interne dei generatori degli altri lati che sono piccole.....bastano proprio pochi Volts per avere grosse correnti cioe' un effetto che io ho definito sopra "significativo".


    Invece usando i diodi questo non puo' succedere. Questo e' la mia tesi spiegata in un'altra chiave ancora.

    ciao gsughi





    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Perche un pannello PRIMA di diventre carico , cioe' assorbire corrente, DEVE essere passato per uno STATO in cui ne assorbe ne cede energia.... questo e' lo stato che corrisponde ad un circuito aperto ( non circola corrente ).

    ...........e sono d'accordo.

    QUOTE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:53)
    In questo stato la tensione AUMENTA notevolmente bloccando la circolazione inversa...e facendo uscire solo la quota di corrente che il pannello riesce a produrre in condizioni di irraggiamento piu' basse.

    E' qui che secondo me ti sbagli, la tensione non aumenta affatto anzi diminuisce perche' la curva I-V di interesse non e' piu' quella di partenza relativa ad un'illuminazione alta bensi' quella relativa ad una illuminazione piu' bassa.

    Tu pensi di muoverti lungo una unica curva dove la tensione a vuoto e' piu' alta di quella a carico ma cosi' non e'; quando la luce scende tu passi da una curva I-V ad una ad essa sottostante la cui tensione a vuoto non e' piu' alta di quella mpp.


    QUOTE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:53)
    DAI GARFICI I/V si deduce che riducendo il carico a parita di irraggiamento la tensione AUMENTA... per diventare carico il pannello DOVREBBE NON solo ridurre ma addirittura invertire il senso della corrente.

    .........appunto........a parita' di irraggiamento, situazione in cui non siamo, per cui queste conclusioni non sono pertinenti al discorso.

    Io credo di essere stato piuttosto chiaro.

    ciao
     
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  10. gsughi
     
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    Io ti rispondo con quanto affermato da Antonio vincenti in altra discussione che sotto riporto:

    Per configurazioni con diodi di blocco, la Norma IEC 60364-7-712 stabilisce i criteri per il dimensionamento dei dispositivi:
    La massima tensione inversa del diodo di blocco deve essere almeno pari al doppio della VOC in condizioni STC;

    La massima corrente diretta deve essere superiore alla corrente di corto circuito ISC dei singoli moduli e, per maggiore sicurezza, è bene che sia almeno pari a 1,25 ISC.

    La stessa Norma (IEC 60364-7-712) stabilisce che i diodi di stringa possono non essere impiegati qualora siano verificate tutte le seguenti prescrizioni:

    moduli dello stesso tipo;
    moduli con protezione di classe II;
    La differenza della tensione a vuoto delle stringhe non sia superiore al 5%.

    Cordiali saluti,

    Antonio Vincenti



    Adesso però basta di questa discussione infinita e con poco costrutto;
    Ti saluto e mi limito a leggere i tuoi ulteriori commenti, certo che nessuno potrà convincerti !!
     
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  11. Elektron
     
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    Bravo gsughi, della serie repetita juvant, sotto una curva I/V per una cella oscurata.
    Alla V negativa provvedono i bypass, alla V positiva i diodi di blocco. Chi vuol intendere intenda

    image
    In the figure above the dark current I-V curve of a solar cell for a wide range of voltage is shown. To measure a dark current curve an external voltage has to be applied to the solar cell. At the positive voltages the diode is in permitting stage. At negative voltages the diode blocks up to -15 V and then breaks through slowly. At this stage a high power dissipation occurs in the cell which warms it up. At a current of 2 A the heat dissipation of the dark cell is already 30 W. When the temperature rises too much the cell could be destroyed by so called "hot spots".
     
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  12. IngMassimo
     
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    QUOTE (gsughi @ 6/12/2007, 18:40)
    Io ti rispondo con quanto affermato da Antonio vincenti in altra discussione che sotto riporto:

    Per configurazioni con diodi di blocco, la Norma IEC 60364-7-712 stabilisce i criteri per il dimensionamento dei dispositivi:
    La massima tensione inversa del diodo di blocco deve essere almeno pari al doppio della VOC in condizioni STC;

    La massima corrente diretta deve essere superiore alla corrente di corto circuito ISC dei singoli moduli e, per maggiore sicurezza, è bene che sia almeno pari a 1,25 ISC.

    La stessa Norma (IEC 60364-7-712) stabilisce che i diodi di stringa possono non essere impiegati qualora siano verificate tutte le seguenti prescrizioni:

    moduli dello stesso tipo;
    moduli con protezione di classe II;
    La differenza della tensione a vuoto delle stringhe non sia superiore al 5%.

    Cordiali saluti,

    Antonio Vincenti



    Adesso però basta di questa discussione infinita e con poco costrutto;
    Ti saluto e mi limito a leggere i tuoi ulteriori commenti, certo che nessuno potrà convincerti !!

    Come avrai notato i miei post contengono ragionamenti e non giudizi immotivati ........ sono abituato a ragionare e mi e' difficile avere fede. Cerca di capirmi.
     
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  13. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (IngMassimo @ 6/12/2007, 14:37)
    CITAZIONE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Perche un pannello PRIMA di diventre carico , cioe' assorbire corrente, DEVE essere passato per uno STATO in cui ne assorbe ne cede energia.... questo e' lo stato che corrisponde ad un circuito aperto ( non circola corrente ).

    ...........e sono d'accordo.

    CITAZIONE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:53)
    In questo stato la tensione AUMENTA notevolmente bloccando la circolazione inversa...e facendo uscire solo la quota di corrente che il pannello riesce a produrre in condizioni di irraggiamento piu' basse.

    E' qui che secondo me ti sbagli, la tensione non aumenta affatto anzi diminuisce perche' la curva I-V di interesse non e' piu' quella di partenza relativa ad un'illuminazione alta bensi' quella relativa ad una illuminazione piu' bassa.

    Tu pensi di muoverti lungo una unica curva dove la tensione a vuoto e' piu' alta di quella a carico ma cosi' non e'; quando la luce scende tu passi da una curva I-V ad una ad essa sottostante la cui tensione a vuoto non e' piu' alta di quella mpp.

    APPUNTO !! ..... guarda le curve che hai capito in parte...
    Se sei daccordo sul primo punto , che e' il meno immediato da capire, basta che leggi le curve e capisci..

    Muoversi lungo la linea vuol dire VARIARE il carico.... e siamo daccordo.
    Considerare un irraggiamento diverso vuol dire CAMBIARE CURVA .,... e siamo daccordo

    Ora se hai capito che una cella prima di diventare carico deve passare per un punto che corrisponde al circuito aperto, guarda questo punto e vedrai che la tensione NON varia con la diminzione dell'irraggiamento ( tutte le curve a diversi irraggiamenti portano ad un punto diverso in corrente MA ALLO STESSO punto come tensione a vuoto.



    Ciao,
    Fabrizio.



    CITAZIONE (IngMassimo @ 6/12/2007, 14:37)
    CITAZIONE (gsughi @ 6/12/2007, 13:38)
    Carissimo ing. Massimo!
    Mi voi spiegare dove vedi che la tensione diminuisce in modo significativo e tale da essere a vuoto inferiore a quella di massima potenza al variare dell'irraggiamento; Salvo il caso che tu mi ACCECHI completamente ( con una superficie opaca appoggiata sul modulo stesso), ben diverso da un tipico ombreggimento del modulo !!!

    Carissimo gsughi,

    io non ho mai asserito di vedere quanto da te esposto sopra.

    Perche' ti metti nelle condizioni a vuoto ? Quando il pannello funziona da carico non e' a vuoto, cioe' il suo punto di carico non e' sull'asse delle ascisse bensi' nel quarto quadrante dove la corrente e' negativa.

    Cavolo ma io credevo che avevi capito perche la tensione a vuoto a una importanza fondamentale in questa questione.....

    Tornando all'esperimento dei 2 pannelli uguali in parallelo dove uno riceve solo il 10 per cento dell'irraggiamento e del quale secondo te' assorbirebbe corrente..... cosa succede se lo scolleghi dal parallelo ( la tensione a vuoto sale ad un valore superiore a quello dell'altro pannello che rimane in carico )

    E se poi lo ricolleghi come fa' a diventare un carico che ha una tensione PIU' alta. ?

    Non mi dirai mica che se lo scolleghi e lo ricolleghi non'e' la stessa cosa ?



    Ciao,
    F.





     
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  14. IngMassimo
     
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    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 19:09)
    QUOTE (IngMassimo @ 6/12/2007, 14:37)
    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 10:43)
    Perche un pannello PRIMA di diventre carico , cioe' assorbire corrente, DEVE essere passato per uno STATO in cui ne assorbe ne cede energia.... questo e' lo stato che corrisponde ad un circuito aperto ( non circola corrente ).

    ...........e sono d'accordo.

    QUOTE (fcattaneo @ 5/12/2007, 19:53)
    In questo stato la tensione AUMENTA notevolmente bloccando la circolazione inversa...e facendo uscire solo la quota di corrente che il pannello riesce a produrre in condizioni di irraggiamento piu' basse.

    E' qui che secondo me ti sbagli, la tensione non aumenta affatto anzi diminuisce perche' la curva I-V di interesse non e' piu' quella di partenza relativa ad un'illuminazione alta bensi' quella relativa ad una illuminazione piu' bassa.

    Tu pensi di muoverti lungo una unica curva dove la tensione a vuoto e' piu' alta di quella a carico ma cosi' non e'; quando la luce scende tu passi da una curva I-V ad una ad essa sottostante la cui tensione a vuoto non e' piu' alta di quella mpp.

    APPUNTO !! ..... guarda le curve che hai capito in parte...
    Se sei daccordo sul primo punto , che e' il meno immediato da capire, basta che leggi le curve e capisci..

    Muoversi lungo la linea vuol dire VARIARE il carico.... e siamo daccordo.
    Considerare un irraggiamento diverso vuol dire CAMBIARE CURVA .,... e siamo daccordo

    Ora se hai capito che una cella prima di diventare carico deve passare per un punto che corrisponde al circuito aperto, guarda questo punto e vedrai che la tensione NON varia con la diminzione dell'irraggiamento ( tutte le curve a diversi irraggiamenti portano ad un punto diverso in corrente MA ALLO STESSO punto come tensione a vuoto.



    Ciao,
    Fabrizio.

    Ascolta Fabrizio,
    e' proprio li il problema............. tutte le curve a diversi irraggiamenti non portano allo stesso punto come tensione a vuoto. La differenza c'e' e come! quella differenza crea la corrente inversa.
    Lo vedi sul grafico che le curve per illuminamenti alti finiscono a V=0.65/0.7 mentre per illuminamenti piu' bassi solo a V=0.5 ? Quella e' solo una cella ma ce ne sono tante in serie.........o no ?

    QUOTE (fcattaneo @ 6/12/2007, 19:17)
    QUOTE (IngMassimo @ 6/12/2007, 14:37)
    QUOTE (gsughi @ 6/12/2007, 13:38)
    Carissimo ing. Massimo!
    Mi voi spiegare dove vedi che la tensione diminuisce in modo significativo e tale da essere a vuoto inferiore a quella di massima potenza al variare dell'irraggiamento; Salvo il caso che tu mi ACCECHI completamente ( con una superficie opaca appoggiata sul modulo stesso), ben diverso da un tipico ombreggimento del modulo !!!

    Carissimo gsughi,

    io non ho mai asserito di vedere quanto da te esposto sopra.

    Perche' ti metti nelle condizioni a vuoto ? Quando il pannello funziona da carico non e' a vuoto, cioe' il suo punto di carico non e' sull'asse delle ascisse bensi' nel quarto quadrante dove la corrente e' negativa.

    Cavolo ma io credevo che avevi capito perche la tensione a vuoto a una importanza fondamentale in questa questione.....

    Tornando all'esperimento dei 2 pannelli uguali in parallelo dove uno riceve solo il 10 per cento dell'irraggiamento e del quale secondo te' assorbirebbe corrente..... cosa succede se lo scolleghi dal parallelo ( la tensione a vuoto sale ad un valore superiore a quello dell'altro pannello che rimane in carico )

    E se poi lo ricolleghi come fa' a diventare un carico che ha una tensione PIU' alta. ?

    Non mi dirai mica che se lo scolleghi e lo ricolleghi non'e' la stessa cosa ?



    Ciao,
    F.

    Scusa la domanda Fabrizio, tu sei un ingegnere ?

    QUOTE (Elektron @ 6/12/2007, 18:48)
    Bravo gsughi, della serie repetita juvant, sotto una curva I/V per una cella oscurata.
    Alla V negativa provvedono i bypass, alla V positiva i diodi di blocco. Chi vuol intendere intenda

    image
    In the figure above the dark current I-V curve of a solar cell for a wide range of voltage is shown. To measure a dark current curve an external voltage has to be applied to the solar cell. At the positive voltages the diode is in permitting stage. At negative voltages the diode blocks up to -15 V and then breaks through slowly. At this stage a high power dissipation occurs in the cell which warms it up. At a current of 2 A the heat dissipation of the dark cell is already 30 W. When the temperature rises too much the cell could be destroyed by so called "hot spots".

    Concordo in pieno.

    PS: colgo l'occasione per far notare che la caratteristica diventa quella di un diodo. La vediamo rovesciata perche' il senso di misura della corrente non e' coordinato come accade invece nel caso dei comuni diodi.
     
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  15. fcattaneo
     
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    CITAZIONE (IngMassimo @ 6/12/2007, 19:35)
    Ascolta Fabrizio,
    e' proprio li il problema............. tutte le curve a diversi irraggiamenti non portano allo stesso punto come tensione a vuoto. La differenza c'e' e come! quella differenza crea la corrente inversa.
    Lo vedi sul grafico che le curve per illuminamenti alti finiscono a V=0.65/0.7 mentre per illuminamenti piu' bassi solo a V=0.5 ? Quella e' solo una cella ma ce ne sono tante in serie.........o no ?

    Il tuo discorso e' corretto , tuttavia la tensione a circuito aperto di una cella in condizioni di basso irraggiamento, rimane piu' alta di una in pieno irraggiamento ma con carico in regime di MPP...

    Dal questo documento :
    http://www.ord-ing-bo.it/news/2006/03-Trev...eminario_FV.pdf

    si vede che la tensione a circuito aperto varia con l' iraggiamento tra i 0,5 e i 0,6 volt ma se guardi bene i grafici vedi che appena la corrente si stabilizza la tensione e' piu' bassa del 20 per cento (normalmente intorno ai 4 volt) .

    Del resto tutti quelli che hanno un impianto Fv possono osservare che alla mattina con bassissimo irraggiamento e in condizioni di circuito aperto ( quando l'inverter non'e' entrato ancora in produzione per insufficiente irraggiamento ) la tensione di stringa e' MOLTO alta... ma appena l'inverter entra in carico la tensione scende bruscamente.

    Il mio impianto passa da circa 340 volt a circuito aperto a circa 280 volt non appena inizia a produrre.

    In definitiva un pannello in carico ha sempre una tensione piu' bassa di uno a circuito aperto indipendentemente dalle condizioni di irraggiamento.... almeno finche non diventa buio naturalmente.

    Ciao,
    F.










    CITAZIONE (IngMassimo @ 6/12/2007, 19:35)
    CITAZIONE (Elektron @ 6/12/2007, 18:48)
    Bravo gsughi, della serie repetita juvant, sotto una curva I/V per una cella oscurata.
    Alla V negativa provvedono i bypass, alla V positiva i diodi di blocco. Chi vuol intendere intenda

    image
    In the figure above the dark current I-V curve of a solar cell for a wide range of voltage is shown. To measure a dark current curve an external voltage has to be applied to the solar cell. At the positive voltages the diode is in permitting stage. At negative voltages the diode blocks up to -15 V and then breaks through slowly. At this stage a high power dissipation occurs in the cell which warms it up. At a current of 2 A the heat dissipation of the dark cell is already 30 W. When the temperature rises too much the cell could be destroyed by so called "hot spots".

    Concordo in pieno.

    Il grafico postato da Elektron e' la caratteristica I/V della cella se gli viene applicata una tensione esterna..
    E' scritto chiaramente nel testo in inglese.

    E' interessante ma non centra con il nostro discorso.

    Se la tensione e' inversa occorre guardare il quadrante di sinistra, mentre se la tensione e' diretta, quello di destra.

    Essa spiega cosa succede ad una cella FV se viene alimentata esternamente.... si osservi che applicando una tensione diretta la corrente sale bruscamente anche a bassi valori di voltaggio, mentre in condizione inversa la corrente sale bruscamente dopo che si raggiungono i 15 volt inversi ( tensione di brack down ).

    E' la curva classica di un diodo ( diciamo meglio di uno zener da 15 volt ).


    Se si alimenta una cella direttamente e questa e' al buio la corrente e' libera di circolare.. questo fa si che si installino i diodi di blocco quando c'e' di mezzo un utilizzatore che puo essere anche generatore (per es. BATTERIA negli impianti in isola ).

    Ma negli impianti grid dove i generatori possono essere SOLO campi fotovoltaici i diodi di blocco NON servono allo scopo di evitare le circolazioni inverse, semplicemente perche' NESSUN generatore collegato e' in grado di generare tensione in quello stato.


    Ciao,
    F.
     
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180 replies since 21/11/2007, 16:58   18553 views
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