Energia Idroelettrica dalla casa

Come ricavarla?

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  1. gymania
     
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    CITAZIONE (Lolio @ 28/6/2006, 12:37)
    Metti una dinamo ad ogni cyclette che forse è meglio. Se sottrai pressione all'acqua poi che fai?

    E' un'ottima idea, ne avevamo già discusso in un'altro topic, ma ammesso di avere almeno 2 cyclette "dinamizzate", la corrente prodotta è un po' pochina, a meno di non distruggersi le gambe..
     
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  2. buran001
     
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    Ciao,perché no',se hai una palestra pubblica la fatica non é tua,poi sai quanti farebbero a gara a generare piu W !!!! ci metti un bel inverter grid ....fai il conto se hai molte cyclette alla fine.... ma possono essere anche modificate altre attrezzature
    Ciao
    Ps. questi sono da 50w,caricano batterie e con un inverter fanno la 230V
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  3. gymania
     
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    Però... Piccolo il generatore!
    Io mi ero orientato su un'alternatore di utilitaria, ma mi sa che qui la cosa è fatta meglio.
    Anche perché per inserirlo nelle plastiche di serie è decisamente meglio questo.
    Da ciclista dilettante però mi lasciano perplesse due cose: il rapporto di demoltiplica che se non erro è 48/7 (duretto da pedalare) e anche il pignone da sette denti in quanto le normali catene mal digeriscono pignoni inferiori all'11 pena usura precoce.
    Ad ogni modo 4ampere con un generatore così piccolo mi sembrano niente male!
    Puoi postare maggiori info, tipo produttore, prezzo e/o eventuali dettagli tecnici?
    Grazie.

    Edited by gymania - 29/6/2006, 10:48
     
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  4. gymania
     
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    Per tornare all'argomento del titolo: io non credo l'idea di una microturbina all'ingresso acquedotto sia completamente da buttare!
    Non mi intendo molto di fluidodinamica, ma mi risulta che una cosa sia la pressione dell'acqua, altra sia la portata.
    Ad esempio il consorzio che mi fornisce l'acqua garantisce (in forma scritta) 1bar minimo in ingresso riferito ad una tubatura standard da 1 pollice.
    La pressione di esercizio fornita è comunque utile sia in una villetta a pianterreno, sia in un condominio almeno fino all'altezza virtuale della torre idrica (oltre ci vuole una pompa).
    Il mio idraulico mi conferma che nella mia zona normalmente fino al terzo/quarto piano non servono pompe, semmai si compensa leggermente stringendo i diametri (ovviamente non gli ho parlato della mia idea, per non essere preso per matto...)
    Secondo me il tutto si può fare SOLO se si è al PRIMO ED UNICO PIANO per non danneggiare terzi, in modo da sottrarre all'afflusso il differenziale energetico tra il pianterreno appunto ed un "terzo piano virtuale" in modo da essere ancora sfruttabile.
    Quindi applicare una girante che abbia un braccio di leva piuttosto ampio, in modo da avere "poca forza" ma "molti giri" in modo da conservare ancora una parte sufficiente dell'energia potenziale della torre idrica che NORMALMENTE è sempre superiore magari anche di poco alle necessità dell'impianto.
    Certo l'energia prodotta non sarà di certo moltissima, ma l'acquedotto ci fa pagare il liquido e la minima pressione, quella in più ce la regala..
     
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  5. buran001
     
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    Ciao,il "ciclo generatore" costa all'incirca solo lui 497dollari,l'inverter con batterie e ciclogeneratore 900 dollari,il generatore dovrebbe essere un Low RPM Permanent Magnet DC Generators da 12V-50w.

    hai scritto una cavolata... una girante di grosso diametro gira piu lentamente !!! e una piu piccola piu velocemente....,poi guarda che i contatori dell'acqua conteggiano sempre anche con poca pressione,basta che ci sia un flusso,una pressione di 1atm é pochissima,un tubo da 1 pollice porta pocissimi litri al minuto e non al secondo,per non parlare quando l'acqua non scorre a causa dei rubinetti chiusi,se li lasci aperti paghi sempre...,poi all'uscita non avresti pressione,o in alterbnativa con una nanoturbina a reazzione diminuusce di molto,e il risultato ci accendi una manciata di led
    ciao
     
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  6. gymania
     
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    CITAZIONE (buran001 @ 29/6/2006, 20:29)
    Ciao,il "ciclo generatore" costa all'incirca solo lui 497dollari,l'inverter con batterie e ciclogeneratore 900 dollari,il generatore dovrebbe essere un Low RPM Permanent Magnet DC Generators da 12V-50w.

    Grazie per le info.
    CITAZIONE
    hai scritto una cavolata... una girante di grosso diametro gira piu lentamente !!! e una piu piccola piu velocemente...

    Giusto. Vorrà dire che tornerò alla mia vecchia idea di rubare corrente al mio vicino... (scherzo!!!)
     
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  7. andx78
     
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    recuperare la corrente dal lavandino mi sembra una cavolata.... non si fa altro che recuperare dell'energia che le pompe comunali immettono nell'impianto idraulico.... però la pressione dell'acqua ha la sua utilità se la si riduce... poi la doccia come la fai?

    dal tetto è talmente poca la quantità che si inquina di più a mettere turbine batterie e altro.... secondo me produce di più un minieolico posto sul tetto!

    interessante la ciclette con generatore... dove la si può procurare??

    grazie
     
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  8. gencodicephp
     
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    Sfruttare la caduta della acqua di un rubinetto significherebbe rubare l'energia elettrica alle pompe dell'acquedotto comunale.
    Poi la pressione oltre che bassa non è uguale per tutti i rubinetti. chi sta all'ottavo piano ha meno pressione di chi sta al pian terreno.

    Forse sarebbe meglio appoggiare una caldaia sul fondale di un vulcano attivo, sai che pressione di vapore escirebbe da lì?
     
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  9. buran001
     
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    si fonde tutto i un secondo!!!!!,in islanda gia lo fanno,pagano la prima attivazzione del contatore e allaccio acqua calda e basta!!! niente bollette,la manutenzione viene remunerata dallo stato, ho visto un tombino con due tubature da 5 pollici con mandata acqua freffa e ritorno acqua a 96° !!!,a quello che go capito utilizzano vari sintemi in base all'luogo (vulcano e-o geyser )
    Ciao
    ps. dalla tubatura di casa mia in garage ci sono 14,7 atm!! ovviamente ridotti a 4 prima di salire in casa, e l'acquedotto non utilizza pompe!!!
     
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  10. enrdileo
     
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    Ciao ragazzi,
    sono nuovo nel forum ed ho seguito la vostra discussione.
    Vorrei dire che l'idea di una turbina nella rete idrica nn è il massimo perchè chi progetta la rete di distribuzione dell'acqua di una città deve garantire al rubinetto più alto un carico di 5metri sempre, affinchè nn ci siano ritorni di acqua stagnante e batteriologicamente nn pura.
    Una turbina nella montante verticale di una palazzina 'ruberebbe' il carico garantito a discapito delle utenze dei piani alti, così come la turbina messa nella condotta di distribuzione nella singola abitazione potrebbe nn fare più erogare l'acqua dallo scarico del vaso essendo il punto più alto della casa stessa, con il rischio di immissione di batteri nella rete stessa.
    L'idea invece si può adottare per l'acqua che fuoriesce dalle bocchette di irrigazione dei campi
     
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  11. p...f...m...
     
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    CITAZIONE (gymania @ 29/6/2006, 19:12)
    Per tornare all'argomento del titolo: io non credo l'idea di una microturbina all'ingresso acquedotto sia completamente da buttare!
    Non mi intendo molto di fluidodinamica, ma mi risulta che una cosa sia la pressione dell'acqua, altra sia la portata.
    Ad esempio il consorzio che mi fornisce l'acqua garantisce (in forma scritta) 1bar minimo in ingresso riferito ad una tubatura standard da 1 pollice.
    La pressione di esercizio fornita è comunque utile sia in una villetta a pianterreno, sia in un condominio almeno fino all'altezza virtuale della torre idrica (oltre ci vuole una pompa).
    Il mio idraulico mi conferma che nella mia zona normalmente fino al terzo/quarto piano non servono pompe, semmai si compensa leggermente stringendo i diametri (ovviamente non gli ho parlato della mia idea, per non essere preso per matto...)
    Secondo me il tutto si può fare SOLO se si è al PRIMO ED UNICO PIANO per non danneggiare terzi, in modo da sottrarre all'afflusso il differenziale energetico tra il pianterreno appunto ed un "terzo piano virtuale" in modo da essere ancora sfruttabile.
    Quindi applicare una girante che abbia un braccio di leva piuttosto ampio, in modo da avere "poca forza" ma "molti giri" in modo da conservare ancora una parte sufficiente dell'energia potenziale della torre idrica che NORMALMENTE è sempre superiore magari anche di poco alle necessità dell'impianto.
    Certo l'energia prodotta non sarà di certo moltissima, ma l'acquedotto ci fa pagare il liquido e la minima pressione, quella in più ce la regala..

    uhe!!! gymania come va con le micro camere? :blink: :woot: :sick: :B):
     
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  12. remtechnology
     
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    CITAZIONE (buran001 @ 14/7/2006, 00:08)
    si fonde tutto i un secondo!!!!!,in islanda gia lo fanno,pagano la prima attivazzione del contatore e allaccio acqua calda e basta!!! niente bollette,la manutenzione viene remunerata dallo stato, ho visto un tombino con due tubature da 5 pollici con mandata acqua freffa e ritorno acqua a 96° !!!,a quello che go capito utilizzano vari sintemi in base all'luogo (vulcano e-o geyser )
    Ciao
    ps. dalla tubatura di casa mia in garage ci sono 14,7 atm!! ovviamente ridotti a 4 prima di salire in casa, e l'acquedotto non utilizza pompe!!!

    La mia idea sul recupero di energia dall'acqua del rubinetto NON mi convince sia perchè chi progetta le reti le calcola in base alla pressione residua, sia perchè tutto il macchinario per recuperare pochi W non si giustificano per quanto alta sia la pressione.
    La irem (dico il nome perchè l'ho visto e non voglio fare pubblicitò) progetta si turbinette anche per acquedotto, ma per baite e con salti rlevanti.
    Invece di perdere tempo con l'acquedotto magari installiamo dove possiamo lampade a basso consumo, elettrodomestici classe A o superiore, evitiamo gli sprechi e coibentiamo le serrande. A fine anno sul portafoglio si vedrebbero sicuri risultati.
    ciao a tutti, non me ne vogliate ma l'ho sentita mille volte sta storia del recupero di energia e mi scuso magari se il tono è un pò seccato....sorry
    ciao
     
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  13. meccbell
     
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    CITAZIONE (remtechnology @ 2/10/2006, 15:03)
    La mia idea sul recupero di energia dall'acqua del rubinetto NON mi convince sia perchè chi progetta le reti le calcola in base alla pressione residua, sia perchè tutto il macchinario per recuperare pochi W non si giustificano per quanto alta sia la pressione.
    La irem (dico il nome perchè l'ho visto e non voglio fare pubblicitò) progetta si turbinette anche per acquedotto, ma per baite e con salti rlevanti.
    Invece di perdere tempo con l'acquedotto magari installiamo dove possiamo lampade a basso consumo, elettrodomestici classe A o superiore, evitiamo gli sprechi e coibentiamo le serrande. A fine anno sul portafoglio si vedrebbero sicuri risultati.
    ciao a tutti, non me ne vogliate ma l'ho sentita mille volte sta storia del recupero di energia e mi scuso magari se il tono è un pò seccato....sorry
    ciao

    Concordo in pieno. Ricordiamoci che la prima vera fonte di energia alternativa è il risparmio. Tra le altre cose, è già lì che ci aspetta, quasi sempre non richiede grossi investimenti e l'applicazione di tecnologie iperavanzate e spesso ha un ritorno economico molto veloce.
    Quando 15 anni fa misi la caldaia a condensazione (pagata oltre 6 milioncini dell'epoca) l'installatore mi disse una frase del tipo "ecco, adesso ti ritroverai a fare il tifo per l'aumento del prezzo del metano". Purtroppo aveva ragione, ma la logica è proprio quella.
     
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  14. Lolio
     
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    CITAZIONE (buran001 @ 14/7/2006, 00:08)
    ps. dalla tubatura di casa mia in garage ci sono 14,7 atm!! ovviamente ridotti a 4 prima di salire in casa, e l'acquedotto non utilizza pompe!!!

    Hai un acquedotto che arriva da una collina o montagna. Ci sono 140 metri di dislivello, non è male. In tutte le località di montagna gli acquedotti hanno delle vasche ogni tot di dislivello che riportano l'acqua alla pressione atmosferica (l'acqua esce dalla condotta, va nella vasca e viene reimmesa in condotta). Se non si facesse così si raggiungerebbero pressioni molto alte, tali da far scoppiare le tubature (circa un bar ogni dieci metri di dislivello). Ora se ne fa un gran parlare e forse qualche comune ha già cominciato a farlo: una turbina idroelettrica al posto della vasca di decompressione. Lo stesso risultato con recupero di energia.
     
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  15. meccbell
     
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    CITAZIONE (Lolio @ 2/10/2006, 16:23)
    Hai un acquedotto che arriva da una collina o montagna. Ci sono 140 metri di dislivello, non è male. In tutte le località di montagna gli acquedotti hanno delle vasche ogni tot di dislivello che riportano l'acqua alla pressione atmosferica (l'acqua esce dalla condotta, va nella vasca e viene reimmesa in condotta). Se non si facesse così si raggiungerebbero pressioni molto alte, tali da far scoppiare le tubature (circa un bar ogni dieci metri di dislivello). Ora se ne fa un gran parlare e forse qualche comune ha già cominciato a farlo: una turbina idroelettrica al posto della vasca di decompressione. Lo stesso risultato con recupero di energia.

    Sì, è vero. In Austria e Germania lo fanno già da almeno 25 anni. Ma sono casi limitati sia territorialmente, che temporalmente (in certi periodi dell'anno devi per forza bypassare la turbina, altrimenti a valle ti arriva un rigagnolo d'acqua).
    Il problema è di non farsi facili illusioni, specialmente se si pensa di "turbinare" le condotte degli acquedotti cittadini.
    La cosa è molto semplice: l'energia ricavata dovrebbe essere utilizzata per ripompare l'acqua che, per effetto della caduta di pressione, non arriverebbe più ai piani alti delle case. Altrimenti, tanto varrebbe trasformare tutti i contatori in pico-turbine, ma poi per farci che ? Al massimo qualche decina di watt e solo quando ti fai la doccia o lavi i piatti.

    E' come per le auto ibride che recuperano elettricità durante le frenate. Anche ammesso di viaggiare sempre in discesa e con il piede sempre sul freno, poi la macchina come la riportiamo in cima alla salita ? Con il carro attrezzi ? Non avrebbe senso.
     
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31 replies since 6/1/2005, 14:20   7640 views
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