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Lawrence.
Immane Rompiball
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EGO73, è esattamente quello che intendevo io per problemi politici, burocratici e anche mistici, c'è chi ci mette di mezzo anche San Gennaro...
È impensabile di chiedere ai napoletani di fare la raccolta differenziata, ma anche in altri posti non funziona. Ma non ritengo che il problema e la soluzione siano esclusivamente la raccolta differenziata. Aspettate a tirarmi sassate...
Non sto dicendo di raccogliere tutto, dalle lattine alla plastica, alle ossa di bistecca e alla popò del gatto e buttare tutto nell'inceneritore. No, sto dicendo che si può buttare tutto insieme tranquillamente e poi separare in un impianto automatico e riciclare tutto il riciclabile e anche meglio che a fare la raccolta differenziata e pure con più convenienza e praticità.
Il fatto è che ci sono molte coperative o anche aziende che ci guadagnano un sacco dalla raccolta differenziata, cioè si raccolgono le bottiglie di plastica e si rivendono. Il resto della plastica si brucia.
Si raccoglie il vetro e naturalmente lo si rifonde. Il resto si brucia.
Si raccoglie la carta e quì viene il bello, perchè per riottenere la cellulosa riciclita si inquina e si appesta di più che usare cellulosa vergine, ma finchè ci si guadagna siamo disposti a tutto.
Si raccolgono le lattine di alluminio e di ferro e si riciclano in fonderia. Il resto si brucia.
Ed il resto? Si brucia. Alla fine, i comuni ci hanno guadagnato perchè ci massacrano con la TIA e ci prendono i soldi per la concessione del ritiro della differenziata. Le aziende che raccolgono la differenziata ci guadagnano perchè tengono solo ciò che riciclano ed il resto va a finire bruciato.
Se invece, il comune fosse meno politicizzato e gestisse lui stesso la raccolta dei rifiuti non differenziati, ma usasse una macchina che li separa dopo, non ci sarebbe il solito mangia mangia, e non ci sarebbe lo spreco di minimo quattro camion attrezzati e di quattro attrezzature diverse per la strada a raccogliere la differenziata. Ma non ci sarebbero neppure quattro aziende che gestiscono quattro riciclatori diversi. Probabilmente la comunità e l'ambiente ne guadagnerebbero e forse meno i partiti e le coop gestite dalla politica. Ma il cittadino non è informato di questa possibilità anzi, lo si tiene accuratamente all'oscuro.
Occorre considerare poi, che se le stufe a pellet e a legna sono ecologiche buttare la carta nell'inceneritore lo è altrettanto. La carta viene dagli alberi, è come se fosse legno, e dal termovalorizzatore si riprende l'energia che risparmiamo dalla centrale elettrica a petrolio. Più energia mettiamo in rete proveniente dai termovalorizzatori più petrolio risparmiamo dalle centrali elettriche. Se vogliamo, possiamo anche aggiungere le spese di distribuzione perchè l'energia del termovalorizzatore non deve arrivare a palermo dalla Svizzera, ma viene generata in loco con un risparmio interessante. Ci credete?.