-
Lawrence.
Immane Rompiball
- Group
- Member
- Posts
- 18,287
- Location
- Orlo esterno della cintura di Orione stella 1957
- Status
- Offline
Ecco, hai detto le parole magiche: CITAZIONENon sono così pessimista come scrivi, anche perché la vendita di tecnologia era il mio mestiere prima dell'attuale e ho contribuito a impiantare diversi stabilimenti in molti Stati esteri, principalmente oriente e medio-oriente". Le idee si pagano eccome! Noi andavamo per il mondo con le idee e i capitali li mettevano i clienti ai quali vendevamo la tecnologia.
Ho messo in neretto le parole magiche...
Io come venditore faccio letteralmente schifo. Ho più probabilità come ballerina del can can... anche se non mi rado i peli da orso nelle gambe...
Se così non fosse non sarei quì... Non mi abbatto più perchè ormai ho preso il numero per la fila dei suicidi ad un ponte quà vicino...
Quello che dici l'ho fatto ormai per almeno cinque idee commerciali basate sull'innovazione che conosco e le risposte sono state:
C'è già chi lo fa?
No, per fortuna.
Allora non si può fare.
C'è già chi lo fa?
Si...
Allora non conviene farlo.
Non conviene star a perder tempo se non ci sono probabilità di realizzare nulla. E le probabilità sono sempre le stesse. Meno di zero.
La strategia per questo tipo di impianti innovativi è quella di investire un piccolo capitale raccogliendo un gruppo di persone preparate e competenti nei vari settori. E cominciare a fare delle prove dal vivo costruendo un pezzo di linea, testando e rilevando facendo statistiche reali, adattare e modificare, con spazzatura reale. Man a mano che quel pezzo raggiunge lo scopo fissato se ne aggiungono altri e altri ancora testanto e modificando, variando e correggendo. Cosa odiata dagli italiani che amano fare un progetto e subito dopo, farne un'altro dimenticandosi delle cag... che hanno fatto. Aggiustare, correggere, rilevare, modificare, aggiungere e rilevare di nuovo, rimodificare e correggere non è per il popolo di navigatori ed artisti, è per gli Svizzeri. Quindi, già mettere insieme un chimico esperto, uno o due meccanici disegnatori, qualche impiantista idraulico/pneumatico, e qualche elettrotecnico/elettronico/ informatico, capaci e competenti che non si prendano a morsi dopo due ore, è un'impresa da guiness dei primati. Ma mettiamo che per miracolo questo avvenga, si dovrebbe procedere come ho detto, per tentativi, per studio, e ricerca. Il riciclo dei rifiuti non ha una letteratura di anni alle spalle, come potrebbe avere la nautica, o la chimica per esempio. Quindi, nessuno è professore e ha le soluzioni pronte in mano.
Ma a maggior ragione, un gruppo di studio e progettazione sarebbe per un paese disastrato come il nostro qualcosa da investirci per poi allargare questo tipo di tecnologia ad altri gruppi e alla fine, e siccome non si tratta di astronavi ma di spazzatura, in tempi brevi, avere delle aziende che producono impianti a tempo pieno per noi e anche per l'export.
Ma, io non ci credo, ormai ne ho viste troppe, anzi, di più. E prima o poi l'elemento marcio manda all'aria tutte le migliori intenzioni.
.